Il presidente dei vescovi tedeschi,l’arcivescovo di Friburgo Robert Zollitsch, a conclusione di una riunione diocesana di quattro giorni alla quale hanno partecipato 300 esperti che hanno parlato di possibili riforme, ha detto che il diaconato femminile “non è più un tabù”. Nella riunione si è parlato anche della possibilità per idivorziati risposati di partecipare alla comunione eucaristica.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
lunedì 29 aprile 2013
Verso un concilio pastoral-gauchero?
"Francesco si ispira a Giovanni XXIII, vescovo di Roma e pellegrino ad Assisi"
L'arcivescovo Loris Capovilla, storico segretario del Beato Roncalli, illustra per "Vatican Insider" le analogie di pensiero e azione spirituale tra i due pontificati.
Monsignor Capovilla, la sorprende l'insistenza di Bergoglio nel definirsi "vescovo di Roma"?
"Era un'abitudine anche di Giovanni XXIII. Fin dall'istante in cui fu eletto chiarì al cardinale decano che non si sarebbe fatto imprigionare in Vaticano e che avrebbe svolto tra i fedeli la missione di vescovo di Roma. Dopo settant'anni di difficoltà successive all'unità d'Italia, Roncalli riprese l'attività pastorale nella città di Roma, portò a San Giovanni gli uffici del Vicariato e al Palazzo del Laterano (sede di sei concili ecumenici) si fece allestire due camere affinché "Il Papa possa riposare in casa sua".
“Affittasi appartamento papale”,
Per Ratzinger è stato fattore di isolamento e scarsa comunicazione
Bergoglio non lo vuole
Sistemandosi a Santa Marta, Bergoglio taglia corto con un passato fatto di corvi, intrighi, processi
«Affittasi appartamento terzo piano palazzo apostolico, vista splendida, ampia metratura, appena restaurato. Solo referenziati». Potrebbe essere questo il testo dell’annuncio per l’appartamento papale rimasto vuoto, inaspettatamente, dallo scorso 28 febbraio alle 17 quando Benedetto XVI lo ha lasciato libero e pronto per il successore. Ma il successore non è mai arrivato. O meglio, i 115 grandi elettori della Chiesa cattolica hanno fatto il loro dovere e al quinto scrutinio hanno dato all’ex arcivescovo di Buenos Aires i voti necessari per diventare il successore di Ratzinger. Nel frattempo erano stati predisposti dei lavori di aggiornamento dell’appartamento pontificio per prepararlo al nuovo ospite.
Continuità nel “dialogo”
20 marzo 2013 - Incontro con rappresentanti di altre religioni
Papa Bergoglio e il rabbino Riccardo di Segni
Come riportato dai giornali, il 20 Marzo scorso il Papa, ha ricevuto in udienza i rappresentati delle altre religioni.
Nel discorso pronunciato dal Pontefice emergono purtroppo i principii liberali espressione di quell’indifferentismo religioso promosso e diffuso dal Concilio Vaticano II.
Un illustre focolarino pro Bonino
Antonio Maria Baggio è, nel mondo dei
focolarini, una autorità. Il suo nome comparve molto frequentemente
a partire dal dibattito sulla legge 40, in cui egli fu, insieme a
Carlo Casini, uno dei fautori della linea più morbida: chiedere il
meno possibile, per avere qualcosa…
In generale Baggio, docente di Filosofia Politica presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, è personalità molto ascoltata, le cui simpatie politiche vanno al Pd.
Ebbene in occasione della nomina di Emma Bonino a ministro degli Esteri, ha dichiarato: “Vorrei
sottolineare, per esempio, l’inserimento della signora Bonino nel
governo, posta in un luogo come gli Esteri, che lei ha sempre vissuto in
chiave soprattutto di diritti umani e di diritti dei popoli piuttosto
che di rapporti tra gli Stati. Anche questa, vorrei sottolineare, è una
scelta che a me sembra positiva».In generale Baggio, docente di Filosofia Politica presso l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, è personalità molto ascoltata, le cui simpatie politiche vanno al Pd.
Cosa significhi per Baggio l’espressione diritti umani, non è facile capirlo… Quello che si sa è che la Bonino è per aborto, droga libera, eutanasia… ed anche in politica estera non si è mai distinta per “pacifismo”…
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2013/04/focolarini-pro-bonino/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=focolarini-pro-bonino
La disputa su monsignor Tonino Bello
(www.formiche.net) Venerdì prossimo, 26 aprile, Congresso nazionale di “Pax Christi” sul controverso vescovo
Il 20 aprile 1993 si spegneva a Molfetta monsignor Antonio Bello, conosciuto come “don Tonino”, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, presidente di Pax Christi Italia dal 1985 al 1993.
Il 20 aprile 1993 si spegneva a Molfetta monsignor Antonio Bello, conosciuto come “don Tonino”, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, presidente di Pax Christi Italia dal 1985 al 1993.
La vocazione è un affare
Lupi e Mauro al governo. Cl brinda ai nuovi affari
Infrastrutture e Difesa, ministeri che assegnano appalti di Stato. Molti dei quali riescono a evitare le gare. Legalmente.
Comincia con un clamoroso strafalcione istituzionale l’avventura nel governo di Maurizio Lupi insieme con Mario Mauro uno dei due esponenti di Comunione e liberazione inseriti nell’esecutivo che il 29 aprile si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia.
Le mani nei capelli!!!
Buenos Aires (Argentina), 28 apr. (LaPresse/AP) - "Con questo Papa, un gesuita, un Papa dal terzo mondo, possiamo respirare felicità. Papa Francesco ha il vigore e la tenerezza di cui abbiamo bisogno per creare un nuovo mondo spirituale". Sono parole pronunciate da Leonardo Boff, tra i principali esponenti della teologia della liberazione, intervenuto alla fiera del libro a Buenos Aires, dove ha partecipato alla presentazione del libro di Clelia Luro, moglie dell'ex vescovo argentino Jeronimo Podestà.
Durante il suo discorso, il teologo brasiliano, 74 anni, ha indicato papa Francesco come la figura giusta per mettere a posto una chiesa "in rovina". Nel corso dei precedenti pontificati, Boff è stato messo in silenzio dai vertici della Chiesa che hanno cercato di tracciare una linea tra i politici di sinistra e i preti attivi nel sociale. Come capo della Conferenza episcopale argentina, prima di essere eletto Papa, Jorge Maria Bergoglio rafforzò questa linea, sostenendo nel 2010 che leggere il Vangelo con una interpretazione marxista non faccia altro che mettere i sacerdoti in difficoltà.
De pifferis
L'incantesimo di papa Francesco
La sua popolarità è in buona misura legata all'arte con cui parla. Tutto gli viene perdonato, anche quando dice cose che dette da altri verrebbero investite dalle critiche. Ma le prime proteste cominciano ad affioraredi Sandro Magister
ROMA, 29 aprile 2013 – Ha fatto rumore, sui media, il cenno critico che papa Francesco ha riservato allo IOR, Istituto per le Opere di Religione, la discussa "banca" vaticana, nell'omelia della sua messa mattutina nella Domus Sanctae Marthae, mercoledì 24 aprile:
"Quando la Chiesa vuol vantarsi della sua quantità e fa delle organizzazioni, e fa uffici e diventa un po’ burocratica, la Chiesa perde la sua principale sostanza e corre il pericolo di trasformarsi in una ONG. E la Chiesa non è una ONG. È una storia d’amore... Ma ci sono quelli dello IOR… Scusatemi, eh!… Tutto è necessario, gli uffici sono necessari… eh, va bè! Ma sono necessari fino ad un certo punto: come aiuto a questa storia d’amore. Ma quando l’organizzazione prende il primo posto, l’amore viene giù e la Chiesa, poveretta, diventa una ONG. E questa non è la strada".
Perire di IOR?
Come Papa Francesco vuole cambiare lo Ior
Il nuovo Pontefice intende riformare l'Istituto per le Opere di Religione. Negli ultimi mesi qualcosa è già cambiato
- Visualizza fotoPapa Francesco (Kikapress)
- Articolo: Ior, cos'è e come funziona la banca vaticanaYahoo! Finanza - mar 12 feb 2013 16:00 CET
- Articolo: Lira versus euro?Yahoo! Finanza - ven 30 set 2011 09:40 CEST
Scandali, inchieste, accuse di illeciti e speculazioni. Ombre che hanno segnato i 71 anni di vita dello Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, senza farlo crollare. E soprattutto senza che l’esistenza stessa della banca vaticana sia mai stata messa in discussione dai vertici della Curia. Finché, pochi giorni fa, Papa Francesco ha preso una posizione netta. La Chiesa non è “un’organizzazione burocratica – ha detto – e gli uffici sono necessari, ma fino a un certo punto“. L’intervento, più che mai incisivo, è il primo di questo genere fatto da un Pontefice suitemi economici che riguardano direttamente l’istituto vaticano (Yahoo! Finanza aveva parlato dello Ior in questo articolo).
domenica 28 aprile 2013
Campane suonate?
Il nuovo Papa viene scrutato, studiato e osservato .
E' normale che avvenga questo !
E' normale che avvenga questo !
Intellettuali,
opinionisti, vaticanisti, giornalisti, gruppi e gruppetti
ecclesialmente autoreferenziali visto che non se possono attribuire la
paternità si inventano una presunta consanguineità con il Pontefice.
E' normale anche questo !
In poche parole ognuno cerca di tirare dalla propria parte un lembo della leggera talare bianca ...
Si ha l'impressione che lo stesso Papa, di cui alcuni miei arguti amici " intra moenia " ne decantano la simpatia , si diverta a farci "cervellare" per trovare una giusta interpretazione alle Sue omelie che quotidianamente pronuncia dalla Cappella della Domus Sanctae Martae.
E' normale anche questo !
In poche parole ognuno cerca di tirare dalla propria parte un lembo della leggera talare bianca ...
Si ha l'impressione che lo stesso Papa, di cui alcuni miei arguti amici " intra moenia " ne decantano la simpatia , si diverta a farci "cervellare" per trovare una giusta interpretazione alle Sue omelie che quotidianamente pronuncia dalla Cappella della Domus Sanctae Martae.
Pauperismi e pauperizzatori
Bergoglio e Monti colloquio su integrazione europea e migrazioni
Per il presidente del Consiglio una cordiale visita di congedo con il Papa
È durato «una ventina di minuti ed è stato molto cordiale» il colloquio, oggi, intorno alle 18, in Vaticano, tra il Papa e il premier italiano Mario Monti, in visita di congedo. Secondo una nota del portavoce vaticano Federico Lombardi, i temi principali del colloquio sono stati l'Italia, l'integrazione europea e le sue prospettive, e le migrazioni.
Sorridere?
Smiley e Jorge Lyle J. Arnold, Jr.
Ciao amico, io sono Smiley
Nel 1963, Harvey Ball, un artista commerciale americano è stato impiegato da State Mutual Life Insurance Company di Worcester, Massachusetts (ora conosciuto come Hanover Insurance) per creare una faccia felice di sollevare il morale dei dipendenti.Palla creato il disegno in 10 minuti. Il volto felice assunse presto il soprannome di 'Smiley' ed è stato accoppiato con il banale 'Have a nice day.'
Nel 1963, Harvey Ball, un artista commerciale americano è stato impiegato da State Mutual Life Insurance Company di Worcester, Massachusetts (ora conosciuto come Hanover Insurance) per creare una faccia felice di sollevare il morale dei dipendenti.Palla creato il disegno in 10 minuti. Il volto felice assunse presto il soprannome di 'Smiley' ed è stato accoppiato con il banale 'Have a nice day.'
La verità renderà liberi?
Il materiale d’archivio potrebbe essere presto accessibile agli studiosi
Chiesa e Shoah: papa Francesco aprirà gli archivi
Per fare chiarezza sul ruolo di Pio XII e sulle responsabilità della Chiesa durante la guerra
Il Papa potrebbe dare un impulso decisivo all’apertura degli archivi relativi al pontificato di Pio XII durante la seconda guerra mondiale, cioè per il periodo che va dal 1939 al 1945. A sostenerlo in un’intervista è stato il rabbino Abraham Skorka, grande amico di Jorge Mario Bergoglio. «È una questione terribilmente delicata, ma lui dice che deve essere indagata a fondo», ha detto Skorka, quindi ha precisato: «Non ho alcun dubbio che egli si muoverà per aprire gli archivi». La dichiarazione ha un peso specifico importante in quanto Skorka è rettore del seminario rabbinico Latino-americano in Argentina e soprattutto è autore insieme all’ex arcivescovo di Buenos Aires, di un libro intervista – “Il cielo e la terra” - nel quale vengono toccate diverse questioni fra le quali anche il tema della Shoah.
Porta inferi
Boston, Estrema Unzione negata
Martin Richards, il bambino morto alla Maratona di Boston
A Boston la polizia ha impedito ai sacerdoti di assistere feriti e moribondi dopo l'esplosione alla Maratona. Quando i preti di San Clemente sentirono il boato, hanno preso l’olio degli infermi e si sono affrettati verso la scena del dramma, per dare l’olio degli infermi ai feriti e amministrare gli ultimi sacramenti ai moribondi. Ma la sicurezza non li ha lasciati passare.
sabato 27 aprile 2013
Ormai siamo all’anticristo
di Maurizio Blondet [1] -
Una mail:
Gentile Direttore,su Radio Maria, Riccardo Cascioli,parlando dell’incarico dato da Napolitano ad Enrico Letta,ha platealmente sdoganato davanti alle orecchie dei radioascoltatori,Il Bilderberg,la Trilateral e gli altri organismi mondialisti di potere e tutti i lori componenti,dicendo che quanto si trova a livello di informazione,specialmente su internet,è teoria complottista,mentre tali innocenti organismi aiutano la prevenzione delle crisi finanziarie e hanno tanti altri bei lati positivi.
Sono rimasto di sasso! La prego faccia qualcosa!
Sergio A.
Sono rimasto di sasso! La prego faccia qualcosa!
Sergio A.
Il vescovo scomunica Grillo e Casaleggio:
“Loro parole sul web peggio del nazismo”
La massima autorità ecclesiale di Ferrara, Luigi Negri, interviene ad un convegno e ammonisce il guru 5 Stelle quando nel videomessaggio Prometeus su Youtube afferma che “l’uomo è Dio”: "La rete è il sentiero polveroso del nulla". Il Movimento estense: "Questa Chiesa così legata a CL offende i credenti"
Il Male del terzo millennio? Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. La nuova eresia da cui icristiani devono difendersi è la rete. Perché internet porta con sé “conati di novità”, come e peggio del nazismo, perché più subdolo. Se è vero che sembra ormai passato il rischio “portato dai sistemi totalitari laicisti e anticattolici del ‘900, che avevano come punto in comune la fine del mondo giudaico-cristiano”, la “forza che rimane da combattere è ancora più subdola: questa sorta di scientismo tecnocratico, che viene sostenuto da una diffusione ad oltranza di un’ideologia progressista e consumista, dalla quale tutte le religioni sono attaccate, in quanto rappresentano qualcosa di reazionario. Oggi siamo aggrediti da una mentalità che cerca di dissolverci come qualcosa che soltanto nella sua dissoluzione possa dare paradossalmente qualcosa di positivo”.
Un cardinale per tutte le stagioni...
Il mio Papa gesuita
Ruini giudica l’inizio di Francesco. La burocrazia no, ma la chiesa istituzione è necessaria. Serve una curia nuova per un migliore esercizio del primato petrino
Quello che è successo alla chiesa in questi due mesi resterà nella storia. E se c’è qualcuno che ha fatto la storia della chiesa negli ultimi decenni è il cardinale Camillo Ruini. Per questo gli abbiamo chiesto un parere. Come possiamo leggere il passaggio tra la rinuncia di papa Benedetto e l’elezione di Papa Francesco: si tratta davvero di una transizione epocale? L’istituzione papato sta forse cambiando, e in che direzione? “Non parlerei proprio di transizione epocale. Anzitutto perché non amo le espressioni enfatiche, ma poi ci sono motivi più sostanziali.
IL VERO GRILLINO È AL VATICANO:
LO TSUNAMI DI PAPA FRANCESCO
La Curia romana sta letteralmente impazzendo dietro a Bergoglio - Fin dal primo giorno il papa ha sconvolto ogni protocollo, dall’abbigliamento agli appuntamenti fino al luogo in cui dormire - I sacerdoti e gli organizzatori si lamentano: da quando c’è lui la pacchia in Vaticano è finita...
Emiliano Fittipaldi e Paolo Rodari per "l'Espresso"
SUITE SANTA MARTA
«Papa Francesco ci sta facendo diventare matti, sta stravolgendo tutto, non ce la facciamo più». Il sacerdote non scherza, è davvero angosciato. Perché Jorge Mario Bergoglio, eletto poco più di un mese fa, è entrato in curia come uno tsunami, sconvolgendo protocolli secolari, antiche abitudini e ammuffiti galatei della diplomazia. «Fa come meglio crede, non rispetta la tradizione, è un populista!», va ripetendo da settimane un altro anziano monsignore che rimpiange il tran tran dei tempi di Benedetto XVI e teme che il nuovo corso spazzi via, oltre la routine, i vecchi potentati di cui la curia è ancora composta.
Onnipresenza mediatica del Papa
Può contribuire a distrarre o a raffreddare la fede del cattolico?
Da anni, osservando ciò che accade nel mondo e più ancora nella Chiesa, con Fra’ Maximilien-Marie abbiamo sviluppato una complessa riflessione sulla perdita quasi generalizzata della comprensione di cosa sia la funzione gerarchica e, di riflesso, sugli esecrabili sviluppi del culto della personalità.
Da anni, osservando ciò che accade nel mondo e più ancora nella Chiesa, con Fra’ Maximilien-Marie abbiamo sviluppato una complessa riflessione sulla perdita quasi generalizzata della comprensione di cosa sia la funzione gerarchica e, di riflesso, sugli esecrabili sviluppi del culto della personalità.
neomodernismo o francescangesuitismo?
neomodernismo
Tu chiamale, se vuoi, emozioni
La “Chiesa dei poveri”
Una “novità” molto vecchia
La recente elezione di papa Francesco I (13 marzo 2013) ha fatto risorgere il tema della “Chiesa dei poveri”, che andava molto di moda negli anni Sessanta/Settanta ed era stato portato avanti dagli ‘ultra progressisti’ del neomodernismo [1], soprattutto dall’arcivescovo latino-americano H. Camara, dal cardinale belga L. Suenens [2], dal cardinale di Bologna G. Lercaro e dalla “Scuola di Bologna” (Dossetti, Alberigo, Bettazzi), ma che poi era passato in secondo ordine, almeno in Italia.
venerdì 26 aprile 2013
" Liturgia cantata: origini e oblio "
Liturgia cantata: origini e oblio, di Mattia Rossi
Sarebbe piuttosto banale, ancorché (per alcuni) molto utile, in questo
numero dedicato alla continuità liturgica nella Tradizione, citare i
passi della Sacrosanctum Concilium nei quali si afferma che la Chiesa affonda le proprie radici liturgico-musicali nel canto gregoriano.
I Padri conciliari vollero sottolineare, attraverso l’impiego di due
precisi termini – traditio e progressio –, quanto la riforma liturgica
venisse compiuta nel segno della continuità con il magistero precedente
(«per conservare la sana tradizione», SC 23), ma senza che questo
precluda a priori una qualche forma di innovazione («e aprire nondimeno
la via ad un legittimo progresso», ibid.).
AMBIGUITÀ DEL VATICANO 2 CONDANNATE SENZA AMBIGUITÀ
Al discorso del card. Walter Kasper sul Vaticano due
(L’Osservatore Romano, 12.04. 2013) segue il commento di Sandro
Pelegrineti de Pontes: “Kasper ha riconosciuto l’ovvio, ossia che il
Vaticano II è stato ambiguo per favorire interpretazioni spurie.
di Walter Kasper
“Era l’epoca della guerra fredda; l’anno prima dell’inizio del concilio era stato costruito il Muro di Berlino e, durante il periodo della prima sessione, il mondo, a causa della crisi di Cuba, si ritrovò sull’orlo del baratro della guerra atomica. Oggi, cinquant’anni dopo, viviamo in un mondo globalizzato, completamente diverso e in rapido cambiamento, con nuove questioni e nuove sfide. La fede ottimistica nel progresso e lo spirito dell’incamminarsi verso nuovi confini sono volati via da tempo.
di Walter Kasper
“Era l’epoca della guerra fredda; l’anno prima dell’inizio del concilio era stato costruito il Muro di Berlino e, durante il periodo della prima sessione, il mondo, a causa della crisi di Cuba, si ritrovò sull’orlo del baratro della guerra atomica. Oggi, cinquant’anni dopo, viviamo in un mondo globalizzato, completamente diverso e in rapido cambiamento, con nuove questioni e nuove sfide. La fede ottimistica nel progresso e lo spirito dell’incamminarsi verso nuovi confini sono volati via da tempo.
Vittima?
Il Concilio, vittima di opposte fazioni
Riscoprire il Concilio vedendolo dentro la tradizione della Chiesa. Questa l'intenzione di Stefano Fontana, autore di un'indagine sul Vaticano II dal titolo “Il Concilio restituito alla Chiesa” (La Fontana di Siloe, Torino 2013).La Nuova Bussola Quotidiana lo ha intervistato.
Dottor Fontana, siamo nel pieno dell’Anno del Concilio Vaticano II, voluto da Benedetto XVI come complemento dell’Anno della Fede. Come stanno andando le cose secondo lei?
Non mi sembra che questo Anno del Concilio stia aiutando molto a capire il Concilio. Molte pubblicazioni hanno spesso riproposto le note posizioni, senza nessun passo in avanti.
UN VATICANO PER DUE:
RATZINGER ABITERA’ A QUATTRO PASSI DA BERGOGLIO
Benedetto XVI lascia Castel Gandolfo e fa ritorno, come previsto, in Vaticano - La prossima settimana si trasferirà nella residenza a lui riservata nel monastero “Mater Ecclesiae” - A pochi passi da Papa Francesco, che continua a stare (benissimo) a Santa Marta…
Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
BERGOGLIO RATZINGER
Benedetto XVI si prepara a lasciare Castel Gandolfo, tornerà in Vaticano la settimana prossima. La nuova residenza è pronta e il Papa emerito conta di entrarvi «intorno al primo maggio» (San Giuseppe, il suo onomastico), mercoledì o nei giorni vicini.
RIVOLUZIONE ARGENTINA IN VATICANO
1. : PAPA FRANCESCO AVREBBE CHIESTO LA DOCUMENTAZIONE ALLA DIRIGENZA DELLO IOR, INCLUSA LA LISTA DEI CORRENTISTI SEGRETI - 2. CHI SI CELI DIETRO I CONTI CIFRATI DELLA “BANCA DI DIO” È UNO DEI SEGRETI MEGLIO CONSERVATI OLTRETEVERE E GIÀ IN PASSATO FU OPPOSTO IL "SEGRETO BANCARIO" - 3. SI SUSSURRA CHE PAPA LUCIANI SI CONTRAPPOSE A MARCINKUS E CI RIMISE LA VITA - 4. COME MODIFICARE LA PERCEZIONE CHE LA BANCA RICICLA IL DENARO DELLA MAFIA? - 5. IL MONISIGNOR SANCHEZ SORONDO: "E' CERTO CHE RICICLANO DENARO I RICCHI ITALIANI” - 6. IDEA DI BERGOGLIO: UNA TRASFORMAZIONE DELLO IOR IN UNA SORTA DI BANCA ETICA
Giacomo Galeazzi per http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/ior-ior-ior-francesco-francis-francisco-24350/
CARDINALE TARCISIO BERTONE
Francesco vuole vederci chiaro allo Ior. Prima di prendere qualunque decisione (riforma o cessione) papa Bergoglio intende far luce sui meccanismi dell'Istituto e, secondo quanto si apprende nei Sacri Palazzi, avrebbe chiesto la documentazione alla dirigenza della Banca vaticana, inclusa la lista dei correntisti.
Ubbidienza e fedeltà
di Don Giuseppe Pace
Questo articolo fu scritto dal compianto Don Giuseppe Pace nel 1978, fu poi raccolto nel volume Zibaldone (di Fra Galdino da Pescarenico, Editiones Sancti Michaelis, pp. 42-45).
Nonostante l'articolo risenta di elementi legati al tempo in cui è stato scritto, il tempo delle riforme “ad experimentum”, per esempio, esso mantiene tutta la sua attualità nel ribadire il senso vero dell'ubbidienza stettamente connessa alla fedeltà… alla fedeltà a Dio piuttosto che agli uomini.
Nonostante l'articolo risenta di elementi legati al tempo in cui è stato scritto, il tempo delle riforme “ad experimentum”, per esempio, esso mantiene tutta la sua attualità nel ribadire il senso vero dell'ubbidienza stettamente connessa alla fedeltà… alla fedeltà a Dio piuttosto che agli uomini.
I neretti sono nostri
Molti Inglesi ubbidirono ai loro vescovi, e divennero Anglicani, prima scismatici e quindi eretici . Del pari al tempo di Ario, molti fedeli, ubbidendo ai loro vescovi, erano diventati Ariani.
Sbrigatevi:entro 140 anni andrà abolito il Novus Ordo Missae!
Il Messale Di san Pio V
Una delle perle più preziose che si aggiunge all 'immortale corona di san Pio V è la restaurazione del Messale romano. Tale opera monumentale, voluta dal Concilio di
Trento, ebbe un successo universale avendo assunto come suo criterio basilare l'antichità.
"Sicuramente, in Occidente, - commentava con soddisfazione il padre Fortescue
- possiamo essere molto contenti di avere il Rito Romano nella forma del Messale di
san Pio V". Tale Messale è stato riportato in auge dal Motu Proprio Summorum Pontificum nel 2007.
giovedì 25 aprile 2013
Chi dice cosa?
«Francesco usa un linguaggio semplice, ma è un fine intellettuale»
Intervista con Virginia Bonnard, la giornalista argentina che ha seguito per diversi anni Bergoglio come ufficio stampa
ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZCITTÀ DEL VATICANO
Jorge Mario Bergoglio non è mai stato un populista: i suoi gesti e la sua vicinanza con i fedeli devono essere interpretati nel modo giusto. Papa Francesco, in realtà, è un fine pensatore e nonostante si sforzi di essere semplice, il suo pensiero è molto profondo. Ne è convinta Virginia Bonnard, giornalista che ha collaborato diversi anni come ufficio stampa dell’arcivescovo di Buenos Aires. In questa intervista con Vatican Insider parla della personalità e del messaggio del Pontefice argentino.
La Chiesa, se cede alla burocrazia, ha detto Papa Francesco,
corre il pericolo di trasformarsi in una ong. E la Chiesa non è una ong. E' una storia d'amore ... Ma ci sono quelli dello Ior scusatemi, eh! .. tutto è necessario, gli uffici sono necessari eh, va be'! Ma sono necessari fino ad un certo punto: come aiuto a questa storia d'amore. Ma quando l'organizzazione prende il primo posto, l'amore viene giù e la Chiesa, poveretta, diventa una ong. E questa non è la strada.
Non
si può più pretendere dal Vicario di Cristo che parli fluentemente in
latino ciceroniano - per carità, non siamo all'epoca di Leone XIII o di
Pio XII - ma almeno che sappia articolare una frase in italiano. O si
chiede troppo?
Messaggi in codice? Fatima?
Emanuela Orlandi, Fassoni Accetti superteste: “Risolti messaggi in codice”
ROMA – Marco Fassoni Accetti, 57 anni, autore di arte cinematografica indipendente, è il nome del misterioso personaggio che avrebbe fatto avere a “Chi l’ha visto” un flauto che sarebbe (ma forse non è) come quello che suonava Emanuela Orlandi.
Accetti è stato interrogato dal Procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Roma, Giancarlo Capaldo al quale si è presentato come teste volontario, accusandosi di un reato che dovrebbe essere ampiamente coperto da prescrizione ma che gli consente di entrare impunemente nel grande gioco delle rivelazioni che certamente continueremo a subire in vista del trentennale della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuto il 22 giugno 1983 a Roma.
Secondo Fabrizio Peronaci del Corriere della Sera, cui si deve questo ultimo scoop, queste sono le parole di Marco Fassoni Accetti all’uscita dalla Procura:
“Al fine di tutelare il lavoro degli inquirenti e dare loro modo di accertare il contenuto delle mie audizioni, non rilascerò dichiarazioni per trenta giorni. Desidero sia chiaro che ho fatto ritrovare il flauto di Emanuela per alzare l’attenzione e indurre le altre persone a parlare”.
Secondo Peronaci, Marco Fassoni Accetti
“ha riferito di aver partecipato all’ideazione e all’organizzazione logistica del «sequestro simulato» della Orlandi, il cui obiettivo sarebbe stato fare pressioni sulla Santa Sede in chiave filo-sovietica. La ragazza cadde in un tranello (la proposta di distribuire volantini della Avon) e quindi «fu portata via senza violenza»: sarebbe stata liberata entro poco tempo – è la versione acquisita dalla Procura – ma «la situazione precipitò» e l’azione «dimostrativa», mirata a «proteggere il dialogo tra la Curia romana e i Paesi del Patto di Varsavia», si tramutò in un incubo per la famiglia: l’attesa infinita del ritorno a casa” di Emanuela”.
Secondo le parole di Marco Fassoni Accetti riportate da Peronaci
“Emanuela Orlandi e Mirella Gregori si sono allontanate spontaneamente e potrebbero essere ancora vive: la prima da quel che ho saputo fino a due anni fa vive forse a Parigi, la seconda tornò a Roma nel 1994 per incontrare la madre”: “con un dettaglio in più: la località in cui cercare la figlia del messo pontificio sarebbe Neauphle-le-Château, paese di tremila abitanti a 40 chilometri dalla capitale francese”.
Sempre stando a Peronaci, le prole di Marco Fassoni Accetti hanno consentito agli investigatori del mistero che dura da 30 anni e non è stato mai risolto,
“di gettare luce su uno dei misteri più inquietanti dei primi mesi di indagini: cosa significavano i numerosi messaggi criptati inviati alle due famiglie e ai giornali? Bastino due esempi. Il codice 158, utilizzato per ottenere colloqui diretti con l’allora Segretario di Stato cardinal Casaroli, alludeva a qualcosa: con un semplice traslazione, diventa 5-81, vale a dire maggio 1981, mese dell’attentato a papa Wojtyla. Anche le 375 mila lire che furono offerte a Emanuela per un lavoro di una sola giornata (troppe, si è sempre detto) avevano, ha spiegato Fassoni Accetti, una valenza precisa agli occhi degli «interlocutori» dei sequestratori: aggiungendo due volte il numero 1, si ottiene 13-5-17, giorno dell’apparizione della Madonna di Fatima in Portogallo”.
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