ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 29 novembre 2014

Gli avvenimenti odierni alla luce di Fatima.


  • Tavola Rotonda - 2014/10/28

    Gli avvenimenti odierni alla luce di Fatima





I nostri debiti con Satana

Cio’ che l’italiano  risparmia lo stato italiano massonico  toglie. Un giorno ho meditato sulla condizione dell’Occidente che ha abbandonato Dio, ha rigettato il Regno di Gesu’ Cristo, rifiutato le sue grazie e lo ha detronizzato.

E noi poveri italiani , degnati dall’Onnipotente ad essere sede della sua  Chiesa depositaria delle divine medicine per la nostra anima  , ci ritroviamo ad essere un popolo oppresso dai presunti liberatori  che in 150 anni hanno trasformato il popolo dei Santi, dei viaggiatori, degli inventori, degli artisti,delle Repubbliche marinare …in una Repubblica delle Banane.

L’AMERICA LATINA AL TEMPO DI FRANCESCO.


Dove vanno i cattolici del continente che concentra la metà dei fedeli del mondo? Il fenomeno della “protestantizzazione cattolica” e i suoi limiti

Revival evangelico

Secondo i risultati di una ricerca realizzata dall’agenzia statunitense “Pew Research Center” in 18 paesi del continente, il fenomeno dell’abbandono del cattolicesimo da parte di vasti settori della popolazione latinoamericana è massiccio, di portata epocale. L’84% degli adulti interpellati dichiara di aver ricevuto un’educazione cattolica dai propri genitori; ma solo il 69%, oggi come oggi, continua a professarsi cattolico. L’esodo prende la via delle confessioni protestanti di ultima generazione, tra cui spicca il movimento pentecostale. Il 19% della popolazione latinoamericana si dichiara evangelica, ma solo il 9% è nata nell’alveo della fede protestante. Il 68% dei protestanti del Paraguay, il 66% in Perù e il 54% in Brasile proviene dalla Chiesa cattolica.

Ogni chiesa ha i suoi macigni

Vienna, la pietra sospesa in omaggio al dipinto di Magritte


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Slide Show
L’installazione «To be in Limbo» ricorda un celebre dipinto del maestro belga

Dialoghi non sentiti a Santa Sofia

Il Papa nella Moschea blu di Istanbul

Mani giunte sopra la croce, volto chino, occhi chiusi. Così Papa Francesco si è raccolto, in silenzio, nella Moschea Blu di Istanbul davanti al "mihrab", la nicchia che indica la direzione della Mecca. Il Pontefice è rimasto in raccoglimento
per oltre due minuti accanto all’imam che declamava alcune invocazioni. Entrando nella moschea Papa Francesco, in rispetto alla tradizione musulmana, si è tolto le scarpe

L’ISIS commette i suoi crimini con l’appoggio di Israele
Per quanto il gruppo terrorista ISIS, dello Stato Islamico (Daesh in arabo) dichiari di essere un movimento per la liberazione dei mussulmani, non soltanto questo gruppo non attacca mai il regime di Israele o i suoi sostenitori ma anzi i suoi componenti, oltre a ricevere visite ed elogi dai leaders sionisti come Netanyahu, stanno ricevendo assistenza e trattamento medico negli ospedali israeliani. Perchè il regime di Israele appoggia l’Isis e viceversa?

Quelle tue scarpette rosse valgono un paio di calzini neri di una moschea blu?




Papa Francesco in Turchia, preghiera nella Moschea Blu di Istanbul




Bergoglio, prima di entrare nella Moschea Blu di Istanbul, nel secondo giorno del suo viaggio in Turchia, si è tolto le scarpe come previsto dal cerimoniale camminando con i soli calzini neri ai piedi. Bergoglio, che è stato accolto dal Gran Muftì e da un imam

LIVING POPES

La Chiesa ha bisogno di Papi viventi, per quanto cattivi siano.
Essi non distruggeranno la Chiesa, per quanto pazzi siano.
Papi viventi

Il 29 gennaio 1949, Papa Pio XII fece le seguenti osservazioni sull'importanza del Papa: “Se mai un giorno - parlando del tutto ipoteticamente – la Roma materiale dovesse venire meno; se mai questa Basilica Vaticana, simbolo della sola e unica vittoriosa Chiesa cattolica, finisse col seppellire sotto le sue macerie gli storici tesori e le sacre tombe che essa racchiude, neanche allora la Chiesa sarebbe in alcun modo demolita o spaccata. La promessa di Cristo a Pietro sarebbe ancora valida, il papato durerebbe per sempre, come la Chiesa, uno e indistruttibile, essendo fondato sul Papa allora vivente.

Evangelizzare stanca..?

IL PAPA A STRASBURGO
    

L’Unione Europea, il cui Parlamento ha ospitato una recente visita con allocuzione del Santo Padre, incentrata sul grave problema sociale della povertà e della fame nel mondo, ha sempre dimostrato un’evidente vocazione anticristiana.

Nelle imponenti assise europee non sono mai mancati deprecabili segnali d’indifferentismo religioso, quando non di riluttanza e ostilità dell’Unione verso i principi etici, culturali e storici fondanti della matrice cristiana di “nonna Europa”, come l’ha battezzata il Pontefice. Il quale, attento all’umore degli astanti, non ha ritenuto di cogliere l’occasione per rivendicare in quel poderoso consesso di notoria ispirazione massonica la specifica identità cattolica della sua accorata esortazione alla solidarietà e generosità a favore degli ultimi della Terra. 

venerdì 28 novembre 2014

Aboliamo l’insegnamento della religione cattolica, anzi commissariamola!

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PREGHIERA    29 Novembre 2014

di Camillo Langone | 29 Novembre 2014 ore 06:30
“Il documentario su un aborto chirurgico mostrato a scuola, durante l’ora di religione. Un filmato choc fatto vedere in classe per spiegare alle studentesse di 16 anni come si fa un’interruzione di gravidanza. E’ successo all’Istituto superiore Cardano di Milano. Dopo una settimana di indagini sull’accaduto, il preside Alfredo Petitto decide di sospendere l’insegnante” (Repubblica). “A seguito della segnalazione di alcuni genitori del liceo Cardano al preside dell’istituto il Servizio insegnamento della religione cattolica della diocesi di Milano ha avviato la procedura di revoca dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica del professore G.N.” (comunicato Diocesi di Milano). Ogni qualvolta si abbia la tentazione di criticare Papa Francesco ci si ricordi che in Conclave l’alternativa a Bergoglio era Scola.
http://www.ilfoglio.it/articoli/vr/123375/rubriche/preghiera-langone-bergoglio-scola.htm

Liturgia alla maltese?

Scheda. Burke: La liturgia E al centro della Comunione con Cristo

Pubblichiamo ben volentieri l'intervista rilasciata alla Radio Vaticana - in inglese - carta dal. Burke in Occasione della Presentazione degli Atti del Congresso Sacra Liturgia del 2013, in lingua italiana, pubblicati dall'editore senese Cantagalli, lo scorso 21 novembre : 


Scheda Burke: Liturgia nel cuore della comunione con Cristo

(Radio Vaticana) La riforma della sacra liturgia "è determinato non attraverso la rottura con il passato, non attraverso la rivoluzione, ma attraverso la continuità con il passato, attraverso il rispetto per la bellezza sublime della sacra Liturgia celebrata ininterrottamente lungo i secoli cristiani." Questo è stato il messaggio del cardinale Raymond Burke, citando l'insegnamento di Papa Benedetto XVI, in occasione della presentazione dei lavori della Sacra Liturgia 2013 - una conferenza sulla Sacra Liturgia, che ha avuto luogo a Roma nel mese di giugno dello scorso anno.  

Preti “di strada”, s’avanza il pensiero unico

Le dichiarazioni e i commenti che hanno accompagnato la decisione di affidare a quattro sacerdoti definiti “di strada” il commento del vangelo su Rai Uno, allargano il disagio di sacerdoti e vescovi che vedono ridotta la missione della Chiesa a una sola modalità, espressione di opzioni culturali e politiche legittime ma opinabili.

di Riccardo Cascioli
Alcuni giorni fa avevamo parlato di mal di pancia nell’episcopato italiano, ora pare che il malessere si stia estendendo a tutto il clero. E sì, perché il grande strombazzare nei giorni scorsi a proposito dei quattro preti definiti “di strada” – don Luigi Ciotti, don Vinicio Albanesi, don Gino Rigoldi, don Maurizio Patriciello – che da adesso commenteranno il Vangelo su Rai Uno (clicca qui), nel programma “A sua immagine”, ha provocato non poco disagio in tanti confratelli. Invidia? Niente affatto: a parte i quattro e pochi altri non è che normalmente i preti abbiano la smania di andare in tv. Però alla dignità del loro sacerdozio ci tengono.
Preti di strada e pagliacci di periferia.
Preti di strada e pagliacci di periferia.
E allora immaginiamo cosa devono aver provato quelle migliaia di sacerdoti con 20-30, oltre 50 anni di messa, che non sono mai andati in cerca né di strade né di periferie, ma che le loro strade e le loro periferie le hanno vissute accompagnando il popolo di Dio con cuore e intelligenza secondo le indicazioni dei rispettivi vescovi. Sentire il segretario della CEI, monsignor Nunzio Galantino, affermare a proposito dei “quattro” che in questo modo «si vuole tradurre in fatti e immagini ciò che Papa Francesco ci chiede senza sosta: quello di essere chiese in uscita e allora anche televisione in uscita», non deve essere stato piacevole. Chiesa in uscita identificata con una sola modalità di presenza, peggio: con chi ha identificato il sacerdozio con alcune scelte di carattere sociale e politico. Non bisogna infatti dimenticare che anche fra i sacerdoti impegnati in opere sociali non tutti condividono le connotazioni culturali di Ciotti e compagni.

Un altro francescano commissariabile

28 Novembre Giacomo della Marca:Un santo scomunicato 

(di Cristina Siccardi)

 
san Giacomo della MarcaIl tempo che precedette la Riforma protestante fu caratterizzato dalla solida e grandiosa opera di alcuni predicatori, fra loro uno fu davvero grande e venne anche scomunicato, si chiamava San Giacomo della Marca (1393-1476), la cui festa liturgica cade il 28 novembre. Fra il XIV e XV secolo la Chiesa era soggetta alle corruzioni e allo stesso tempo molti eretici andavano imbrogliando sia Fede che dottrina. Un poco di ordine, benché si stesse preparando il terreno sul quale avrebbe agito l’eresiarca Lutero, venne portato da questi impavidi predicatori.

Cattedrale ignorata

Eric Zemmour: "Francesco va a Strasburgo e ignora la cattedrale. 
Egli è ossessionato con il dialogo tra cristianesimo e islam "- 25 novembre 2014
Editor di The Gate latino:si è capito che le osservazioni contenute nella stampa all'aperto la Fraternità San Pio X
non sono in alcun modo qualsiasi adesione a ciò che è scritto altrove.
A differenza del solito, e anche se questo è al di là del contesto religioso, vorremmo mettere in linea questo intervento molto interessante Eric Zemmour RTL sul viaggio del Papa a Strasburgo.

Non placet

Lo Stato sta con la Chiesa, ma ai vescovi non piace
Secondo quanto riportato da Kath.net (clicca qui) escovi tedeschi si sono consigliati lunedì e martedì a Würzburg su una riforma del diritto di lavoro, per gli oltre 500 mila impiegati che lavorano per la Chiesa cattolica tedesca. Ad oggi, il diritto di lavoro ecclesiale richiede dai propri collaboratori una sintonia con la fede e la morale cattoliche. Non si tratta evidentemente di esigere l’impeccabilità dei propri dipendenti, ma di prendere decisioni pubbliche di vita che non contrastino con l’insegnamento del Magistero.  

Pastori o burocrati?

Francesco va in città

La nuova pastorale: “Non siamo più nella cristianità”

Il cuore oltre l’ostacolo: la chiesa non è più maestra, ma non sia “relativista”


Papa Francesco (foto LaPresse)
Roma. “Una vera trasformazione ecclesiale. Tutto pensato in chiave di missione. Un cambio di mentalità pastorale”. E’ la richiesta avanzata stamattina dal Papa, dinanzi ai partecipanti del Congresso internazionale sulla pastorale delle grandi città. Il suo intervento, lungo e non formale – “vorrei essere un po’ spontaneo e non ho avuto tempo di fare un discorso formale” – ricorda in più punti quanto da lui detto lo scorso anno ai vescovi del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) durante la Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro: “E’ giunto il momento di porci degli interrogativi, di fare un esame di coscienza: siamo più pastori o burocrati?”.

Sfidenzio

Padre Volpi "rettifica". Ma non chiarisce

Egregio Direttore, 
Faccio seguito all'articolo riferito alla mia persona e intitolato "Il caso Forte, le tariffe e… Quanti mugugni tra i vescovi", pubblicato a firma di Matteo Matzuzzi il 25 novembre 2014 sul sito da Lei diretto per esercitare al riguardo il mio diritto di rettifica a norma delle vigenti Leggi sulla Stampa.
Al riguardo chiarisco quanto segue:
I) La mia presenza all’Assemblea autunnale della Conferenza Episcopale Italiana, come a tutte le altre Assemblee, è dovuta al fatto che vengo convocato in ciascuna di tali circostanze nella mia qualità di Segretario Generale della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori, a prescindere da chi mi indirizzi la relativa convocazione; 
II) In tale circostanza, alcuni Ordinari mi hanno avvicinato per consultarmi in merito alla vicenda dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, di cui sono Commissario Apostolico; 
III) E’ opportuno, e rientra nella prassi prudenziale della Chiesa, che ciascun Moderatore Supremo di un Istituto di Vita Consacrata venga consultato dall’Ordinario prima che questi decida in merito all’accoglienza da accordare ad un Religioso suo suddito, specie se Sacerdote.
IV) Qualora Monsignor Galantino abbia raccomandato ai Vescovi di conformarsi con tale prassi, ciò rientra nelle sue competenze di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. 
Con ossequio.
                                       Padre Fidenzio Volpi OFMCapp.
                                       Commissario Apostolico

giovedì 27 novembre 2014

Non sufficit..!

Sulla beatificazione di Pio XII, il Papa che fermò le “marocchinate”

pio
Pio XII intervenne per fermare le “marocchinate” a Roma e nel resto d’Italia durante la seconda guerra mondiale. Lo storico Pier Luigi Guiducci, da sempre impegnato a sfatare il “mito nero” di un Pacelli amico dei nazisti ed antisemita costruito soprattutto in ambito comunista, fornisce nuovi documenti inediti sull’attività del Pontefice che guidò la Chiesa dal 1939 al 1958.
Stavolta però non si fa riferimento all’azione caritatevole di Pio XII in favore degli ebrei, ma ai suoi interventi rivolti a porre fine alle atrocità compiute dai marocchini, inquadrati nell’esercito francese che combatté al fianco degli anglo americani. Con il termine “marocchinate” si intendono gli stupri di massa compiuti dagli arabi a danno di donne, bambini, adolescenti di entrambi i sessi, suore, alle depredazioni di chiese e conventi, all’uccisione o alla mutilazione di sacerdoti, mariti, padri di famiglia, che tentarono di opporsi alle violenze e di difendere invano mogli, madri, figlie, sorelle.

Polli e tacchini x gattolici (andranno in Paradiso anche loro?)

Preti di strada, giullari di corte


Preti di strada, cast and crew.
Preti di strada, cast and crew.
“Il vento è cambiato”, dice uno dei quattro, don Vinicio Albanesi, che aggiunge: “Speriamo che duri”. Il nuovo corso incoraggiato dall’attuale vescovo di Roma, Papa Francesco, impegna la Rai ed è perciò che lo spazio televisivo della domenica sarà affidato esclusivamente a operatori religiosi impegnati nel sociale. Dio ce ne scampi, con don Albanesi, a spiegare l’Evangelo, ci saranno anche don Luigi Ciotti, don Maurizio Patriciello (quello della Terra dei Fuochi) e don Gino Rigoldi.

Tacchini e polli x puritani

Reality & Mito riguardo Ringraziamento

Marian T. Horvat. Ph.D.
Ringraziamento come lo conosciamo oggi, ha poco a che la presunta "prima del Ringraziamento" nel 1621 a Plymouth. Il festival, con le sue profonde radici protestanti è quella modellata da miti, non vera storia, a differenza di feste cattoliche e Santi Giorni, saldamente radicata nelle vicende della vita di Nostro Signore, la Madonna e Santi. Infatti, fino al 19 ° secolo , Ringraziamento era rigorosamente un evento puritano, senza alcuna influenza sul resto del popolo americano, commemorato come giorno di raccolta 'veloce e di ringraziamento' la cerimonia.Inoltre, che "giorno" è stata celebrata spottily solo nel New England Uniti, in alcune regioni, e non altri, e mai su una data fissa.

festa di ringraziamentoQuesto idilliaco prima del Ringraziamento dipinta nei primi anni del 20 ° secolo è una favola, non la realtà
Alcuni celebrato come già da ottobre, altri più tardi di gennaio. E alcuni anni nella sua prima storia, se il raccolto non è stato buono o il tempo inclemente, è stato semplicemente ignorato. Per fissare una festa commemoratory annuale, beh, che sarebbe appena stato troppo cattolico per Puritan gusti. Ora, ecco il dato davvero sorprendente: Fino alla metà del 19 ° secolo, il caso di una festa condivisa dai primi puritani con gli indiani Wampanoag nel mese di ottobre del 1621 era completamente sconosciuto. 

Le chiavi di Pietro?

Geopolitica vaticana. Quando Pietro consegna le chiavi all’ONU

aereo
Il 25 novembre, interpellato dai giornalisti sul volo di ritorno da Strasburgo a Roma, papa Francesco si è di nuovo espresso su come fronteggiare la guerra d’aggressione scatenata dallo Stato islamico:
“È vero, c’è la minaccia di questi terroristi. Ma c’è anche un’altra minaccia, ed è il terrorismo di Stato, quando le cose salgono, salgono, salgono e ogni Stato per conto suo si sente di avere il diritto di massacrare i terroristi, e con i terroristi cadono tanti che sono innocenti. Questa è un’anarchia di alto livello che è molto pericolosa. Con il terrorismo si deve lottare, ma ripeto quello che ho detto nel viaggio precedente: quando si deve fermare l’aggressore ingiusto, si deve fare con il consenso internazionale”.

Il cappello sul Ventitre


Cattolici sconcertati dall’Auschwitz/nuovo Golgota dei cattolici Vingt-Trois e Patrick Desbois


In apertura di post pubblichiamo innanzitutto una traduzione riassunta delle dichiarazioni rilasciate a Parigi il 28 ottobre 2014 (1)  da tale  André Vingt-trois, di professione cardinale.
(…) << Questa volontà di occultare>> i crimini contro gli ebrei riflette, <<la volontà metafisica di far sparire, non solo le tracce del crimine, ma anche le vittime>>, spiega il Cardinale Vingt-Trois a proposito dei crimini nazisti.
(…) << L’obbiettivo, spiega, é che non si veda più, che non si sappia più, che non si possa più identificare chi era stato preso, chi era stato sterminato, chi era statodestinato a sparire perché ebreo o zigano. Questa volontà di sterminio fa della Shoah non solo il dramma che conosciamo per quelle vittime ebree e, per le famiglie di quelle vittime ebree, ma lo rende anche, in qualche modo un paradigma dello sterminio antropologico>>. Ci vede la <<negazione dell’uomo davanti a Dio>> (…)

Essa va disseminata ovunque.

Le meraviglie della “Medaglia Miracolosa”

Medaglia Miracolosa(di Roberto de Mattei) Chiunque si rechi a Parigi ha la possibilità di visitare la cappella della Medaglia miracolosa, al numero 140 rue du Bac, dove nel 1830 la Beata Vergine Maria apparve più volte ad una umile suora, poi elevata agli altari, Caterina Labouré.
Da queste apparizioni ha origine la Medaglia miracolosa, così detta non solo per la sua origine celeste, ma per i suoi straordinari effetti sulle anime e sulla società. Caterina era una giovane novizia di ventiquattro anni, di umili natali, che aveva coronato da pochi mesi il suo ardente desiderio di entrare nelle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli.

Pastori, teologi ed atei devoti

ANTONIO LIVI E GIULIANO FERRARA:
PASTORI, TEOLOGI ED ATEI DEVOTI.
DUE MONDI E DUE LINGUAGGI DIVERSI


In risposta ad un articolo del quotidiano Il Foglio diretto da Giuliano Ferrara:
Autore Antonio Livi
Autore
Antonio Livi
Nella celebre intervista concessa a Eugenio Scalfari, Bergoglio arriva a sostenere che “il Figlio di Dio si è incarnato per infondere nell’anima degli uomini il sentimento della fratellanza”. Quindi, per il Papa, che fa dell’antropocentrismo spinto e della “teologia dell’incontro” la cifra distintiva del suo pontificato, sparisce la finalità redentiva della kenosis del Figlio. Cristo si è incarnato per redimere l’uomo dalla schiavitù del peccato originale (anche questo sparito dal “magistero” bergogliano in luogo di un inaccettabile e pernicioso cainismo) e, attraverso la croce, farlo rinascere alla vita nuova della Risurrezione. Questo dice il cattolicesimo. Qui e solo qui è possibile la vera fratellanza in Cristo che non è quella umanitarista da ong e sentimentalista, tanto sbandierata quanto inaccettabile, di Papa Francesco [articolo integraleQUI].
ferrara de Mattei
il direttore del Foglio Giuliano Ferrara e lo storico Roberto de Mattei dell’Università Europea di Roma, durante una conferenza presso la Fondazione Lepanto
Il mio amico Giuliano Ferrara dice, anche in questa occasione, cose giustissime, ma come sempre le dice da un punto di vista che non mi coinvolge.

mercoledì 26 novembre 2014

Tormentone d'oltretevere

Emanuela Orlandi rapita da Banda della Magliana? “Depistaggio”

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha fatto pulizia di anni di ipotesi assurde, dal coinvolgimento di Renatino De Pedis della Banda della Magliana, a quello di Marco Fassoni Accetti. Il flauto di Emanuela scoperto...in biblioteca


ROMA – Mistero Emanuela Orlandi. Che il tormentone durato anni su “Renatino” (Enrico De PedisBanda della Magliana) fosse solo un depistaggio mediatico lo ha ammesso chiaro e tondo anche il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi  pochi giorni fa, nel corso dell’esordio a Viterbo del Salotto delle sei – Giallo Cronaca.
Per sentire e veder definire patacca il depistaggio basta guardare un’ora e sei minuti di un video. Notizia clamorosa questo ripensamento, esposta con foga e spiegata con convinzione perfino dal giornalistaFabrizio Peronaci del Corriere della Sera, ospite anche lui a Viterbo nonché coautore con Pietro del libro “Mia sorella Emanuela”. Notizia clamorosa, ma taciuta da tutti.