ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 10 novembre 2012

Fondamenti della nostra fede sotto attacco

Sfondo

La sofferenza fisica del Purgatorio  P. Paul Sretenovic

Nella sua opera classica Purgatorio spiegato , p. FX Schouppe afferma che "la Chiesa propone due verità chiaramente definiti come dogmi di fede: primo , l'esistenza di un Purgatorio; In secondo luogo , che le anime che sono in Purgatorio possono essere assistiti dai suffragi dei fedeli, in particolare il Santo Sacrificio della la Messa "(p. 7). Per quanto riguarda le altre questioni, come ad esempio dove si trova il luogo, la durata e la natura delle sofferenze, e il numero di anime detenute sono la Chiesa non definisce, ma si basa principalmente sui grandi teologi mistici e di spiegare questi misteri, per quanto possano essere comprese dalla nostra intelligenza umana.

Nostra Signora del Monte Carmelo di Beniajan

Nella Basilica di Beniajan, Nostra Signora del Monte Carmelo offre sollievo ai poveri anime
La mia esperienza è stata che, anche tra i tradizionalisti, ci sono quelli che preferiscono non andare oltre questo, perché ritengono che "il resto è solo speculazione." 

La PUG theology presso la Pontificia Università Gregoriana)

Teilhard e la Materia matrix
Il dibattito su Teilhard de Chardin, innescato da un recente articolo di Agnoli su Il Foglio, merita attenzione. Dal mio punto di vista il pensiero di questo controverso gesuita può essere sintetizzato nel tentativo che ha operato di conciliare l’inconciliabile, ossia l’Assoluto con ciò che si evolve o è termine dell’evoluzione.
Purtroppo il suo approccio appare attraversato da una prospettiva di stampo panteistico che, d’altra parte, è lo stesso Teilhard ad ammettere. “Avevo sempre avuto (…) un’anima naturalmente panteista. – scrive nell’opera “Le Christ dans la matiere” (1916) – Ne provavo aspirazione invincibile, nativa; ma senza usare di utilizzarla liberamente, perché non potevo conciliarla con la mia fede”.

Quale dottrina sociale, di grazia..?

«Voterò per le donne vescovo»
Justin Welby
JUSTIN WELBY
Lo ha detto Justin Welby il nuovo arcivescovo di Canterbury. «La mia nomina? Sorprendente e emozionante»
«Voterò per l’ordinamento delle donne vescovo». Lo ha detto il nuovo arcivescovo di Canterbury  Justin Welby, in una conferenza stampa tenutasi stamane a Lambeth Palace, nella residenza ufficiale.  

Il 56enne Welby, che sarà il 105esimo a ricoprire l’incarico di arcivescovo, giunge alla guida della chiesa anglicana in un momento di grande divisioni sulla questione, appunto, delle donne vescovo, e dei matrimoni tra omosessuali. Welby ha poi definito la sua nomina «sorprendente e emozionante».


È un ex manager il nuovo arcivescovo di Canterbury. Si chiama Justin Welby. E si è formato nella Dottrina Sociale. 

Vatipoints


"Punti da chiarire"
E' stato il maggiordomo del Papa a dare a Claudio Sciarpelletti, tecnico informatico della segreteria di Stato vaticana, i documenti contenuti nella busta, rinvenuta in un cassetto della sua scrivania durante una perquisizione, che è stata all'origine del suo arresto il 25 maggio e della sua condanna oggi. A confermare questo dettaglio è stato lo stesso Paolo Gabriele, chiamato a deporre durante il dibattimento di stamane. Commenta il vaticanista Salvatore Izzo, fra i più autorevoli analisti di questioni ecclesiastiche:

Vatileaks e la guerra di dossier in Curia


ll caso "vatileaks" non sembra finito
IL CASO "VATILEAKS" NON SEMBRA FINITO

La lettura di un verbale “a sorpresa” durante il processo a carico del tecnico informatico della Segretaria di Stato. Il commento di padre Lombardi


Sullo sfondo si staglia uno scenario inquietante: carte riservate usate per regolamenti di conti interni e guerre di dossier combattute da opposte cordate ecclesiastiche attraverso dipendenti laici. La caccia ai colpevoli di Vatleaks continua. Nel secondo processo per la fuga dei documenti top secret del Papa, conclusosi con la condanna a due mesi di reclusione per favoreggiamento all’informatico Claudio Sciarpelletti, è spuntato un nuovo nome: si tratta di monsignor Pietro Pennacchini, ex vicedirettore della sala stampa vaticana e attuale funzionario della Segreteria di Stato. Ad introdurre questo nuovo nome è stato il Promotore di giustizia Nicola Picardi che, al termine della requisitoria, aveva tenuto un lungo silenzio. 

VATICANUS INTERRUPTUS


- L’ATTESISSIMO PROCESSO ALL’INFORMATICO SCIARPELLETTI, ACCUSATO DI FAVOREGGIAMENTO A BENEFICIO DI PAOLO GABRIELE, SI CHIUDE CON UNA MITISSIMA NON-CONDANNA (DUE MESI, PENA SOSPESA, CERTIFICATO PENALE ILLIBATO E MILLE EURO PER SCIARPELLETTI) - SIPARIO APERTO E CHIUSO IN POCHE ORE: MEGLIO EVITARE DI “ROSOLARE” URBI ET ORBI I MONSIGNORI POLVANI E PENNACCHINI, TIRATI IN BALLO NELL’INCHIESTA?...

PAPA RATZINGER PADRE GEORG PAOLO GABRIELE jpegPAPA RATZINGER PADRE GEORG PAOLO GABRIELE JPEGMISTERI IN VATICANOMISTERI IN VATICANO
Dopo la condanna a 18 mesi di reclusione 1 a carico dell'ex maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, accusato di furto di documenti, il caso "Vatileaks" si arricchisce di una nuova sentenza. Il Tribunale vaticano ha inflitto due mesi di reclusione per il reato di favoreggiamento a Claudio Sciarpelletti, tecnico informatico della Segreteria di Stato.

"Cattolici(?) ansiosi di prostrarsi a Mammona!


Il centro cattolico si compatta Lista unica e sì al Monti bis

Orizzonte Vaticano
ORIZZONTE VATICANO

Tra Acli e Compagnia delle Opere. Col Pdl dialogo solo senza Silvio

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO
Grandi manovre nel centro cattolico: il Forum di Todi si ricompatta, rientra il dissenso della Coldiretti di Sergio Marini e le sette sigle associative del mondo del lavoro – un’area che va dalle Acli alla Compagnia delle Opere – procedono unite verso la costituzione di un contenitore politico in vista del voto nel 2013. Nell’attesa di dar vita alla nuova «cosa bianca», una lista non confessionale dove possano collaborare laici e cattolici, il Forum si è ritrovato d’accordo nel sostegno alla candidatura di Gabriele Albertini per la presidenza della Regione Lombardia.

venerdì 9 novembre 2012

La ragion d'essere della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  
(prima parte)
di Belvecchio

Il titolo potrebbe far pensare a chissà quale analisi teologico-ecclesiale, ma non è così.
Chi scrive non è membro della Fraternità, che è una congregazione prettamente religiosa, quindi non saranno gli Statuti della Fraternità che verranno presi in esame, né la mens del suo Fondatore, il compianto Mons. Marcel Lefebvre.
Chi scrive è un semplice fedele cattolico che, grazie a Dio, gode da anni del ministero dei vescovi e dei sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X per cercare di rimanere fedele agli insegnamenti di Nostro Signore e alla Sua Santa Chiesa, e di provare a salvare la propria anima, con l’aiuto di Dio.

Luci? nessuna!



Luci e ombre del concilio. La lacuna che Giovanni Paolo II volle colmare
Riguardava l'azione missionaria della Chiesa. La genesi del decreto conciliare "Ad gentes" e dell'enciclica del 1990 "Redemptoris missio" nelle memorie inedite di padre Piero Gheddo, che lavorò alla scrittura di entrambi i documenti

di Sandro Magister

ROMA, 9 novembre 2012 – Nel sinodo dello scorso ottobre sulla nuova evangelizzazione ha fatto impressione la critica rivolta dal cardinale indiano Telesphore Placidus Toppo a quegli ordini religiosi che agiscono "come multinazionali per rispondere ai bisogni materiali dell’umanità, dimenticando tuttavia che il fine principale della loro fondazione è quello di portare il 'kerygma', il Vangelo, a un mondo perduto".

La critica non è nuova. Ed è stata rivolta dagli ultimi papi, più volte, alla generalità della Chiesa cattolica, sollecitata a ravvivare il suo raffreddato spirito missionario.

Lo spartiacque è stato il concilio Vaticano II.

Diatribe


L’INFESTANTE MORBO CONCILIARE CHE SFREGIA LE ANIME


L’EDITORIALE DEL VENERDI
di Arai Daniele
Il mio articolo precedente, in seguito alla sua pubblicazione, ha avuto subito come commento un video documentario sulla «chiesa conciliare», ossia una Memoria di tale spaventosa storia: https://www.youtube.com/watch?v=9Tao-zmmLOo
Questo lungo filmato, che conoscevo, dice molto; è un vero documentario sui fatti principali dell’attentato terminale alla Chiesa. Ed è in inglese! Ma riguardo a Fatima, gli autori, i Brother Dimond, da rigidi cattolici americani, pensano: poiché l’«ultima» Suor Lucia non ha capito l’autodemolizione conciliare, ma ha aderito a tale menzogna religiosa, non può essere la Veggente!

Antisemiti chi?

La controversa vicenda di Radio Maryja Polonia
Tadeusz Rydzyk
TADEUSZ RYDZYK

Accusata di antisemitismo ha generato contrasti accesi nel paese. Ma i responsabili che hanno radunato a Roma il 7 novembre migliaia di sostenitori respingono al mittente le accuse

L'emittente cattolica di Toruń, fondata e diretta dal redentorista polacco padre Tadeusz Rydzyk, spesso accusata da una parte di stampa e opinione pubblica di propagandare l'antisemitismo, celebra i vent'anni di attività.

Riconoscere i frutti


Europa in crisi, anche le chiese sono in vendita

Chiese vuote
CHIESE VUOTE

Crisi di vocazioni e risorse anglicani, evangelici e chiesa cattolica in alcuni paesi abbandonano i luoghi di culto


Ogni anno in Gran Bretagna circa venti chiese anglicane chiudono i battenti alle celebrazioni. Un fenomeno costante, che fa sì che la Chiesa anglicana pubbliche una lista di edifici religiosi che è disposta a vendere. E naturalmente a fianco della Church of England, ci sono altri che si occupano di quello che sta diventando un mercato fiorente. Basta digitare una ricerca del genere “churches on sale” per rendersi conto che in tutto il mondo, occidentale in particolare, gli agenti immobiliari si offrono di comprare, vendere affittare e dare in leasing edifici religiosi. Uno, addirittura, completo di cielo rotante con angeli e stelle….

Ut unum non sint..!


Gli eterodossi, del Pontificio Consiglio per il dialogo Interreligioso, fanno gli aguri di buona festività Deepavali ai fautori della satanica religione indù...

Il falso, perchè fautore dell'eretica dottrina conciliare sul cosidetto dialogo con le false religioni,  Pontificio Consiglio per il dialogo Interreligioso, ha madato gli auguri di buona festività Deepavali ossia "fila di lampade ad olio" agli induisti.

Oramai questi venduti della fede agiscono apertamente ed in maniera impunita...

Il ritorno di Teilhard de Chardin

Teilhard de Chardin
TEILHARD DE CHARDIN


Venerdì e sabato un convegno di studi alla Pontificia Università Gregoriana


I 50 anni dall’avvio del Concilio Vaticano II rappresentano l’occasione per mettere a punto una revisione storica su situazioni e figure DELLA Chiesa che hanno avuto un loor ruolo in quegli anni. È il caso del convegno internazionale su Teilhard de Chardin, gesuita francese (1881-1955) notissimo scienziato, antropologo e paleontologo, a suo tempo ostracizzato per il tentativo di accordare fede e scienza e adesso assai rivalutato.

Il campionato dei Gospifans!


"LA MADONNA SCENDE IN CAMPO", IL CONTO ALLA ROVESCIA DEI MEDJUGORJANI BY BROSIO!

Pontifex.RomaDa alcuni giorni il sito di Paolo Brosio (www.paolobrosio.it) presenta una sorta di conto alla rovescia in vista dell'uscita del nuovo, ennesimo libro pro Medjugorje. Ad ogni giorno è associato un testimonial. Uno di questi è rappresentato dalla Madonna stessa che sulla scia del sottotitolo, "Scende in campo", dato che il libro contiene le testimonianze di diversi sportivi:

giovedì 8 novembre 2012

TRUFFA MEDJUGORIE - I 'VEGGENTI' MENTONO DA 31 ANNI





Arrampicarsi su specchi polacchi, e crollare di brutto



      Così il tema gay assilla la chiesa, tra leggi ostili e un’inconfessabile lobby

Roma. In diversi stati americani (dove si sono svolti anche dei referendum il 6 novembre), o in Francia, con grande eco sui media e con una certa forza comunicativa, i vescovi cattolici stanno conducendo una battaglia contro la legalizzazione delle coppie di fatto. L’idea che ad adottare un bambino possa essere una coppia gay crea parecchio panico nelle gerarchie. La questione omosessuale, e più in generale il tema della sessualità, alimenta non da ieri un dibattito vivace.

L'impenetrabile

“Quando ci cacciarono dal Vaticano”. Il decano dei vaticanisti Benny Lai racconta la sua Sala Stampa. 


“Eravamo in via del Pellegrino, nei locali dell’Osservatore Romano. Ma poi arrivò Paolo VI. Venne a trovare noi giornalisti nei locali che fungevano da Sala Stampa. Fui io, come più anziano dei vaticanisti, a rivolgergli il saluto iniziale. E lui aveva questi occhi che si aprivano quando ti guardava, improvvisamente. Lui decise che c’era bisogno di uno spazio più grande. Ci spostò ai propilei, dove è tuttora la Sala Stampa. Paolo VI cacciò noi giornalisti dal Vaticano”. La prima tessera di accreditamento presso la Sala Stampa vaticana di Benny Lai risale al 1952 (è il permesso numero 63 rilasciato il 15 marzo del 1962), e ha la firma di Giovan Battista Montini, sostituto alla Segreteria di Stato. Allora si chiamava “Sala Stampa dell’Osservatore Romano”. Mentre la Sala Stampa vaticana festeggia i 50 anni, lui ne festeggia 60 come vaticanista. Ed è una memoria storica vivente.

Tertulliano 2012


Curiosità e superbia, secondo il Santo Papa Pio X il fomite del modernismo, eresìa sintesi di tutte le eresìe. I novatori in continua ricerca, pervasi da ottimismo fideistico alternato continuamente da fasi di scetticismo depressivo sono convinti che la Chiesa sia ri-sorta nel 1965, dopo secoli di oscuramento “costantiniano-tridentino”privo di  “carismi” e vera santità, qualità del cristianesimo originario. Questa frottola fu condannata da Pio XII come “archeologismo” ma la superbia travestita di umiltà riuscì a dilagare ugualmente per gli arcani disegni della Provvidenza.

CHI COMANDA IN VATICANO, IL PAPA O BERTONE?


- PERCHE’ IL SEGRETARIO DI STATO BERTONE HA SMENTITO COSI’ CLAMOROSAMENTE IL SANTO PADRE, CHE HA GIA’ RISERVATAMENTE RIVOLTO A PAOLO GABRIELE “UN SIGNIFICATIVO GESTO DI PERDONO PERSONALE”? - PERCHE’ BERTONE HA VOLUTO DIFFONDERE QUEL DURISSIMO COMUNICATO SULLA NECESSITA’ CHE GABRIELE “SCONTI LA CONDANNA” QUANDO PADRE LOMBARDI AVEVA ASSICURATO LA GRAZIA DEL PONTEFICE? DIO SOLO LO SA… -

Antonio Socci per "Libero"
PAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONEPAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONE
La Chiesa rischia di trovarsi al centro di un'imbarazzante polemica sulla detenzione di Paolo Gabriele. Già si sono viste alcune avvisaglie sulla stampa e nel mondo laico dove c'è sempre qualcuno pronto ad attaccare il Vaticano. È una polemica che minaccia di scaricarsi tutta su papa Benedetto XVI. E sarebbe profondamente ingiusto.
Anche perché siamo in grado di rivelare che - in realtà - il maggiordomo di Vatileaks ha già ricevuto un significativo gesto di perdono personale del Pontefice, che è un uomo mite e misericordioso (mi è capitato di definirlo talora con l'espressione che si usa per Roncalli, «il papa buono»).

E don Gallo di nuovo cantò…


don-andrea-gallo A quando provvedimenti concreti?

«Pietrò negò di nuovo e subito un gallo cantò» (Gv. 18, 27). Il canto del gallo è da sempre il segnale del rinnegamento. Ed il Gallo ha cantato ancora. Don Andrea Gallo, per la precisione. È stato lui stesso a rendersi conto di avere esagerato col suo ultimo libro, Come un cane in chiesa , realizzato a quattro mani con Vauro, il vignettista convintamente di sinistra, cui ha confidato: «Questa è la volta che mi scomunicano».

Bla-bla neomodernista su come dire a Dio quel che dovrebbe rivedere (..perchè si era evidentemente sbagliato!)


FIDANZATI: c'erano una volta? In arrivo un documento Cei sul tempo della formazione al matrimonio

2.-“Vi occuperete della pastorale familiare” è il titolo dell’incontro dei responsabili diocesani di recente nomina, promosso dall’Ufficio famiglia della Cei ad Assisi dal 9 all’11 novembre (presso la “Domus Pacis”). Radunerà circa 550, tra sacerdoti, religiosi e coppie di sposi, per lo più incaricati diocesani per la pastorale familiare “di recente nomina”, come spiega il direttore don Paolo Gentili: “Abbiamo voluto allargare questa occasione, pensata per i nuovi responsabili diocesani, anche a coloro che, magari tra un po’ di tempo, potrebbero come sacerdoti o giovani sposi, assumere la nuova responsabilità dell’attenzione alla famiglia nella propria Chiesa locale o anche a chi, impegnato da molti anni in questo servizio, volesse rigenerarsi”.

Pissi pissi, bau,bau dall'entourage dei bertoniani

Quel gesto del Papa per Paolo Gabriele
Vaticano
VATICANO

Antonio Socci rivela: «Benedetto XVI rispose alla lettera di scuse inviando al maggiordomo un libro dei salmi con la sua firma autografa»


Benedetto XVI avrebbe perdonato il suo maggiordomo Paolo Gabriele, reo confesso – e condannato con sentenza definitiva – per il furto dei documenti riservati finiti nelle pagine del libro di Gianluigi Nuzzi. Lo rivela Antonio Socci, giornalista e scrittore, sul quotidiano «Libero» di oggi.

LA VITTORIA DI OBAMA UCCELLA IL VATICANO


VE L’HO MITT IN QUEL POSTO - LA VITTORIA DI OBAMA UCCELLA IL VATICANO CHE AVEVA PUNTATO SUL MORMODOTATO ROMNEY PER SCARDINARE LE RIFORME SULL’ASSICURAZIONE SANITARIA OBBLIGATORIA ANCHE PER I DIPENDENTI DELLE ASSOCIAZIONI RELIGIOSE E I RIMBORSI PER ABORTO E CONTRACCEZIONE - MOLTI PORPORATI USA AVEVANO DICHIARATO GUERRA A OBAMA E ADESSO CHISSÀ SE LA CASA BIANCA SARÀ PIÙ DURA DAVANTI ALLO SCANDALO DEI PRETI PEDOFILI…

Andrea Tornielli per "la Stampa"
ARCIVESCOVO TIMOTHY DOLANARCIVESCOVO TIMOTHY DOLAN
Benedetto XVI ha inviato un messaggio a Obama, pregando Dio «perché lo assista nelle sue altissime responsabilità di fronte al Paese e alla comunità internazionale» e perché «gli ideali di libertà e giustizia» che hanno guidato i padri fondatori «continuino a risplendere nel cammino della nazione».

Auguri? (in infernum detrudant!)

Obama e con Benedetto XVI
OBAMA E CON BENEDETTO XVI

Benedetto XVI messaggio di congratulazioni ad Obama

Il telegramma dalla Santa Sede e le parole del direttore della Sala Stampa Vaticana padre Federico Lombardi

Benedetto XVI ha inviato un messaggio di auguri a Obama per il nuovo mandato come presidente degli Stati Uniti. Il Papa assicura le sue preghiere per le «altissime responsabilità di fronte al Paese e alla comunità internazionale» e affinchè «gli ideali di libertà e giustizia» continuino a risplendere negli Usa.

Mancuseide


Vito Mancuso, velleità ed aporie di una teologia che vuol farsi laica

 

 Può la teologia farsi laica? Può un teologo cattolico rifondare la teologia in termini laici, in una prospettiva laica, fino al punto di ipotizzare una vita oltre la vita «che non venga dall’alto», per usare le sue parole, ma che scaturisca direttamente dalla vita stessa?
Per dire una cosa del genere, e la dice fin dalle primissime righe del suo libro «L’anima e il suo destino» (Milano, Raffaello Cortina Editore, 2007), Mancuso parte subito citando Teilhard de Chardin e affermando che, a suo giudizio, del gesuita francese si parlerà ancora a lungo, quando degli altri pensatori cristiani del XX secolo si sarà perso il ricordo.
Ma ascoltiamo le sue precise parole (op. cit., p. 1):

«Il principale obiettivo di questo libro consiste nell’argomentare a favore della bellezza, della giustizia e della sensatezza della vita, fino a ipotizzare che da essa stessa, senza bisogno di interventi dall’alto, sorga un futuro di vita personale oltre la morte.»

mercoledì 7 novembre 2012

Non è trippa per modernisti

Conoscere il Gesù storico: una prospettiva “postmoderna”
Recensione apparsa su “Annali di Storia dell’Esegesi” 29/1, 2012, pp. 209-210. 
Anthony LE DONNE, Historical Jesus: What Can We Know and How Can We Know It?, Eerdmans, Grand Rapids – Cambridge 2011, xiv-146 pp., 10,50 euro.
Vivace e per certi aspetti provocatoria operazione di divulgazione scientifica, questo saggio presenta in forma sintetica la prospettiva sulla quale lʼautore si è già diffuso nella monografia The Historiographical Jesus: Memory, Typology, and the Son of David (2009). La veste grafica di sicuro impatto, il tono informale, i numerosi esempi tratti dalla contemporaneità (si spazia da Obama a Bob Marley, dai Giants a John Wayne) non devono far trarre giudizi affrettati: alla base del discorso di Le Donne cʼè infatti una profonda riflessione che mira a rivoltare il paradigma dellʼinconoscibilità storica affermatosi nel Novecento.

Catechismo Olandese reloaded

MORIRE NON COSTA NIENTE - IN OLANDA LA PILLOLA DELL’EUTANASIA ARRIVA A DOMICILIO ED E’ COPERTA DALLA MUTUA - LE SQUADRE DELLA DOLCE MORTE SOMMINISTRANO A DOMICILIO CIRCA 10 “LAATSTWILPIL” AL GIORNO, E SOLO IL 30% A MALATI TERMINALI - IL CONCETTO GIURIDICO-FILOSOFICO DELLA “SOFFERENZA INSOPPORTABILE”, NECESSARIA AD AUTORIZZARE L’EUTANASIA, FA DISCUTERE: C’E’ CHI PARLA DI “PRATICA NAZISTA”..

da "Il Foglio"

Laatstwilpil, o "ultima pillola volontaria". In olandese si chiama così il farmaco eutanasico che da questa settimana arriva a casa dei cittadini pagato per la prima volta dalle compagnie di assicurazioni. Si passa così dalle polizze sulla vita a quelle che coprono i costi per uccidere i contraenti. Roger van Boxtel, a capo del colosso assicurativo Menzis, ha dichiarato in una conferenza stampa che la compagnia assicurativa coprirà da oggi i costi dell'eutanasia per quelle persone che soddisfano i criteri della "clinica speciale" del gruppo Nvve.
Roger van BoxtelROGER VAN BOXTELEUTANASIAEUTANASIA
Quest'ultima ha appena lanciato il programma "Levenseinde", fine vita, si tratta di quindici unità eutanasiche mobili che uccidono i pazienti a domicilio.

Sgarbi quotidiani

DUE PAROLE SULL'INTERVISTA A SGARBI DI VATICANINSIDER.IT
Qual è il vero Sgarbi? Quello dello specchio o quello di spalle?
di Francesco Colafemmina
Per tutti gli entusiasti sgarbiani o sgarbofili. L'intervista pubblicata ieri da Vaticaninsider.it è senza dubbio un passo avanti, ma mi preme spegnere le illusioni di coloro che nelle parole di Sgarbi intravvedono una speranza per il futuro dell'architettura e dell'arte sacra in Italia.

Il rimpatrio..

FAMIGLIA CRISTIANA E LO "SBARCO" DEI TRADIZIONALISTI IN SAN PIETRO

di Francesco Colafemmina

Gli sbarchi li fanno i clandestini a Lampedusa. E dev'esser tornata in mente questa immagine alla zelante redattrice di Famiglia (ex) Cristiana, Annachiara Valle. I clandestini tradizionalisti che invece di provenire dalla Libia o dalla Tunisia, vengono dalla Francia, dagli Stati Uniti o dall'Italia sono degli straccioni che tuttalpiù possono essere accolti con un pizzico di misericordia, ma fondamentalmente andrebbero rimpatriati.

Nessuno finora aveva capito che avevano bisogno di dollari! @

Il Papa invia in Siria un milione di dollari
Sarà il cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, che si trova in Libano a portare la solidarietà del Papa ai siriani. Il cardinale è Inviato speciale da oggi fino al 10 novembre. Benedetto XVI al termine dell’udienza ha ricordato che la delegazione della Santa Sede e del Sinodo, annunciata nei giorni scorsi, ha trovato delle difficoltà pratiche per recarsi nel Paese, sconvolto dalla guerra. Il Santo Padre ha espresso la sua partecipazione con le sofferenze delle popolazioni siriani sottolineando inoltre che la pace non è mai troppo tardi.
“Mentre elevo la mia preghiera a Dio, - ha concluso il Papa - rinnovo l’invito alle parti in conflitto e a quanti hanno a cuore il bene della Siria a non risparmiare alcuno sforzo nella ricerca della pace e a perseguire, attraverso il dialogo, le strade che portano ad una giusta convivenza, in vista di un’adeguata soluzione politica del conflitto. Dobbiamo fare tutto il possibile perché un giorno potrebbe essere troppo tardi!".
Nel programma della vista della delegazione sono previsti incontri con diverse realtà della Chiesa siriana presente in Libano sia cattolica che ortodossa e naturalmente ci saranno incontri con le realtà della Caritas in Libano e nel Medio Oriente. Il cardinale porterà il contributo del Sinodo e del Papa di un milione di dollari per “alleviare la situazione di quanti soffrono per l’attuale crisi e spingere le parti coinvolte come pure quanti hanno a cuore il bene della Siria, alla ricerca di una soluzione equa e pacifica del conflitto”, ha ricordato Padre Federico Lombardi.
http://www.korazym.org/index.php/attivita-del-papa/2-il-papa/3228-il-papa-invia-in-siria-un-milione-di-dollari-.html


@"Non abbandonateci, siamo allo stremo"

La guerra in Siria
LA GUERRA IN SIRIA

Il grido di dolore di Padre David Fernandéz dell'Istituto del Verbo Incarnato che condivide con la popolazione della Siria la tragedia della guerra

La situazione nel paese mediorientale sta precipitanto e si susseguono gli appelli. Ne giunge uno dei Missionari del Verbo Incarnato che raccontano la disperazione e la speranza di un popolo travolto da una guerra sanguinaria.

In particolare padre Fernandez scrive nelle pagine web del blog costantemente aggiornato Sos Cristiani in Siria: "il nostro aiuto si dirige alle famiglie cristiane del quartiere “El Midán”, che è una delle zone più colpite ed inoltre è il quartiere dove l’IVE lavora pastoralmente in una chiesa che si chiama “Cappella dell’Assunzione” già da tre anni".

"Le incaricate della chiesa sono le Suore Dorotee - prosegue il missionario - che insieme ad un padre dell’IVE si occupano della pastorale. Questa zona è una delle più povere di Aleppo, e come ho detto prima, una delle più colpite dagli scontri tra le fazioni in combattimento; la ragione di tutto questo è perchè questo quartiere si trova in una parte strategica che circonda il centro della capitale. Per questo motivo gli scontri sono permanenti. Particolarmente in pericolo è l’edificio dove si trova la Chiesa, perchè è vicino ad un palazzo dove si trova la polizia nazionale; per questa vicinanza, le suore e tutti gli abitanti della zona hanno dovuto evaquare il quartiere. Noi non possiamo più celebrare lì la Messa".
Ancora prosegue la denuncia ce si legge ancora: "Molti edifici sono distrutti ed altre case sono state colpite da bombe o proiettili provenienti da carri armati, aerei o elicotteri. Per questa ragione molta gente è dovuta andare via con quello che aveva addosso, abbandonando le proprie case e le poche cose che avevano, anche perchè persone molto povere".

"Qualcuno ha trovato rifugio dai propri familiari in altre zone, altri in qualche convento o scuole che erano state preparate per l’accoglienza, altri  avendo avuto la possibilità di affittare una stanza in qualche area “non in pericolo”, stanno vivendo tutti insieme accalcati, in piccole abitazioni".


@SIRIA: un Arcivescovo chiede “preghiere e aiuti concreti per evitare la distruzione della Siria”
Notizia del 05/11/2012
Damasco (Agenzia Fides) – “La Chiesa e il monastero di Santa Maria a Deir Ezzor, sulle rive del fiume Eufrate, sono state distrutte da un’esplosione sabato 27 ottobre. E’ un evento che ci ha sconvolto e per questo chiediamo le vostre preghiere e il vostro aiuto per la Siria”: è quanto scrive, in un accorato messaggio inviato all’Agenzia Fides, S. Ecc. Mons. Eustathius Matta Roham, Arcivescovo metropolita Siro-ortodosso dell’Arcidiocesi di “Jazirah ed Eufrate”, nella Siria Orientale, dopo l’attentato all’unica chiesa siro-ortodossa della cittadina di Deir Ezzor (vedi Fides 27/10/2012).
L’Arcivescovo racconta a Fides: “La comunità cristiana di Deir Ezzor era già fuggita, nella quasi totalità, la scorsa estate, per i pesanti combattimenti in città. Molti cristiani sfollati si sono rifugiati ad Hassake, dove c’è un centro della nostra Arcidiocesi. La comunità cristiana aveva lavorato instancabilmente, e con grandi sacrifici, per dieci anni, dal 1994 al 2004, per costruire la chiesa e la scuola cristiana di ‘Al-wahda’. Dei criminali hanno distrutto questa splendida opera in meno di un minuto. Ci chiediamo: sono forse questi i frutti della Primavera Araba?”.
Il messaggio giunto a Fides si conclude con un invito a tutti i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà: l’Arcivescovo chiede “preghiere e azioni concrete per fermare l’inesorabile distruzione della creazione di Dio in Siria”. (PA) (Agenzia Fides 5/11/2012)




@Siria. I ribelli completano la “pulizia” di Homs, ucciso anche l’ultimo dei cristiani

Segnalazione di Federico Cenci (Agenzia di Stampa Italia)
(ASI) Dopo l’inasprirsi degli scontri, Homs, città della Siria occidentale, era stata oggetto di una pesante evacuazione da parte dei propri abitanti. La comunità cristiana aveva pagato il tributo più alto di questa tragedia, abbandonando in massa una città cui è storicamente legata. Rimaneva ad Homs un unico superstite di questa epurazione, che aveva voluto romanticamente sfidare l’incedere sicuro di disastrosi eventi. Elias Mansour, 84 anni, cristiano greco-ortodosso, non aveva voluto lasciare la sua casa, nella strada di Wadi Sayeh, perché doveva prendersi cura di suo figlio Adnane, handicappato, anche se sapeva che la sua vita era in pericolo. Prosegui la lettura »

http://www.agerecontra.it/public/press20/?p=13683

Cancellata la missione vaticana in Siria

Benedetto XVI
BENEDETTO XVI

L'annuncio all'udienza del mercoledì. Continua la missione del carinale Sarah e gli aiuti. Nella catechesi Benedetto XVI ha richiamato il fondamentale principio della fratellanza cristiana con il mondo

REDAZIONEROMA

Benedetto XVI ha dovuto rinunciare alla sua iniziativa di una missione di pace in Siria, composta da rappresentanti di chiese di tutti i continenti.
Ma continua «a seguire con particolare attenzione la tragica situazione di violenza in Siria, dove non cessa il rumore armi e aumenta ogni giorno numero vittime e immane sofferenza della popolazione in particolare di quanti debbono lasciare le loro case».

«Per manifestare la mia solidariretà e quella di tutta la Chiesa alla popolazione della Siria e la vicinanza spirituale a comunità cristiane era mio desiderio - ha spiegato il Papa all’Udienza Generale - inviare delegazione di padri sinodali a Damasco, purtroppo diverse circostanze e sviluppi non hanno reso possibile l’iniziativa nelle modalità auspicate perciò ho voluto affidare una missione speciale al cardinale Robert Sarah presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum da oggi fino al 10 novembre si trova in Libano dove incontrerà pastori e fedeli delle chiese che sono presenti in Siria».

Il cardinale porterà il contributo del Sinodo e del Papa di un milione di dollari per “alleviare la situazione di quanti soffrono per l’attuale crisi e spingere le parti coinvolte come pure quanti hanno a cuore il bene della Siria, alla ricerca di una soluzione equa e pacifica del conflitto”, ha ricordato Padre Federico Lombardi. 

Nel momento di catechesi il pontefice ha espresso questi pensieri: «Sentiamoci fratelli di tutti gli uomini, compagni di viaggio anche di coloro che non credono, di chi è in ricerca, di chi si lascia interrogare con sincerità dal dinamismo del proprio desiderio di verità e di bene».

Anche nella nostra epoca, «apparentemente tanto refrattaria alla dimensione  trascendente», e in cui il semplice desiderio di Dio appare come una  «provocazione», si può «aprire un cammino verso l’autentico senso  religioso della vita, che mostra come il dono della fede non sia  assurdo, non sia irrazionale», ha ancora affermato il Papa, esortando a «promuovere una sorta di pedagogia del desiderio, sia per il cammino  di chi ancora non crede, sia per chi ha già ricevuto il dono della fede». 

La sua catechesi all’Udienza Generale si è conclusa con l'esortazione rivolta ai 40mila fedeli presenti in piazza San Pietro:«Preghiamo, in questo Anno della fede - ha aggiunto - perchè Dio mostri il suo volto a tutti coloro che lo cercano con cuore sincero».
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Il vescovo gesuita caldeo Antoine Audo racconta la persecuzione che i cristiani stanno subendo in Siria a opera dei ribelli islamici. Aleppo in rovina, a Homs tutte le chiese cristiane sono state sconsacrate: è questo il quadro desolante disegnato dal vescovo gesuita caldeo Antoine Audo al Parlamento inglese il 18 ottobre scorso. I vescovi di Aleppo hanno deciso di restare con i cristiani ancora presenti in città. “Non vogliamo lasciarli soli. Se mi allontano dalla città per troppo tempo, la gente si sente sola”. “Non siamo andati in Libano per incontrare il Papa per dirgli che siamo in pericolo” ha aggiunto, riferendosi al viaggio che Benedetto XVI ha compiuto in Libano dal 14 al 16 settembre. “Gli abbiamo scritto una lettera chiedendo il suo appoggio”. Audo ha accettato di viaggiare per qualche giorno in Gran Bretagna per accrescere la consapevolezza della prova dei cristiani siriani e per chiedere aiuto. Ad Aleppo scuole, ospedali e gli altri servizi pubblici ...


http://federiciblog.altervista.org/2012/10/29/lo-sterminio-dei-cristiani-in-siria/
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