ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 3 gennaio 2015

Zizzania nel grano

Che succede alle finanze dei Francescani

Che succede alle finanze dei Francescani

Numeri, fatti e ricostruzioni
E’ finito un anno nefasto per i Francescani? In effetti, il 2014, ha visto Papa Francesco aprire l’Anno dedicato alla vita religiosa e si è concluso con la vicenda dell’indagine giudiziaria in corso sulle finanze dei Frati Minori francescani che, secondo le indiscrezioni, sembrerebbero sull’orlo della bancarotta. Il «cospicuo ammontare di debiti» in cui versa la Curia generale dell’Ordine, a causa di una serie di operazioni finanziarie dubbie e spericolate, è stato ammesso dallo stesso Ministro Generale P. Michael A. Perry OFM, in una lunga lettera pubblica, datata 17 dicembre 2014, in cui si ammette la «penosa» situazione in cui versano oggi.

Appassionata fratellanza?

Bergoglio, il rabbino Skorka, la laurea honoris causa e l’attesa dell’Anticristo

La curiosissima e fraterna amicizia tra Bergoglio e l'esponente
dell'ebraismo moderno, Abraham Skorka.
Se attendono due Messia diversi e contrari, come mai tutta questa 
appassionata fratellanza? 
Premessa a cura della Redazione di "Qui Europa"
Papa Francesco - Skorka - Ecumenismo
 Lo stile di Bergoglio                                                                                                   
Roma, Buenos Aires – Fin dai primi mesi della sua "particolare" elezione abbiamo imparato a conoscere e - in diverse occasioni, a tratti - ad apprezzare Papa Francesco (come dimostrano dozzine di articoli in archivio – vedi es.: Papa Francesco conquista il Mondo) nonché a salutarlo con benedizioni e lodi all'indomani della sua "nomina": investitura sia pur non del tutto conforme alla tradizione della Chiesa, viste le poco ortodosse  - se non rivoluzionarie – "dimissioni" di Benedetto XVI (vedi qui Papa Benedetto XVI si Dimette! Evento Storico). Ma a distanza di oltre un anno non poche uscite quantomeno "originali" sono emerse dall'analisi del suo modo di agire e di "confrontarsi" (specie con due mondi apparentemente lontani, ma vicinissimi per estrazione…. come l'ebraismo e il protestantesimo - vedi qui Papa Francesco simpatizza con i protestanti. Dalla scomunica alla legittimazione? e qui Il Messia del Talmud e quell’abbraccio inopportuno) e dall'analisi del "personaggio Bergoglio", sia oggi che negli anni passati, da cardinale e vescovo.

Scuola di apostasia

"Imparare da Lutero"?

La nuova chiesa, nella quale stiamo - come credenti - vivendo, sta superando se stessa: vorrebbe che i fedeli trovassero nell'eresiarca, apostata e spergiuro Martin Lutero la propria fonte d'ispirazione. Questo è il pensiero del cardinale tedesco Marx (nomen omen ....), come ci ricorda Rorate Caeli.
Ma c'è anche chi (il card. Koch), che, alcuni anni fa - sotto Benedetto XVI - si affrettava a rifiutare qualsiasi celebrazione - in ambito cattolico - del V centenario della c.d. riforma protestante avviata da Lutero (vqui), ma che, adesso, sotto altro clima papale, dopo aver elaborato un documento unitario in merito (vqui), giunge ad annunciare celebrazioni unitarie tra cattolici e luterani per .... ricordare (???) Lutero ed il suo scisma e la sua eresia (la c.d. riforma appunto) (vqui).
In tale contesto, l'uscita del card. Marx appare coerente ....

La difesa (?) dell' ipocrita


Il vescovo cerca una soluzione per le unioni omosessuali e i fedeli lo accusano di "non essere cattolico"


Fa male al cuore accorgersi di cattolici che scomunicano quei vescovi che, con fatica, cercano un equilibrio tra l'insegnamento tradizionale della chiesa sulla famiglia e "un atteggiamento rispettoso e non giudicante nei confronti di persone che vivono unioni dello stesso sesso" (Instrumentum laboris n. 113).
Avviene che il vescovo di Anversa Johan Bonny - che diversi osservatori danno come futuro presidente della conferenza episcopale belga - rilasci un'intervista al periodico fiammingo De Morgen e che ci siano cattolici che lo accusino di non essere cattolico.Ecco le dichiarazioni:
Dobbiamo cercare in seno alla chiesa un riconoscimento formale della relazioneche vivono numerose coppie bisessuali e omosessuali. Come nella società esiste una diversità di istituti giuridici per le coppie, così anche bisognerebbe ci fosse una varietà di forme di riconoscimento nella chiesa

Vamos a bailar

Tango in San Pietro mentre la barca va alla deriva

Vittorio Messori, all’indice per timide obiezioni della vigilia di Natale, superato in breccia da questo saggio

Difensore della Tradizione cattolica, lo storico De Mattei si esprime qui contro la chiesa di Francesco che rischia uno scisma ed è teatro di una guerra di idee tra cardinali di intensità inaudita. In ballo la nozione di Vangelo. I nomi degli attori di questo naufragio prossimo e impossibile.


foto LaPresse
Forse gli storici di domani ricorderanno che nel  2014 in piazza San Pietro si ballava il tango, mentre i cristiani venivano massacrati in oriente e la chiesa era sull’orlo di uno scisma. Questa atmosfera di leggerezza e di incoscienza non è nuova nella storia. A Cartagine, ricorda Salviano di Marsiglia, si ballava e si banchettava alla vigilia dell’invasione dei Vandali e a San Pietroburgo, secondo la testimonianza del giornalista americano John Reed, mentre i bolscevichi conquistavano il potere i teatri e i ristoranti continuavano a essere affollati. Il  Signore, come dice la Scrittura, acceca chi vuole perdere (Gv 2, 27-41).

El concierto de la Pampa...

Come si allunga la lista degli avversari di Papa Francesco


Che cosa ribolle dentro e fuori il Vaticano
Tutti i nemici del Papa, scrive Repubblica lanciando una doppia pagina di analisi sulla resistenza (forte) che sta incontrando Francesco nell’attuare la sua riforma spirituale e curiale. Nota Marco Ansaldo che “il nodo della Chiesa riformista di Bergoglio è arrivato al pettine. O lo si scioglie o lo si taglia. Dopo la clamorosa rinuncia al pontificato di Benedetto XVI, l’improvvisa comparsa di un Pontefice argentino, con il nome impegnativo di Francesco, ha travolto i credenti e la gerarchia”.

LA LISTA DEI NEMICI SI ALLUNGA

El trombòn de la pampa

Saxophone cardinal

Poliglotta, musicista, ciarliero e callejero. Maradiaga, un vicePapa nella “rivoluzione” di Francesco

Il cardinale honduregno Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga
Roma. Lui, a differenza del Papa, la poltrona bianca in mezzo all’aula Nervi piena di gente in attesa del concerto per l’Anno della fede di certo non l’avrebbe lasciata vuota. Il cardinale honduregno Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga è un appassionato di musica, pop e classica. Se ne intende, è stato maestro di musica sacra e canto gregoriano, ha messo in piedi dal nulla bande e orchestre più o meno professionali, è capace di suonare ben sette strumenti: sassofono, pianoforte, fisarmonica, organo, batteria, contrabbasso, clarinetto.

Gli unti della misericordina

C'è aria di "Tribunale del popolo" nella Chiesa


È un dato di fatto. Chi vive di ideologia perde il senso del ridicolo. Solo così si può spiegare il crescendo di attacchi – e anche insulti – a Vittorio Messori per l’articolo pubblicato il 24 dicembre sul Corriere della Sera e da noi ripubblicato il 28 dicembre (clicca qui). Commenti feroci di cui abbiamo dato un saggio ieri (clicca qui), ma che sono straordinariamente ampi e che hanno trovato il loro vertice in una petizione online per “Fermare gli attacchi contro papa Francesco” (clicca qui), in cui l’articolo di Messori è giudicato addirittura «una dichiarazione di guerra» e «un avvertimento di stampo mafioso», evocando dei «mandanti» non meglio specificati. 

venerdì 2 gennaio 2015

BERGOGLISMI

– NON SOLO L’ELOGIO A BENIGNI, FRANCESCO REVOLUTION ANCHE NELLE PAROLE: SI INVENTA ‘’NOSTALGIARE’’, ‘’MAFIARSI’’ - PRIMA LO FACEVA SOLO IN SPAGNOLO - ALLA CURIA A NATALE DISSE CHE ERA AFFETTA DA ‘’MARTALISMO’’ - - - -

Nel suo intervento, Papa Francesco ha citato anche Roberto Benigni: «Diceva qualche giorno fa un grande artista italiano che per il Signore fu più facile togliere gli israeliti dall'Egitto che togliere l'Egitto dal cuore degli israeliti»….

2015 in Vaticano: “hasta la revolución” ?

2015 in Vaticano: nuove nomine sul tavolo e indiscrezioni sulla ‘rivoluzione’ di Francesco


piazza-san-pietro_102655-1152x864Il 2015 è atteso in Vaticano soprattutto per le nuove nomine che si appresta a varare Papa Francesco. Il primo banco di prova utile sarà il concistoro del 14 e 15 febbraio dove si procederà a proclamare dieci nuovi cardinali. Infatti per quella data gli attuali 112 cardinali elettori, quelli cioè che non avendo raggiunto gli ottant’anni possono concorrere all’elezione di un eventuale nuovo papa entrando in Conclave, si ridurrà di ulteriori due caselle, poiché andranno “in pensione” il Governatore emerito del Vaticano Giovanni Lajolo e l’arcivescovo emerito di Jakarta Julius Riyadi Darmaatmadja, gesuita come Bergoglio.

Piace alla gente che non piace

Il Papa degli italiani

La messa d'incoronazione di Rep. Per Bergoglio Che piace alla gente

Papa Francesco (foto LaPresse)
Commentando l'Indagine su "gli italiani e lo Stato" condotta Da Demos per la Repubblica, Il sociologo Ilvo Diamanti mette in piano primo la solitudine dei Cittadini e la Loro Fiducia soltanto in Papa Francesco.

Non dire falsa testimonianza..

 
Sui travisamenti e sugli errori di Roberto Benigni in merito ai Dieci Comandamenti

Dinanzi alla confusione imperante, stupisce che alcuni cattolici, pur lodevoli sotto diversi aspetti, facciano del comico Roberto Benigni un grande artista, specie dopo la sua ultima performance sul Decalogo. C'è stato nei giorni immediatamente precedenti il Natale persino qualche sito, che vorrebbe definirsi cattolico ed "amante del bello", che ha voluto "donare" ai propri inavvertiti utenti persino le due performance del suddetto "artista" per chiunque se le fosse perse su RAI 1.

Papolitics

Papa Francesco è contro i demagoghi. Ma in Venezuela…

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Le posizioni di papa Francesco in campo economico continuano a suscitare dibattito, come hanno mostrato i precedenti post. Ma è discussione aperta anche sui suoi atti politici.
Dal Cile il professor Carlos A. Casanova, del Centro per gli studi tomistici della Universidad Santo Tomás, nel reagire vivacemente a chi addebita come un limite e una colpa a Jorge Mario Bergoglio il suo essere latinoamericano, mette a fuoco un caso di cui ha una conoscenza diretta, quello del Venezuela, dove a suo giudizio il papa ha indebolito, invece che sostenuto, la coraggiosa azione dei vescovi contro la deriva “totalitaria” dei regimi prima di Chávez e oggi di Maduro.

Da dies irae a dies obscuritatis


Nello scontro tra Germania e Africa la chiave di interpretazione del Sinodo
di George Weigel*
Il 19 novembre 1964, la bozza del testo della Dichiarazione sulla Libertà di Religione, del Consiglio Vaticano II, venne improvvisamente eliminata dall’agenda e un voto su di essa rimandato per un anno. L’annuncio di questa decisione inaspettata, causata dalla richiesta di vescovi italiani e spagnoli, che si pensava fossero contrari alla Dichiarazione, portò a una situazione caotica. Una petizione a Papa Paolo VI venne rapidamente redatta e firmata da centinaia di padri conciliari, che chiedevano al papa di permettere un voto sulla Dichiarazione prima che il concilio si aggiornasse nel suo terzo periodo, nel giro di due giorni. Paolo VI decise che, nonostante le proteste della maggioranza, le procedure non dovessero essere violate e che il voto dovesse essere rimandato fino al quarto periodo conciliare, nell’autunno del 1965. A quel punto, promise Paolo VI, la Dichiarazione sarebbe stata inserita al primo punto in agenda.
Non si verificò più nulla di simile a questo Giovedì Nero (che un raffinato latinista quale John Courtney –Murray preferì chiamare come il diaes irae, il giorno dell’ira) in cinquant’anni di storia della Chiesa cattolica, almeno fino a un altro giovedì: il 16 ottobre 2014, verso la fine del Sinodo Straordinario sulla Famiglia, convocato da Papa Francesco per preparare un’agenda del Sinodo Ordinario sulla Famiglia, previsto per l’ottobre 2015.

Sussurri strazianti e pene penose

Messori-Tornielli: altre dolorose incomprensioni, nel mondo cattolico in lacerazione?
Pubblicato 1 gennaio 2015 | Da Antonio Righi

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Recentemente il giornalista cattolico più letto al mondo, di orientamento “conservatore”, Vittorio Messori, ha scritto sul Corriere un pezzo su papa Francesco. Nulla di dissacrante. Nulla di eccessivo. Alcune considerazioni di un fedele che trova che certi messaggi lanciati dal pontefice siano molto belli, apprezzabili, condivisibili, altri invece no. Ci sono un po’ di persone che talora rimangono disorientate. Che non capiscono, che trovano alcune affermazioni ambigue. Che poi, magari le vedono smentite dalla sala stampa vaticana stessa…

giovedì 1 gennaio 2015

Meglio minoranza che minorati

Bilancio
VATICANISTA DE LA STAMPA
01/01/2015
«All'interno di una frangia, per fortuna minoritaria, della Chiesa c'è da accogliere con maggiore convinzione, sensibilità, attenzione e disponibilità questa ventata nuova che Papa Francesco sta portando sulla scia di quello che già i Papi precedenti ci avevano detto. E lo dico con grande serenità». Così mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Ionio, traccia un bilancio del suo primo anno come segretario della Cei.«È molto probabile - ha aggiunto - che il linguaggio, il tipo di approccio che Papa Francesco ha con le realtà stia facendo capire meglio cose che già Papa Benedetto aveva detto, che già Papa Giovanni Paolo II aveva chiesto. Quindi, io vedo per la nostra Chiesta italiana, che da parte di alcuni è necessario fare un ulteriore scatto.

"...fuori di Roma, malgrado Roma, contro Roma..."

01:16:39


 Conferenza del prof. Corrado Gnerre





  • Episcopato modernista o indocile ed incosciente

    SAN PIO X: “RISPONDO PUNTO PER PUNTO”
     Il 14 ottobre del 1911 san Pio X scrisse una Lettera di risposta (intitolata “Rispondo punto per punto” al Vescovo di Cremona mons. Geremia Bonomelli[1], che per il suo 80mo compleanno aveva inviato (con una lettera di accompagnamento) in omaggio a san Pio X un suo recente libretto[2] su tre Senatori italiani:
    Thaon di Revel, Tancredi Canonico e Antonio Fogazzaro, che era stato condannato per modernismo dallo stesso san Pio X.
    Nella sua Lettera di risposta papa Sarto esprime stupore e disappunto per il fatto che il Vescovo di Cremona presenta la vita e le opere di tre personaggi in odore di modernismo, di cui uno condannato formalmente, senza esprimere nessun giudizio sulla loro ortodossia dottrinale. Quindi San Pio X rinnova la condanna del modernismo con parole molto forti e risponde all’accusa rivoltagli dal Bonomelli di essere troppo severo nei confronti del modernismo e dei modernisti. Infine affronta il problema della “Questione romana” sollevata dal Bonomelli nella sua lettera.
    Vediamo il testo della Lettera di San Pio X.

    Bilocazioni all'argentina e spettri vaganti cercansi

    Papa Francesco: attenti al sosia!
    papa_francesco1-586x390[1]-Redazione- Talvolta siede su una panchina, altre volte passeggia senza fretta, di quando in quando si fa scattare qualche fotografia con i turisti che glielo richiedono.
    Vestito di bianco, papalina in testa, è identico in tutto e per tutto a Papa Francesco: potrebbe essere il suo gemello, che si spaccia per il Pontefice. In realtà non vi è alcun legame di parentela e, quello che gira per Roma scatenando la curiosità dei turisti e la preoccupazione in Vaticano, altri non è che un sosia polacco di Beroglio, che si spaccia appunto come Pontefice.
    L'ultima sua apparizione è stata mercoledì scorso: diversi cittadini lo hanno incrociato a bordo di un'utilitaria a pochi passi dal Colosseo e si sono convinti che fosse, effettivamente, il Santo Padre.

    La furia del Fanzaga



    RICEVIAMO E RISPONDIAMO
    Medjugorie, Francesco I e radio Maria
    Caro direttore,
    pur invecchiando, le mie facoltà intellettuali e critiche non si sono affievolite, anzi! Direi che si sono rinforzate, cosa che non avveniva in gioventù durante il Concilio Vaticano II, vissuto da me e da tanti altri cattolici, proprio a Roma dove lavoravo, con una certa indifferenza ed una certa “acquiescenza” verso tutto ciò che veniva deciso in quella storica assise, credendo che ne sarebbe uscito qualcosa di “veramente buono” e “fortificante” per la Santa Chiesa, oltre a tante conversioni ed aumento della Fede. Ma, ahimè! si è visto come sono andate a finire le cose.
    Adesso prendo spunto dal bellissimo articolo “La Commedia nella Tragedia, ovvero dell’Ipocrisia” (a firma di L. P.), pubblicato nel n. 16 del 30 settembre 2014, riguardante i comportamenti di papa Bergoglio “alias Francesco” (come ama farsi chiamare). L’articolo illustra magnificamente l’attuale sfascio della Chiesa cattolica “diretta” (si fa per dire) da un Papa che ne combina di tutti i colori ed i cui comportamenti e detti lasciano alquanto dubbiosi e perplessi sulla sua autentica fede di Vicario di Cristo (e lo dico con la mia testa e non con quella dei mass media stupiditi dalla valanga di informazioni televisive e giornalistiche “politicamente corrette”), e mi fa molto riflettere su una trasmissione di Radio Maria recentemente ascoltata.

    "l'ovile è aperto!"

    Le pecore cercano di svegliare il dormiente pastore : "l'ovile è aperto!"

     

    E' bastata una tenue, garbatissima e realistica critica su alcuni aspetti dell'attuale Pontificato scritta da un elegante "signore" del giornalismo italiano il Vaticanista ( con la maiuscola) Vittorio Messori    sul più importante Quotidiano Italiano,  per scatenare le  difese, non richieste,  dei soliti "guardiani della rivoluzione", gli accesi novelli giacobini che con un insolito iper-attivismo stanno monopolizzando , non solo mediaticamente, questo Pontificato " primavera della Chiesa".

    Ratzinger e Bergoglio Il Vaticano e il mondo nel 2015


    In quest’anno che finisce domani, diverse cose mi hanno lasciato perplesso. 
    Una è stata la quasi totale assenza di una degna celebrazione di un importante anniversario: i cento cinquant’anni del Syllabus di Pio IX. Questo documento del magistero della Chiesa, così realista nell’analisi e nella condanna dei principali errori del mondo moderno, è stato profetico nel prevedere le nefaste conseguenze che sarebbero sopraggiunte per tutta la Cristianità, se ci fosse stata una capitolazione della Chiesa di fronte agli idoli dell’uomo moderno, come di fatto si è verificato.

    mercoledì 31 dicembre 2014

    MEDITAZIONE PER LA FINE DELL’ANNO

     “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia” (Gv 1, 16).MEDITAZIONE PER LA FINE DELL’ANNO


    1. “Figlioli, questa è l’ultima ora . . .”; con queste parole inizia la prima lettura della liturgia d’oggi, tratta dalla lettera di San Giovanni Apostolo (1 Gv 2, 18). Questa lettura è fissata per il 31 dicembre, il settimo giorno dell’ottava di Natale. Quanto attuali sono queste parole! Quanto efficacemente risentiamo la loro eloquenza noi qui riuniti, nel momento in cui scoccano le ultime ore di quest’anno, che volge alla fine. Ogni ora del tempo umano è in certo senso l’ultima, perché sempre unica e irripetibile. In ogni ora passa qualche particella della nostra vita, una particella che non tornerà più. E ognuna di tali particelle – benché non sempre ce ne rendiamo conto – ci proietta verso l’eternità.

    Forse le ultime ore di questo giorno – quando l’anno del Signore 2014, volge al declino – ce ne parlano meglio di qualsiasi altra ora solita.

    Annus orribilis

    31 dicembre 2014. Termina un anno di orrori

    Redazione
    Chiudiamo un anno terribile. Con l’inizio del 2015 ricordiamoci che, se solo lo vogliamo realmente, abbiamo le armi per fermare la folle corsa verso la distruzione.
     .
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    Chi è Padre Damon Jonah Kelly? È un monaco scozzese che, ci informa oggi il sito NoCristianofobia, è stato arrestato a Cambridge “per aver rivendicato la paternità di volantini, in cui definiva omosessualità, fornicazione, contraccezione, eutanasia, aborto e divorzio per ciò che sono ovvero peccati, specificando come il mondo gay corrompa «le giovani generazioni»”.
    Se Riscossa Cristiana volesse eleggere “l’Uomo dell’anno”, questi potrebbe essere padre Damon Jonah Kelly, ultimo esempio di una repressione demoniaca che la”civilissima” Europa ormai attua in una preoccupante indifferenza generale, con un sistema mediatico tutto teso ad esaltare le “civili conquiste”, che sul filo conduttore di un comune orrore che sembra non avere mai fine, difendono aborto, omosessualità, eutanasia, in attesa di nuove e ulteriori perversioni.

    Il drago e il cavaliere

    Ogni storia di draghi e cavalieri che si rispetti contempla un drago cattivo, un cavaliere bello e forte e una principessa bellissima da salvare. Anche questa storia, che vuole nel suo piccolo farsi rispettare, conosce un drago, un cavaliere e una principessa. Sulla cattiveria del drago nessuno ha mai dubitato; sulla forza e la bellezza del cavalieri più o meno tutti; sulla principessa si è dubitato persino esistesse. Ma andiamo con ordine.
    C’era una volta, e per ogni volta che un uomo nasce e cresce ci sarà sempre, un cavaliere e un drago. Vivono entrambi nello stesso posto, come l’ombra con la figura che proietta, ma vengono da posti diversi. Ed è per questo che il cavaliere cerca da sempre e per sempre cercherà di farlo, di sconfiggere il drago. È una lotta serrata, fatta di inganni e meschinità, di paure e le debolezze, errori, limiti e ferite di ogni tempo. Il drago c’è, nessuno (a parte gli stolti) può negarlo. C’è chi impara a conviverci trasformandosi anch’egli in bestia.

    Il male non è un fumo

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    Intervento del dott. Renzo Puccetti, vicepresidente Ass. Vita è, tenuto il 28/12/2014 nella parrocchia di San Biagio, diocesi di Pisa.
    Cartello “PACE” ai piedi dell’altare.
    La scorsa settimana sono stato colpito da un cartello posto ai piedi dell’altare in una chiesa non troppo lontana. Sul cartello era scritta la parola “PACE”.  Il corpo delle lettere conteneva delle immagini: un uomo armato, lo scoppio di una bomba, un bambino affamato extracomunitario.
    Nel 2014 l’agenzia ONU per i rifugiati calcola che nel Mediterraneo sono morti 3.419 migranti. Gli aborti in Italia nel 2013 sono stati 102.644, un numero pari a 30 volte i migranti morti nel mediterraneo. Dal 1978 al 2013 sono stati 5.538.322 gli aborti effettuati legalmente in Italia. Immaginate che siano scomparsi tutti gli abitanti di 6 regioni: Trentino, Umbria, Marche, Abruzzi, Molise, Basilicata.
    Nel mondo ogni anno muoiono 11 milioni di persone per fame. Ma nel mondo ogni anno si effettuano anche 44 milioni di aborti, 84 al minuto, una cifra 4 volte più alta del numero spaventoso di morti per fame.

    Porre rimedio.

    Il cattolicesimo è fatto così: i mali del prossimo si vincono, innanzitutto, vincendoli nella propria persona, offrendo il proprio corpo e la propria anima a Cristo come umile e docile mattone per la costruzione del suo regno.

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    martedì 30 dicembre 2014
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    E’ pervenuta in Redazione:
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    Caro Alessandro Gnocchi,
    le scrivo per dirle il mio consenso per l’iniziativa della preghiera di riparazione a cui avete dato vita attraverso Riscossa Cristiana. E vorrei aggiungere qualche considerazione per sapere che cosa ne pensa.
    A mio avviso, ci sono sempre due aspetti nelle diverse iniziative che nascono nel mondo cosiddetto tradizionale. Uno attiene alla buona volontà dei fedeli, l’altro all’oggettiva necessità di una iniziativa.
    Questa vostra parla della buona volontà e si fonda su una necessità oggettiva. Avete fatto bene a presentarla e a sollecitare i fedeli ad aderirvi.

    Scisma pro multis?

    Per qualche ostia ai divorziati, la chiesa tedesca verso lo scisma


    Il cardinal Reinhard Marx
    Roma. La conferenza episcopale tedesca gioca d’anticipo e fa sapere al mondo che l’orientamento da seguire in materia di famiglia e matrimonio è quello ampiamente illustrato dal cardinale Walter Kasper nella sua relazione al collegio cardinalizio e in numerose interviste successive al concistoro dello scorso febbraio. E’ il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga nonché capo dell’episcopato di Germania, a dettare la linea nel corso d’una conferenza stampa a cavallo delle festività natalizie.

    I “falsi profeti” ...

    I “falsi profeti” si preparano per il Sinodo del 2015

    sinodo2015(Mauro Faverzani) Che nella Chiesa vi siano voci discordi o addirittura contrapposte alla Dottrina ed al Magistero, non rappresenta una novità. Al punto da indurre lo stesso san Giovanni, nella sua Prima Lettera al capitolo 4, a mettere in guardia dai «falsi profeti»: «Ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo» (cfr. 1 Gv 4, 1-3). Come individuarli? E’ piuttosto semplice: