ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 18 marzo 2015

La vi minuscola, da campo

Il posto della grazia e del soprannaturale nel travaglio della teologia cattolica più recente

 

C’è un pericolo incombente sopra qualsiasi teologia contemporanea, e specialmente sopra quella cristiana e cattolica; un pericolo difficile da combattere perché viene sovente presentato non come tale, ma come un giusto e doveroso adeguamento allo “spirito dei tempi”, vale a dire della modernità: una tendenza sempre più marcata e sempre più diffusa verso una concezione naturalistica del mondo e, implicitamente, della religione stessa.
In altre parole: non si adora più il Creatore, ma le creature; non si ripone più ogni fiducia nella Provvidenza, ma nella ragione umana; non ci si attende il riscatto dalla grazia, ma dall’azione dell’uomo; non ci affida più allo Spirito, ma alla tecnica; non ci si riconosce peccatori e bisognosi di redenzione, perché ci si vuol redimere da sé: e, del resto, che cose ci sarà mai da redimere, se l’uomo è una creatura così autosufficiente, da non aver bisogno di Dio, anzi, se è vero che l’uomo diventa adulto – come dicono, appunto, alcuni teologi, specialmente protestanti, del XX secolo – nel momento in cui sa vivere come se Dio non ci fosse?

Cardinali cattolici trovansi (ancora per quanto?)

Il Card. Zen: "Coloro che amano la Forma Straordinaria devono avere la possibilità di seguirla"


di Paix Liturgique, lettera 64 

Nella nostra lettera francese n°174, aprile 2009, ci siamo soffermati sulla scelta fatta dal Cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, S.D.B. (Salesiano di don Bosco), allora Vescovo di Hong-Kong, di celebrare la sua ultima messa pontificale secondo la forma straordinaria del rito romano. Il Cardinale in quell'occasione aveva dichiarato che desiderava consacrare ai fedeli legati alla liturgia tradizionale della Chiesa, una parte del proprio tempo di prelato emerito.

Cinque anni dopo, possiamo osservare che il Cardinale Zen, tenendo fede alla sua parola, ha accompagnato la vita spirituale e sacramentale della comunità tradizionale dell'ex colonia britannica, celebrando spesso secondo il messale di San Giovanni XXIII, dando le cresime, tenendo conferenze, assistendo all'ordinazione diaconale di uno dei membri del suo ordine, ecc.
Alla fine del 2014, in occasione di una conferenza sulla missione in Asia presso l'università pontificale urbaniana di Roma, il traduttore della nostra lettera tedesca si è potuto intrattenere qualche momento con Sua Eminenza ed ha potuto rivolgergli alcune domande alle quali siamo grati abbia risposto con grande benevolenza ed estrema carità.

Vescovi cattolici cercansi

I vescovi polacchi alla prova del Sinodo: “Difenderemo l’eredità di Wojtyla”


Vescovi polacchi
Roma. In una lunga intervista al National Catholic Register, il presidente della Conferenza episcopale statunitense, mons. Joseph Kurtz, parla del prossimo Sinodo ordinario sulla famiglia e spiega che dalle sue parti, a differenza della Germania del cardinale Reinhard Marx, dove le aspettative sono alte e le attese non possono essere disattese (come disse un anno fa Walter Kasper) l’approssimarsi dell’appuntamento autunnale non crea grande ansia: “Da un lato c’è la volontà di raggiungere le persone più bisognose e dall’altro i fedeli vogliono essere rassicurati sul fatto che noi non ci distaccheremo dagli insegnamenti della chiesa. Sono giustamente preoccupati” sul fatto che la fedeltà al magistero della chiesa possa venire meno: “Mi farò carico di questa preoccupazione”, ha aggiunto Kurtz, che a Roma rappresenterà gli Stati Uniti insieme al cardinale DiNardo e ai vescovi Chaput e Gómez.

Ordalia cercasi?


Se il sangue si scioglie davanti a Francesco 
Corriere della Sera 
(Marco Demarco)  Vuoi vedere che questa volta San Gennaro farà il miracolo? L’auspicio, che nessuno potrebbe correttamente formulare, tanto più un uomo di Chiesa, visto che un miracolo su commissione suonerebbe male, quasi una contraddizione in termini, è nascosto tra le righe di un libro appena stampato. A parlare nel testo (Lettere a Francesco, Guida editore) è cardinale Crescenzio Sepe l’occasione è data dall’arrivo del Papa a Napoli, sabato prossimo.
Quell’auspicio spunta a pagina 24, dopo preoccupate riflessioni su Napoli, città «di parole più che di fatti», dove promesse e impegni «vengono triturati come polvere». Mentre la città vive in religiosa attesa la vigilia, si ricostruisce dunque un episodio che avvenne il 21 maggio del 2007. Quel giorno, un altro papa in visita a Napoli, Benedetto XVI, entrò nella Cappella del tesoro di San Gennaro.

il Conclave indecidibile...?


Dopo aver scritto il precedente post  E' Papa oppure no?,  ho riflettuto sulla situazione che si sarà venuta a creare nell’ultimo Conclave, quello che il 13 marzo 2013 ha eletto Bergoglio.
Dal racconto della Piquè  (vedi nota 1) si è saputo che dopo la quarta votazione del giorno è stata fatta una conta delle schede che risultavano essere 116  anziché 115 e questo perché (dice la Piqué ) un cardinale elettore si era sbagliato inserendo assieme due schede che erano rimaste attaccate, una bianca e una votata: a quel punto  si è deciso di annullare la votazione  (ma di non bruciare subito le schede invalide) e si è proceduto a farne  un’altra (la quinta del giorno nonostante ne fossero permesse solo quattro).

Barelle per inconcepibili

Il Papa contro i legalisti: "La Chiesa ha le porte sempre aperte"

Francesco e l'ospedale da campo: misericordia è accogliere i feriti


Papa Francesco (foto LaPresse)


"Un uomo, una donna, che si sente malato nell'anima, triste, che ha fatto tanti sbagli nella vita, a un certo momento sente che le acque si muovono, c'è lo Spirito Santo che muove qualcosa, o sente una parola. 'Ah, io vorrei andare!', e prende coraggio e va. E quante volte oggi nelle comunità cristiane trova le porte chiuse". Si sente dire "Ma tu non puoi, no, tu non puoi. Tu hai sbagliato qui e non puoi. Se vuoi venire, vieni alla Messa, ma rimani lì, ma non fare di più".

L'agonia della Chiesa e il nostro dovere

È utile smascherare gli stratagemmi dei modernisti, far vedere che questi eretici mentono quando pretendono di non toccare la Chiesa, ma di aiutarla soltanto a rinnovarsi e ad espandersi. In realtà la tradiscono, vogliono farla morire, perché le strappano ipocritamente ciò che è necessario alla sua vita, per sostituirvi ciò che dovrebbe farla morire se non avesse la promessa divina di superare qualsiasi disastro. In effetti alla Chiesa, che è maestra di verità, i modernisti pretendono di imporre un modo di dire e un tipo di magistero che la muterebbero in una pseudo-profetessa diabolica, che impartisce al mondo una dottrina infinitamente fluida in una fraseologia vagamente cristiana. Alla Chiesa che dispensa la grazia di Dio tramite i sette Sacramenti e che offre al Signore l'unico vero Sacrificio, pretendono di imporre un altro Messale ed un altro rituale che generalizzerebbero l'invalidità sacramentale o il sacrilegio e trasformerebbero la liturgia in una misera impresa di rappresentazioni sedicenti religiose.

Subire una nuova Chiesa e una nuova Fede?

… credo che uno degli aspetti del martirio a cui siamo chiamati stia nel prendere atto che, ordinariamente, i pastori lavorano per un’altra chiesa e diffondono un’altra fede. Del resto basta un’onesta considerazione sui dati di fatto: insegnano una nuova dottrina, diffondono una nuova morale, celebrano un nuovo rito, si abbeverano di una nuova filosofia… Che cosa è tutto questo se non una nuova chiesa? Certo, sarebbe molto facile e comodo cadere nella tentazione di andarsene da un’altra parte. Invece noi sappiamo che lì, sotto questa falsa chiesa, arde la brace della vera Chiesa.  

E’ pervenuta in Redazione:

Caro Alessandro,
vorrei esternare i miei turbamenti e le mie dolorose perplessità di fronte a una Chiesa che non è più per me il punto di riferimento di un tempo. Mi sento smarrita, mi mancano la determinazione e la sua antica forza difensiva, la sicurezza della verità, la sua consolazione, il suo consiglio; vorrei che mi scusasse meno e mi ammonisse di più e che la sua dottrina che è valsa per quasi un paio di millenni non si sfaldasse adesso in mille rivoli e interpretazioni o in contorsioni misericordiose che di misericordia hanno ben poco e anzi, inducono rovinosamente all’errore. La Chiesa alza oggi la voce sulla moralità dell’ormai finito Berlusconi, ma è muta di fronte alle emergenze educative (aborto, fecondazione artificiale, teoria del gender, matrimonio gay, cosiddetta educazione all’affettività cominciando dall’infanzia, eutanasia, ecc). Mi addolora la liturgia martoriata e con essa il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Nostro Signore; vedo le devozioni passare in secondo piano, compromessa la trasmissione della dottrina e della fede demandata a catechisti spesso non all’altezza. Mi fa male vederla inginocchiata davanti al mondo e penso che sarebbe bene che si occupasse soprattutto della salvezza delle anime, com’era suo antico compito, perché è corpo mistico di Cristo e non comunità di corpi. Ma confido in Gesù Cristo e nelle Sue promesse e nell’aiuto della Sua Santissima Madre, rifugio dei peccatori e consolatrice degli afflitti.
Sia lodato Gesù Cristo
Antonina Sicari

martedì 17 marzo 2015

Il putsch della misericordia

E finalmente è arrivato il grande colpo di teatro. Da un teatrante consumato ed esperto, ma soprattutto di una  volontà di ferro e di un ego smisurato.

di Patrizia Fermani
.
zzprtfcltBergoglio è stato portato sulla loggia delle benedizioni, da quanti hanno pensato che il tempo fosse maturo per  affondare definitivamente la barca di Pietro. Al popolo di Dio è bastato  lanciare le noccioline della demagogia a costo zero, quella che dopo il sessantotto ha commosso le classi medio alte sedotte dal finto povero. L’amore masochistico dei preti postconciliari  per i nemici ufficiali della Chiesa di  Cristo poteva finalmente essere ricambiato. Così ogni maitresse à penser  di  Repubblica e dintorni di punto in bianco ha potuto gridare al mondo che la chiesa è morta e quindi  viva la nuova Chiesa per definizione cosa altra rispetto alla precedente : esiliato un Papa si fa una nuova Chiesa .

Il nuovo Denzingher (Incompreso da chi?)



Il dossier in difesa di Francesco, colpito dalla “destra” e dalla “sinistra”


A due anni dall’elezione al soglio pontificio, pubblichiamo il promesso dossier su Papa Francesco, in particolare concentrandoci sulle critiche ricevute e sugli aspetti controversi che lo riguardano.
Come abbiamo scritto nell’introduzione del documento, per molti non ha senso un dossier di questo tipo: Francesco è apparentemente uno dei Pontefici più amati degli ultimi secoli. Eppure siamo convinti che egli sia invece uno dei più incompresi, sicuramente molto di più del suo predecessore.

Pochi pani&pesci?

Papa Francesco non vuole “cricche” al Giubileo

L’annuncio a 9 mesi dall’anno santo rende impossibili le grandi opere. E i commissari straordinari

Papa Francesco annuncia un Giubileo straordinario per il 2016

 (Credits: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)



Strano Paese davvero questo, dove le coincidenze diventano quasi un'ossessione e la storia si ripete di continuo perché nulla passa o cambia mai fino in fondo. Così, a 15 anni dal grande Giubileo del 2000, ecco un altro anno santo e di nuovo un’inchiesta su una presunta “cricca” di grandi opere e grandi eventi. Senza contare – parallelamente - la sempiterna discussione su chi deve fare il commissario per il nuovo Giubileo indetto da papa Francesco. I fatti s'incrociano, le date si accavallano, gli uomini cambiano – ma fino a un certo punto –  le reazioni del mondo politico rimangono le stesse.

Certo c'è anche qualche differenza rispetto ad allora: Bergoglio non ha avvertito nessuno dell'iniziativa che stava per prendere, ma l'ha annunciata a sorpresa il 13 marzo, anniversario della sua elezione, a soli nove mesi dall’inizio dell’anno santo, il prossimo 8 dicembre. Non c'è tempo per mettere in cantiere parcheggi multipiano e multimiliardari, strutture d'accoglienza, una pioggia d'interventi sulla viabilità, e di moltiplicare appalti e appaltini come fossero pani e pesci.

Noli timere..!

"Paura di papa Francesco". Fa riflettere lo scritto di un sacerdote

Ormai è evidente che non siamo autoreferenziali e siamo soliti allargare il nostro orizzonte all'intero Orbe cattolico, confrontandoci con quanto, sull'attuale temperie ecclesiale, viene espresso in tutto il mondo da coloro che condividono il nostro stesso sensus fidei cattolico. Oggi proponiamo un articolo di The Remnant [qui]importante perché è la voce di un sacerdote. Una di quelle voci che non si alzano chiare e forti, ma ne conosciamo il motivo: il timore, purtroppo non solo ipotetico, di venire private del loro munus pastorale.

Bergogliate o scalfariate!?..qualcosa rimane..!

Bergoglio-Scalfari. Quel che Francesco può dire all'Europa dei non credenti

Il duo Scalfari-Bergoglio, virtuale o reale che sia, ricompare 
su La Repubblica del 15 scorso [qui]. 
Bergogliate scalfariate che siano, certe esternazioni è difficile ritenerle pronunciate da un papa, ma esse - pur se Magistero ovviamente non sono - andranno inesorabilmente ad alimentare il magistero liquido che ogni giorno scava solchi nel sensus fidei cattolico. Tralasciamo il resto non meno problematico, riprendendo le considerazioni sotto riportate di calibro inaudito. Non necessitano di commenti; ma, se non saranno prontamente ed efficacemente smentite e rettificate da chi di dovere, getteranno ombre ancora più fitte sulla figura di un papa tanto idolatrato dalle folle quanto sconcertante e scandalizzante per i fedeli. 

Autobiografia

Sono repellente, dunque vero cattolico


Leggendo certa produzione disiti web e di certi blog dichiaratamente cattolici si ha l’impressione che l’unica cartina di tornasole, l’unico autentico criterio di verità riconosciuto come talesia l’antipatia che il «mondo» nutre verso certe loro prese di posizione.
Quanto più sono antipatici, sarcastici, quando più bacchettano, ramazzano o bastonano (verbalmente), tanto più si sentono «veri cattolici». Quanto più strapazzano il mondo ma anche quanto più scherniscono i fratelli nella fede rei di non pensarla esattamente come loro, tanto più si sentono dalla parte giusta, «cattolici» in servizio permanente effettivo. Per esistere, hanno bisogno del nemico.

Non gridano più !?


McKinsey, Ernst & Young, KPMG… Guarda chi si rivede


multinazionali
Nel catechismo della Chiesa cattolica “il peccato dei sodomiti” figura sempre tra i quattro “che gridano al Cielo”, assieme all’omicidio, all’oppressione dei poveri e alla frode del salario degli operai.
Ma ormai non si contano più le petizioni che reclamano un ribaltamento completo di questo capitolo della morale cattolica.
L’ultima è venuta dalla “convention” dei catechisti delle parrocchie degli Stati Uniti che si tiene ogni anno a Los Angeles e che il principe dei vaticanisti americani, John Allen, ritiene la più fedele e corale rappresentazione del cattolicesimo degli States:

lunedì 16 marzo 2015

Mobilitato il Gospa network

La Madonna e Gesù nel cielo di Calabria. Sarà vero? FOTO

Teresa Scopelliti, casalinga di Reggio Calabria vede ogni mese la Madonna che le affida messaggi e profezie. Già anticipò le dimissioni di Benedetto XVI. Con lei centinaia di fedeli a Quarantano, vicino a Oppido Mamertina. Vedono anche Gesù nel sole fra le nubi al tramonto sopra gli uliveti




REGGIO CALABRIA –  Dopo Papa Francesco laChiesa resterà senza guida. Se siano le farneticazioni di una casalinga calabrese trasformata in veggente o se siano invece parole autentiche della Madonna lo sapremo presto, se è vero quel che lo stesso Francesco ha lasciato intendere, che il suo pontificato durerà ancora poco. Questa della Chiesa senza più guida non è una novità, sono previsioni millenarie e un  bellissimo romanzo di Guido Morselli.
A dirlo questa volta sarebbe però la Madonna ipse, che appare in Calabria, ogni 13 del mese e parla aTeresa Scopelliti, una casalinga, moglie e madre, che vive a Gallico, quartiere di Reggio Calabria, promossa mistica dalla convinzione popolare. Ogni 13 del mese, da agosto 2014, risale la punta dello stivale per quasi 50 chilometri e si trasferisce aQuarantano, ai piedi dell’Aspromonte, pochi chilometri da Oppido Mamertina, di cui è frazione, la città in cui la Madonna in processione faceva l’inchino alle case dei boss. A Quarantano la Madonna ha dato appuntamento pubblico, nell’estate del 2014, dopo anni di apparizioni notturne nell’intimità della sua casa.

Ascolta,.. dopo la sera viene la notte?

INTERVISTA (1a Parte) - Prof. Roberto de Mattei [CorrispondenzaRomana.it] - La crisi del matrimonio cattolico nel post-concilio Vaticano II fino al Sinodo dei Vescovi del 2014 - Dall’errore conciliare fondante questa crisi fino alle “aperture”, o meglio ai cedimenti, del Sinodo per la famiglia - A cura di don Stefano FSSPX - 03/03/2015.

(((†))) - Radio Vobiscum - [Podcast]  ||  [Scaricare Mp3 [qui] - 00:28:22 - 25.90 MB]  ||  Buon ascolto a tutti !  ||  « Una voce cattolica nella tua vita »  ||  RadioVobiscum.Org  ||  « A mani giunte ! Preghiamo l’Immacolata »  ||  @RadioVobiscum  ||  radiovobiscum(chiocciola)bluewin.ch  ||  « Tradidi quod et accepi »

Troppa grazia o fretta?

Un Giubileo per il Papa che ha fretta

«Ho la sensazione che il mio Pontificato sarà breve». E così Francesco ha proclamato l’Anno Santo della Misericordia. Troppa grazia?



Papa Francesco (foto LaPresse)
Parlando a San Pietro durante la liturgia penitenziale di venerdì, a due anni esatti dalla sua elezione a Papa, Francesco ha annunciato: «Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio».
Giacomo Galeazzi, La Stampa

L’Anno Santo della Misericordia inizierà l’8 dicembre 2015 e si concluderà il 20 novembre 2016. Gian Guido Vecchi: «Anche la data di inizio scelta da Francesco, nel giorno dell’Immacolata Concezione, è significativa: la Porta Santa in San Pietro si aprirà nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, l’8 dicembre 1965, quando Paolo VI indicò il Buon Samaritano come “paradigma spirituale” dell’apertura della Chiesa al mondo».
Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera

Luigi Accattoli: «In questo richiamo intrecciato al Vaticano II e alla pietà popolare si può vedere un’astuzia del Papa argentino: egli ha grande presa presso il popolo dei fedeli ma subisce qualche resistenza da parte di ambienti intellettuali di orientamento tradizionale. Indicendo un Anno Santo in ricordo del Concilio sorprende gli oppositori, in quanto fa appello al popolo chiamandolo ad atti tradizionali (pellegrinaggio a Roma, indulgenze) e insieme gli ripropone la novità del Concilio».
Luigi Accattoli, Corriere della Sera

Rondini a primavera?

Il Papa ha nominato sabato dodici nuovi consultori della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Un passaggio importante, che vede l'inserimento di nomi chiaramente contrari alla linea Kasper: mons. Clavell (Università Santa Croce), José Granados (vice-preside dell'Istituto Giovanni Paolo II), padre François Xavier Dumortier, rettore della Gregoriana.Segreteria del Sinodo, qualche segnale positivo

Il Papa ha nominato sabato dodici nuovi consultori della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Un passaggio importante, a pochi mesi dall’assemblea ordinaria del prossimo ottobre al termine della quale Francesco tirerà le somme. Si vedrà allora se effettivamente (come da lui dichiarato nella significativa intervista concessa alla decana dei vaticanisti, Valentina Alazraki) sul riaccostamento alla comunione dei divorziati risposati e l’accettazione del mondo degli omosessuali «ci sono aspettative smisurate» o se, come invece aveva dichiarato un anno fa il cardinale Walter Kasper, «vi sono attese che non possono essere disattese». 

Ermeneutica giubilare?


Perché Bergoglio dice che il suo sarà un “pontificato breve”?

Annunciando l’anno giubilare straordinario, Papa Francesco ha detto che ritenere che il suo sarà un “pontificato breve”. Cosa ha voluto significare? L’interpretazione più ovvia è che abbia in mente delle dimissioni dopo un certo periodo.
Certo, non l’automatismo degli 80 anni che porta fuori del conclave i cardinali, ma forse dimissioni entro un termine non prestabilito, ma non lontano, quando sentirà che le forze non lo assistono più. D’altra parte, l’uomo non è giovane, a dicembre entra negli ottanta, per cui è ragionevole che, dimissioni o meno, il suo pontificato non abbia probabilità di essere lungo come quello di Pio XII, o lunghissimo come quello di Giovanni Paolo II.
Ma parlare di un pontificato breve fa pensare a qualcosa che durerà altri tre o quattro anni (come per Giovanni XXIII che fu papa per 5 anni). Ed allora: decisione di dimettersi? Modo per dire di aver scoperto una grave malattia?

Autocelebrazione?

Antonio Socci: questo giubileo è un'autocelebrazione di Papa Francesco

L’Anno Santo appena indetto sarà centrato su Gesù Cristo, come i precedenti, o su Papa Bergoglio? Dovranno essere molto decisi, il Papa e la Chiesa, nel chiarire l’equivoco perché ieri i titoli dei maggiori giornali, tutti laicisti, ma entusiasticamente bergogliani, erano unanimi. Corriere della sera: «Il giubileo di Papa Francesco». Repubblica: «L’Anno Santo di Francesco». La Stampa: «È il giubileo di Francesco». Concetto assurdo perché non si celebra col giubileo un Papa, ma il Signore. Il Papa deve essere il «Servo dei servi di Dio» e non si può mettere al posto di Dio. Si dirà che sono i media a fraintendere. In parte è vero, ma nessuno smentisce questi giornali che peraltro - caso curioso - fanno capo a potenti banche, a grandi finanzieri e multinazionali, e sono tutti sfegatati fan del cosiddetto «Papa dei poveri» che lancia fulmini contro il capitalismo.

In bocca al lupo.

Troppa grazia, caro Papa

Due anni di misericordia onnipotente, Giubileo compreso, per riconquistare il mondo. O farsi conquistare?

In ottobre il Sinodo su sesso, famiglia e matrimonio, dopo il viaggio di Papa Francesco nell’insidiosa America che non conosce e non ama (foto LaPresse)
Due anni di misericordia onnipotente, Giubileo compreso, di cuore lanciato oltre l’ostacolo, due anni di missione: che cosa ne resta? Ora arriva l’enciclica francescana su nostra sorella madre terra e il climate change, poi a settembre il viaggio contrastato nell’America del nord, del capitale, dell’individualismo e del clero conservative. Tutti scrivono di un biennio trionfale, la chiesa cattolica ha ritrovato un suo pubblico, al box office c’è spesso il tutto esaurito, lo spirito si rallegra, il vescovo universale della carità festeggia, come si era ripromesso di fare, un tratto del suo affollato cammino di popolo in compagnia di sant’Ignazio e di san Pietro Favre, il santo del santo padre. E mercoledì scorso, parlando dei vecchi, ne ha detta una delle sue, piuttosto bella: state allegri, qualcuno dovrà pur cantare.

La rivoluzione impossibile ?

La rivoluzione impossibile del Papa. Lo storico de Mattei: così ci sarà uno scisma

de matteiArticolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 9 marzo 2015 – «Si sta profilando una rivoluzione della pastorale familiare su comunione ai divorziati risposati e unioni gay. Così il Papa disorienta la Chiesa, dalle parrocchie ai cardinali». A due anni dall’inizio del ministero di Bergoglio, lo storico Roberto de Mattei, autore del noto Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta definisce «enigmatico» e «pieno di paradossi» il pontificato latinos,rimarcando la distanza tra i desiderata di Francesco e il sentire del mondo cattolico. Per «l’intellettuale più fine del tradizionalismo italiano», copyright di Alberto Melloni, da sempre sulla sponda opposta, «con questo Papa la Chiesa rischia uno scisma ad opera di quei vescovi progressisti, come i tedeschi, che vogliono andare avanti con le aperture anche qualora il sinodo di ottobre bocci le riforme».

domenica 15 marzo 2015

Caos di ritorno

caos e cor

Mentre la Chiesa conciliare affoga nel caos,
È un dono di Dio se qualcuno pensa ancora.aos
Caos di ritorno

Del libro Iota Unum, scritto dal laico italiano Romano Amerio e molto apprezzato da Mons. Lefebvre, un interessante paragrafo è già stato citato in questi “Commenti”. Nel libro, Amerio smonta magistralmente tutti gli errori dottrinali del Vaticano II. Al n° 319 egli scrive: (1) Se la presente crisi tende a rovesciare l’essenza della Chiesa, e (2) la tendenza è interna alla Chiesa, non provenendo, come altre volte, da un’esterna aggressione, allora (3) la prospettiva del mondo è un abisso unicolore che rende impossibili diagnosi e prognosi e (4) di fronte al quale l’uomo non ha rifugio che nel silenzio (ed. Lindau, Torino, p. 628).

Argomentazione durissima, se si riflette.

Miseri oblīviscantur


Il caso Ruby e la doppia morale nella Chiesa


 “L’esito penale favorevole a Berlusconi non cancella il rilievo istituzionale e morale del caso”: così il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, in un editoriale pubblicato sul quotidiano dei vescovi, ha commentato la sentenza definitiva di assoluzione del Cavaliere sulla vicenda Ruby. Subito dopo è arrivato il sostegno al giornale da parte del segretario generale della CEI, mons. Nunzio Galantino, il quale ha definito “coraggiosa” la posizione di Tarquinio, aggiungendo: “La legge arriva fino a un certo punto, ma il discorso morale è un altro”.

Miseris cor dare !?

Che cos’è la vera misericordia di Dio?      


 di CdP Ricciotti.
Bergoglio ha annunciato il “Giubileo straordinario”, a 50 anni esatti dalla chiusura del Vaticano II, per l’8 dicembre 2015 (apertura della porta santa in san Pietro). Queste le sue parole: «Ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della misericordia». Perché nei Giubilei precedenti non c’era la misericordia di Dio? Ancora: «Nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio; tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono. Più è grande il peccato – ha sottolineato il Papa – e maggiore dev’essere l’amore che la Chiesa esprime verso coloro che si convertono». E chi ha mai sostenuto il contrario?

Una dura battaglia

Lo storico Roberto de Mattei: “Lo scisma di fatto c’è già nella Chiesa”


Roberto de MatteiIn vista del Sinodo di ottobre si annuncia una dura battaglia che potrebbe portare a gravi conseguenze per la Chiesa Cattolica.
di Domenico Rosa (12/03/2015)
Giovedi 19 marzo 2015, alle ore 17, presso l’Auditorium della Regione Toscana – Via Cavour, 14 – per iniziativa del Presidente del Gruppo Regionale di FdI Giovanni Donzelli e della Comunione Tradizionale si svolgerà il Convegno “Verso il Sinodo del 2015 : cosa ci insegna la Storia”, durante il quale verrà presentato il libro di Roberto de Mattei: “Il Ralliement di Leone XIII” (ed. Le Lettere).

Cercasi audience?


Francesco, il papa nero e il pontificato breve, ecco la profezia di Nostradamus sulla fine del mondo                                                                    











Le parole di Papa Francesco, nelle quali il Santo Padre esprimeva la sensazione che il suo potrebbe essere un pontificato breve, hanno rilanciato le teorie dei sostenitori delle profezie di Nostradamus e del vescovo irlandese Malachia che, con l'elezione del "Papa nero", predissero la fine mondo. Bergoglio, viene indicato con questo appellativo in quanto appartenente all'ordine dei gesuiti e, ad essere chiamato "Papa nero", è proprio il superiore generale della Compagnia di Gesù, per il colore della tonaca che indossa e in quanto eletto a vita, proprio come il Pontefice.

E' di nuovo "countdown" nel mondo del "Gospa Show" , in attesa de "I misteri di Maria".

Tutti i retroscena del nuovo ospedale di Medjugorje,
una suora santa e un progetto da realizzare.
Anticipazioni, segreti, curiosità, profezie ed immagini inedite
dal nuovo libro di Paolo (ediz. Piemme Mondadori)
suor_pura_paganiCari Amici,
oggi vi voglio svelare le ragioni che mi hanno spinto ad affrontare questa grande avventura del primo ospedale di pronto soccorso a Medjugorje.
Nel libro “I misteri di Maria” tutto parte da Suor Pura Pagani e da un suo discendente diretto, il nipote Vittorio Pagani, manager finanziario.
Prima di morire questa suora della Diocesi di Verona, morta in profumo di santità, ha chiesto al nipote Vittorio che si impegnasse a costruire questo pronto soccorso, che sarà tanto utile ai pellegrini cattolici di tutto il mondo ed alle popolazioni povere di musulmani bosniaci, serbo cristiani ortodossi e cattolici croati.
Suor Pura disse anche queste parole: «Vittorio, vai laggiù in quella terra benedetta e troverai la persona che ti aiuterà!».

Chi cerca trova?

LIBERTÀ VA CERCANDO . . . 





Con queste parole Virgilio, uscito dall’Inferno ed approdato sull’isoletta del Purgatorio con Dante, chiede a Catone, custode del luogo, il permesso di visitare le balze della sacra montagna onde il suo assistito possa, nella rassegna delle pene purificatrici, ottenere la libertà dei figli di Dio (Purg. I, 71).
E questa bellissima invocazione ci è, per contrasto di cui diremo in appresso, volteggiata nella mente quando abbiamo letto di un’intervista, concessa da Papa Bergoglio alla tv messicana Televisa e riportata da liberoquotidiano.it in data 13 marzo 2015, oltre che da altre testate, e che proponiamo ai lettori nella forma abbreviata:

«Papa Francesco ha la sensazione che il suo sarà un pontificato breve. In una intervista alla tv messicana Televisa, Bergoglio – che festeggia il secondo anno da Pontefice  - ha ammesso, secondo quanto riportato da Radio Vaticana, che sente la mancanza di poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto. E su quella misteriosa profezìa che non durerà molto, ha aggiunto: “Però potrei sbagliarmi”. All’intervistatrice che ha accennato all’eventualità di un ritiro per limiti di età, il Papa ha risposto di non condividere un’evenienza del genere per la figura del Pontefice (ha definito il papato una “grazia speciale”) ma ha anche detto di apprezzare la strada aperta da Benedetto XVI sulla figura del Papa emerito. “Una scelta coraggiosa” come “coraggiosa” fu la decisione di avere reso pubblica la gravità degli abusi commessi da esponenti della Chiesa ai danni dei bambini. Dal Papa, come riferisce sempre Radio Vaticana, critiche all’incapacità del clero di coinvolgere i laici a causa di un eccessivo clericalismo. Nella conversazione, Bergoglio ha affrontato anche il tema della riforma della Curia, non tanto la forma di quella che definisce “l’ultima corte” d’Europa, ma la sostanza».