ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 30 marzo 2015

Alla caccia di Paperòn de paperòni.

Francescani dell’Immacolata. La strana vicenda del sequestro di beni e l’informazione scorretta dell’agenzia Zenit  

Zenit, agenzia cattolica di informazione, si comporta come Repubblica ed emette condanne definitive sulla base di un semplice sequestro “preventivo”, omettendo anche di dare alcune notizie essenziali. Lungi dal “fare chiarezza”, la vicenda getta ulteriori pesanti ombre sul commissariamento.

di Paolo Deotto
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L’agenzia Zenit ha pubblicato in data 27 marzo u.s. un articolo (che riportiamo interamente in calce) e che potete anche leggere in originalecliccando qui . Già il titolo è suggestivo: “La Santa Sede cerca di recuperare le proprietà dei Francescani dell’Immacolata”. Ergo, i lettori che si fermano al titolo (e sono tanti) diranno: “perbacco, ma allora c’erano dei beni che sono stati sottratti”. Il sottotitolo più che suggestivo è bugiardo, perché si chiude con le parole “chiarisce una vicenda controversa”. E invece è tutto da chiarire, perché siamo assolutamente nelle fasi preliminari. Si “chiarisce” solo in sede processuale, a sentenza definitiva. È il buon vecchio stile di Repubblica, l’organo supremo di pensiero radical-chic: sulla base di atti istruttori, anzi pre-istruttori, io ti condanno.
Prima di entrare nel dettaglio dell’informazione scorretta, è bene fornire anche alcuni chiarimenti, cosa che Zenit non fa.

Profeta di sventura? *

Intervista a Mons. Williamson subito dopo la consacrazione di Mons. Jean-Michel Faure
Ha ricevuto l’appoggio di sacerdoti per questa consacrazione?

Sì, un gruppo di sacerdoti dall’America Latina, dagli Stati Uniti e da altri paesi. Vi sono dei sacerdoti che capiscono, non sono molto numerosi, ma sono coraggiosi, hanno la Fede e sono decisi ad andare avanti.

Cosa lo ha convinto a realizzare la consacrazione adesso?

Ogni giorno diventava sempre più logico, vista la minaccia di guerra che è molto vicina; essa è stata evitata per due volte con la Siria e l’Ucraina, e l’Occidente criminale continua a provocare la Russia, finché arriverà il momento in cui Putin dirà basta e attaccherà. *

Il babàu ! (reloaded)

Perché non trovate più l’articolo di Giuseppe Trucco “Ecco chi ha davvero paura del Cardinale Burke”  

Siamo grati a Massimo Introvigne che, chiedendoci la rimozione dell’articolo, ne ha confermato i contenuti. Comunque potete sempre leggere lo stesso testo su Corrispondenza Romana (cliccando qui). Ora potrà essere utile riprendere a parlare in modo franco e chiaro e a questo fine Riscossa Cristiana è a disposizione.

di Paolo Deotto
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Diversi lettori ci hanno già scritto chiedendoci perché non compare più su Riscossa Cristiana l’articolo “Ecco chi ha davvero paura del Cardinale Burke”, di Giuseppe Trucco, pubblicato ieri. Il motivo è molto semplice. Massimo Introvigne ci ha inviato una mail, che riportiamo per intero:
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“”Egregi Signori,
Noto con stupore la pubblicazione sul vostro blog di estratti di
quella che presentate come una mia «lettera circolare» ai soci di
Alleanza Cattolica.
Non esiste nessuna «lettera circolare» ma semplicemente una
corrispondenza privata indirizzata a un numero ristretto di dirigenti
di Alleanza Cattolica e amici personali, come tale protetta dalle
norme che tutelano la privacy, la riservatezza e il segreto della
corrispondenza epistolare.
La giurisprudenza ha tra l’altro già avuto modo di pronunciarsi
recentemente in un caso analogo che riguardava mail private inviate
all’interno del MoVimento 5 stelle.
Confido che l’articolo a firma di Giuseppe Trucco sia immediatamente
rimosso dal vostro sito, riservandomi in caso contrario ogni azione in
sede civile e penale, con aggravio di danni e spese, e senza ulteriore
preavviso.
Con i migliori saluti
Massimo Introvigne  “”.

Los cattivones de curia

Chi non voleva la beatificazione di Romero


Una marcia a San Salvador per il 35° anniversario dell’assassinio dell’arcivescovo Óscar Romero, il 21 marzo 2015. Jose Cabezas, Reuters/Contrasto
Monsignor Óscar Arnulfo Romero sarà beatificato il prossimo 23 maggio a San Salvador. Lo ha deciso il papa sbloccando una pratica che era ferma da tempo nei corridoi della Congregazione per le cause dei santi. E se molti osservatori valutano il gesto di Bergoglio come un atto destinato ad aprire un cammino di riconciliazione nella storia del paese centroamericano e in quella della chiesa contemporanea, il caso del vescovo ucciso sull’altare il 24 marzo 1980 è in realtà ancora aperto. In primo luogo in Vaticano.

Adista infideles: laeti triumphantes!

CASERTA: IL VESCOVO “GENDARME”
CACCIA GLI SCOUT DALL’EPISCOPIO

38067 CASERTA-ADISTA. Ma l’accoglienza nella Chiesa cattolica è un valore o no? Domanda retorica a tutta prima, dal momento che il papa non fa che parlare della necessità di contrastare la cultura dello “scarto”, ha invitato gli istituti religiosi ad aprire i loro conventi vuoti ai migranti, ha addirittura recentemente promosso un servizio di docce, barbiere e parrucchiere per le persone in difficoltà all’interno delle stesse mura in Vaticano. Poi però, girando per le diocesi italiane, si scopre che spesso ciò che è proclamato a parole non è praticato nei fatti. E non solo nei confronti delle persone lontane, degli emarginati, dei clochard, dei migranti. Ma addirittura di gruppi cattolicissimi.

In punta di sciabola !

Card. Muller: la Chiesa non può riconoscere un secondo matrimonio

“Il messaggio di Papa Francesco è molto chiaro su una sessualità dell’uomo ordinata alla volontà di Dio che l’ha creato maschio e femmina”.
In una lunga intervista concessa al quotidiano cattolico francese “La Croix”, e pubblicata ieri, 29 marzo, il Card. Ludwig Muller si esprime a tutto campo, con parole chiare sui temi del Sinodo sulla famiglia.
“Come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, io ho la responsabilità dell’unità nella fede. Io non posso prendere parti. Ma le cose sono chiare: noi abbiamo le parole di Gesù sul matrimonio e la loro interpretazione autentica lungo tutta la storia della Chiesa – i concili di Firenze e Trento, la sintesi fatta da Gaudium et Spes e tutto il magistero successivo… Teologicamente è tutto molto chiaro. (…) Noi [oggi] dobbiamo ritrovare i fondamenti naturali del matrimonio e, per i battezzati, sottolineare la sacramentalità del matrimonio come mezzo di grazia per irrigare gli sposi e tutta la famiglia”.

In punta di clava ?

Card. Müller: "Così risponderemo all'agenda progressista"

Il cardinale Gerhard Ludwig Müller è, in quanto prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, uno dei “ministri” più importanti del papa. Molti vedono nel professore di teologia tedesco, da un lato tradizionalista, dall'altro critico nei confronti della società, una delle figure più potenti nella Chiesa universale romana, in contrasto con coloro che si augurano dal pontificato di Francesco un profondo rinnovamento della Chiesa.

In punta di fioretto ?

Al Sinodo non si combatte in punta di fioretto. La fraterna correzione di Müller al programma di governo papale




Il cardinale Gerhard Ludwig Muller
Roma. I padri se le danno di santa ragione, e perfino Walter Kasper, durante un’affollata conferenza in Inghilterra, invita alla preghiera corale per far fronte “alla battaglia in corso”, assai cruenta. La battaglia è quella del Sinodo prossimo venturo, al termine del quale il Papa dirà (tra le tante altre cose) che cosa si dovrà fare con i divorziati risposati desiderosi di riaccostarsi all’eucaristia, tema delicato che lo scorso ottobre ha spaccato l’assemblea riunita nell’Aula Nuova, tra relazioni disconosciute dai firmatari e cardinali che hanno gridato alla censura.

domenica 29 marzo 2015

C'era una volta..

Tempus Passionis

Quando i laici capiscono più di certi chierici

Il Significato delle Tradizioni in un Mondo Sradicato



'Tradizioni': termine molto ricorrente oggi anche se usato per definire realtà diverse e concetti che talvolta rischiano di essere contraddittori, antitetici, generando fraintendimenti, illusioni, speranze, disillusioni. Che cosa sono, invero? Quale ruolo hanno nella nostra vita? Che importanza rivestono? Qual'è la loro evoluzione?

Senza pretesa di riuscire a risolvere tali problemi e molti altri analoghi che crucciano la nostra era, proviamo a ragionare insieme su questo argomento.

Che Cos'è la Tradizione?
La tradizione è, generalmente, intesa come un’ampia schiera di vecchie credenze, pratiche ed usanze tramandate di generazione in generazione. Ogni cultura, ogni razza o gruppo di persone ha le proprie usanze e tradizioni.

Il neo-clero


Il clero ha una grande responsabilità all'interno della Chiesa: è in grado di stimolare e far lievitare una realtà o, al contrario, di deprimerla e necrotizzarla.

In Occidente, il concilio di Trento aveva certamente in mente questo quando istituì i seminari, luoghi deputati alla formazione intellettuale e spirituale del clero.

Non sono di quelle persone che pensano ai seminari come a luoghi ideali. Come ogni scelta umana, anche questo tipo d'istituzioni risentono di limiti e problematiche di varia natura emerse nel corso del tempo.

Ammetto, però, che la loro istituzione aveva un fine positivo: formare un clero di alta qualità. Che ci sia riuscito o meno, poi, è un altro paio di maniche e dipende da luoghi, tempi e persone. La caricatura con la quale si apre questo post ci indica che, nonostante tutto, nella Francia dell'Ancien Règime, il clero non era visto nel modo migliore e che i buoni esempi continuavano a rimanere una minoranza.

L'albero che cresce a patmos

L'invidia e le sue cinque figlie

di don LeonardoM.Pompei

"L'invidia è un peccato che molti cattolici commettono, ma che quasi nessuno confessa". Così un noto politico italiano dello scorso secolo rispondeva quando gli si chiedeva di parlare del quinto vizio capitale, probabilmente il più odioso, antipatico e meschino fra tutti e sette. Difficile concepire qualcosa di più piccino di un uomo che si rode nell'invidia, che asseconda questa bassissima passione, madre - come vedremo - dell'odio e per questo, a detta di san Tommaso d'Aquino, formalmente e direttamente contraria alla carità.

Processo regolare?

Il processo di Gesù

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C’è un fatto ricordato nel Vangelo di oggi – quello che precede la Pasqua e che narra arresto, processo, calvario e morte di Gesù – che mi scuote profondamente, e cioè proprio il processo. Che si concluse come tutti sappiamo, ma che non fu – diversamente da come si potrebbe pensare – un processo irregolare o non valido: tutt’altro.

Pueri Hebraeorum,

I bambini del Vangelo della Passione

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“Pueri Hebraeorum, portantes ramos olivarum, obviaverunt Domino, clamantes et dicentes: Hosanna in excelsis”.
(Antifona per la processione della Domenica delle Palme)
“Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”.
(Matteo 18, 10)
*

sabato 28 marzo 2015

Il demone della secolarizzazione


Ci dimentichiamo di esserci dimenticati di Dio?
1 Per porre il problemaSi può riassumere l’attuale valutazione del processo di secolarizzazione in ambito cattolico nel seguente modo.
La secolarizzazione è un processo positivo dovuto allo stesso cristianesimo. E’ il processo per cui l’ambito dell’umano si rende autonomo dal divino, il secolare dal religioso. Questa autonomia è stata resa possibile dalla fede cristiana che ha distinto tra loro Dio e mondo. Ciò ha permesso ai criteri e ai linguaggi propri delle diverse discipline di costituirsi autonomamente rispetto alla religione, ossia scientificamente, e di permettere all’uomo di dominare con la propria responsabilità i vari ambiti di vita, senza rifarsi alla tutela del religioso. Ciò vale anche per la politica. Il religioso è stato così liberato dalla tentazione dell’ideologia.
La secolarizzazione va distinta dal secolarismo. La prima è un processo legittimo, il secondo è la sua degenerazione ideologica. La secolarizzazione rende il mondo dell’uomo autonomo ma non indipendente da Dio, distinto ma non separato. Il secolarismo, invece, rende il secolare non solo autonomo ma anche indipendente dal religioso e, addirittura, contrario ad esso, ossia irreligioso.
La secolarizzazione vuole un secolo autonomo ma aperto e non conflittuale con il religioso; il secolarismo lo vuole invece antireligioso allo scopo di eliminare il divino dalla società umana.

Venghino siòri venghino, comprino siòri, comprino..!

Crisi economica e venti di guerra sembrano dare ragione alle “profezie” della Regina della Pace, anche se la Chiesa continua a tacere e a sospendere il giudizio sulle apparizioni mariane a Medjugorje.
In anteprima assoluta 2015 a Bassano arriva il giornalista Paolo Brosio, portando nel parterre bassanese la sua testimonianza esclusiva sul mistero Medjugorje.

Manderanno la Finanza o la Buoncostume?



Quante volte la Santa Provvidenza ci ha fatto dono di assistere alla toccante cerimonia della vestizione  di nuovi Frati delle varie Congregazioni  del sempre verde Albero Francescano !
Quante volte abbiamo baciato un lembo di quel sacro saio, benedetto e asperso con l'acqua lustrale, che ricopre Coloro, uomini nuovi, eletti secondo la prescienza di Dio Padre per seguire  l'esempio e le virtù del Serafico Padre Francesco.

PAOLO IL CALDO

Chi crea confusione nella Chiesa
Si fa sempre più strada una visione "sociologica" della Chiesa che spinge una parte della gerarchia e teologi a proclami in aperta contraddizione con ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Ma il nostro maggior conforto sta nella certezza che il Signore non abbandonerà né la Sua Chiesa né  i suoi fedeli.



Confesso di trovarmi spesso in difficoltà nel conciliare le mie credenze e le mie convinzioni di cattolico formato negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso con taluni atteggiamenti o proclami attuali di parte della gerarchia ecclesiastica, che sembrano contraddire ciò in cui credevo e credo: la definitività della classificazione dei disordini sessuali, sia quelli contrari alla natura sociale dell’uomo che quelli contrari alla sua natura individuale (vedi la lettera di San Paolo ai Romani, cap. I, vv. 19-30) come peccati non lievi; la proibizione per i fedeli che si trovino in stato di peccato di accostarsi all’Eucaristia; l’indiscutibile e assoluto primato del Vescovo di Roma sulla Chiesa e su ogni suo singolo componente; la visione della Santa Chiesa non come federazione di organizzazioni locali, ma come corpo unico (“Credo ... unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam”), che fonda il rapporto col Signore sulla propria unità; e via proseguendo. 

Attenti lupi..!

Müller, sul matrimonio richiamo alla "cattolicità"

Cardinale Gerhard Müller
Foto: CNA
CITTÀ DEL VATICANO , 27 marzo, 2015 / 11:32 AM (ACI Stampa).- 
“La Curia Romana non è l’amministrazione di Bruxelles” e una Conferenza Episcopale non è una “filiale di Roma”, “le diocesi non sono filiali della Segreteria di una Conferenza episcopale o di una diocesi il cui Vescovo presiede la Conferenza Episcopale”. Di più: “La Chiesa non è un assemblea di Chiese nazionali,  i cui presidenti voteranno per eleggere il loro capo a livello universale”. Ma soprattutto, “il Presidente di una Conferenza Episcopale non è altro che un moderatore tecnico, e come tale non ha alcuna autorità di insegnamento speciale”.

Attenti al lupo


Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. […] Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco (Mt 7, 15-16.19).
Sapete qual è uno dei frutti peggiori dei falsi profeti? È quella che gli specialisti di “morale” hanno battezzato opzione fondamentale. Secondo questa bella teoria, in parole povere, uno può pure rimpinzarsi ogni giorno di siti pornografici e andare a donne (o a uomini) più volte a settimana senza commettere peccato, dato che in realtà, nella sua coscienza, non approva quei comportamenti e non ne ha fatto una scelta di vita. È come dire che, siccome non sono d’accordo con chi compie certe azioni per convinzione, posso compierle tranquillamente ogni volta che ne ho voglia, purché non sia per orientamento stabile. Il medesimo “ragionamento” si può evidentemente estendere a qualsiasi crimine: violentare un bambino, strangolare la moglie, seviziare il convivente… tutto può essere moralmente scusato, basta che l’opzione di fondo di chi lo fa sia buona. Isteria, fariseismo o sfacciataggine all’ennesima potenza?

Settimana Santa pre modernista

Straordinarie Testimonianze storiche sulle Reliquie della Passione di Gesù – Seconda Parte                 

Testimonianze storiche e geografiche sulle reliquie della 
Passione: dal Sacro Calice alla Santa Tunica;
dalla Spugna al volto della Veronica, alla
Lancia di Longino
 di Francesco SdG, Sete di Giustizia Genova
Testimonianze sulle Reliquie della Passione di Gesù - 2
 Testimonianze storiche sulle Reliquie della Passione – Il Sacro Calice   
Valencia, Argenteuil, Treviri, Vienna, Mantova, Manoppello, Parigi, Gerusalemme – (Continua da qui Straordinarie Testimonianze sulle Reliquie della Passione di Gesù – 1). La reliquia del Santo Calice è una coppa di agata finemente levigata fabbricata in Siria o in Egitto prima del I secolo. Il Calice fu portato a Roma da Pietro e utilizzato dai successivi Papi. Durante la persecuzione di Valeriano (258) il Papa Sisto II lo diede al suo diacono (San Lorenzo) che lo inviò nella sua città natale: Huesca. Durante l’invasione islamica fu trasferito sui Pirenei, dopo la riconquista cristiana fu trasferito prima nel monastero di San Giovanni della Pena, nel 1399 fu portato a Saragoza e nel 1437 nellaCattedrale di Valencia. Vista la preziosità del Calice, nel suo complesso, si pensa che la parte originaria – compatibile al periodo di Gesù ed alle usanze ebraiche dell'epoca - sia quella superiore, evidentemente successivamente incassata nel prezioso telaio inferiore su iniziativa di qualche regnante, in segno di devozione.

venerdì 27 marzo 2015

Grazie tante..

GLI SCAFISTI DERIDONO GLI ITALIANI  

Gli scafisti deridono gli italiani: "Facciamo 800mila euro a tratta ​e in patria diventiamo dei miti"

Ecco le conversazioni choc di tre scafisti rinchiusi in carcere: Quando torniamo, dobbiamo comprare una nuova barca. Speriamo di riempirla..."

Novus Ordo Finantiarius immaculotorum

10:27 - FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA: SEQUESTRO BENI, “MASSIMA COLLABORAZIONE ALLE INDAGINI”

“Massima collaborazione alle indagini” e un ringraziamento all’Autorità giudiziaria e alla Guardia di Finanza di Avellino “per la brillante operazione grazie alla quale i beni riferiti all’Istituto potranno essere ricondotti all’uso cui sono destinati: l’assistenza spirituale, le attività caritative e quelle missionarie”. A esprimerla sono i Frati francescani dell’Immacolata, istituto religioso che si rifà alle Fonti francescane e san Massimiliano Maria Kolbe, dopo il sequestro preventivo di beni immobili e mobili per un valore di oltre 30 milioni di euro.

Sinodo 1-Giubileo 2: tecnica del ko !?

Sinodo: e se la soluzione fosse il Giubileo?


Il giubileo straordinario della misericordia, appena annunciato da papa Francesco, e che inizierà poco dopo la fine del Sinodo ordinario dei vescovi, può essere il tempo opportuno per compiere preziosi gesti di misericordia nei confronti di due gruppi di fedeli che sperimentano in vario modo un non pieno riconoscimento della loro appartenenza alla Chiesa. Vi è il gruppo dei fedeli che vivono e intendono continuare a vivere una nuova condizione coniugale dopo il divorzio, senza che si possa dimostrare o sostenere la nullità delle prime nozze; vi è anche il gruppo di fedeli che hanno lasciato l’esercizio attivo del ministero presbiterale e che si sono sposati.

Croce svelata

Don Mauro Leonardi e la difficile “resistenza” de “La Croce – Quotidiano”

Ogni giorno il direttore de “La Croce Quotidiano”, Mario Adinolfi, “, in poche accattivanti righe, illustra, ai suoi tanti followers di “Facebook”, il meglio del proprio giornale, dando buoni motivi per correre in edicola a comprarlo. Il numero del 25 marzo è stato presentato come «un numero da urlo» che dà voce alla «resistenza» messa in atto nei confronti degli «spot di 50 minuti all’utero in affitto alle Invasioni Barbariche, all’Aifa che dice che la pillola abortiva dei 5 giorni dopo si può chiedere senza ricetta medica come fosse un’aspirina, al ddl Cirinnà su unioni gay e utero in affitto». Tra le tante illustri firme del giorno viene presentata con enfasi anche la nuova penna di «don Mauro Leonardi all’esordio sulle nostre pagine con un pezzo emozionante sulla tradizione dei “Cristi velati”». Il pezzo in questione, pubblicato a pagina 5 del quotidiano, si intitola “Croci Velate: quel #non poter vedere Gesù, l’Amato” e racconta come, fino a prima della riforma conciliare, durante la Settimana di Passione, fosse in uso l’antica usanza di velare le croci e le immagini sacre con un panno rosso o violaceo.
Tralasciando tale articolo, che tra l’altro mette in luce, una delle tante tradizioni liturgiche andate perdute con il Concilio, non possiamo però tacere il nostro stupore nel vedere la firma di don Mauro Leonardi sulle colonne di un quotidiano cattolico che fa dei temi etici, e in particolare delle battaglie contro il gender e l’omosessualità, il suo cavallo di battaglia. Forse il direttore non è informato sulle posizioni del sacerdote riguardo a tali temi e allora ci pensiamo noi.

Misericordia non è giustificare i peccati

Giubileo, Coccopalmerio: giustizia è atto di misericordia


Papa Francesco in San Pietro per la celebrazione penitenziale nel corso della quale ha annunciato l'Anno Santo dedicato alla misericordia - ANSA


Dio non può fare a meno di noi
"Papa Francesco parla spesso della misericordia per ricordarci che Dio ci ama e ci ama talmente che non può fare a meno di noi, non può perderci. Per questa ragione il Signore è sempre misericordioso con noi ed è pronto a perdonare tutti i nostri peccati: non può non capire la nostra condizione di povertà, miseria. Indire un Giubileo dedicato alla misericordia corrisponde perciò alla spiritualità più profonda del Papa". Con queste parole, il card. Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, commenta la decisione del Pontefice di indire l'Anno Santo straordinario dedicato alla  misericordia che si aprirà il prossimo 8 dicembre.

Che sia per questo che vanno a caccia di quelli che li hanno? *

Anche la Chiesa ha finito i soldi
Un centinaio di istituti religiosi dovrà chiudere. E la Cei invita alla spending review
Una chiesa di Caltanisetta durante la settimana di Pasqua (Marco Di Lauro/Getty Images)

Una chiesa di Caltanisetta durante la settimana di Pasqua (Marco Di Lauro/Getty Images)


La situazione economica della Chiesa italiana è grave, più di quanto non sia emerso fino ad ora. Almeno un centinaio di istituti diocesani per il sostentamento del clero da una parte all'altra della penisola, vivono gravi sofferenze economiche – i costi superano i benefici - e probabilmente dovranno chiudere i battenti. E poi si accumulano debiti, cattiva gestione, diminuzione delle offerte, mancanza di controlli interni, progetti finanziari sballati guidati più dalle manie di grandezze di qualche vescovo che da esigenze pastorali o dall'attenzione ai poveri. La soluzione a questo punto non può che essere una: tagli di strutture, dismissioni e accorpamenti di diversi organismi e diocesi.

A ciascuno il suo trionfo

Il carro con Papa Francesco davanti al Pontefice a Torino

FORNO. Il 21 giugno, giorno della visita di Papa Francesco a Torino, in occasione dell’ostensione della Sindone, il Pontefice avrà la sorpresa che non si aspetta: un enorme carro di carnevale...






FORNO. Il 21 giugno, giorno della visita di Papa Francesco a Torino, in occasione dell’ostensione della Sindone, il Pontefice avrà la sorpresa che non si aspetta: un enorme carro di carnevale realizzato a sua immagine e somiglianza. Un Santo Padre di cartapesta, benedicente, su un carro dal titolo eloquente: Pace. Del resto, chi meglio di Francesco per parlare di pace in un momento in cui, in ogni angolo del pianeta, la strategia del terrore impera e tutti i giorni i diritti vengono calpestati e il tributo di sangue innocente sembra non avere fine.

giovedì 26 marzo 2015

Figurati se non c'entravano i tridentini..^

Sequestrati 30 milioni di beni dei Francescani dell'Immacolata

La Guardia di Finanza
(©Ansa)
(©ANSA) LA GUARDIA DI FINANZA

L'operazione della Guardia di Finanza sul patrimonio intestato a persone esterne all'ordine che era stato sottratto al controllo del commissario della Santa Sede


La Guardia di Finanza di Avellino, sotto il coordinamento del Procuratore capo Rosario Cantelmo, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni immobili e mobili per un valore pari a oltre 30 milioni di euro, attualmente nella disponibilità delle associazioni «Missione dell’Immacolata» e «Missione del Cuore Immacolato», riconducibili ai Francescani dell’Immacolata con sede a Frigento, l'ordine fondato da padre Stefano Manelli e commissariato dalla Santa Sede nel  2013.

Che fede nei grembiulini..!

Società Dante Alighieri, Riccardi presidente. Con tanti auguri dalla massoneria
È decisamente curioso, ma per niente insolito, che sia proprio il Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani a rivolgere al prof. Andrea Riccardi gli «auguri di un proficuo lavoro» per la sua recente nomina a Presidente della Società Dante Alighieri. Ad eleggerlo, è stata l’Assemblea straordinaria del sodalizio con ben 16.594 voti.
Così come curioso ma non insolito, in particolare, è l’affettuoso riguardo mostrato dai “grembiulini” italiani tutti “squadra e compasso” verso il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, presentato peraltro come «noto esponente del mondo cattolico» sul sito di documentazione delle sue attività istituzionali, svolte come ministro del governo Monti.