ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 8 giugno 2012

LE "VIRTÙ EROICHE" DI GIOVANNI PAOLO II.


 SIAMO ANCORA IN ATTESA DI RISPOSTE DALLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI Stampa

Pontifex.Roma
A DISTANZA DI VARI ANNI, STIAMO ANCORA ATTENDENDO RISPOSTE DALLA SANTA SEDE. Ma chi è Karol Wojtyla, o Giovanni Paolo II? Io credo che lo si potrebbe anche dire l’ultima “vedette” del secolo, polverizzando tutti i record di popolarità. Fu il tratto, certo, più evidente del suo Pontificato: una immensa folla ad ogni suo passaggio, con osanna e alleluja alla sua persona, per cui mi sembrano sprecate tutte le iperboli, come superstar, superdivo, ayatollah, ecc. Non poteva perciò non suscitare meraviglia un Papa che parla, che guarda, che tocca, che saluta da leader, che portava la sottana, un Papa sciatore, che scendeva a sci uniti e magari anche su pendii ghiacciati; un Papa che si mise il cappello d’alpino, che cantava canzoni profane, che scalava le montagne; un Papa, quindi, complesso e poeta, in uno stile da essere persino chiamato un personaggio plateale con tendenze teatrali, comunque sempre controcorrente per la  sua irriducibile avversione ad adeguarsi ai tradizionali comportamenti esteriori, sì da aver posto fine alla grandiosità delle udienze generali, cantando e ballando anche in pubblico, mescolandosi alle folle d’ogni continente, e scambiando la solitudine dei tempi andati con la sua personale partecipazione ai lavori quotidiani degli uomini.

CRISTO NEL SACRAMENTO ABITA LA SUA CASA!



Altare del Duomo di Milano - prima degli adeguamenti...
"Una interpretazione unilaterale del Concilio Vaticano II ha penalizzato questa dimensione, restringendo in pratica l’Eucaristia al momento celebrativo. In effetti, è stato molto importante riconoscere la centralità della celebrazione, in cui il Signore convoca il suo popolo, lo raduna intorno alla duplice mensa della Parola e del Pane di vita, lo nutre e lo unisce a Sé nell’offerta del Sacrificio.

IL FUTURO CONTROLLO DELLA CHIESA DOPO RATZINGER


1-  DIETRO I CORVI E I GOTTI CHE INFESTANO IL VATICANO SI AGITANO GLI AMERICANI CHE DETESTANO L’IDEA DI UN SUCCESSORE ITALIANO A RATZINGER, EVENTO PROBABILE FINO A IERI GRAZIE ALLA PRESENZA DI BEN 30 CARDINALI TRICOLORI IN CONCLAVE, CON ANGELO SCOLA IN POLE POSITION - 2- IL DURISSIMO BENSERVITO DI ANDERSON A GOTTI È STATO SOLO IL PRIMO “STEP” DELLA CONQUISTA DEL POTERE: RIPRENDERSI LA FINANZA PAPALINA VISTO CHE, INSIEME AI TEDESCHI, SONO I MAGGIORI CONTRIBUENTI DELLA CASSE DELLA SANTA SEDE E NON HANNO MAI SOPPORTATO LA DESTINAZIONE “FINANZIARIA” DEL LORO OBOLO MILIARDARIO - 3- IN QUESTA STORIACCIA, TRACCE YANKEE LE TROVIAMO A PARTIRE DA PAOLETTO GABRIELE CHE DIPENDEVA DALL’AMERICANO MONSIGNORE HARVEY, PREFETTO DELLA CASA PONTIFICIA CHE SI È BATTUTO FINO ALL’ULTIMO IN DIFESA DEL MAGGIORDOMO-POSTINO (A PROPOSITO: DICONO CHE NELLA SUA AGENDINA COMPARIBBE IL CELLULARE DI RENATO FARINA) -

1- DAGOREPORT
Il futuro controllo della Chiesa dopo Ratzinger. Ecco cosa si agita dietro i corvi e i Gotti che infestano il Vaticano. Ieri, ospite del programma di Barbara Palombelli, il vaticanista di "Panorama" Ignazio Ingrao ha rivelato lo scontro che vede all'opera gli americani che si ammucchiano sotto le insegne ultraconservatrici e repubblicane dei Cavalieri di Colombo e la curia romana.
CARL ANDERSON DEI CAVALIERI DI COLOMBO DAVANTI A TUTTI I CARDINALICARL ANDERSON DEI CAVALIERI DI COLOMBO DAVANTI A TUTTI I CARDINALICARL ANDERSON CAVALIERE SUPREMO DEI CAVALIERI DI COLOMBOCARL ANDERSON CAVALIERE SUPREMO DEI CAVALIERI DI COLOMBO
L'obiettivo degli americani è esplicito: evitare come la peste un successore italiano a Ratzinger, evento probabile fino allo scoppio dello Vaticaleaks grazie alla presenza di ben 30 cardinali tricolori in Conclave su circa 120, con Angelo Scola in pole position.

QUEL CHE NASCE A MILANO, RESTA A MILANO

- IL TRIBUNALE DEL RIESAME CONFERMA IL CARCERE PER DACCÒ E SIMONE (“PERICOLO CHE RIPARINO ALL´ESTERO PER CANCELLARE FONTI DI PROVA”) E HA RESPINTO LA RICHIESTA DEI LEGALI DI TRASFERIRE LA COMPETENZA A PAVIA - GLI ILLECITI SI SONO CONCRETIZZATI IN LOMBARDIA: “DACCÒ SVOLGEVA L’ATTIVITÀ DI FACILITATORE DI CONTATTI TRA SOCIETÀ E ORGANI TERRITORIALI. SIMONE ERA PRESENTE ALLE RIUNIONI”…
Davide Carlucci per "la Repubblica"
Antonio Simone e Pierangelo Daccò devono restare in carcere perché c´è «pericolo che riparino all´estero per alterare o cancellare ulteriori fonti di prova». Lo scrivono i giudici del tribunale del Riesame di Milano nel motivare il rigetto della richiesta di scarcerazione presentata dai legali dei due faccendieri arrestati con l´accusa di aver distratto all´estero oltre 70 milioni di euro che la fondazione Maugeri ha versato loro come compensi per le loro «consulenze».
formigoni_e antonio simoneFORMIGONI_E ANTONIO SIMONE

NESSUNO TOCCHI TARCISIO


 (PER ORA) - LA TATTICA DI RATZINGA-ZETA È QUELLA DI IMPORRE UNA TREGUA A TEMPO SU BERTONE IN NOME DELL’UNITÀ MA IN CASO DI NUOVI COLPI DI SCENA ALLORA IL PAPA CONSEGNEREBBE LO SCALPO DEL SEGRETARIO DI STATO AI PORPORATI RIBELLI - LA DECISIONE, PRESA DOPO UNA SERIE DI RIUNIONI CON PADRE GEORG E TRE CARDINALI, È STATA SUBITO TRADOTTA CON DUE INTERVISTE AL MIELE RILASCIATE ALL’ ”OSSERVATORE ROMANO” DALLE EMINENZE ANTI-BERTONIANE SODANO E SANDRI…

Marco Ansaldo per "la Repubblica"
Il Papa con Bertone. Ma solo per ora, e per ragioni tattiche. Se però le critiche dentro il Vaticano, all´interno della Chiesa italiana, e nell´opinione pubblica continueranno, allora Benedetto XVI non tarderà a far sì che l´incarico di Segretario di Stato cambi di mano.
E´ quello che è stato deciso in un incontro ristretto voluto dal Pontefice poche sere fa con un pugno di cardinali, assente Bertone, ma presente il segretario particolare del Papa, don Georg Gaenswein.
TARCISIO BERTONE PADRE GEORG PAPA BENEDETTO XVITARCISIO BERTONE PADRE GEORG PAPA BENEDETTO XVIPAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONEPAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONE
Una riunione volta a sancire una tregua nelle divisioni fra Eminenze diverse e le loro cordate, a controllare il ciclone scatenato dai documenti interni diffusi sui media, e soprattutto a ricompattare le fila al vertice dell´Istituzione ecclesiastica così toccata dalla vicenda.

Apostati consapevoli ed approvati

“Noi, i preti che danno la comunione ai divorziati”


Friburgo, settembre 2011. Un prete durante la visita del Papa
FRIBURGO, SETTEMBRE 2011.
UN PRETE DURANTE LA VISITA DEL PAPA

In Germania 160 parroci dell’arcidiocesi di Friburgo dichiarano sul web di somministrare l’Eucarestia a chi è sposato in seconde nozze

ALESSANDRO SPECIALECITTÀ DEL VATICANO

 Il tempo dell'attesa è finito, è giunto il momento di passare all'azione: devono aver pensato così più di 150 preti e diaconi dell'arcidiocesi di Friburgo, in Germania (161 al momento di scrivere quest'articolo) che hanno dichiarato su internet di dare regolarmente la comunione anche le coppie di divorziati risposati.

 I sacerdoti – circa un settimo del clero di Friburgo, guidato dall'arcivescovo Robert Zollitsch che è anche presidente della Conferenza episcopale tedesca – nel loro manifesto si dicono “pienamente consapevoli” di violare la posizione della Chiesa cattolica: “Con la nostra firma, diamo espressione che, nella nostra attività pastorale nei confronti dei divorziati risposati, ci lasciamo guidare dalla misericordia”, scrivono, citando il principio salus animarum suprema lex(la salvezza delle anime è la legge suprema).

IL J’ACCUSE DI GOTTI TEDESCHI AL PAPA

1-: LA BANCA DEL VATICANO, COME AI TEMPI DI MARCINKUS QUANDO “RIPULIVA” IL DENARO DELLA MAFIA E DELLA BANDA DELLA MAGLIANA - 2- PRIMA DELLA PERQUISIZIONE, GOTTI TEDESCHI HA FATTO I NOMI DI QUEI CLIENTI CHE ANCORA OGGI USANO LO IOR PER “RIPULIRE” IL DENARO. QUALI? ANZITUTTO UN GIOVANE PRETE AMMINISTRATORE DELLA CURIA DI TRAPANI - LA DIOCESI A PIÙ ALTA INFILTRAZIONE MAFIOSA, TERRENO DI LATITANZA DI MATTEO MESSINA DENARO, L’ULTIMO PADRINO - CHE ALL’INSAPUTA DEL VESCOVO FRANCESCO MICCICHÈ SI CREDE APRISSE CONTI ALLO IOR PER CONTO DELLA DIOCESI - 3- GOTTI TEDESCHI SI È VISTO CROLLARE IL MONDO SOTTO I PIEDI QUANDO HA CAPITO CHE GERONZI ERA DIVENUTO SUO NEMICO. E CON LUI ALTRI BANCHIERI E UOMINI D’AFFARI VICINI A BERTONE: ANTONIO FAZIO E PROFITI. MA ANCHE BISIGNANI E ANGELO BALDUCCI -

ETTORE GOTTI TEDESCHIETTORE GOTTI TEDESCHI
Ettore Gotti Tedeschi non ha mai incontrato privatamente il Papa. Ma stava cercando di farlo, pochi giorni prima che il board dello Ior lo sfiduciasse. Aveva intenzione di fare a Ratzinger nomi e cognomi di coloro che lui chiama "diavoli", uomini di chiesa o vicini alla chiesa che a suo dire remano contro.

LA NOSTRA ULTIMA POSSIBILITA'

VIDEO CONSULTABILI ON LINE SULL'ULTIMA CONFERENZA DEL MOVIMENTO DI FATIMA

http://www.fatimalanostraultimapossibilita.it/index.php?option=com_content&view=article&id=31&Itemid=8

Lunedi Maggio 14, 2012

ORA    Relatori   
9:00am
to 9:15am
    Coralie Graham
    Padre N.Gruner
    - Discorso di benvenuto
    - Fatima: ieri e oggi
Guarda Online
10:15am
to 11:15am
    John Salza (A)
Fatima: Fatima: rivelazione privata o profezia pubblica?
10:15am
to 11:15am
Suzanne Pearson E ALTRI(B)
Testi e documenti sulla Consacrazione della Russia
11:50am
to 12:45pm
    Peter Chojnowski Ph.D (A)
L'olio bollente o il Segreto? La fedeltà assoluta dei tre fanciulli di Fatima
11:50am
to 12:45pm
    Christina Siccardi (B)
Fatima e la passione della Chiesa (In Italiano)
12:50pm
to 03:10pm
    Pranzo
3:15pm
to 4:15pm
    Daniel Estulin (A)
    La vera storia del gruppo Bilderburg
Arrivo
3:15pm
to 4:15pm
    Padre N. Gruner (B)
    Quali sono le risorse a disposizione dei Fedeli?
Arrivo
4:30pm
to 5:30pm
    Christopher Ferrara (A)    Ecco chi sono i falsi amici di Fatima
4:30pm
to 5:30pm
    Peter Chojnowski (B)    Intervistato da John Vennari
5:45pm
to 6:45pm
    Moderatore - Kevin Dias    Sessione di discussione/domande con i relatori della giornata
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giovedì 7 giugno 2012

CORVUS DOMINI

 - LA MINACCIA DELLE ‘GOLE PROFONDE’ VATICANE DI NUOVE PUBBLICAZIONI, ACCELERA L’INCHIESTA - I MAGISTRATI VOGLIONO SAPERE SE È STATO IL MAGGIORDOMO DEL PAPA AD APPARIRE CAMUFFATO SU LA7 DURANTE “GLI INTOCCABILI” DI NUZZI - SOLO SE ‘PAOLETTO’ CANTA E SVELA L’IDENTITÀ DEGLI ALTRI “CORVI” DA CUI SEMBRANO ESSERE STATE CONSEGNATE LE DUE LETTERE PIÙ RECENTI, È POSSIBILE FERMARE L’EMORRAGIA DI DOCUMENTI…
M.Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
PADRE FEDERICO LOMBARDI
PADRE FEDERICO LOMBARDI
PAOLO GABRIELE
PAOLO GABRIELE
Un secondo lungo interrogatorio formale per Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa agli arresti perché accusato di essere il Corvo all'origine di Vatileaks, si è svolto ieri davanti al giudice istruttore Piero Bonnet e al promotore di giustizia Nicola Picardi, assistito dai suoi difensori, Carlo Fusco e Cristiana Arrù.

VIENI AVANTI CIELLINO

 - MANCANO DUE MESI, MA È GIÀ TUTTO PRONTO PER LA RASSEGNA PIÙ CLERICAL DELL'ESTATE: IL MEETING DEI CIELLINI - QUEST'ANNO I VOLENTEROSI ADEPTI, CON LA LORO MEGA-MANIFESTAZIONE VOGLIONO “TESTIMONIARE CHE SI PUÒ ESSERE VERI UOMINI IN QUALUNQUE CIRCOSTANZA” (SIA SULLO YACHT CHE IN TRIBUNALE) - TANTI NOMI ALTISONANTI, DA AL-NASSER A MONTI - GRANDE ASSENTE: IL PAPA E FORMINCHIONI (NON È PROPRIO L'ESEMPIO DA SEGUIRE)...

Giacomo Galeazzi per "La Stampa"
100 convegni, 10 mostre, 26 spettacoli, 10 manifestazioni sportive, 4mila volontari e un'unica sfida: «Testimoniare che si può essere veri uomini in qualunque circostanza». Ad aprire il 33˚ Meeting di Rimini (19-25 agosto) sarà il premier Mario Monti con un incontro sul tema «i giovani per la crescita». La kermesse ciellina è stata presentata ieri all'ambasciata italiana presso la Santa Sede dal cardinale Leonardo Sandri, dal ministro della Salute Renato Balduzzi, dal sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura e dal presidente della Compagnia delle Opere Bernhard Scholz.
monti marioMONTI MARIOJullian Carron - Foto PizziJULLIAN CARRON - FOTO PIZZI
«Siamo debitori a don Giussani e a Comunione e Liberazione anche per la capacità di ricominciare sempre, dopo qualsiasi errore, come scritto recentemente dal presidente di Cl don Julian Carron spiega Sandri -. Grazie all'avventura del Meeting il movimento ha spaziato attorno al nucleo più vero dell'uomo, che è la sua spiritualità, senza la quale egli è negato nelle sue più alte e irrinunciabili aspirazioni».

Lettera segreta al Papa nota a Pietro Orlandi ha tradito il corvo Vaticano?


nicotri-opinioni
di Pino Nicotri

Leggi tutti gli articoli di Pino Nicotri

Le strade del corvo vaticano Paolo Gabriele, maggiordomo del papa, e di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la sedicenne scomparsa un un’estate di 30 anni, si sono incontrate, anzi intrecciate, attorno a una lettera.
La lettera è quella che Orlandi ha commentato qualche mese fa in diretta tv ed è forse, prima ancora dell’uscita del libro di Gianluigi Nuzzi, “Santità”, la molla che ha spinto le autorità vaticane sulla pista giusta. Si deve risalire a fine febbraio scorso, quando, nel corso del programma televisivo “Chi l’ha visto?”, è stata resa nota una lettera riservata inviata dal portavoce vaticano don Federico Lombardi al Papa, lettera commentata da Pietro Orlandi anche su altri mass media.

GOTTI TEDESCHI TEMEVA DI FINIRE COME ROBERTO CALVI

1- , IMPICCATO CON UNA MESSINSCENA AL PONTE DEI FRATI NERI DI LONDRA. NEGLI ULTIMI MESI IL “BANCHIERE DEL PAPA” AVEVA ASSOLDATO UNA SCORTA PRIVATA E SI ERA RIVOLTO A UN’AGENZIA DI INVESTIGAZIONE. SAPEVA BENE PERÒ CHE I VIGILANTES NON RAPPRESENTAVANO PER LUI UNA GARANZIA DI SOPRAVVIVENZA. LA SUA POLIZZA SULLA VITA ERANO LE CARTE CHE AVEVA MANEGGIATO, I SEGRETI CHE CUSTODIVA. PER QUESTA RAGIONE, COME POLIZZA SULLA VITA, AVEVA STILATO IL MEMORIALE, CONSEGNATO AGLI AMICI PIÙ FIDATI, CON UNA POSTILLA A VOCE: “SE MI AMMAZZANO, QUI DENTRO C’È LA RAGIONE DELLA MIA MORTE” - 2- I PM SONO IN POSSESSO DI CONVERSAZIONI CHE RIGUARDANO GEORG GANSWEIN E TARCISIO BERTONE, SU ARGOMENTI DELICATISSIMI. TROVATI UNA SERIE DI DOSSIER SU PERSONAGGI IMPORTANTI CHE POTREBBERO AVERE AVUTO RAPPORTI CON GOTTI E CON LO IOR -

ETTORE GOTTI TEDESCHIETTORE GOTTI TEDESCHI
Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"
Ettore Gotti Tedeschi temeva di essere ucciso e aveva preparato - come polizza sulla vita - un memoriale sui i segreti dello IOR. L'ex presidente della cosiddetta banca vaticana, dal settembre 2009 al maggio 2012, aveva consegnato un paio di esemplari del dossier agli amici più fidati, con una postilla a voce: "Se mi ammazzano, qui dentro c'è la ragione della mia morte".

IOR O MORTE!

- GOTTI TEDESCHI, PRIMA VITTIMA DI UNA GUERRA INTESTINA PER IL CONTROLLO DELLA CASSAFORTE VATICANA - CHI HA STACCATO LA SPINA ALL’UOMO CHIAVE DELL’OPUS DEI E’ L’ORDINE DEI CAVALIERI DI COLOMBO (CONGREGA SIMILE MA OPPOSTA ALLA MASSONERIA), UN COLOSSO DA 17 MLD $ E QUASI 2 MLN DI ISCRITTI - SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA: IL VATICANO SI RIVOLGE ALLO STESSO STUDIO LEGALE DI FRANZO STEVENS CHE SEGUÌ LO IOR NEL CASO DELLA MAXITANGENTE ENIMONT DEL ’93…

Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"
ETTORE GOTTI TEDESCHIETTORE GOTTI TEDESCHI
L'interrogazione parlamentare porta la firma di due deputati del Pdl vicini all'Opus Dei, proprio come l'ex presidente dello IOR Ettore Gotti Tedeschi. Alfredo Mantovano e Alessandro Pagano ieri hanno interpellato il ministro della Giustizia Paola Severino sull'attività svolta nelle ultime ore dai pm di Napoli nei confronti dell'ex banchiere del Papa. L'ex sottosegretario agli Interni e il suo collega siciliano, recentemente condannato in appello a 5 mesi per abuso di ufficio, hanno chiesto chiarimenti "se Gotti Tedeschi sia stato sottoposto a perquisizione nella propria abitazione a Piacenza e nel proprio studio a Milano senza essere formalmente indagato".

Onde sussultorie?

Ior, il memoriale di Gotti
fa tremare il Vaticano

Ettore Gotti Tedeschi ieri è stato sentito a lungo dai pm di Roma e Napoli

Sequestrato durante la perquisizione dai pm che indagano su Finmeccanica

GUIDO RUOTOLO
INVIATO A NAPOLI
Un imprevisto, un colpo di acceleratore, una perquisizione che produce risultati inaspettati. L’inchiesta sulle mazzette internazionali di Finmeccanica si ritrova a una svolta mentre si apre uno scenario inedito nella storia della Banca Vaticana, lo Ior. Il suo ex presidente, Ettore Gotti Tedeschi, per il secondo giorno consecutivo viene sentito a Milano dai pm napoletani Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock - ma da ieri anche dal procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, e dall’aggiunto Nello Rossi (che indagano su una ipotesi di riciclaggio dello Ior) - per spiegare quel suo memoriale sequestrato dal Noe dei carabinieri, che ricostruisce gli ultimi tre anni di vita dello Ior e i contrasti interni alle Sacre Stanze.

Promossi e bocciati. Le pagelle degli ultimi arcivescovi di Milano


di Sandro Magister
 
ambrogio
In coda al viaggio di Benedetto XVI a Milano, “L’Osservatore Romano” ha dedicato il 6 giugno un’intera pagina agli arcivescovi succeduti nell’ultimo secolo sulla cattedra che fu di sant’Ambrogio e san Carlo.
Autore dei brillanti profili è Inos Biffi, teologo milanese, omonimo e amico, ma non parente, di un altro grande ambrosiano, il cardinale Giacomo Biffi.
Con rapide pennellate, Inos Biffi tratteggia di ciascun arcivescovo i punti di eccellenza e quelli di debolezza, con una franchezza inusuale su un organo vaticano.
Ecco in breve la pagella da lui data a ciascun arcivescovo. Compendiata da “Settimo cielo” in un voto.

Schiaffo doppio, a Sant'Egidio e ai gesuiti


Diario Vaticano / 
Tra i documenti fuorusciti dal Vaticano, due mettono in imbarazzo la cosiddetta "ONU di Trastevere" e il generale della Compagnia di Gesù. A vantaggio di due cardinali: l'americano George e l'olandese Eijk 


di ***




CITTÀ DEL VATICANO, 7 giugno 2012 –  Continua senza posa la fuga di documenti riservati dal Vaticano. E nessuno sa prevedere quanto durerà ancora.

Certamente la mole di documenti fuorusciti è notevole e sembra riguardare quasi esclusivamente le carte conservate nel Palazzo Apostolico, il cuore della curia romana, l'edificio affacciato su piazza San Pietro nel quale abitano Benedetto XVI e il suo segretario particolare Georg Gänswein, nel quale la segreteria di Stato ha gli uffici e nel quale il segretario di Stato Tarcisio Bertone ha l'abitazione e lo studio.

A tutt'oggi, infatti, quasi nessuno dei documenti pubblicati in varie ondate sembra che sia stato trafugato direttamente da altri dicasteri o uffici della Santa Sede. Quasi sempre, le carte intestate a questi uffici sono finite in pasto al pubblico solo dopo che sono transitate per il Palazzo Apostolico.

Finora l’unico imputato d'aver sottratto documenti è l’aiutante di camera del papa Paolo Gabriele, che certamente poteva aver accesso a una parte della documentazione pubblicata, ma non a tutta.

mercoledì 6 giugno 2012

Benedetto XVI, un complotto c'è davvero


Non un piano per uccidere il Papa, ma una strategia per far saltare ogni equilibrio in Curia

Ormai è chiaro. L’ultima lettera pubblicata da “Il Fatto Quotidiano” in cui si avvisa il Papa di un complotto che lo vuole morto entro un anno, dice in realtà molto di più di quello che potremmo immaginare.
Intanto i fatti: protagonista l’arcivescovo di Palermo, il Card. Romeo, ex nunzio in Italia e vicino al Card. Sodano, che durante un viaggio in Cina nel novembre 2011 avrebbe detto ad alcuni interlocutori cinesi diverse cose: 1) il Papa ha solo 12 mesi di vita, 2) il Pontefice sta lavorando alla sua successione e il prescelto è il Card. Scola, 3) Benedetto XVI “odia il Card. Bertone” e vorrebbe sostituirlo, ma non può, perché non c'è nessuno in grado di ricoprire quel ruolo.

Due cardinali nella lista dei sospettati




      Prime ammissioni del maggiordomo papale recluso da due settimane 


In Vaticano vengono riferitii contatti e rapporti di amicizia del maggiordomo papale Paolo Gabriele con officiali della Segreteria di Stato. Ma anche con almeno un paio di cardinali di primissimo piano nella Curia romana, con cui intratteneva molte conversazioni. Insomma, a più persone faceva confidenze, magari anche su cosa accadeva nell’Appartamento. E si tratta di tutti contatti su cui ora si concentra l’attenzione sia degli inquirenti impegnati nell’indagine penale, sia della Commissione incaricata dal Papa e presieduta dal cardinale giurista Julian Herranz, non a caso composta da porporati, gli unici autorizzati a indagare sui pari grado.

L’interrogatorio.


 Gabriele collabora “ma rimane in isolamento”.

Ieri, infatti, dopo tredici giorni di detenzione, Gabriele ha subìto il primo interrogatorio – sentito dal giudice istruttore Piero Antonio Bonnet alla presenza dei difensori Carlo Fusco e Cristiana Arrù e del promotore di giustizia Nicola Picari – e la sensazione è che la strada di qui in avanti sia ancora parecchio lunga.

IL CERCHIO SI STRINGE


 - PAOLO GABRIELE NON ESITA A FARE AMMISSIONI IMPORTANTI, MESCOLANDOLE A NOMI, EPISODI E RIFERIMENTI CHE SERVIRANNO DA BASE PER LE INDAGINI SUL SUOLO ITALIANO, DOPO CHE LE ROGATORIE PER ALTRE QUATTRO PERSONE (MA FORSE DI PIÙ) PARTIRANNO DALLA SEGRETERIA DI STATO PER APPRODARE ALLA NUNZIATURA IN VIA PO E DA LÌ ALLA FARNESINA CHE, A SUA VOLTA, PROVVEDERÀ AD INOLTRARLE ALLA PROCURA…

Franca Giansoldati per Il Messaggero
PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE Il corvo ha iniziato a cantare. Stavolta per davvero. Davanti agli avvocati e ai magistrati vaticani il maggiordomo starebbe «collaborando pienamente» proprio come avevano promesso i suoi legali all'indomani dell'arresto.
Paolo Gabriele, dunque, non esita a fare ammissioni importanti, mescolandole a nomi, episodi e riferimenti specifici che vengono prontamente messi a verbale e che serviranno da base per la seconda fase delle indagini, stavolta sul suolo italiano, dopo che le rogatorie per altre quattro persone (ma forse potrebbero essere di più) partiranno dalla Segreteria di Stato per approdare alla nunziatura in via Po e da lì, attraverso una nota verbale, al ministero degli Affari Esteri il quale, a sua volta, provvederà ad inoltrarle a Via Arenula e alla Procura.
PAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpegPAOLO GABRIELE COPRE LE SPALLE DEL PAPA jpeg Questo è l'iter delle prossime mosse mentre al di là del Tevere l'ex maggiordomo affianca gli inquirenti aiutandoli a definire i contorni della rete dei corvi. Cosa non del tutto semplice perché mancherebbe ancora il terzo livello, la vera regia. L'uomo che si trova in carcere da quasi due settimane, in una delle quattro cellette provviste di crocifisso alla parete e Vangelo sul comodino, pensa al suo futuro.
Ha moglie e tre figli da crescere e, di sicuro, non gode di una posizione economica tale da consentirgli di vivere di rendita per i prossimi anni. Paolo Gabriele ha manifestato il desiderio di tornare a casa al più presto e riabbracciare i suoi cari. Dicono sia sereno anche se provato da questo passaggio.
TARCISIO BERTONETARCISIO BERTONE In serata si era diffusa la voce che potesse lasciare il territorio vaticano, ma padre Lombardi ha smentito categoricamente questa «elucubrazione priva di ogni fondamento», così come ha smentito il fatto che per un certo periodo di tempo avesse fatto il doppio gioco («cosa assolutamente infondata»).

Vergini senza olio?

L’”OLIO” DELLA MAUGERI - DALLA FONDAZIONE SONO PARTITI SOLDI PER “UNGERE” POLITICI, FUNZIONARI E INTERMEDIARI (70 MLN € IN 10 ANNI) AFFINCHÉ NE AGEVOLASSERO LE ATTIVITÀ - A CAPO DEL ‘SISTEMA’ IL DG PASSERINO CHE, ATTRAVERSO LA SUA SOCIETÀ ‘MDS’, AVREBBE SMISTATO FONDI AI CIELLINI DACCÒ E SIMONE PER “APRIRE PORTE” E SMUOVERE CONTATTI (FUORI I NOMI) - I TRE ANCORA NON HANNO DETTO CIÒ CHE SANNO: STANNO ANCORA MISURANDO SE E QUANTO GLI CONVIENE “CANTARE”…
Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"
LOGO FONDAZIONE MAUGERILOGO FONDAZIONE MAUGERI
«Pagamenti riservati della Fondazione Maugeri anche a favore di esponenti politici o loro familiari», e «ingenti somme di denaro non solo a Daccò e Simone, ma anche a tutti coloro che, politici o funzionari pubblici o intermediari, hanno negli anni illecitamente agevolato l'attività della Fondazione Maugeri in diverse iniziative e in varie località». Per la prima volta i pm dell'inchiesta sulla sanità lombarda lo mettono nero su bianco.

Nein?

Un immenso “no” al Papa sul palco a sua insaputa

06/06/2012 - La storia della foto più discussa di PhotoEspaña


Un immenso "no" al Papa sul palco a sua insaputa


Con un po’ di fantasia si riesce a fregare la security del Papa e a manifestare il proprio dissenso durante la Giornata Mondiale per la Gioventù: il tutto è immortalato nella foto più chiacchierata del festival PhotoEspaña secondo El País.