ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 25 luglio 2012

I portavoce della sala stampa del Paradiso


luca capozzi: Marthe Robin a digiuno per 50 anni.
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17/07/2012 15:49:39: Mistica stigmatizzata, si cibava solo dell'Ostia Consacrata!

SUI FATTI DI MEDJUGORJE: MA ALLORA NOI CATTOLICI OBBEDIENTI SIAMO PAZZI?


Pontifex.Roma
Premessa: ogni singola parola che leggerete in questo articolo sarà approfondita e documentata a fine testo. Testo: Torno a parlarvi di Medjugorje dopo tanto tempo e non avrei voluto farlo, tuttavia sto intrattenendo corrispondenza con numerosi cattolici e, fra i tanti argomenti, spesso capita il discorso Medjugorje e "fenomeni" annessi. La ripetitiva frase, senza offesa nei riguardi dei miei interlocutori, è solitamente "sarebbe preferibile che tu la smetta di pubblicare il tuo punto di vista su Medjugorje" od anche "è meglio che tu la smetta di parlare di Medjugorje per evitare fratture". Orbene ringrazio vivamente, come sempre, gli amici che mi aiutano nel difficile cammino della vita, nondimeno ci tengo ad apporre delle precisazioni che sono doverose ed è necessario che il lettore conosca: 1) Ciò che io scrivo non sono "punti di vista" od "opinioni personali" su Medjugorje, ma sono - nel 90% dei casi - semplici trascrizioni dei Documenti ufficiali della Diocesi ...

FORMIGONI È UFFICIALMENTE INDAGATO, PER CORRUZIONE TRANSNAZIONALE:


 L’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE MESSA IN PIEDI DA DACCÒ OPERAVA ATTRAVERSO CONTI ALL’ESTERO (SOPRATTUTTO SVIZZERI). INVITO A COMPARIRE DAI PM DI MILANO - L’ISCRIZIONE ESEGUITA IL 14 GIUGNO, MA FINO A POCHI MINUTI PRIMA DELLA NOTIFICA, IL GOVERNATORE SCRIVEVA SU FACEBOOK: “È FALSO CHE IO SIA INDAGATO”. DOPO, PRECISA: “S.RAFFAELE E MAUGERI NON SONO VIGILATI DALLA REGIONE, DIPENDONO DAL MINISTERO E DALLA PREFETTURA”…

1 - INCHIESTA SANITA': INVITO A COMPARIRE A FORMIGONI
ROBERTO FORMIGONIROBERTO FORMIGONIROBERTO FORMIGONI E LA GIACCA ARANCIONEROBERTO FORMIGONI E LA GIACCA ARANCIONE(ANSA) - Al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è stato notificato un invito a comparire dalla procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta con al centro la fondazione Maugeri. Al governatore è stato contestato il reato di corruzione.

Ricordati di santificare le Feste!


13:46

Caso Maugeri: avviso di garanzia a Formigoni



Inchiesta Maugeri, le vacanze gratis di Formigoni anche in Costa Azzurra

Dall’informativa della polizia giudiziaria di Milano sulle “utilità a favore del presidente di Regione Lombardia” spuntano anche le vacanze pasquali. Se tra Natale e Capodanno Roberto Formigoni amava interrompere il lungo inverno milanese con un salto (gratis) nel clima caldo dei Caraibi, a Pasqua preferiva Saint Tropez

formigoni_interna nuova
Il Celeste è fatto così: il suo voto di povertà, evidentemente, va in vacanza almeno due volte l’anno, a Natale e a Pasqua.

IL NOME DELL'ANTICRISTO E L'ANNO DELLA SUA MANIFESTAZIONE


Pontifex.Roma
Premessa: Il testo è tratto dal libro "Il tempo dell'Anticristo e la parusia intermedia" delle Edizioni Segno Udine che si trovava in rete sul sito profezieonline attualmente in rinnovo. Si riporta all'attenzione limitatamente al tema in oggetto. Ovvero l'argomento non costituisce avallo della Parusia intermedia (non comtemplata dalla Chiesa cattolica) nè di altre profezie "apocalittiche" presenti in rete. Le considerazioni espresse mantengono la loro attualità in accordo con quanto insegnato dai Padri della Chiesa e, loro malgrado inspiegabilmente travisate da una certa teologia razionalista che ha finito per banalizzare il contenuto dell'importante questione (come del resto un po' tutta l'Apocalisse). L'identificazione del 666 come Cesare Nerone circola oggi in vari ambiti e movimenti (come ad es. quello neocatecumenale). Ci si può fermare al primo capitolo, tralasciando le considerazioni numerologiche. In allegato la pagina originale. Ringrazio per l'attenzione.
Goffredo
Il nome dell'Anticristo e l'anno della sua manifestazione

Modernisti riciclati on line


IL CARDINALE TETTAMANZI CHIAMATO A VIGEVANO

Vigevano, la missione di Tettamanzi nella diocesi dei misteri

La nominan dopo l'improvviso congedo del vescovo Di Mauro, contestato per gli happy hour e FacebookI

VIGEVANO (Pavia) - A 78 anni compiuti il cardinale Dionigi Tettamanzi è stato «richiamato in servizio» dalla Chiesa: l'ex arcivescovo di Milano dovrà riportare pace e serenità nella piccola diocesi di Vigevano, scossa negli ultimi due anni da una serie di misteri, ultimo dei quali l'improvviso congedo del capo della comunità, il vescovo Vincenzo Di Mauro, 61 anni. Il monsignore ufficialmente è stato collocato a riposo per motivi di salute, ma la versione non convince nessuno.

I MOVIMENTI NELLA CHIESA.


ALCUNE CONSIDERAZIONI SUI FOCOLARINI E SUI NEOCATECUMENALI



Pontifex.Roma
Ho letto con attenzione l’articolo a firma di Arturo Cattaneo dal titolo “Movimenti e Chiesa locale”, sul n. 569 di SC, e mi complimento con l’autore per la chiarezza e la puntualità con cui mette a fuoco il problema dei Movimenti in rapporto alle Chiese locali, problema che sta molto a cuore al Papa Benedetto XVI, il quale, come il suo predecessore, Giovanni Paolo II, sta cercando di tenere sotto le ali di Santa Madre Chiesa, per così dire, questa vasta gamma di Movimenti, nel rispetto dei loro particolari Carismi, ma incoraggiandoli con fermezza, nello stesso tempo, ad essere fedeli al Magistero, in piena unione con il Papa e con i Vescovi delle Chiese locali. Si tratta fondamentalmente del problema della loro “ecclesialità”, ecclesialità che, come da tempo va ribadendo il Santo Padre (J. Ratzinger, I movimenti ecclesiali e la loro collocazione teologica) si fonda sulla “Sacramentalità” e sulla “Tradizione”, dove viene conservata la dottrina apostolica e quindi la cattolicità di qualsiasi istituzione. 
Purtroppo le cose, chiare in teoria, non sempre si realizzano nella pratica.  Infatti, avendo avuto l’occasione di accostare direttamente alcuni di questi Movimenti, sono rimasta perplessa proprio sulla loro “ecclesialità”.  Mi riferisco in particolare al Movimento dei Focolari e dei Neocatecumenali.

NEOCATECUMENALI: CHI SONO?


EUCARISTIA E CONFESSIONE. 
SAREI FELICE DI ESSERE SMENTITA!

Pontifex.RomaSi propongono di valorizzare il ruolo dei laici invitandoli ad approfondire gli studi sulla Sacra Scrittura fino a conferire loro il grado di “catechisti”.  Questo compito dei laici di prepararsi dottrinalmente per essere apostoli in mezzo al mondo, come è stato più volte ribadito dal Concilio, sarebbe cosa molto buona se costoro sapessero restare al loro posto di laici comuni.  Invece lo stile tipico e l’errore fondamentale dei neocatecumenali è proprio quello di mescolare e confondere i due ruoli: quello del catechista laico  con  quello del sacerdote consacrato, vale a dire che non distinguono la differenza fra “sacerdozio ministeriale” e “sacerdozio comune dei fedeli”, a tal punto che spesso l’uno sconfina nell’altro con grave danno della stessa nostra fede, soprattutto nei due pilastri fondamentali che sono l’Eucaristia e la Confessione.  Infatti, in mezzo a tanti movimenti e associazioni d’ispirazione cattolica, solo i neocatecumenali hanno la loro pastorale e la loro liturgia che in molti punti non rispetta la disciplina liturgica della Chiesa.
EUCARISTIA: 

martedì 24 luglio 2012

A MEDJUGORJE APPARE VERAMENTE LA MADONNA?


 CONFESSIONI DI UN MARITO CATTOLICO (Parte 2)

Pontifex.Roma
Il presente articolo è la parte due di: "A MEDJUGORJE APPARE VERAMENTE LA MADONNA? CONFESSIONI DI UN MARITO CATTOLICO (Parte 1)". Quando un mio amico che credeva ciecamente in Medjugorje mi disse di non aver più quella certezza, glie ne chiesi il motivo. «Sono venuto a conoscenza di cose che prima non sapevo! – mi rispose. – La Madonna, a detta dei veggenti, aveva dichiarato che sarebbe apparsa ancora per tre giorni… (il 30 giugno 1981). Perché allora continua ad apparire tutt’oggi? Ho anche saputo che i veggenti fin dall’inizio della storia hanno sempre disobbedito al loro vescovo. A Medugorje ho assistito col mio gruppo ad una messa nella chiesetta di una veggente (Marija Pavlovic), dove la Madonna le apparve, così disse lei. E ne ero felice, pensando di essere stato un prescelto. Poi venni a conoscenza che il vescovo del luogo aveva proibito celebrazioni fuori dalla chiesa parrocchiale. Perché non gli ha obbedito? ...

IL “CORVETTO” ESPIATORIO


- IL VATICANO NEGA CHE CI SIANO COMPLICI DI PAOLO GABRIELE: I TRE ‘SOSPETTATI’ INGRID STAMPA, VESCOVO CLEMENS E CARDINALE SARDI SONO “AL FEDELE SERVIZIO DEL PAPA” - NEL MERAVIGLIOSO MONDO DI S. PIETRO: “PAOLO HA SCRITTO UNA LETTERA DI SCUSE AL PONTEFICE. NESSUN COMPLICE, NESSUN COMPLOTTO, LUI È L’UNICO INDAGATO”. E COSÌ SIA - ATTENTI A QUESTA NOMINA: L’ARCIVESCOVO CELATA NUOVO VICE CAMERLENGO, AFFIANCHERÀ BERTONE…

1- NOMINATO IL NUOVO VICE CAMERLENGO
M. Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
BENEDETTO XVIBENEDETTO XVI
Benedetto XVI ha nominato ieri l'arcivescovo Pier Luigi Celata nuovo vice Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Diplomatico di grande esperienza, monsignor Celata, 76 anni di Pitigliano, è stato Nunzio a San Marino, in Turchia, Slovenia, Belgio e Lussemburgo. Affiancherà il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone nell'amministrazione della Sede Apostolica in caso di «sede vacante».

I Lombardi alle crociate perse (ovvero agitazione nel pollaio! chi canta che uova ha fatto?)


                                       Il Vaticano prosegue la guerriglia contro Rep. a colpi di smentite sui corvi

Non ci sono corvi oltre l’ex maggiordomo, almeno per il momento. Prima padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, poi la segreteria di stato vaticana con una nota ufficiale, hanno rispedito al mittente, e cioè al quotidiano Repubblica, l’indiscrezione secondo la quale l’ex aiutante di camera Paolo Gabriele, già indagato per il furto di documenti dall’appartamento papale e ora agli arresti domiciliari, avesse dei complici. Repubblica fa nomi pesanti: l’ex governante del Pontefice, la tedesca e fedele Ingrid Stampa, l’ex segretario di Benedetto XVI Josef Clemens e il cardinale Paolo Sardi che per diversi anni ha collaborato alla stesura dei testi papali (e con il quale in segreteria di stato era andata a lavorare la Stampa): tre personalità un tempo molto vicine a Ratzinger, e c’è chi ritiene che abbiano coltivato del dispiacere per non aver più potuto godere di una certa familiarità col Pontefice.

lunedì 23 luglio 2012

Qualcuno volò sul nido del corvo


Repubblica: “Stampa, vescovo Clemens e cardinale Sardi, i “corvi” del Vatileaks”

Georg Gaenswein e Paolo Gabriele
Georg Gaenswein e Paolo Gabriele (LaPresse)
ROMA – Ingrid Stampa, il vescovo Josef Clemens e il cardinale Paolo Sardi. La governante del Papa, l’ex segretario e il responsabile dell’ufficio che si occupa di scriverne i discorsi. Questi i tre “corvi”, come scrive Marco Ansaldo in esclusiva su Repubblica, che avrebbero guidato il maggiordomo PaoloGabriele nello scandalo del Vatileaks. Dietro al furto dei documenti ed alla diffusione non ci sarebbe un complotto contro Papa Bendetto XVI, scrive Ansaldo, ma la gelosia dei tre nei confronti di padre Georg Gänswein.Ansaldo scrive della Stampa:

Olimpiadi 2012 Londra I – l’Anticristo

Fonte: iconicon.it [1]
Alla vigilia dei giochi olimpici postiamo volentieri questo articolo di Lothlaurin che fa il punto su quanto potrebbe verificarsi durante questa manifestazione in cui gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sulla capitale del regno unito. Visto e considerato l’argomento, già prima di iniziare la lettura potremmo dire che non è casuale che questi giochi, in questo anno speciale, si svolgano proprio in quella metropoli e non altrove.
Jervé
“Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con Lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio ed è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio. ”San Paolo Apostolo [2 Ts 2, 1-4]
Così si esprime S. Paolo riguardo la venuta dell’Anticristo, una figura umana investita di potere politico e religioso che incarnerà e guiderà il male sulla Terra. S. Paolo scrive chiaramente che l’antitesi del Cristo verrà rivelata in tempi di apostasia, cioè in tempi di travaglio spirituale e smarrimento religioso, che precederanno il vero luminoso ritorno del Figlio di Dio e la definitiva sconfitta delle tenebre.

Alcune profezie indicano che la venuta dell’Anticristo avverrà a ridosso della fine del mondo. Anche se nell’ambiente dei seri ricercatori spirituali è ormai assodato che la data del 21 dicembre 2012 non segnerà la fine del mondo, ma la transizione ad una Nuova Era e l’ascesi ad un più elevato stato di coscienza, è legittimo pensare che nei testi antichi e nelle profezie la data di riferimento più inflazionata per l’Armageddon possa essere proprio quella del prossimo solstizio d’inverno.
“L’Anticristo verrà poco tempo prima della fine del mondo. (…) Dopo l’Anticristo seguirà immediatamente il giudizio finale.” S. Roberto Bellarmin – [De Controversiis Christianae Fidei, Tom I, Lib 3]

La Battaglia Finale del Diavolo


Index Fatimorvm Prohibithorvm III
Primo post della serie: Index Fatimorvm Prohibithorvm
Secondo ´post della serie: Index Fatimorvm Prohibithorvm II

       Un grave crimine è stato commesso contro la Chiesa Cattolica ed il mondo in generale. I perpetratori di tale crimine sono uomini che rivestono alte cariche nella gerarchia Cattolica; i loro nomi verranno fatti nel corso di questa pubblicazione.
       Le vittime di questo crimine includono Lei e le persone che ama. Le conseguenze di tale crimine sono state già catastrofiche, e se i responsabili non verranno fermati al più presto, il risultato finale non potrà che essere apocalittico nelle sue proporzioni. Persino i non credenti hanno la percezione che il mondo, così come è oggi, stia precipitando verso un'apocalisse. L'aver commesso questo crimine è una delle principali ragioni di tutto questo.
       L'oggetto del crimine che ci riguarda è comunemente conosciuto come il Messaggio di Fatima. Nel 1917 la Madre di Dio diede un messaggio di estrema importanza per la Chiesa e l'umanità a tre piccoli e santi pastorelli a Fatima, in Portogallo; un messaggio reso autentico da un miracolo pubblico senza precedenti, previsto tre mesi in anticipo e testimoniato da 70.000 persone; un messaggio le cui profezie di futuri eventi mondiali si sono tutte avverate, alla lettera; un messaggio considerato degno di credenza da parte delle più alte autorità della Chiesa Cattolica; un messaggio la cui autenticità è attestata da vari pontefici, incluso Papa Giovanni Paolo II, il quale ha fatto riferimento, personalmente e ripetutamente, agli elementi apocalittici contenuti in esso.
       La natura di questo crimine è il tentativo sistematico, a partire dal 1960, di nascondere, falsificare e negare l'autenticità di questo messaggio, malgrado le sue allarmanti profezie giungano a compimento proprio sotto i nostri occhi. Come proveremo, questo tentativo di eliminare il Messaggio di Fatima è stato perpetrato proprio da alcuni ecclesiastici, ai vertici della gerarchia Cattolica — uomini che appartengono all'apparato Vaticano che circonda un Papa sempre più debole e malato.
       Ogni delitto ha un movente, dando per scontato che il criminale non sia un folle. Gli uomini coinvolti in questo crimine non sono pazzi, e noi crediamo che abbiano un movente ben preciso. Mentre in certe occasioni il movente è difficile a provarsi, in questo caso abbiamo una grande abbondanza di prove.
       Senza presumere che i perpetratori di tale delitto siano nemici della Chiesa (anche se alcuni di loro potrebbero benissimo esserlo), basandoci solo sulle prove, il probabile movente risulta essere questo: gli esecutori del crimine riconoscono che i contenuti del Messaggio di Fatima, così come viene interpretato secondo un senso Cattolico tradizionale, non possono convivere con le decisioni prese sin dal Concilio Vaticano Secondo (1962-1965), decisioni che essi portano avanti incondizionatamente, per cambiare radicalmente l'orientamento della Chiesa Cattolica. Questo cambio di orientamento avrebbe come scopo (se fosse possibile) quello di convertire la Chiesa Cattolica da istituzione divina, — che ha come finalità terrena la salvezza eterna delle anime, ad una semplice organizzazione che collabora con altre istituzioni umane per realizzare un mondo utopico di “fratellanza” tra uomini di tutte le religioni o di nessuna religione.
       Questo nuovo orientamento della Chiesa insegue una visione del mondo tanto illusoria quanto contraria al compito divino della Chiesa, che è quello di fare discepoli in tutte le nazioni, di battezzarli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questo nuovo orientamento è, infatti, l'obiettivo, così a lungo ambito, di quei poteri organizzati che hanno cospirato e cospirano contro la Chiesa da almeno 300 anni, e le cui attività sono state denunciate e condannate attraverso più Encicliche e Pronunciamenti Papali che per qualsiasi altro argomento nella storia della Chiesa.
       Questo non vuol dire che la Chiesa in Se rinuncerà mai ufficialmente al Suo divino dovere, dato che questo è impossibile per via della promessa di Nostro Signore, riguardante la sopravvivenza della Chiesa Cattolica sulla terra fino alla fine dei tempi. Ma è innegabile che a partire dal Secondo Concilio Vaticano, gran parte dell'elemento umano della Chiesa sia venuto meno a quel dovere, e si sia impegnato invece in un dialogo con il mondo più moderno e politicamente corretto. Date le promesse di Nostro Signore e della Madonna di Fatima, il termine di questo esperimento e la restaurazione della Chiesa Cattolica è inevitabile; tuttavia, fino a che ciò non avverrà, molte anime saranno perse eternamente e continueremo ad essere testimoni della peggiore crisi nella storia della Chiesa — una crisi predetta, come dimostreremo, proprio dalla Vergine di Fatima.
       Sia le prove dirette — che quelle circostanziali, di questo crimine indicano che esso si estende all'occultamento di quella parte del Messaggio di Fatima che predisse, con precisione, questo deliberato tentativo di cambiare l'orientamento della Chiesa, e le rovinose conseguenze che esso comporta. La parte nascosta del Messaggio, comunemente conosciuto come il Terzo Segreto di Fatima, sarebbe quindi la condanna Celeste delle decisioni e delle azioni compiute dagli stessi uomini che hanno commesso questo crimine.
       Le prove mostrano che il crimine si estende anche all'ultimo testimone vivente del Messaggio di Fatima, Suor Lucia dos Santos, rendendola al silenzio. Suor Lucia è stata sottoposta a “interviste” segrete ed ad altre forme di pressione in maniera tale da alterare la sua sincera testimonianza sui contenuti del Messaggio, il quale mal si confà ed anzi si scontra contro il tentativo, da parte degli esecutori di questo crimine, di dare un nuovo orientamento alla Chiesa.
       Questo è il crimine, e questo è il movente. Adesso l'onere della prova è a nostro carico. Saremo in grado di farlo nelle prossime pagine, usando le stesse affermazioni degli accusati, la testimonianza di altre persone, ed un gran numero di prove ulteriori per stabilire la loro colpa. E quando avremo finito di presentarle tutte le prove, chiederemo a Lei, da lettore, di dare un verdetto. Non un verdetto in senso legale, perché non abbiamo alcun diritto di trasformarci in un tribunale ecclesiastico. Intendiamo, piuttosto, un verdetto che rappresenti il giudizio dei Fedeli i quali, secondo coscienza, devono decretare se vi sono giuste motivazioni per investigare sul crimine che stiamo esaminando in questo libro, e chiedono che venga aperta un'inchiesta dalla più alta autorità della Chiesa: Il Supremo Pontefice, Giovanni Paolo II, o il suo successore, se così deve essere.
       Noi le chiederemo, quindi, di emettere un giudizio che non sarà altro che una forma di imputazione nei confronti delle persone accusate di questo crimine. Le chiederemo inoltre il suo aiuto per portare tale atto d'accusa dinanzi al Papa, mantenendoci all'interno del diritto dato da Dio a tutti i fedeli — infallibilmente definito dal Primo Concilio Vaticano e garantito dal Diritto Canonico — di poter chiedere al Supremo Pontefice, direttamente ed immediatamente, di porre rimedio alle giuste lamentele all'interno della Chiesa. Nel fare queste richieste teniamo ben in mente gli insegnamenti di San Tommaso d'Aquino, e l'unanime insegnamento dei dottori e dei teologi della Chiesa, i quali insegnano e che “se la fede fosse in pericolo, una persona avrebbe il diritto di rimproverare il suo prelato, finanche pubblicamente”.
       Considerando le prove che stiamo per presentare, le chiediamo di tenere bene in mente un fondamentale principio: come insegna San Tommaso, non vi è alcun ragionamento che tenga di fronte ad un fatto — contra factum non argumentum est. Se un affermazione è contraria ad un fatto, allora nessuna autorità sulla terra può pretendere di farcela credere per forza. Così, per esempio, se un prelato di alto rango del Vaticano emettesse un decreto secondo il quale d'ora in poi i Cattolici devono credere che la Torre Eiffel non è più a Parigi ma è invece sita a Piazza San Pietro, tale decreto non sposterebbe di certo la Torre Eiffel, e quindi noi saremmo obbligati a rigettarlo. Perché il fatto è che la Torre è a Parigi, e non ci sono ragionamenti che tengano contro un dato di fatto. Pertanto, nessun uomo, non importa quale sia la sua autorità, può pretendere che si creda a qualcosa che è manifestamente contrario ad un fatto.
       Come vedrà, comunque, il crimine che coinvolge Fatima è in gran parte un tentativo, da parte di certa gente che ricopre alte cariche nella Chiesa, di imporre ai Cattolici un'interpretazione del Messaggio di Fatima chiaramente contraria ai fatti — come, per esempio, la pretesa di costoro che una consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria possa essere compiuta per mezzo della consacrazione del mondo intero, ed evitando esplicitamente ogni qualsiasi accenno alla Russia.
       Come la Chiesa stessa ci insegna (cfr. Concilio Vaticano I e l'enciclica di Giovanni Paolo II Fides et Ratio), la fede non è in conflitto con la ragione. Non si può pretendere che il fedele Cattolico debba smettere di usare la propria ragione, il proprio senso comune, per essere un Cattolico. Non sarebbe affatto una vera fede, ma cecità — la cecità dei Farisei. E questo è vero con il Messaggio di Fatima. Non importa quel che possano preferire certi elementi del Vaticano, la Chiesa non può pretendere di farci credere delle falsità quando si parla del vero significato del Messaggio di Fatima.
       Noi le chiediamo, quindi, di usare il suo buon senso, di tenere la mente aperta, di considerare spassionatamente le prove che le forniamo, e poi di decidere. Ma lei deve deciderePerché se le accuse che formuliamo sono vere, allora quello che è in gioco in questo caso non è altro che la salvezza di milioni di anime (possibilmente anche la sua), la salvezza della Chiesa e la sopravvivenza della civiltà stessa in quest'epoca dell'umanità. Per questo motivo la Madre di Dio portò il Messaggio di Fatima a questo mondo sempre più in pericolo.
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