ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 21 novembre 2011

PIJO TUTTO

CHIESA PIO TUTTO - IL VATICANO MUNGE A DOVERE LO STATO ITALIANO SPREMENDO MILIONI DI EURO PER GLI ENTI RELIGIOSI (L’ANNO SCORSO DISTRIBUITI SOLDI A PIOGGIA A 95 ISTITUTI) - NEL 2011 I VESCOVI INTASCHERANNO OLTRE 750 MLN € MA SOLO IL 7,5% DEI CONTRIBUTI PUBBLICI FINISCE IN CARITÀ AI PAESI POVERI E OLTRETEVERE NON PAGANO NEANCHE PER LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE DI SCARICO (TANTO ALLA FINE I DEBITI LI RIPIANANO I CITTADINI) - E ORA CHE SI RITROVANO BEN 3 MINISTRI CHE FARANNO?…

Brano tratto dal libro "I senza Dio", di Stefano Livadiotti, pubblicato da "il Fatto quotidiano"
STEFANO LIVADIOTTI I SENZA DIO
I negoziatori della revisione concordataria del 1984, evidentemente consapevoli del papocchio che andavano allestendo, avevano previsto la possibilità di una revisione dell'aliquota: era stato stabilito che l'8 per mille potesse diventare, per esempio, il sette o il nove, a seconda dell'andamento del suo gettito e delle spese reali della Chiesa. Il compito di monitorare la situazione, e introdurre ogni tre anni gli aggiustamenti eventualmente necessari, era stato affidato, come nella migliore tradizione, a una commissione bilaterale.
Fin da subito, se ne sono ovviamente perse le tracce.... Ma ci sono tanti modi di mungere lo Stato ed è sperabile - ma non è detto - che Monti riesca a introdurre qualche salutare taglio! Il primo comma dell'articolo 6 dei Patti Lateranensi del 1929 stabilisce che l'Italia deve assicurare al Vaticano "un'adeguata dotazione d'acqua di proprietà". Come puntualmente avviene da allora con i 5 milioni di metri cubi consumati annualmente all'interno delle sacre mura.

Apologia della Tradizione


“Apologia della Tradizione” di Roberto de Mattei

(di Cristina Siccardi su “Messainlatino“) ” Il Concilio Vaticano II ha prodotto documenti, ma non è, esso stesso, un documento: come ogni Concilio è innanzitutto un evento, un momento della storia della Chiesa che, come tale, si pone su di un piano fattuale e non veritativo. Mentre il dogma formula una verità, che una volta formulata trascende per così dire la storia, il Concilio, i Concili, nascono e muoiono nella storia e dagli storici possono essere giudicati.” (R. de Mattei)
Sulla copertina dell’ultimo libro di Roberto de Mattei c’è san Gerolamo (347-419/420); si tratta del celebre affresco «San Gerolamo nello studio» (ca. 1480) di Domenico Ghirlandaio (1449-1494) e conservato nella chiesa di Ognissanti a Firenze. I libri aperti e i cartigli, con scritte in greco e in ebraico, rimandano alla sua attività: fu il primo traduttore della Bibbia dal greco e dall’ebraico al latino, la cosiddetta Vulgata.
Ghirlandaio ha voluto raffigurarlo pensieroso, mentre pone il suo sguardo a chi lo osserva. Questo Dottore della Chiesa, garante della Tradizione cattolica, guarda noi, ci scruta e con il viso appoggiato alla mano sinistra, mentre l’altra mano è in atteggiamento di scrittura, sembra dire: «ma che ne avete fatto della Tradizione che vi abbiamo consegnato»?

Aggiornamento per genitori/esorcisti



Intervista al dottor Renato Cocchi sulle capacità del nostro cervello
di captare e decodificare messaggi letti o cantati al contrario.
Tratto da http://www.centrosangiorgio.com/subliminale/articoli/pagine_articoli/intervista_renato_cocchi.htm 
Nel 1997, dopo che un giornale locale aveva dato notizia di una conferenza tenuta dal nostro Centro in quel di Milano, fummo contattati dal Dott. Renato Cocchi, specialista in Psicologia Medica e Neurologia, Direttore Sanitario e Primario della Casa di Cura Villa Silvia a Senigallia (Ancona). Il Dott. Cocchi, in base ai suoi studi e alla sua grande esperienza professionale, fu in grado di fornirci preziose notizie a riguardo delle abilità della nostra mente di percepire e decodificare parole lette o cantate a rovescio. Resosi disponibile, il Dott. Cocchi è stato intervistato dal giornalista romano Carlo Climati1. Pur partendo da un campo d'indagine estraneo al tema che stiamo trattando, il Dott. Cocchi è giunto nel corso delle proprie ricerche personali a conclusioni che sembrano avvalorare l'ipotesi di una reale efficacia del backmasking.
Carlo ClimatiDott. Cocchi, Lei conosce il problema dei «messaggi nascosti» nella musica rock? 
Dott. Renato Cocchi«Sì, ne ho letto per caso sui giornali; poi ho letto il suo libro e ascoltato gli esempi riportati nell'audiocassetta allegata 2. Non ci possono essere dubbi sulla loro esistenza».
Carlo ClimatiSecondo Leiil cervello umano è in grado di decifrare parole rovesciate? E se lo è, in che modo? 
Dott. Renato Cocchi«Il cervello umano ha questa capacità. Ogni segnale che va al nostro cervello produce due immagini (engrammi 3): una normale, nell'emisfero dominante, e una rovesciata o all'incontrario, nell'emisfero non dominante. In altri termini, in ogni persona con dominanza emisferica a sinistra per il linguaggio (vale a dire: quasi tutti), se io invio "Roma", il cervello di sinistra riceve regolarmente "Roma", ma quello di destra riceve contemporaneamente "Amor"».

Funere acerbo non mersit

Gnocchi, la messa negata: 6 riflessioni in margine

Interrompo la letargite – che in realtà è un silenzio causato dal sormontare di troppi impegni in poco tempo, e dalla forza zero di aggiornare il blog – stimolato dal fatto tristissimo e recente destinato a passare alla storia della Chiesa come il “Caso Gnocchi”: quando un parroco di provincia nega le esequie a un defunto, causa la cattolicità del defunto che eccede gli ideologismi della canonica. La vicenda è nota e per le fonti rimando all’articolo di cronaca pubblicato su Riscossa Cristiana.
A me piacerebbe fare 6 brevi appunti in margine al “Caso” e all’articolo, per vedere se siamo già arrivati al tragico “in Ecclesia nulla salus” o se facciamo in tempo a scamparlo.

De ritis est disputandum!

Rito bergamasco, esequie negate

Andrea Tornielli Lun Nov 21, 2011 08:43 
A Bergamo, nella Chiesa che ha dato i natali a uno dei Papi più amati degli ultimi secoli, il beato Giovanni XXIII, le disposizioni stabilite dal suo successore felicemente regnante sono considerate un optional. Chi scrive, come già sapete, non è tradizionalista né segue la liturgia secondo l’antico rito. Personalmente m’infastidisce un po’ anche il sentir definire la messa preconciliare «messa di sempre», come se quella antica fosse una costruzione cristallizzata e mai modificata nel tempo e come se quella che seguo io, insieme alla stragrande maggioranza dei fedeli cattolici, fosse invece un’assoluta e astrusa novità «inventata a tavolino».
Ma quanto è capitato ad Alessandro Gnocchi, che si è visto negare in parrocchia la messa antica per le esequie del padre, rappresenta un fatto grave, che dovrebbe far pensare. Qui non c’entra il tradizionalismo, non c’entrano le beghe sul messale. C’entra l’obbedienza a una legge promulgata dal Papa che ha valore universale e non è (meglio, non dovrebbe) essere sottoposta a interpretazioni interessate che ne stravolgano il contenuto.

Don Camillo a fumetti, ed è subito boom



Don Camillo


di Antonio Giuliano
19-11-2011


E così dopo essersi azzuffati per anni sugli schermi televisivi, il prete e il sindaco più famosi d’Italia se le suonano ora tra le nuvole di un fumetto. Don Camillo e Peppone e i personaggi della straordinaria saga di Mondo Piccolo di Giovanni Guareschi rivivono grazie all’iniziativa di una giovane casa editrice milanese, la ReNoir Comics.

Il suo direttore editoriale, Giovanni Ferrario, 41 anni, da grande appassionato di fumetti non ha resistito al fascino degli eroi della Bassa: «Da cattolico amo Guareschi e mi son chiesto come mai nessuno avesse ancora pensato di tradurre la sua opera in fumetti. Anche perché i fantastici film con Fernandel e Gino Cervi contengono solo alcuni racconti, amalgamati giustamente con l’aiuto di trucchi cinematografici.

Dessert

Témoignage chrétien alla frutta, è la crisi del progressisimo cattolico

Témoignage chrétien
Che il cattolicesimo tradizionalista francese sia vivo e vegeto lo dicono tante cose. Tra queste le recenti proteste avanzate da 1.500 “integralisti” – così li definiscono i principali giornali di Francia – nei confronti dello spettacolo teatrale “Sul concetto di volto nel figlio di Dio” di Romeo Castellucci giudicato “cristianofobico e blasfemo”.
E il cattolicesimo del dissenso? “Non pervenuto”, spiega il Monde in un reportage dedicato al prestigioso settimanale cattolico progressista Témoignage chrétien nel quale, riportando la notizia che dopo settant’anni di glorioso impegno la rivista soffre pesanti difficoltà economiche, mette in luce una verità amara: mancano i lettori perché manca un mondo che al cattolicesimo di sinistra si riferisce.
Per sopravvivere c’è chi ha avanzato una proposta choc: togliere l’aggettivo “chrétien” dalla testata, al fine di stampare un prodotto che si rivolga il più possibile a un pubblico vasto.

domenica 20 novembre 2011

Un tapiro per Don Curzio

Un tapiro per Don Curzio

Qualcuno forse si ricorderà delle contestazioni che mossi l’anno scorso a Don Curzio Nitoglia a proposito dei rapporti tra la Chiesa cattolica e il Terzo Reich. Don Curzio, il 3 luglio 2010, aveva scritto un articolo intitolato KASPERLA ‘SHOAH’E LA VERA “CATASTROFECONCILIARE[1], cui, il giorno dopo, avevo opposto il post DONCURZIO NITOGLIA È DIVENTATO NAZISTA?[2].
Nei giorni successivi intregrai il detto post con ulteriori contributi (il lettore interessato potrà rintracciarli nel relativo archivio di luglio 2010[3]).

Nel frattempo, sulla medesima questione, ho trovato due interessanti ragguagli, meritevoli di riesumazione. Ricordiamo innanzitutto cosa aveva scritto Don Curzio:

“I primi rapporti tra Chiesa cattolica e nazionalsocialismo furono buoni. Si guastarono dopo il 1935 e soprattutto nel 1937 quando fu promulgata l’enciclica Mit brennender Sorge di Pio XI, la quale però va letta alla luce della nota del cardinal Eugenio Pacelli, come abbiamo scritto su questo stesso sito, che distingueva tra elementiestremisti e neopagani del partito (Rosenberg e Goebbelsel’ala più equilibratache aveva in Hitler il suo moderatore. Dopo la Repubblica di Weimar, il cattolicesimo tedesco, come la Chiesa romana, vedeva il nemico numero uno nella «modernità di stampo illuminista e liberale, della secolarizzazione, del kulturkampf e della rivoluzione d’Ottobre”[4].

Breve catechismo sul modernismo



Breve catechismo sul modernismo, III p
di Fabrizio Cannone

Proponiamo un’ulteriore scelta delle opinioni moderniste con relativo commento esplicativo. Purtroppo tali convinzioni, benché già condannate dal Sant’Uffizio fin dal 1907, sono tuttora radicate in ambito cattolico.

21) La Rivelazione, che costituisce l’oggetto della Fede Cattolica, non si è conclusa con gli Apostoli.
Effettivamente si pensa, si dice e si scrive che la Rivelazione si dà e si fa nella storia e negli uomini, ed essendo l’umanità sempre nuova ed in evoluzione, la Rivelazione si coniuga in rinnovati modi e stili di pensiero, benché essi esprimano contenuti diversi ed opposti. Certi autori come Lutero, Calvino, Wellhausen o Karl Barth ci hanno insegnato a leggere meglio la Bibbia e dunque se essa materialmente non cambia, noi la capiamo meglio, molto meglio di come la capirono i Padri e i Dottori della Chiesa... Coloro che vogliono sopprimere le formule dogmatiche sostengono che esse erano comprese un tempo in modo diverso da oggi e domani saranno dunque inutili. La Rivelazione, concludono, per non essere sterile deve adattarsi a linguaggi, riferimenti, comprensioni nuove e sempre diverse.
22) I dogmi, che la Chiesa presenta come rivelati, non sono verità cadute dal cielo, ma l’interpretazione di fatti religiosi, che la mente umana si è data con travaglio.
Funesta conseguenza dell’evoluzionismo teologico. Si dice: il messaggio di Cristo non sta in vuote formule del passato, ma nell’amore verso il Figlio di Dio fatto carne, sangue e storia; che oggi si ammetta l’omosessualità o l’onanismo, laddove la Bibbia li condanna duramente, è del tutto accidentale e secondario. Sarebbe tradire la Bibbia quella di ridurla a formulette da mandare a memoria: questo l’errore del pre-Concilio, che finalmente stiamo superando! Dato che la cultura umana cambia senza sosta, anche le espressioni della Chiesa debbono cambiare: nessun fissismo dogmatico!

Cattolici «ammaestrati» o, se preferite, «cattolici adulti»


C’è stata sempre una caratteristica di alcune persone che mi ha dato ogni volta fastidio: erano le «pagelle» stilate dagli avversari, che facevano una loro stima del cattolicesimo mio o di altri o del movimento o associazione di cui si era parte. Per cui si era «buoni» o «cattivi» a seconda degli interessi in gioco. In più, questo atteggiamento portava a distinguere tra «I» cattolici (sempre vituperati) e «tu-che-non-sei-come-gli-altri», che eri per l’occasione il buono di turno.
Ho sempre sostenuto di non dover chiedere il permesso a nessuno per essere quello che sono, e che non mi interessano le graduatorie tra cattolici.

OPERA DI DIO?


L' OPUS DEI IMPONE LA CENSURA
di Emanuela Provera.
Il caso del sito OpusLibros.org conferma che l' Opera, eletta a prelatura personale da Wojtyla, rimane fedele al cliché di "segretezza" che la contraddistingue. La vicenda legale avviata contro il sito, rende evidenti la volontà di censura e la mancanza di libertà di espressione
Il sito www.opuslibros.org, attivo dal 2000, raccoglie diversi documenti e numerose testimonianze che spiegano cos'è l' Opus Dei, nota istituzione della Chiesa cattolica eretta a prelatura personale [...]

sabato 19 novembre 2011

Il mistero vertiginoso della Grazia

Il mistero vertiginoso della Grazia nella riflessione di Teresa di Lisieux
di Francesco Lamendola - 17/11/2011
Il 19 ottobre 1997, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, Teresa di Lisieux (1873-1897), già proclamata santa nel 1925 sotto Pio XI, veniva dichiarata Dottore della Chiesa: la trentatreesima persona a ricevere questo altissimo riconoscimento teologico e, come donna, la terza, dopo Santa Caterina da Siena e Santa Teresa D’Avila, entrambe proclamate tali nel 1970,  da Paolo VI.
Ma cosa aveva fatto questa mistica francese,  entrata in un convento di suore carmelitane e poi morta di tubercolosi a soli ventiquattro anni, per meritare un così solenne riconoscimento della propria eccellenza spirituale e intellettuale?
Di fatto, pochi personaggi della Chiesa moderna, a parte Padre Pio da Pietrelcina, hanno suscitato tante discussioni tante controversie, tanti appassionati dibattiti, come la piccola carmelitana che, prendendo i voti, aveva assunto il nome di Santa Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo, e che era divenuta, dopo la sua morte, patrona dei missionari (pur non essendosi mai allontanata dal suo convento di Lisieux) e, insieme a Giovanna d’Arco, patrona di Francia.

Verzé, santo e bancarottiere

Dietro il tracollo del San Raffaele non c’è la pia frode, c’è Faust

Un miliardo e mezzo di debiti, accuse di bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, false fatturazioni con annessi sospetti di fondi neri per almeno tre milioni e mezzo di euro partiti per l’estero; e ora l’arresto del consulente Pietro Daccò, dopo il suicidio del vicepresidente Mario Cal a luglio, mentre la prospettiva del fallimento non è affatto scongiurata, nonostante l’intervento fifty-fifty dello Ior vaticano con l’industriale genovese Malacalza. Nelle brutte storie che segnano la storia recente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, l’iscrizione nel registro degli indagati del suo dominus e ispiratore, il novantunenne don Luigi Verzé, già allievo e segretario di don Giovanni Calabria, non rende giustizia, nella sua burocraticità di atto dovuto, alle dimensioni epiche di una catastrofe che solo in secondarissima istanza è di natura economico-amministrativa. Sbaglierebbe di grosso, infatti, chi volesse interpretare il volo spezzato del San Raffaele come la solita, banale, volgare storia di malaffare all’italiana. Sbaglierebbe anche chi volesse inserire la vicenda in un serial dietrologico a mezza strada tra Dan Brown e Beppe Grillo sulle spregiudicate finanze dei soliti preti che predicano bene e razzolano male.

La verità è che don Verzé ha razzolato esattamente come ha predicato, ed è sulla natura delle sue prediche superomistico- religiose che ci si dovrebbe soffermare per capire che cosa è successo.

IL "MOSTRO" DI CRISTALLO

 STATI UNITI, QUANDO IL "MOSTRO" DI CRISTALLO DIVENTA CATTOLICO
La diocesi di Orange, California, sborsa 57 milioni di dollari per la Crystal Cathedral, il singolare edificio di una comunità protestante finita in bancarotta. "Un'operazione conveniente".
Mauro Pianta - Torino.
È finita persino in una corrosiva parodia dei Simpson. È una chiesa vivacemente naïve che assomiglia fragorosamente a un gigantesco centro commerciale. [...]
Eccola qui la celebre “Crystal Cathedral”, l’edificio quartier generale di una congregazione protestante fondata nel 1955 dal pastore Robert H. Schuller nella città di Garden Grove, contea di Orange, California. Una congregazione che, nel 2010, dopo anni di lotte intestine, ha dichiarato ufficialmente il proprio stato di bancarotta. Di qui la necessità di mettere sul mercato e vendere la gigantesca struttura (2736 posti).

Mario Monti: niente di nuovo sotto il sole Vaticano

"Sia Monti che Draghi, come Ciampi, hanno conservato stili di vita e abitudini familiari assai simili nonché una solida fede, coltivata senza ostentazione, come insegnano i padri gesuiti."
Paolo Conti - Corriere della Sera -Mercoledì 16 Novembre 2011
segnalato su Gesuitinews.it
Dopo aver letto i miei due post precedenti
 I Gesuiti che in Italia allevano la classe dirigete compreso Mario Draghi e Mario Monti controllato dai Gesuiti, alcuni di voi, specie se laici, si staranno sicuramente chiedendo il perché così tanti personaggi della nostra classe dirigente siano legati in un modo o nell'altro alla Chiesa Cattolica Romana. La risposta è che purtroppo la democrazia in questo paese non è mai esistita e il diritto agli incarichi pubblici di prestigio pare essere riservato solo alla borghesia Cattolico Romana Gesuita, o a chi le stà simpatico, con poche eccezioni.

venerdì 18 novembre 2011

8 x 1000

LOTTO PER MILLE - LO STATO ITALIANO SGANCIA PIÙ DI UN MILIARDO € L'ANNO PER PAGARE GLI STIPENDI DEI PRETI-À-PORTER PER I QUALI PERÒ BASTANO 361 MILIONI - E GLI ALTRI SOLDI DOVE FINISCONO? NELLE SANTE REDAZIONI DELLE GAZZETTE PONTIFICIE! “AVVENIRE”, IL QUOTIDIANO DELLA CEI, È RIUSCITO A INCASSARE NEL 2010, PIÙ DI 5 MLN € - “FAMIGLIA CRISTIANA” E “IL GIORNALINO” SI SONO SPARTITI 618 MILA € - CON I SOLDI DEI CITTADINI VENGONO FINANZIATI GIORNALI COME “L'APPENNINO CAMERTE”, “L'AURORA DELLA LOMELLINA” E “GENTE VENETA”…

Stefano Livadiotti per "l'Espresso"

PAPA RATZINGER                                                                          
Più di un miliardo l'anno dallo Stato italiano per pagare gli stipendi dei preti. Per i quali però bastano 361

milioni. E le altre centinaia?   In un'inchiesta, tutta la verità su business e privilegi del Vaticano. Ecco un'anticipazione   
                                                                                                                                     SAN PIETRO

Il grande fratello austriaco della Gospa

Medjugorje in diretta a Vienna
Il cardinale Christoph Schönborn ha celebrato una messa nella cattedrale Viennese di Santo Stefano il 17 novembre come parte di un evento ripreso dalla televisione che includeva una testimonianza di un veggente di Medjugorje, che aveva promesso un'apparizione della vergine Maria immediatamente prima della messa.
                             Marco Tosatti

Il cardinale Christoph Schönborn ha celebrato una messa nella cattedrale viennese di Santo Stefano il 17 novembre come parte di un evento ripreso dalla televisione che includeva una testimonianza di un veggente di Medjugorje, che aveva promesso un’apparizione della vergine Maria immediatamente prima della messa. Ivan Dragicevic, uno dei veggenti che affermano di ricevere apparizioni delle Vergine regolarmente orami da decenni, ha parlato nella cattedrale, in un evento che è stato offerto in streaming dal vivo.

Il programma prevedeva un’apparizione alle 18.40. Dragicevic ha affermato che laMadonna avrebbe benedetto tutti i presenti, e che la benedizione si sarebbe estesa a quanti assistevano alla trasmissione via internet. Il cardinale Schönborn ha una storia di appoggio ai veggenti di Medjugorje. Nel 2010 si è scusato con il vescovo Ratko Peric di Mostar (la diocesi di Medjugorje) per avergli creato difficoltà per aver espresso pubblicamente il suo appoggio durante una visita “privata” compiuta nel luogo delle visioni nel dicembre 2009.

In seguito ha accolto i veggenti a Vienna e ha lodato i loro sforzi. Il fenomeno di Medjugorje, che ha creato molti problemi fra i francescani del posto e i vescovi della Bosnia Erzegovina, è ancora sotto studio. E d’altronde un vero e proprio procedimento non può cominciare fino a quando il fenomeno non sia concluso; il che, secondo quanto affermano i veggenti, non è, dal momento che le apparizioni proseguono. L’anno scorso il Vaticano ha creato una commissione speciale per studiare il fenomeno di Medjugorje. La commissione, presieduta dal card. Camillo Ruini, exvicario del Papa per Roma e già presidente della Conferenza episcopale italiana ha tenuto varie riunioni. Fino ad ora non è stata emessa nessuna comunicazione ufficiale.



Il mistero di Bruno Gröning, guaritore miracoloso di Herford

bruno groning
                                                                                 di Mara Macrì - 17 Novembre 2011
Fin dalla prima infanzia, Bruno Gröning dimostra di possedere rare qualità, alla sua presenza guariscono persone ed animali
Uno dei principali obiettivi della teoria e della ricerca sociologica, implica l’identificazione dei molteplici aspetti della società evidenziandone i fenomeni che la caratterizzano. Il presente elaborato si colloca in quella tradizione di studi che fa proprio questo principio, trattando una tematica complessa e controversa: la 'guarigione miracolosa'.
Tale evento sovrannaturale, quando accade, trova prevalentemente una sua spiegazione nella religione perché rappresenta, generalmente, per gli esseri umani il ponte ufficiale tra l’uomo e la divinità. Dio s’incarna in Gesù Cristo per ribaltare ogni concetto dogmatico attraverso la Sua parola taumaturgica e trasforma gli uomini da servi peccatori a figli di un Padre buono. Gesù li guarisce salvandoli per mezzo della fede, sostenendo che i suoi discepoli possono compiere le stesse azioni “nel Suo nome” in quanto dotati dei doni dello Spirito Santo, e per tali motivi legittimati a proseguirne l’opera salvifica.

San Paolo contro le ideologie

Il nuovo libro del cardinal Biffi


La questione del pansessualismo (omosessualità) e le ragioni censurate del rifiuto cristiano

Pubblichiamo la “digressione XI”, intitolata “L’ideologia della omosessualità”, tratta dal nuovo libro del cardinale Giacomo Biffi, “Dodici digressioni di un italiano cardinale”, in libreria in questi giorni per l’editore Cantagalli
Riguardo al tema oggi emergente dell’omosessualità, la concezione cristiana ci dice che bisogna sempre distinguere il rispetto dovuto alle persone, che comporta il rifiuto di ogni loro emarginazione sociale e politica (salva la natura inderogabile della realtà matrimoniale e famigliare), dal rifiuto di ogni esaltata “ideologia dell’omosessualità”; rifiuto che è doveroso.
La questione è seria, rilevante e di bruciante attualità. Per fortuna, la parola di Dio ci aiuta ad approfondirla correttamente, offrendoci un magistero vincolante per ogni credente, che per altro non dovrebbe essere disatteso da nessun ricercatore senza pregiudizi. C’è a questo proposito una pagina della Lettera ai Romani, davvero ammirevole per la chiarezza e il rigore teologico (Rm 1,18-32).

Deboli!... coi poteri forti!

Anche la Cei benedice Monti: "Dia una iniezione di fiducia"

Colloquio a Fiumicino tra il neo premier e Bendetto XVI prima del voto a Montecitorio. La Cei promuove il governo tecnico: "Ora serve coesione nazionale"

di  - 
I vescovi benedicono il premier Mario Monti e il governo tecnico che proverà a traghettare il Paese fuori dalla crisi economica. Dalla Chiesa italiana è, infatti, arrivato un pieno via libera e un incoraggiamento al nuovo esecutivo.
Il premier Mario Monti e il papa Benedetto XVI
Il premier Mario Monti e il papa Benedetto XVI
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In mattinata Monti ha accolto papa Benedetto XVI a Fiumicino: un saluto cordiale e sorridente, poi i due hanno scambiato qualche parola e il premier ha accompagnato il Santo Padre fino alla scaletta dell’aereo che lo ha portato in Benin.

I seminaristi di una volta, quando c'era ancora la Chiesa Cattolica

 Il martirio di Rivi riscrive la storia
«Il martirio di Rolando Rivi riscrive la storia. Quella storia nella quale tanta parte di cultura cattolica ha preferito non entrare». Il vescovo di San Marino mons. Luigi Negri spiega il significato dell’ormai imminente beatificazione del seminarista di Castellarano (Reggio Emilia), ucciso il 13 aprile 1945 a soli 14 anni in odium fidei da due partigiani comunisti.
Nel suo ruolo di presidente del Comitato Amici di Rolando Rivi, che da 6 anni promuove la causa di beatificazione del seminarista di San Valentino, Negri parla di Rolando come di un martire, il cui sacrificio è in grado di dare verità storica ad una pagina oscura della nostra storia.

Funere mersit acerbo

Il funerale latino negato

(di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro su “Il Foglio” del 17/11/2011) Storia di un prete zelante che non concede a un fervente cattolico la celebrazione nel “rito di sempre”
Qui si parla di un fatto personale, ma il lettore non tema importune ondate emotive. Il vantaggio di lavorare in due è che uno racconta quanto gli è accaduto e l’altro ci mette le opinioni, così si salvaguarda il necessario distacco professionale.
Ci fosse stato il Peppone di Guareschi, mio padre avrebbe compiuto l’ultimo viaggio con la sua messa, quella in latino ricamata di oremus, dominusvobiscum e Kyrie eleison splendidi e secolari. Ma ci voleva giusto quel Peppone che, infischiandosene del Consiglio comunale al completo, in piena Repubblica, come capo dei comunisti ordinò di portare al cimitero la vecchia maestra del paese nella bara coperta dalla sua bandiera, quella ricamata con lo stemma del re. Purtroppo, mio padre non ha avuto la fortuna di morire sotto l’amministrazione del comunista Giuseppe Bottazzi.

La teologia sessantottina

La teologia sessantottina

Contro Roma, contro Vienna.


I preti dissidenti austriaci vogliono mettere i laici sull’altare della messa
17 novembre 2011 -
Il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn ce la sta mettendo tutta per arginare il dissenso all’interno della sua chiesa, ma non è facile. Nei giorni scorsi ai vescovi austriaci riuniti in assemblea ha chiesto di restare compatti.
I 300 parroci aderenti alla Pfarrer-Initiative promotori, lo scorso giugno, di un “appello alla disobbedienza” nel quale chiedono riforme e cambiamenti nella chiesa, infatti, non demordono.
Il 6 novembre a Linz, e cioè in quel territorio ostile che tre anni fa costrinse Roma a revocare la nomina di vescovo ausiliare a Gerhard Wagner perché “troppo conservatore”, la Pfarrer-Initiative si è riunita coinvolgendo altri quattro gruppi cattolici (oltre a Wir Sind Kirche e alla Pfarrer-Initiative, LaienInitiative, Priester ohne Amt e Taxhamer Pgr-Initiative) che da tempo chiedono a Roma analoghe riforme (eliminazione dell’obbligo al celibato, sacerdozio femminile e di uomini sposati, piena accoglienza dei divorziati risposati), e ha minacciato l’imminente celebrazione di messe senza la presenza del prete se non verrà concesso il sacerdozio a donne e uomini sposati.

giovedì 17 novembre 2011

Incipit nova liturgia

T‘ADORIAM MONTI DIVINO! - CON TRE MINISTRI IN TASCA, IL VATICANO SI DEGNA DI BENEDIRE IL GOVERNO MONTI PYTHON - IL PROF ‘GESUITA’ HA SCELTO TRA I MEJO CATTO-TECNICI: IL RETTORE RUINATO DELLA CATTOLICA ORNAGHI - RICCARDI, FONDATORE DI SANT'EGIDIO - BALDUZZI, GIÀ PRESIDENTE DEL “MOVIMENTO ECCLESIALE” - DELLA CATTO-FALANGE ANCHE PAOLA SEVERINO, PIERO GNUDI E FRANCESCO PROFUMO MA SOPRATTUTTO IL PIO PASSERA…

Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
Mario MontiMARIO MONTI
Mai come in questi giorni è stata evidente la sintonia tra i due Colli, qualcosa che va oltre il rispetto istituzionale tra Vaticano e Quirinale e si accompagna alla stima che lega i due quasi coetanei Giorgio Napolitano e Benedetto XVI. L'Osservatore Romano che chiedeva «decisioni rapide e senso di responsabilità» riportando quasi solo le parole del presidente italiano, la Radio Vaticana a sostenere la necessità d'un «governo di transizione e di tregua».
Naturale che ieri sera, uscendo dall'ateneo di Urbino dopo aver presentato il libro di Ratzinger su Gesù, il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone abbia commentato con favore («vedo anche che le università sono state trattate molto bene») la nascita del governo Monti: «È una bella squadra alla quale auguro un buon lavoro, perché c'è tanto da fare». Un «lavoro difficile», certo, «ma penso che la squadra sia attrezzata per affrontarlo».

La Chiesa arranca

MULINI A VENTO E MONDIALISMO AL POTERE

Honoré Daumier - Don Quijote
di Francesco Colafemmina

Non vi nascondo che in questi giorni una delle ragioni del mio silenzio è stata l'attenzione concentrata sugli inquietanti avvenimenti economico-politici che hanno investito il nostro Paese. A volte mi sembra che le buone battaglie per il ripristino di un'architettura sacra tradizionale e il ritorno dell'antica liturgia siano simili alle eroiche quanto comiche avventure di Don Chisciotte della Mancia contro i giganti/mulini a vento... Una perdita di energie o un nobile passatempo piuttosto... fuori dal tempo. 
Purtroppo, però, leggendo quanto sta accadendo in Italia, non posso non riconoscere che questa battaglia ha sì un che di romantico, ma è anche legata solidamente al destino culturale, religioso, economico, politico di ciascuno di noi. Sì, miei cari lettori, tout se tient! 

Nel giro di una sola settimana, dopo rocamboleschi e ridicoli episodi in Grecia, come da programma in Italia, due nazioni "tradizionali", dalle profonde identità, sono state poste nelle mani della finanza internazionale. Non si tratta di becero complottismo a fumetti, bensì di dati di fatto. Monti e Papadimos sono entrambi esponenti dellaTrilateral Commission, anzi Monti ne è il presidente della Sezione Europea (altro membro della Trilateral è Enrico Letta). Monti e Papadimos, si sa, sono entrambi legati alla grande banca d'affari globale Goldman Sachs. Il primo né è tuttora advisor, come peraltro il gentiluomo di Sua Santità Gianni Letta, il secondo è stato presidente della Banca Centrale Greca proprio nel periodo in cui si fornivano a Bruxelles bilanci nazionali "truccati" da Goldman Sachs, per far entrare la Grecia nell'Euro. Sono constatazioni, nulla di più. Tuttavia, chiediamoci cosa accomuna questi uomini non eletti dal popolo? 

C'è anche chi non deve mandare figliocci al Governo....

 
                 Lettre de Mgr Dominique Rey, Evêque de Fréjus-Toulon, à Bernard Antony. par Anne Charlotte Lundi 2011-11-14

Toulon, le 2 novembre 2011
Monsieur le Président,

Vous avez bien voulu me solliciter à propos de l’action en justice de l’association AGRIF, que vous présidez, demandant l’interdiction du spectacle de Rodrigo Garcia intitulé « Golgota Picnic » et programmé du 16 au 20 novembre 2011 au théâtre de la Garonne à Toulouse et du 8 au 17 décembre au Théâtre du Rond Point à Paris.

Les éléments rassemblés dans l’assignation préparée par votre avocat correspondent aux informations circulant dans les médias depuis plusieurs semaines, en provenance d’Espagne notamment, à propos tant du spectacle lui-même que des déclarations de son auteur, M. Garcia.

Depuis que la programmation de ce spectacle est connue, de nombreux chrétiens de mon diocèse et d’ailleurs en France m’ont fait part de leur profonde peine, de leur incompréhension, de leur exaspération et parfois de leur colère face à une nouvelle atteinte au cœur de notre foi chrétienne et de la religion catholique. L’identité de tout fidèle catholique est en effet constituée par la personne même du Christ, et par son sacrifice sur la Croix, au Golgotha, où Il nous a rachetés de nos péchés et ouvert, dans son sang, la voie de la réconciliation avec Dieu. Porter atteinte à la personne du Christ en Croix, c’est tout à la fois porter atteinte à la religion chrétienne dans son ensemble, mais c’est aussi insulter gravement et au plus intime de sa conscience et de son cœur chaque fidèle.

Dans le cas présent, traiter le Christ en Croix de « fou », de « chien de pyromane » et « messie du sida », de « putain de diable », en faire l’égal d’un terroriste, équivaloir la multiplication des pains qui annonce le don renouvelé de Lui-même dans son Eucharistie, à chaque Messe et à chaque communion, et la Crucifixion par laquelle Il nous sauve, à des représentations enfermant les hommes dans la cruauté, tout cela dépasse de très loin la mesure de ce qu’un chrétien peut entendre sans éprouver le sentiment d’une agression très vive dans ce qu’il a de plus cher et de plus intime. Le projet de M. Garcia de prouver que la vie du Christ a créé une iconographie de la terreur va directement à l’encontre de la foi de tous ceux qui voient dans le sacrifice du Christ sur la Croix la source de toute paix et réconciliation.

Un tel spectacle ne peut que blesser violemment les consciences chrétiennes comme celles de tous les hommes de bonne volonté attachés au respect mutuel des uns par les autres. J’espère vivement que le succès de vos actions permettra à tous ceux qui ont déjà exprimé leur dégoût et leur révolte, de comprendre que la société dans laquelle nous vivons les protège dans leur identité, leur conscience, et leur volonté de dialoguer dans la paix, sans offense et sans violence, avec ceux qui ne partagent pas leur foi ou qui se posent légitimement des questions sur le Christ et sur l’Église.

Veuillez agréer, Monsieur le Président, l’assurance de ma prière fidèle et de mon soutien dans votre action confiante en la justice de notre pays.