ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 6 dicembre 2011

Incredibile bordata tradizionalista!

BOCCIATA COME «GOLIARDIA RETRODATATA» ANCHE LA CANZONE DI BENIGNI

Famiglia Cristiana "scomunica" Fiorello:
«Sul profilattico show di cattivo gusto»

«Mancanza di rispetto per le famiglie e i ragazzi». Lo showman usa il termine «proibito» in Rai e ne fa un rap con Jovanotti

Opus non Dei (ehm, ehm..)

Ok a Monti dall'Osservatore romano e da Avvenire
«Siamo stati posti in salvo, pur acciaccati e doloranti»,scrive nel suo editoriale di prima pagina il direttore di 'Avvenirè Marco Tarquinio giudicando la manovra economica. «Era ormai inevitabile. E si doveva realizzare con tutta la possibile tempestività», spiega Tarquinio sottolineando che «stavolta l'effetto positivo è stato immediato e ben percepibile».

A piccoli passi , verso la tiara...

Prima donna-decano

VATICANISTA DE LA STAMPA
Per la prima volta una donna è stata eletta come nuovo decano di una facoltà teologica pontificia. È accaduto alla Pontificia università Antonianum di Roma. Si tratta di Mary Melone, francescana, laurea in pedagogia, dottorato in teologia, specializzazione in dogmatica, già preside di scienze religiose, riporta oggi l'Osservatore romano. «Ho iniziato a insegnare qui una decina di anni fa - racconta la docente - dopo avervi fatto quasi tutta la mia formazione teologica. È un ambiente che conosco bene.

Lucifero & c.

Il caso di Anneleise Michel (“Emily Rose”). Lucifero e il dissenso cattolico tedesco


  IL CASO DI ANNELEISE MICHEL

Non è solo la storia di una possessione il cui protagonista è personalmente il Principe delle Tenebre, Lucifero; è anche una storia di redenzione e salvezza. La storia di una battaglia agghiacciante in terra attraverso il corpo di Anneleise: fra le supreme gerarchie celesti e le più oscure legioni infernali. In un luogo e in un periodo, la Germania anni 60-70, che celebra la sua ribellione e la sua apostasia. Il sacrificio di Anneleise fu un olocausto proprio per la salvezza della chiesa e del clero che negli anni del post-concilio sembrava obbedire più al Principe del Mondo che non a Cristo. Fra cielo, terra, inferi e scienza. Una nostra inchiesta, con una scoperta inedita.

Non ingannate voi e i fedeli!

Coloro che seguono da tempo questo blog, sanno che apprezzo moltissimo l'illuminante magistero del Cardinale Giuseppe Siri e il suo coraggio nel difendere la purezza della Dottrina Cattolica. Ho ascoltato la registrazione dell'omelia di commiato dalla diocesi di Genova, pronunciata nella Cattedrale di San Lorenzo, il 15 ottobre del 1987. Avrebbe potuto fare un discorso “politically correct” per ottenere gli applausi del mondo almeno per una volta in vita sua. Invece, da vero combattente qual'era (con la Cresima si diventa soldati di Gesù Cristo), questo eroico Principe di Santa Romana Chiesa, esortò i suoi confratelli a non ingannare i fedeli. Ecco un brano dell'omelia:

Abbiamo vissuto un periodo in cui anche la Chiesa ha sofferto. Si capisce benissimo che quando c’è una sofferenza, qualche cosa succede che non è desiderabile. Ma vorrei richiamare coloro che, perduta - perduta, dico - la capacità di capire le cose anche semplici, hanno dedotto, da questo periodo di transizione dell’intero genere umano, conseguenze irrazionali, illogiche, dannose, forse fatali. Bisogna che impariamo a vivere senza diventare i poveri servi delle tenebre e delle nubi che vanno camminando nel cielo e restano nubi. E’ meglio essere servi di Dio che paurosi delle nubi. Questo periodo l’abbiamo vissuto insieme. Domando: chi ha capito? E se non avesse capito faccia presto. Mi rivolgo in modo speciale ai miei confratelli che, dovendo dare agli altri la verità, non possono accettare le tenebre. E questo è l’ultimo invito. Guardatevene bene! Non ingannate voi e i fedeli che hanno il dovere di apprendere da noi la verità di Cristo.

lunedì 5 dicembre 2011

"Magistero autentico" ?

Il nostro Dante Pastorelli ha ripreso e commentato con le sue abituali chiarezza e competenza il seguente brano del "Giuramento di fedeltà" richiesto a norma di diritto canonico a coloro che assumono responsabilità nella Chiesa. Lo estraggo per dargli la visibilità che merita e condividere con chi si affaccia su queste pagine il miglior completamento della precedente riflessione. (L'immagine a lato ci mostra il rapporto speciale tra Maestro e allievo prediletto...)

Approfitto per inserire, in nota, il punto n.9 - sulla famosa "Nota praevia" citata da Dante - tratto dalla recente Supplica al Santo Padre Benedetto XVI, Sommo Pontefice, felicemente regnante, affinché voglia promuovere un approfondito esame del pastorale Concilio Ecumenico Vaticano II, che fa seguito a quella a suo tempo unita da Mons. Brunero Gherardini, al suo LibroIl Concilio Vaticano II. Un discorso da fare. Anche questo ci aiuta a completare e ad approfondire.

Ex tradizionalisti


Conciliarismo alla riscossa

A proposito di un libro di Don Pietro Cantoni
(Riforma nella continuità. Vaticano II e anticonciliarismo)


di Belvecchio

Viviamo ormai in un mondo nel quale imperversano gli “ismi”, con tutto quello che di negativo comporta l’uso di questo suffisso.
Da “illuminismo” a “laicismo” troviamo tutta una serie di termini che esprimono una concezione distorta rispetto a quella espressa dal termine che fa da radice. Dai “lumi” che dovrebbero indicare una qualche chiarezza rispetto al buio e alla confusione, si passa ad una concezione della illuminazione che restringe la visuale alla sola capacità di comprensione della mera ragione umana, fino alla sua assolutizzazione. Dalla “laicità” che dovrebbe indicare la visione naturale del laico, diversa da quella del chierico, si passa alla invadenza di tale visione come fosse l’unica seria in grado di normare tutta la vita, di guidare ogni componente dell’esistenza, compresa quella spirituale, per di più dimenticando che il termine “laicità”, lungi dall’indicare una qualche realtà, di fatto designa una mera opinione: la realtà vera, infatti, è solo religiosa.
Adesso scopriamo anche che esiste il termine “conciliarismo”, chiaramente derivato da “conciliare”: ciò che attiene ad un concilio, che nel nostro caso sarebbe il Concilio Vaticano II.

La Madonna di Tonino Bello

La Madonna di Tonino Bello: non modello, ma modella.Per “pervertiti”



La mariologia del progressismo cattolico
e la Mariologia della Tradizione Cattolica
…passando per quella di Tonino Bello
Ma possibile che un vescovo possa essere santo e al contempo non ortodosso?”. A Tonino non piace la Madonna “retorica e magniloquente”. Maria che litiga con san Giuseppe, “che era taciturno”: “coppia in crisi”? Quella sua Maria “casalinga” contrapposta alla Maria “teologica”. Il Magnificat “è il canto della teologia della liberazione”. Una mariologia laica. E l’Eucarestia diventò solo… “pane”. E il card. Ratzinger con discrezione corresse la Maria “feriale” di Bello. La Maria delle “vampe” matrimoniali di don Tonino, dimentica che Giuseppe era il “castissimo sposo”. Distinguiamo la Mariologia della Tradizione dalla mariologia progressista.
 Tonino Bello era solito ripetere ai giovani:
«Anche Maria ha sperimentato la gioia degli incontri, l’attesa delle feste, gli slanci dell’amicizia, l’ebbrezza della danza, le innocenti lusinghe per un complimento, la felicità per un abito nuovo. Una sera, un ragazzo di nome Giuseppe prese il coraggio a due mani e le dichiarò: “Maria, ti amo”. E lei rispose veloce come un brivido: “Anch’io”… Santa Maria, donna innamorata.., facci capire che l’amore è sempre santo, perché le sue vampe partono dall’unico incendio di Dio. Maria, comunque, doveva essere bellissima. Non parlo solo della sua anima. Parlo, anche, del suo corpo di donna. Vogliamo immaginarla adolescente, mentre d’estate risale dalla spiaggia, in bermuda, bruna di sole e di bellezza»
L’errore di fondo è quello della svolta antropologica in Mariologia. Proporre la Madonna in questi termini, ai giovani, significa ignorare che sono già sazi e nauseati di estetica, di corpi, di “bermuda”, di spiagge, di abbronzature… Hanno sete di Dio, non di queste cose, che gli escono ormai dagli occhi e dagli orecchi. Proporre la Madonna in questi termini sembra l’istigazione ad un’ immaginazione pervertita, che tutto comprende “sub specie libidinis”, anche ciò che di più puro e più santo vi è in assoluto.

Oltre le battute

Tornielli. Oltre le battute serve l’onestà. Serve.













Le questioni cruciali della Chiesa e quindi del mondo chiedono di essere prese sul serio, non a colpi di battute. Questo vale per gli opinionisti di peso; le battute, insomma, lasciatele al sottoscritto.

Mons. Benigni e la Banca

Centro Studi Federici Lun Dic 5, 2011 
Mons. Benigni e la Banca
Dall’opera monumentale di Mons. Umberto Benigni, Storia Sociale della Chiesa (Casa Editrice Vallardi Milano, 1922, pubblichiamo il capitolo tratto dal terzo volume, La crisi della società antica. Dalla caduta alla rinascita dell’Impero Romano, dedicato a Israele, dove l’autore parla della questione della Banca. Ogni riferimento a fatti e personaggi dell’attualità è puramente casuale.

Il Mistero di Fatima e la Visione dell'inferno

Fatima e la Visione dell'infernoConferenza di Padre Stefano M. Manelli al convegno di studi sulla verità escatoligica dell’inferno e le sue implicazioni antropologico-teologiche.

Nel 1941 Suor Lucia - su richiesta del suo vescovo Mons. José Alves Correia da Silva - scrisse un resoconto delle apparizioni. In questo resoconto Suor Lucia spiegava che il segreto affidatogli nell’apparizione del 13 luglio 1917 constava di tre parti distinte, la terza delle quali non poteva però essere ancora svelata.
Suor Lucia affidò al Vescovo le prime due parti del segreto e queste furono rese pubbliche dal Santo Padre nel 1942, in occasione della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria.
Suor Lucia descrive in questi termini la visione dell’inferno che le venne mostrata il 13 luglio 1917:

Del tutto indifferente?


Vi meraviglierete VI – Del tutto indifferente?

C’è una teoria filosofica che afferma invece proprio questo. Che tutte le religioni sono vere, ovvero nessuna è vera. Che Dio guarda solo alla sincerità delle intenzioni e che tutti possono servirlo rimanendo nella religione in cui sono stati educati o cambiandola a piacimento con qualsiasi altra (così, ad esempio, sostiene Rousseau nel suo Émile).
Questa teoria si chiama indifferentismo, ed è il nonno del relativismo, il relativismo per chi ancora pensa che Dio ci sia.

Leggende sfatate

Papa Alessandro VI secondo documenti e carteggi del tempo

La Civiltà Cattolica, anno trigesimoprimo, vol. III della serie XI, Firenze 1880 (pag. 485-491)

RIVISTA DELLA STAMPA ITALIANA

A. Leonetti D. S. P. Papa Alessandro VI secondo documenti e carteggi del tempo. Bologna, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1880. Tre vol, in 16.Leonetti
Quante peggiori accuse si possono apporre alla vita privata e pubblica di un sovrano e d'un Pontefice, tutte si son volute accumulare sul capo di Alessandro VI.

domenica 4 dicembre 2011

Ammuina?

Ratzinger, Kasper, Fellay: toglieteci tutto ma non l'Olocausto!

Benedetto XVI allo Yad Vashem

CIÒ CHE PUÒ E CHE NON PUÒ ESSERE DISCUSSO NELLA CHIESA CATTOLICA[1]

Editoriale ospite

Di Maurice Pinay

Giorno di Sant’Andrea, 30 novembre 2011

Tales patres...

ERESIA DALLA FRANCIA: ALUNNI CATTOLICI PREGANO IN UNA MOSCHEA. QUANDO SI E' ERETICI? COS'E' LO SPIRITO MISSIONARIO?
Pontifex.RomaGiunge, seppur in ritardo, una notizia sconcertante dalla Francia; fatto prima pubblicato sul sito http://www.ouest-france.fr/e successivamente tradotto in italiano e diramato dal sito:http://www.sanpiox.it/. Di cosa si tratta? Leggiamo insieme. "I giovani cattolici francesi non vanno più a messa. Cosa fare? Incoraggiarli a conoscere meglio ... l'islam. Iniziativa di una scuola cattolica. Gli alunni del collegio cattolico Sant-Pierre di Les Essarts, in Francia, hanno messo in pratica lo spirito d'Assisi con una visita alla moschea di La Roche-sur-Yon, accompagnati dai loro insegnanti. Lo scopo: impregnarsi dello spirito dell'islam". Il lettore Pasquino, che ha segnalato la sconcertante e triste notizia sulla mia mail personale, si dichiara giustamente allarmato per quanto sta accadendo all'interno della Chiesa cattolica a seguito dell'errata interpretazione di alcuni documenti del Concilio Vaticano II. Premetto che non ho alcuna autorità né competenza ...

sabato 3 dicembre 2011

LA CONTRAPPOSIZIONE FRA DUE CHIESE

ANDREA DALL'ASTA E IL CASO DI REGGIO: LA CONTRAPPOSIZIONE FRA DUE CHIESE


Nicolas Poussin - L'adorazione del vitello d'oro - 1633-36
di Francesco Colafemmina

Padre Andrea Dall'Asta si è autocelebrato dalle pagine dell'Avvenire del 1 dicembre stilando un dettagliato rapporto sul compiuto storpiamento liturgico della cattedrale di Reggio Emilia. Rapporto condito da una lisa retorica e dal solito tentativo ipocrita di supportare le proprie tesi, la propria visione estetica, con l'autorevolezza di qualche esortazione pontificia. 
Nel caso specifico mi hanno molto impressionato le seguenti affermazioni finali del gesuita: 

"L’intervento di Reggio Emilia e il metodo seguito, che ha tenuto conto delle indicazioni magisteriali, costituisce una pietra miliare per il dialogo tra arte e fede e una proposta anche per ripensare il ruolo della committenza della Chiesa di oggi."

Domando: quali sarebbero, caro Dall'Asta, le indicazioni magisteriali seguite nel caso di Reggio Emilia?

Don Verzè e Gesù Cristo

Ci sono parole che non si vorrebbero mai sentire. Non ho elementi per esprimere un giudizio fondato, accurato e completo sull’intera vicenda del San Raffaele e sul suo fondatore, don Luigi Verzè. Ma di certo il quadro che sta emergendo è a dir poco sconcertante.