Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
lunedì 1 aprile 2013
Beati della NuovaChiesa veniente
Eminenza Reverendissima,
ho letto sulla stampa che l’11
dicembre i Cardinali e i Vescovi, superato lo scoglio dei teologi, daranno il
loro “sì” per la beatificazione di Paolo VI, nonostante non abbia mai
avuto, da vivo, una qualunque fama di santità, e sia stato, per di più, il
primo responsabile di tutti i guasti attuali della Chiesa, per non dire,
addirittura, che il risultato, poi, del suo Pontificato è stato veramente
catastrofico!
Mi sia, allora, concesso al
cardinale Montini quello che venne riportato su “Avvenire” del 19 marzo 1999, a
pagina 17, a gradi caratteri: “Ruini traccia il profilo del Papa (Paolo
VI) che cambiò la Chiesa”.
GUIDA AI NAVIGANTI di un nocchiero infido
Un'inversione di rotta
Il cardinale Gianfranco
Ravasi ha prodotto un altro libro: "Guida ai
naviganti (le risposte della fede)",ed
. Mondadori 2012, repertorio di note, commenti, approfondimenti
e delucidazioni, che s'aggiunge agli altri suoi tanti fin qui pubblicati.
L'opera si caratterizza e per l'ampia presenza di citazioni,
che la
fanno apparire erudita, e per
l' escussione di numerosi autori,
la cui maggior parte però rappresenta il
pensiero gnostico , illuministico o quanto meno neutro e
indifferente; quel pensiero che
viene convocato nel cosiddetto "Cortile
dei Gentili" gestito dallo stesso prelato
e di cui s 'è avuta
dimostrazione nella parata dell’ ottobre scorso ad
Assisi, contrassegnata da
una certa qual vanitas verbosa,
intellettualistica.
Deicidio e Penitenza:
Vineam Sorec di Papa Nicola III
“Preghiamo anche per
gli ebrei che non credono, affinché il Signore e Dio nostro tolga il
velo dai loro cuori ed anche essi riconoscano il Signore nostro Gesù
Cristo.
Dio onnipotente ed
eterno, che non allontani dalla tua misericordia neppure l’ incredulità
degli ebrei, esaudisci le nostre preghiere, che ti presentiamo per
l’accecamento di quel popolo, affinché riconosciuta la luce della tua
verità, che è Cristo, siano liberati dalle loro tenebre.“
Traduzione dal latino della preghiera del Venerdì Santo tratta dal Messale Romano
Nicola (III) Vescovo, servo dei servi di Dio al diletto figlio Priore Provinciale
dell’Ordine dei Frati Predicatori in Lombardia, salute ed apostolica benedizione.
domenica 31 marzo 2013
"Vide e credette"
- Cosa vide Giovanni nel sepolcro di Cristo?
In memoria di don Antonio Persili,
ardente ricercatore della verità,
salito al Padre il 30 settembre 2011
Agli inizi del 1990 fui presentato da un comune amico a don Antonio Persili, parroco dell’antica chiesa di S. Giorgio situata nel centro storico di Tivoli. Avevo chiesto di incontrarlo dopo aver saputo del suo interesse per gli studi esegetici e, in particolare, di una sua interpretazione del capitolo 20, versetti1-9, del Vangelo di Giovanni, che da sempre è sembrato di significato oscuro. Di seguito i versetti in questione nella versione approvata nel 1974 dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI):
Se l’uomo cerca il suo centro solo in se stesso, non trova né se stesso, né il mondo, né Dio
Una bella tradizione religiosa, che oggi è caduta parzialmente in oblio, era quella delle Quarant’ore: una solennità speciale, una festa dell’anima: l’adorazione eucaristica dal Venerdì santo alla vigilia di Pasqua, con l’altare magnificamente addobbato. Adulti e bambini delle diverse parrocchie si avvicendavano da una chiesa all’altra e pregavano davanti al Santissimo, immersi in una mistica atmosfera favorita dalla verticalità dell’altare, dalla profusione di fiori e di ceri accesi, che brillavano verso l’alto come fiamme di luce, sullo sfondo vermiglio dei paramenti.
Novità dalla “Resistenza Cattolica”
e ai fedeli della Tradizione
di
Don Patrick Girouard, FSSPX 28 marzo 2013
Giovedì Santo, 28 marzo 2013
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Re,
in questo giorno in cui la Santa Chiesa commemora in maniera grandiosa l’istituzione del Santo Sacrificio della Messa e del sacramento dell’Ordine, approfitto dell’occasione per farvi partecipi della mia decisione di pormi al di fuori della struttura ufficiale della Fraternità.
Non è mia intenzione né lasciarla né vilipenderla. In effetti, essa è vittima di un’iniziativa che mira a condurla sotto il potere della Chiesa conciliare, malgrado i ripetuti avvertimenti del suo fondatore, S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre.
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Re,
in questo giorno in cui la Santa Chiesa commemora in maniera grandiosa l’istituzione del Santo Sacrificio della Messa e del sacramento dell’Ordine, approfitto dell’occasione per farvi partecipi della mia decisione di pormi al di fuori della struttura ufficiale della Fraternità.
Non è mia intenzione né lasciarla né vilipenderla. In effetti, essa è vittima di un’iniziativa che mira a condurla sotto il potere della Chiesa conciliare, malgrado i ripetuti avvertimenti del suo fondatore, S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre.
Una rockstar nella folla
Parlare di Francesco Papa così, senza pretese, tra amici diversi, per celebrarlo e criticarlo
Per la conversione del cuore è presto, ma per le chiacchiere c’è abbastanza materiale.L’oro, l’anello, le scarpe, la croce – il mantello rosso, la veste bianca, la povertà, il creato, il custode, la tenerezza. Le parole, la faccia, i gesti. Francesco avanza, travolge, inciampa – e riparte. Più lui procede a una straordinaria spoliazione di simboli e ferrose ritualità, più nell’immaginario apre varchi.
Ma vah?
Rivoluzione Laterano
Lasciare il Vaticano e tornare là dove il Papa ha la sua cattedra di vescovo. Così il primato petrino si mette in discussione per riconciliare le chiese separate
Ritorno a San Giovanni, nel senso del Laterano. Qui molti vorrebbero tornasse ad abitare il Papa, qui dove ancora è la sua vera cattedra, qui dove egli è anzitutto vescovo di Roma prima che capo di stato. Accetterà il successore di Pietro di tornare agli antichi albori, di abbandonare la residenza dorata vaticana per fare ritorno nel più umile, ma non per questo meno prestigioso, Laterano?
Difficile rispondere. Di certo c’è il fatto che è un tema, quello del ritorno alle origini del papato, tornato di moda in questi tempi in cui la chiesa cattolica, oppressa dalle colpe dei suoi membri (non soltanto la pedofilia del clero, ma anche “Vatileaks”, cioè la fuga di documenti riservati dall’appartamento papale, e le guerre intestine al Vaticano), cerca una nuova strada. Un tema, ancora, che la morte del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, vescovo di popolo prima che d’istituzione (la base prima delle gerarchie, la collegialità prima del primato petrino, l’orizzontalità più che la verticalità), ha a suo modo riportato all’attenzione.
Difficile rispondere. Di certo c’è il fatto che è un tema, quello del ritorno alle origini del papato, tornato di moda in questi tempi in cui la chiesa cattolica, oppressa dalle colpe dei suoi membri (non soltanto la pedofilia del clero, ma anche “Vatileaks”, cioè la fuga di documenti riservati dall’appartamento papale, e le guerre intestine al Vaticano), cerca una nuova strada. Un tema, ancora, che la morte del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, vescovo di popolo prima che d’istituzione (la base prima delle gerarchie, la collegialità prima del primato petrino, l’orizzontalità più che la verticalità), ha a suo modo riportato all’attenzione.
Joseph Ratzinger pensa al ritorno in Germania
Benedetto XVI pronto a lasciare Roma per la sua Baviera. Ma il Vaticano smentisce le voci.
Tra un po' la Chiesa potrebbe trovarsi con un papa in Vaticano e uno all'estero. Nessuno scisma però, anche perché, secondo quanto riportato da la Repubblica, Joseph Ratzinger non andrebbe ad Avignone, ma tornerebbe nella sua Baviera, per ritirarsi in preghiera. Ipotesi immediatamente smentita dalla sala stampa vaticana.
Inizialmente i piani del pontefice emerito prevedevano, dopo una prima fase a Castel Gandolfo, un trasferimento nel monastero della Mater Ecclesiae, dentro le mura del Vaticano. Forse troppo vicino a Francesco, sicuramente ancora troppo lontano da casa.
Inizialmente i piani del pontefice emerito prevedevano, dopo una prima fase a Castel Gandolfo, un trasferimento nel monastero della Mater Ecclesiae, dentro le mura del Vaticano. Forse troppo vicino a Francesco, sicuramente ancora troppo lontano da casa.
PAPA FRANCESCO SCUOTE LO IOR A COLPI DI BERTELLO
Piano di Bergoglio: affidare il controllo della “Banca di Dio” al Governatore vaticano Giuseppe Bertello, stimato per onestà e correttezza - Il Papa non vuol perdere tempo: rientrare al più presto nella “white list” dell’Ocse e arginare la marea di scandali (l’ultimo con protagonista Briamonte…)
Giacomo Galeazzi per La Stampa
C' è un piano per ricondurre lo Ior sotto il Governatore vaticano in vista dell'ingresso nella «white list» dell'Ocse. Porre l'Istituto Opere di Religione sotto il controllo del Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano (il governatore vaticano Giuseppe Bertello, stimato da tutti per la sua onestà e correttezza) assicurerebbe maggiori verifiche e garanzie legali rispetto all'attuale fase di crisi e inchieste delle procure.
L'ARCIVESCOVO GIUSEPPE BERTELLOC' è un piano per ricondurre lo Ior sotto il Governatore vaticano in vista dell'ingresso nella «white list» dell'Ocse. Porre l'Istituto Opere di Religione sotto il controllo del Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano (il governatore vaticano Giuseppe Bertello, stimato da tutti per la sua onestà e correttezza) assicurerebbe maggiori verifiche e garanzie legali rispetto all'attuale fase di crisi e inchieste delle procure.
Lo Ior verrebbe inglobato organicamente nella macchina burocratica della Santa Sede sul modello di ciò che accade già per l'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio della sede apostolica che ha anch'essa i suoi correntisti. Si tratta di un progetto di riforma ispirata ad un criterio di trasparenza che bilancia due spinte opposte.
sabato 30 marzo 2013
Pacchi riciclati?
Il dono donato
Nella lettera n° 60 del 23 marzo, il vaticanista Robert Moynihan, che scrive sulla sua pagina Inside the Vatican, ha riportato questa notizia:
Perché pochi minuti fa ho ricevuto una mail inaspettata dal metropolita Hilarion, 46 anni, un vecchio amico che è anche il "Ministro degli Esteri" (l’espressione non è molto esatta, ma suggerisce l'importanza del suo lavoro e della sua posizione) del Patriarcato di Mosca della Chiesa Ortodossa Russa, quindi il braccio destro del Patriarca Kirill.
Egli mi ha scritto:
"Papa Francesco ha portato al Papa emerito Benedetto l'icona che era stata consegnata a Papa Francesco dal metropolita Hilarion a nome del Patriarca Kirill [il capo della Chiesa Ortodossa Russa] nell’udienza privata [con il nuovo Papa] il 20 marzo.
Quindi, l'icona regalata è l’icona russa che Hilarion ha dato a Francesco tre giorni fa!
Ho risposto: “Incredibile. È contento, o turbato?”
Egli mi ha scritto:
"Papa Francesco ha portato al Papa emerito Benedetto l'icona che era stata consegnata a Papa Francesco dal metropolita Hilarion a nome del Patriarca Kirill [il capo della Chiesa Ortodossa Russa] nell’udienza privata [con il nuovo Papa] il 20 marzo.
Quindi, l'icona regalata è l’icona russa che Hilarion ha dato a Francesco tre giorni fa!
Ho risposto: “Incredibile. È contento, o turbato?”
Mons. Williamson e l’Iniziativa San Marcel
Mons. Williamson e l'Iniziativa San Marcel (ITALIANO) |
Un impegno per tutti i fini della Resistenza Cattolica patrocinato da Sua Eccellenza Mons. Richard Williamson |
Sembra che, oggi, Dio voglia una rete a maglie larghe, fatta di sacche di resistenza cattolica indipendenti, riunite intorno alla S.Messa, liberamente in contatto l'un l'altra, ma senza una struttura di falsa obbedienza, che è servita solo ad affondare la Chiesa tradizionale nel 1960, come ora sta affondando la Fraternità San Pio X. Se siete d'accordo, potete dare un contributo alla Iniziativa St. Marcel, che certamente potrà tornare utile. Per quanto mi riguarda, una volta che la mia situazione si sia stabilizzata, sono pronto a mettere i miei poteri vescovili a disposizione di chiunque possa farne un saggio uso.
Mons. Richard Williamson, Londra, 3 Novembre, 2012
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Via crucis Ecclesiae
“ Et iterum de Francisco Pontifice ”: ancora su papa Francesco.
Non vorremmo apparire prevenuti, petulanti, pignoli ed sconsolati “laudatore temporis acti”, ma gli è che, da quando è stato eletto Papa, Francesco I offre spunti, motivi ed occasioni di non lieve importanza per commenti e sottolineature di taglio critico. Talune sue esternazioni – parole, gesti, atteggiamenti, decisioni – appaiono in verità quanto mai opinabili se non paradossali e decisamente in senso antiorario al dinamismo millenario della Chiesa cattolica e in palese contrapposizione.
Ci si conceda, pertanto, di intervenire ancora una volta su due fatti di cui anche la stampa mondiale ha riportato integralmente la prospettiva innovativa o, diciamola pure, la irritualità.
Non vorremmo apparire prevenuti, petulanti, pignoli ed sconsolati “laudatore temporis acti”, ma gli è che, da quando è stato eletto Papa, Francesco I offre spunti, motivi ed occasioni di non lieve importanza per commenti e sottolineature di taglio critico. Talune sue esternazioni – parole, gesti, atteggiamenti, decisioni – appaiono in verità quanto mai opinabili se non paradossali e decisamente in senso antiorario al dinamismo millenario della Chiesa cattolica e in palese contrapposizione.
Ci si conceda, pertanto, di intervenire ancora una volta su due fatti di cui anche la stampa mondiale ha riportato integralmente la prospettiva innovativa o, diciamola pure, la irritualità.
Elezione di Francesco I: il trionfo del modernismo duro e puro
Editoriale del settimanale francese Rivarol n° 3086 del 22 marzo 2013
Nessun vaticanista aveva previsto l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio. Senza dubbio a causa della sua età avanzata (76 anni e mezzo), del suo stato di salute (dall’età di vent’anni ha un solo polmone) e del suo profilo giudicato generalmente più progressista di quello di Benedetto XVI. Tuttavia, il vecchio arcivescovo di Buenos Aires era colui che in occasione del conclave del 2005 aveva ottenuto più voti dopo Joseph Ratzinger. A riprova che viene considerato come uno dei prelati più apertamente modernisti, in quella occasione egli aveva ricevuto il sostegno dei partigiani del defunto cardinale Martini, capofila degli elementi più progressisti.
Già stanco, prima del programma preparato?
“Dossetti, un’eredità per la nuova epoca di papa Francesco”
Intervista con lo storico del cristianesimo Alberto Melloni: «Dalla collegialità alla riforma della Curia, Una testimonianza rimasta lettera morta»
BRUNO QUARANTATORINO
Dossetti l’indicibile, a un secolo dalla nascita, a quasi diciassette dalla scomparsa.
De la crudel morte del Cristo
De la crudel morte del Cristo
De la crudel morte del Cristo
on’hom pianga amaramente.
on’hom pianga amaramente.
venerdì 29 marzo 2013
"The Passion", tra violenza e amore
Cosa accade, tra gli uomini, quando iniziano a compiersi meraviglie?
Se c’è un film che nel 2004 fu criticato, deriso, rinnegato, è stato proprio “The Passion” di Mel Gibson. Un film che prende forma, si carica di senso e si fa spirito per raccontare la sofferenza nella “carne” di un Uomo.
Se c’è un film che nel 2004 fu criticato, deriso, rinnegato, è stato proprio “The Passion” di Mel Gibson. Un film che prende forma, si carica di senso e si fa spirito per raccontare la sofferenza nella “carne” di un Uomo.
La Passione di Cristo, che racconta le ultime dodici ore della
vita terrena di Gesù, inizia con una sequenza potente e suggestiva dal punto
di vista cinematografico: nell’Orto degli Ulivi Cristo prega e soffre, mentre Satana
lo tenta: “come può qualcuno sopportare i peccati del mondo intero?”. La figura
del Maligno – interpretato da un’eccezionale Rosalinda Celentano – è una delle grandi idee del film, che non si
può ridurre a una carneficina senza senso per le scene dell’impressionante
fustigazione da parte dei romani e poi del lungo e terribile Calvario.
FLAGELLARE LA FEDE
FB E B16: CAIFA E ANNA DI TURNO PER FLAGELLARE LA FEDE
Nei tempi moderni, post rivoluzionari, i cristiani avrebbero dovuto già tenere per certo che le nuove grandi persecuzioni sono operate più direttamente contro la dottrina della fede che contro chi la professa.
Nei tempi moderni, post rivoluzionari, i cristiani avrebbero dovuto già tenere per certo che le nuove grandi persecuzioni sono operate più direttamente contro la dottrina della fede che contro chi la professa.
IL VENERDÌ SANTO NEL MONDO:
In questi tempi di «apostasia silenziosa» emerge chiaro per così dire,ciò che stiamo vivendo,
ossia il Venerdì Santo della Chiesa,che essendo il Corpo mistico di Gesù Cristo nostro
Redentore ne ripercorre tutte le tappe fino al Trionfo finale.
ossia il Venerdì Santo della Chiesa,che essendo il Corpo mistico di Gesù Cristo nostro
Redentore ne ripercorre tutte le tappe fino al Trionfo finale.
TRA CHIESA E MASSONERIA, TRA GREMBIULINI E CILICIO, SI FA MA NON SI DICE
Zbigniew Suchecki, super esperto dei rapporti tra Chiesa e massoneria: “Da oltre mezzo secolo gira voce che tra le due realtà sia stato stretto un accordo e che i cattolici possano diventare ‘figli della vedova’ senza pericolo di scomuniche. È falso: la massoneria è stata condannata da diversi Papi”…
Giacomo Galeazzi per "la Stampa"http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/massoneria-masonry-massoneria-23689/
PAPA RATZINGER BENEDETTO
In generale i rapporti tra Chiesa cattolica e massoneria esistono nel senso che ci sono alcuni cattolici che aderiscono alla massoneria. A volte lo fanno in modo occulto. Altre volte dichiarandosi pubblicamente.
PIÙ CHE DAI GIUDICI, IL BANANA DEVE GUARDARSI DAI PRETI
Prima le tenerezze di Don Farinella (“Affogherei Berlusconi nell’olio”), adesso le coccole di Don Giorgio De Capitani (“Vorrei la sua morte e i suoi elettori sono poveracci e ignoranti”) - Con il Pd morente, Ingroia ad Aosta e Di Pietro disciolto, l’opposizione dura e pura a Berlusconi la fanno i sacerdoti…
Comunicato stampa de "la Zanzara"
"La morte di Berlusconi non sarebbe male, spero che il padreterno lo tiri su, così libera l'Italia. Non importa come, lui sa quello che fa". Così don Giorgio de Capitani, parroco di Rovagnate in provincia di Lecco, a La Zanzara su Radio 24. L'uscita del religioso viene dopo le frasi pesanti pronunciate da don Paolo Farinella della diocesi di Genova ("affogherei Berlusconi nell'olio...", ndr).
"La morte di Berlusconi non sarebbe male, spero che il padreterno lo tiri su, così libera l'Italia. Non importa come, lui sa quello che fa". Così don Giorgio de Capitani, parroco di Rovagnate in provincia di Lecco, a La Zanzara su Radio 24. L'uscita del religioso viene dopo le frasi pesanti pronunciate da don Paolo Farinella della diocesi di Genova ("affogherei Berlusconi nell'olio...", ndr).
COME BERGOGLIO HA AFFOGATO IL NARCISO IN ABITO TALARE
A far scegliere Bergoglio come nuovo papa in Conclave è stato il suo discorso: “Il male della Chiesa è l’autoreferenzialità” - Ieri Francesco ha lavato i piedi a una ragazza musulmana nel carcere minorile di Casal del Marmo e ha nominato come suo successore a Buenos Aires un outsider come lui...
Marco Ansaldo per "la Repubblica"
PAPA FRANCESCO JORGE BERGOGLIO
«Evangelizzazione». «Periferie esistenziali». «Pericolo di autoreferenzialità». «Mondanità spirituale». Sul foglio semplice ci sono quattro punti sottolineati a penna. Intorno, un discorso. Abbozzato in spagnolo. È quello tenuto dall'arcivescovo Jorge Mario Bergoglio ai cardinali riuniti nelle Congregazioni generali che hanno preceduto il Conclave.
60 ANNI DI CRISI? MA LA CRISI DOV'E'?
C'è molta confusione. Confusione nel leggere i primi gesti del nuovo Papa e nell'emettere sentenze definitive in senso positivo o negativo.
E' chiaro che il nuovo pontefice sta inanellando innovazioni formali o sostanziali che riguardano l'immagine esterna del Papa, la sua autorità e l'indirizzo che egli dà alla Chiesa. Ora, possiamo ampiamente sorvolare sugli elementi estetici, pur essendo essi sostanziati dalla tradizione in segni dell'autorità del Pontefice.
giovedì 28 marzo 2013
IL PROFESSOR INTROVIGNE E IL "SUO MAGISTERO"
Sulla Nuova
Bussola Quotidiana è comparso un articolo di Massimo
Introvigne in cui si esamina la scelta di Madi Allam di abbandonare la
Chiesa Cattolica.
Non ci sarebbe nulla da dire sull’intervento di Introvigne
se non che la sua riflessione finisce così: “L’errore di Magdi Allam è
proprio quello del relativismo, di cui accusa la Chiesa. Chi non è relativista
accetta l’insegnamento della Chiesa, il Catechismo, il Magistero quando gli
piace ed eventualmente anche quando non gli piace, si tratti di fede o di
morale, di islam o di rapporti prematrimoniali. Invece sia il progressista sia
l’ultra-conservatore stanno con il Catechismo, il Magistero, il Papa solo
quando questi «riflettono il consenso del Popolo di Dio» o «rispettano la
Tradizione», cioè – detto in altre parole, e poiché senza Magistero è
impossibile identificare dove sia e che cosa sia la Tradizione o quale sia il
consenso del Popolo di Dio – solo quando coincidono con le loro soggettive
opinioni”.
Queste considerazioni inducono a pensare che, in fatto di
cantonate, Magdi Allam sia in “buona” compagnia.
Odore di pecora?
Il Crociato von Freyberg a Capo dello IOR
Per capire l'evoluzione della morale Vaticana andiamo a leggere le dichiarazioni della stessa stampa controllata dal Vaticano a proposito dell'elezione dell'ultimo Presidente dello IOR Ernst von Freyberg.
Ecco le dichiarazioni del giornale l'Avvenire:
"Ernst von Freyberg, tedesco, 55 anni, sposato, è membro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Co-dirigente dell’Associazione per i Pellegrinaggi a Lourdes dell’arcidiocesi di Berlino, il nuovo presidente laico dello Ior è anche presidente dei cantieri navali Blohm+Voss Group di Amburgo, la cui «attività fondamentale – ha precisato Federico Lombardi – è oggi nella trasformazione e riparazione di navi da crociera, nell’attività per l’industria che opera in alto mare, nella costruzione di yacht». «Attualmente – ha aggiunto – fa anche parte di un Consorzio che costruisce quattro fregate per la marina militare tedesca».
ANCHE BERGOGLIO PREPARA UN GOVERNO DI AUSTERITY
Il pontificato di Francesco sarà all’insegna della “spending review”: già si parla con insistenza di accorpamenti, razionalizzare alcuni uffici e rivedere le spese superflue - Il Papa è partito dal cuore del potere vaticano: sta incontrando i responsabili della Segreteria di Stato…
Franca Giansoldati per "il Messaggero"
PAPA FRANCESCO JORGE BERGOGLIO
Ieri mattina a San Pietro il cardinale Comastri aveva appena finito di celebrare la messa per i dipendenti vaticani quando Papa Bergoglio è spuntato da una delle porte laterali per fare gli auguri di Pasqua ai presenti. Non appena si è trovato davanti la platea, con il cardinale arciprete a fianco, ha rotto il ghiaccio con una divertente battuta di Giovanni XXIII sui lavoratori d'Oltretevere. (Un giorno chiesero a Papa Roncalli: «Santità, quante persone lavorano in Vaticano?». E lui ridendo: «Più o meno la metà»).
Re per diritto divino
La rinunzia di Benedetto e l’elezione di Francesco. Domanda: chi è il Papa? Il carisma giuridico di un vescovo che ha un primato sui confratelli. Per Cristo
La domanda “chi è il Papa?” sorge spontanea ogni qual volta è eletto un nuovo Pontefice, soprattutto quando il suo nome o la sua storia personale sono ignoti al grande pubblico. Tale non fu il caso del cardinale Joseph Ratzinger, romano di adozione, dopo tanti anni passati come prefetto della congregazione per la Fede, ma tale fu il caso di Karol Wojtyla, venuto da Cracovia, e lo è oggi di Jorge Mario Bergoglio, giunto da una diocesi ancora più lontana, ai confini del mondo, come egli stesso ha detto il giorno della sua elezione.
Eh già, una volta almeno non facevano carriera!
BERGOGLIO, LE "PERIFERIE ESISTENZIALI" E LA GNOSI
Il Cardinale cubano Ortega ha divulgato, previo consenso di Francesco, il testo di una riflessione del futuro Papa esposta in occasione delle congregazioni generali precedenti il conclave. Mi ha molto colpito la patetica e un po' sartriana espressione di "periferie esistenziali" usata da Bergoglio in quell'occasione. L'ho così cercata sul web. E mi è improvvisamente apparso il testo di una omelia del Cardinal Bergoglio del 16 maggio 2007 in occasione della conferenza del CELAM ad Aparecida in Brasile. Eccone una traduzione (le discrepanze fra maiuscole e minuscole sono contenute nel testo originale). Sembra che Bergoglio faccia la seguente equazione: Chiesa dogmatica = Chiesa che pretende di comprendere senza affidarsi allo Spirito = Chiesa gnostica = Chiesa autoreferenziale.
Certezza del Papa e dei Sacramenti, o Dubbio Metodico?
Il mancato papapop
Il cardinale Ravasi e la passione per i Coldplay
Uomo di chiesa. Colto e aperto. Il porporato brianzolo sbanca su Twitter. Citando il gruppo di Chris Martin e la Winehouse.
E con il cinguettio sui Coldplay il cardinale Gianfranco Ravasi sta felicemente sbaragliando tutti i possibili rivali sulla broadband della teologia pop.
Il dovere di resistere
Purtroppo la santa Chiesa cattolica sta attraversando giorni difficili oggi. Circa un secolo e mezzo fa, lei stava godendo uno dei suoi periodi più gloriosi. Dopo la proclamazione del dogma dell'infallibilità papale (1870), l'influenza del papato ha raggiunto un nuovo punto alto nella storia. Anche se infallibilità papale si applicano esclusivamente agli straordinari alcuni insegnamenti pontifici, è comprensibilmente irradiati in altri campi di attività papale. Gli insegnamenti comuni del Papa sono stati guardati con molto più rispetto. I suoi atti di governo ha assunto caratteristiche di leggi perenni. Le sue decisioni liturgiche, esegetica e canonica venne ad essere considerato quasi perfetto e santo. La proclamazione della infallibilità papale versato una sorta di aura dorata sul papato dopo.
La Chiesa universale promossa dai Gesuiti?
LA RIVISTA DEI GESUITI E L’ENCICLICA IMMAGINARIA DI
BENEDETTO XVI
Il
direttore della rivista dei gesuiti "Popoli", Stefano Femminis, ci
informa, con un editoriale pubblicato nel numero di marzo e ripreso
dall'Osservatore Romano della domenica precedente il conclave (10 marzo 2013),
che la rinuncia al papato di Benedetto XVI avrebbe cambiato la storia della
Chiesa. L'affermazione, se riferita alla possibile introduzione di una nuova
prassi per la fine ante mortem del pontificato e a sue imprevedibili
conseguenze, appare forse un po’ azzardata perchè evidentemente prematura, dato
tra l’altro che i pochissimi precedenti conosciuti rimasero del tutto isolati e
considerati in sé come irripetibili. Ma ben presto ci viene chiarito
dall’autore come, a dare un nuovo corso al cammino della Chiesa, sia stata la
stessa dichiarazione papale: essa conterrebbe, infatti, un messaggio veramente
nuovo, riassumibile in tre punti tanto significativi da farle assumere
addirittura la portata di una vera e propria enciclica in extremis data.
mercoledì 27 marzo 2013
Primogenitura del buonismo
Francesco "Papa buono", come Giovanni XXIII ?
Parla monsignor Loris Capovilla: "Sì, con delle similutudini, ma meglio "Papa della bontà"
GIANNI GENNARIROMA
Il Papa “buono”? E qualcuno subito storce il naso…Francesco è alla mano, vicino ai poveri e agli ultimi, bacia gli ammalati e si felicita con gli operai, telefona all’amico ateo Gustavo Vera, responsabile di una Ong di Buenos Aires, con il quale ha collaborato negli anni, e gli lascia gli auguri per il suo compleanno nella segreteria telefonica: “Sono Bergoglio, ti chiamo per salutarti e augurarti un felice compleanno”. Del resto lo aveva fatto, due giorni prima, anche con il giornalaio sotto casa…
Relativismo nella Chiesa?
Fino
a qualche anno fa mi sono occupato, in forma piú o meno diretta, di
formazione all’interno del mio Ordine religioso. Quel che
lamentavo sovente era la “molteplicità delle formazioni”:
praticamente tanti erano i modi di formare, quanti erano i
formatori. Nonostante ci fossero le Costituzioni, la Ratio
institutionis, le delibere dei Capitoli generali, le tradizioni
domestiche, di fatto ciascun novizio o studente veniva formato a
seconda dei gusti personali del Padre Maestro che si ritrovava ad
avere. Con quali conseguenze sull’unità della Congregazione, vi
lascio immaginare. In tutte le riunioni dei formatori e nei Capitoli
ho sempre insistito sulla necessità dell’unità della
formazione e, devo riconoscere, delle delibere in tal senso
sono state anche approvate; ma ho l’impressione che, nonostante le
delibere, la situazione sia rimasta pressoché immutata.
BERGOGLIO, COME TI CURO LA CURIA: FUORI BERTONE
BERGOGLIO, COME TI CURO LA CURIA: FUORI BERTONE
Dopo aver già rivoluzionato usanze e protocolli in Vaticano, papa Francesco ora si prepara al rimpasto curiale e alla sostituzione di Bertone - Da buon gesuita, prima ascolta tutti e poi fa come gli pare - A dicembre visiterà l’America Latina...
Giacomo Galeazzi per "La Stampa.it"
MARIO MONTI E LA MOGLIE ELSA CON PAPA BERGOGLIO E BERTONE JPEG
Sobrietà e operazioni di Pasqua all'ombra del Cupolone. Dai tagli alla «pompa» pontificia alla geopolitica dei viaggi. Dai «vis-à-vis» coi porporati sulla riforma della Curia agli incontri con gli episcopali. Tra colloqui e impegni liturgici della Settimana Santa inizia a delinearsi l'azione spirituale, pastorale e di governo del Pontefice che sonda i suoi ministri. È tempo di consultazioni anche sull'altra sponda del Tevere. Bergoglio sta ricevendo cardinali e capi dicasteri (Sandri, Ouellet, Braz de Aviz ) in vista del «rimpasto» e, soprattutto, dell'imminente sostituzione del segretario di Stato Bertone.
La kippà porta jella...!
http://opportuneimportune.blogspot.it/2013/03/non-tutti-mettono-la-kippah.html
1. IL DIPLOMATICO CHE SDOGANÒ IL POST-FASCISTA GIANFRY FINI PORTANDOLO COLLA KIPPA IN TESTA AL MURO DEL PIANTO È ANDATO A SBATTERE CONTRO IL MURO DEL RIDICOLO - 2. OGGI NESSUNO RIMPIANGE TERZI COME MINISTRO DEGLI ESTERI, ANCHE CHI LO USA E MAGARI LO CANDIDERÀ (LA DESTRA DI LARUSSA). LA SUA LINEA OSCILLANTE SUI MARÒ È STATA DI DRAMMATICA SUPERFICIALITÀ, E IERI SI È DIMESSO NEL POSTO SBAGLIATO, CON GRAVE CAFONERIA ISTITUZIONALE, PERCHÉ VOLEVA LA SUA CLAQUE DI CENTRODESTRA. MA TRA DUE GIORNI, TRE AL MASSIMO, POCHI ITALIANI SI RICORDERANNO DEL MINISTRO MARCHESE TERZI DI SANTA QUALCOSA -
Gliel'han giurata...!
Il mega attico del nunzio Viganò ora crea malumori
Polemiche sull'alloggio di 250 metri dell'arcivescovo Viganò, che denunciò la corruzione in Vaticano
Polemiche sull'alloggio di 250 metri dell'arcivescovo Viganò, che denunciò la corruzione in Vaticano
Un'abitazione di lusso all'interno della Città del Vaticano, ma senza un inquilino. Sta creando malumori tra vescovi e cardinali una nuova vicenda che vede come protagonista Monsignor Carlo Maria Viganò, ex segretario generale del Governatorato Vaticano, dal 19 ottobre 2011 nunzio apostolico negli Usa.
L'arcivescovo varesino, salito alla ribalta delle cronache internazionali per la pubblicazione delle sue lettere a Benedetto XVI in cui denunciava casi di corruzione dentro le mura leonine, nonostante viva ormai da quasi due anni a Washington, avrebbe a disposizione dentro la Santa Sede (dove il prelato non ha più incarichi) anche un mega appartamento di circa 250 metri quadri situato a pochi passi dall'albergo «Santa Marta» dove il Papa ha deciso di continuare a vivere.
In attesa di fare cardinali i corvi del vaticano..
Diario Vaticano / Lo strano caso del "cardinale a metà"
È
Lorenzo Baldisseri, il segretario del conclave. Appena eletto, papa
Francesco gli ha posto sul capo il proprio zucchetto cardinalizio. In
obbedienza alle tradizioni? No. Nei precedenti dieci conclavi si era
fatto così una sola volta
di ***
di ***
CITTÀ
DEL VATICANO, 26 marzo 2013 – Se si vuole individuare il primo
gesto a sorpresa di questo pontificato, bisogna risalire alla fine
del conclave, ai minuti immediatamente seguiti all'elezione di papa
Francesco.
Ma chi l'ha battetzzato questo? e chi farfuglia?
Quelli che "si dimettono" dalla Chiesa di Francesco
Non ci piace la logica del dire “abbiamo avuto ragione” o “avevamo visto giusto noi”. Ma la tentazione c’è comunque stata di fronte alla notizia – lanciata sulla prima pagina del berlusconiano Giornale – delle “dimissioni” dal cattolicesimo di Magdi Allam. Uno sbattere la porta come se una fede fosse un taxi o un autobus sul quale si sale e si scende a seconda dell’interesse strategico del momento.
Omilia pauperista
Don Farinella: “Berlusconi? Gli darei l’estrema unzione fino ad annegarlo”
“Certo che darei l’estrema unzione a Berlusconi. Anche subito gli darei l’unzione degli infermi con un bulacco (secchio, ndr) d’olio fino ad annegarlo“.
Talis non pater
Fallimento dei salesiani: spunta una mazzetta
Indagini sul crac. Al presidente dell'Università pontificia «775 mila euro per mediare col Vaticano».
Denaro in cambio di una buona parola presso la chiesa per la gestione dell'eredità dei salesiani. Protagonista dello «scambio» è don Manlio Sodi, presidente della Pontificia Accademia della Teologia.
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