(Card. Angelo Amato) Tra carisma e profezia. «Quando ero segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede ho avuto il privilegio di avere tra mano e di leggere i manoscritti originali riguardanti i segreti di Fátima e il loro messaggio. Li ho meditati a lungo perché gettano una luce di fede e di speranza sui tristissimi eventi del secolo scorso e non solo». È la premessa della prolusione, di cui pubblichiamo ampi stralci, con la quale il cardinale prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ha aperto oggi, giovedì, all’Antonianun di Roma il convegno su «Il messaggio di Fátima tra carisma e profezia».
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
giovedì 7 maggio 2015
Piccoli sinodi pullulano
Il sinodo della chiesa di Vicenza
Dall’ufficio di Pastorale per il Matrimonio e la Famiglia, Alla Caritas, all’Azione Cattolica (e tanti altri), tutti insieme appassionatamente per presentare il libro “L’amore omosessuale” =========
di Patrizia Fermani
Roma chiama, la diocesi di Vicenza risponde. È’ alleato affidabile e servizievole. Da anni prepara il proprio fedele pubblico al nuovo corso del cattolicesimo, con i lussureggianti festival biblici aperti sui larghi orizzonti del pensiero debole ben rappresentato, facendo un nome a caso, da Michela Marzano. Molto significativo quello del 2013 intitolato “Fede e Libertà”, che riguardava propriamente la libertà dalla fede.
Ora la diocesi di Vicenza gioca di anticipo sul Sinodo della famiglia che qualche preoccupazione pare darla a Roma per una partita, contro l’ala conservatrice, che sembrava dovesse essere vinta già al primo tempo e forse dovrà essere giocata fino ai supplementari. Ecco allora questa alacre diocesi periferica che oltre ai festival biblici ora sponsorizza anche la pubblicazione di un libro dal titolo eloquente: ”L’amore omosessuale” (CLICCA QUI per leggere l’invito con l’elenco completo degli sponsorizzatori e dei relatori).
Roma chiama, la diocesi di Vicenza risponde. È’ alleato affidabile e servizievole. Da anni prepara il proprio fedele pubblico al nuovo corso del cattolicesimo, con i lussureggianti festival biblici aperti sui larghi orizzonti del pensiero debole ben rappresentato, facendo un nome a caso, da Michela Marzano. Molto significativo quello del 2013 intitolato “Fede e Libertà”, che riguardava propriamente la libertà dalla fede.
Ora la diocesi di Vicenza gioca di anticipo sul Sinodo della famiglia che qualche preoccupazione pare darla a Roma per una partita, contro l’ala conservatrice, che sembrava dovesse essere vinta già al primo tempo e forse dovrà essere giocata fino ai supplementari. Ecco allora questa alacre diocesi periferica che oltre ai festival biblici ora sponsorizza anche la pubblicazione di un libro dal titolo eloquente: ”L’amore omosessuale” (CLICCA QUI per leggere l’invito con l’elenco completo degli sponsorizzatori e dei relatori).
Niente fughe in avanti?
Il Papa e la remissione della scomunica per l’aborto. Il cardinale De Paolis: ‘Ma quel peccato non si cancella’
<MA QUEL PECCATO NON SI CANCELLA>. IL CARDINALE: NIENTE FUGHE IN AVANTI
Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 6 maggio 2015
«L’ABORTO resta un peccato, non è che il Papa ha deciso di abrogarlo. Questo va chiarito subito per evitare fraintendimenti e fughe in avanti che, in una materia delicata come la difesa della vita, non hanno alcun senso». Imbocca la via della prudenza il cardinale italiano Velasio De Paolis, classe 1935, presidente emerito della Prefettura degli affari economici della Santa Sede.
I Bergogliani
Bergogliani a parole e nei fatti
Sorprendono, ma fino a un certo punto, i cardinali che criticano il Papa. Suona curiosa l'affermazione di Robert Sarah: "A leggere certi documenti o certe affermazioni, si potrebbe avere l'impressione che non rispetti la dottrina". Fa specie l'accusa di Raymond Leo Burke, la Chiesa sembra "una nave senza timone". Esempi che sorprendono, ma fino a un certo punto.
Ladri, lupi e pazzi....
ma solo nel caso in cui egli abbia raggiunto il vertice dell'organizzazione e abbia avuto modo
di arrecare il maggior danno possibile.
di arrecare il maggior danno possibile.
Questo post prende spunto da una lettera scritta da una parrocchiana, membro di un consiglio parrocchiale la quale è stata testimone di quanto descrive. Per un motivo di privacy ho tolto ogni riferimento in grado di risalire al luogo e alle persone ma i fatti riportati oltre che ad essere attuali, paiono reali. Sulla base di queste descrizioni faccio le seguenti osservazioni.
Quousque tandem?
Divorzio e omosessualità. Continuano ad essere questi i due punti più controversi, nell’intervallo tra le due sessioni del sinodo sulla famiglia.
I vescovi della Germania hanno detto in questi giorni la loro, in 17 pagine di risposta al questionario proposto da Roma come traccia di lavoro:
Ma proprio mentre il loro documento di netta rottura con la tradizione faceva il giro del mondo, mercoledì 6 maggio dall’Italia sono venuti due segnali di tutt’altro orientamento, fedelissimi questi al magistero vigente della Chiesa: l’uno, sul divorzio, dall’arcidiocesi di Milano; l’altro, sull’omosessualità, dal quotidiano della conferenza episcopale italiana “Avvenire”.
La chiesa groviera
LE RISPOSTE AL SINODO
Famiglia, lo "strappo" dei cattolici svizzeri
Roma è più lontana
Molti i punti controversi, a cominciare dal modello di famiglia. Ricordano che le realtà familiari "vanno al di là del modello di famiglia costruito sul matrimonio sacramentale" e parlano di famiglie "patchwork", "monoparentali", divorziati risposati, "famiglie arcobaleno". No al vincolo della indissolubilità del matrimonio. Sì all'ammissione di divorziati e risposati ai sacramenti. Apertura alle coppie omosessuali
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Si allarga il fossato tra i fedeli cattolici svizzeri e il Sinodo sulla famiglia. Nel Rapporto che la Chiesa svizzera ha stilato (consultabile sul sito della Conferenza episcopale svizzera -www.ivescovi.ch) presentando ai padri sinodali le risposte al questionario, si parla addirittura di un “dialogo tra sordi”, a voler sottolineare quanto i presupposti dottrinali e le realtà vissute siano distanti. Il percorso sinodale ha trovato larga eco in Svizzera e in 6mila hanno partecipato ai dibattiti presinodali organizzati dalle chiese locali per rispondere al questionario proposto dal Sinodo. |
mercoledì 6 maggio 2015
Il diritto di essere sconcertati
La telefonata a Emma Bonino, con relativo invito a “tenere duro” (su cosa?) e l’invito in Vaticano per l’incontro con i bambini, seguiti a ruota dalla “semplificazione” dell’assoluzione per il crimine abominevole dell’aborto sono gli ultimi due eventi che altro non fanno che banalizzare un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio, gettando confusione ulteriore in una cristianità smarrita.
di Paolo Deotto
Ho scritto più volte, e qui lo ripeto, che non voglio assolutamente atteggiarmi a teologo e tantomeno dar lezioni a chicchessia, qualunque sia il suo ruolo nella Chiesa.
Mi limito ad esercitare quello che definisco un “diritto di essere sconcertati”. Sono un cattolico qualsiasi, abbastanza vecchio da aver fatto in tempo a studiare il catechismo ma non così vecchio da essere rintronato dagli anni e dimentico delle verità più elementari della Fede cattolica.
Il Papa telefona a Emma Bonino per avere notizie sulla sua salute e invitarla a “tener duro”. Splendido. Repubblica gongola e pubblica le dichiarazioni della stessa Bonino, che con l’occasione non ha mancato di spiegare al Papa tutto il bene fatto dai radicali…
Ho scritto più volte, e qui lo ripeto, che non voglio assolutamente atteggiarmi a teologo e tantomeno dar lezioni a chicchessia, qualunque sia il suo ruolo nella Chiesa.
Mi limito ad esercitare quello che definisco un “diritto di essere sconcertati”. Sono un cattolico qualsiasi, abbastanza vecchio da aver fatto in tempo a studiare il catechismo ma non così vecchio da essere rintronato dagli anni e dimentico delle verità più elementari della Fede cattolica.
Il Papa telefona a Emma Bonino per avere notizie sulla sua salute e invitarla a “tener duro”. Splendido. Repubblica gongola e pubblica le dichiarazioni della stessa Bonino, che con l’occasione non ha mancato di spiegare al Papa tutto il bene fatto dai radicali…
C'è posta
CLASSICI CATTOLICI Nr.6 La persona a servizio della società e del cosmo: l'aberrazione totalitaria che ha contaminato la Chiesa Come si spiega il gran chiasso – oggi dovuto al 60° della morte – che per decenni si è fatto attorno a Teilhard de Chardin, divenuto di moda per le sue “brillanti sintesi” e che conosce un seguito numerosissimo sia tra i miscredenti come tra molti credenti? La stessa Massoneria rivendica il merito per la pubblicazione e diffusione dei libri postumi di de Chardin, in quanto dissolvitori della dottrina cattolica. Ecco dunque il vero motivo del larghissimo successo postumo di questo gesuita “proibito”. Come dimostrerà il servo di Dio Pier Carlo Landucci – vera sentinella della fede cattolica – in questo sintetico e chiarificatore testo, le evanescenze teilhardiane sono in verità dannosissime per la necessaria concretezza del cammino ascetico e della vita cristiana, e giungono fino a distruggere quella che si può chiamare l’“originalità del cristianesimo” e contengono un radicale naufragio della retta visione cosmica, spirituale, scientifica e financo sociale dell’uomo. In sostanza, l’opera del gesuita è un attentato contro la fede e la dottrina cattolica, e qui sta la sua vera pericolosità e tutto il successo di questo aberrante e irrecuperabile autore. |
Chi tira il carro?
Sinodo. I vescovi tedeschi mettono il carro davanti ai buoi
Le risposte della conferenza episcopale al questionario presinodale descrivono ciò che in Germania si fa già: comunione ai divorziati risposati, tolleranza per le seconde nozze, approvazione delle unioni omosessuali
ROMA, 6 maggio 2015 – A giudicare dall'ultimo prodotto della conferenza episcopale tedesca, il sinodo sulla famiglia in programma dal 4 al 25 ottobre potrebbe rivelarsi fatica sprecata.
Il cardinale Reinhard Marx (nella foto), arcivescovo di Monaco e presidente della conferenza episcopale, l'aveva fatto capire lo scorso 25 febbraio con una battuta che ha fatto il giro del mondo:
"Non siamo una filiale di Roma. Ogni conferenza episcopale è responsabile della cura pastorale nel proprio contesto culturale e deve predicare il Vangelo nel proprio modo originale. Non possiamo aspettare che un sinodo ci dica come dobbiamo modellare qui la cura pastorale del matrimonio e della famiglia".
Dalle teologia in ginocchio a quella sotto i piedi?
Francesco anche oggi torna sulla famiglia. E Kasper? In caduta libera
A distanza di una settimana Papa Francesco torna a parlare della bellezza del matrimonio e della responsabilità dell’essere sposi.
Lo ha fatto nell’udienza generale di oggi proseguendo con quella che appare a tutti gli effetti una catechesi sulla famiglia. Francesco paragona il matrimonio all’unione fra Cristo e la Chiesa, un legame indissolubile che resta intatto nonostante le difficoltà e i fallimenti.
Il Papa punta l’attenzione sull’importanza del vincolo nuziale, dimostrando chiaramente come il matrimonio non debba essere inteso soltanto come una festa ma come uno strumento al servizio della Chiesa per far crescere la Chiesa attraverso la costituzione di una nuova comunità familiare. Sembrano lontane anni luce le discussioni del recente sinodo straordinario della Famiglia, quando tutto sembrava ruotare intorno a temi come la comunione ai divorziati risposati e l’accoglienza delle coppie di fatto.
La neo catechesi (benedetta dal Vaticano)
Kiko ha qualche problema con la Trinità
Nostra traduzione di un articolo di Chuck White pubblicato su Thoughtful Catholic.
Il 15 marzo 2014 don Angelo Veraldi, italiano e professore di seminario neocatecumenale, insegnava ai candidati al diaconato permanente a Guam che «Gesù divenne un peccatore» e che «fece esperienza del perdono del Padre». Questo singolare insegnamento mi ha lanciato nella ricerca dei fondamenti di tale parodia negli insegnamenti del fondatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Argüello.
Ho raccolto otto "dimostrazioni", prese dagli insegnamenti di Kiko, dai suoi scritti e dalla sua arte, che mi hanno portato a concludere che Kiko ha davvero qualche problema con la Trinità.
KIKO HA PROBLEMI CON LA TRINITÀ
Il 15 marzo 2014 don Angelo Veraldi, italiano e professore di seminario neocatecumenale, insegnava ai candidati al diaconato permanente a Guam che «Gesù divenne un peccatore» e che «fece esperienza del perdono del Padre». Questo singolare insegnamento mi ha lanciato nella ricerca dei fondamenti di tale parodia negli insegnamenti del fondatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Argüello.
Ho raccolto otto "dimostrazioni", prese dagli insegnamenti di Kiko, dai suoi scritti e dalla sua arte, che mi hanno portato a concludere che Kiko ha davvero qualche problema con la Trinità.
3 x 1 al Supermarket Jubileum
La Chiesa non sdogana l’aborto. Fa solo sano marketing
Clamorosa svolta dottrinale nella Chiesa Cattolica. In nome della misericordia, cui è dedicato l’anno giubilare speciale che si aprirà l’8 dicembre prossimo, Papa Francesco sdogana il peccato di aborto e invita i sacerdoti a perdonare tutto. Ovviamente non è vero. Ma a leggere la notizia sui giornali l’idea che se ne cava è quella. Ora, anche chi a suo tempo bigiava le ore del Catechismo sa che un colpo di spugna così il Papa non può darlo. Tecnicamente, fisicamente. Ammesso e non concesso che un Pontefice voglia farlo, non è in suo potere rovesciare la dottrina cristiana. Basta infatti eleggere dentro la notizia per capire che davvero non è cambiato nulla, insomma che – si parva licet – la notizia non c’è.
“POPE is POP”
I POPPERS colpiscono ancora!
Ne avevamo già parlato di questo progetto: “POPE is POP”
Un flash mob, una canzone, una danza per Papa Francesco che sta spopolando a Roma!
E un gruppo di circa 100 POPPERS si è ritrovato sotto al Palasport dell’EUR, per danzare al ritmo della canzone “POPE is POP“, coinvolgendo molti dei passanti che si sono divertiti a seguire i passi di danza della divertente coreografia, in questa contagiosa manifestazione itinerante che è iniziata domenica con un evento svoltosi a Piazza San Pietro (andato in onda in diretta su RAI NEWS 24) e che si sta propagando per tutta Roma da Piazza di Spagna al Colosseo, passando per la metro e che avrà luogo anche alla Casa Circondariale Femminile del Carcere di Rebibbia!
martedì 5 maggio 2015
MISERICORDIA A SENSO UNICO
Applicata secondo il manuale di Francesco I
L’enfasi con cui la stampa ha diffuso l’annuncio del Giubileo “di Papa Francesco”, all’insegna della misericordia e per la ricorrenza del 50° anniversario del Concilio Vaticano II, nasconde le sesquipedali sciocchezze implicite nella detta definizione di cui né la Gerarchìa né l’informazione cattolica hanno saputo, o voluto, smentire perché probabilmente ignare di averle dette, tanta è l’eccitazione autoreferenziale in cui vieppiù fervono gli spiriti e le energie di questo papato.
L’enfasi con cui la stampa ha diffuso l’annuncio del Giubileo “di Papa Francesco”, all’insegna della misericordia e per la ricorrenza del 50° anniversario del Concilio Vaticano II, nasconde le sesquipedali sciocchezze implicite nella detta definizione di cui né la Gerarchìa né l’informazione cattolica hanno saputo, o voluto, smentire perché probabilmente ignare di averle dette, tanta è l’eccitazione autoreferenziale in cui vieppiù fervono gli spiriti e le energie di questo papato.
Ora pro Siria
"Ci resta solo Dio", fuga dei cristiani di Aleppo dalla morsa della guerra civile siriana
di Giorgio Bernardelli06-05-2015
Se vivi nei quartieri controllati dal governo sulla testa ti piovono colpi di mortaio e razzi sempre più potenti sparati dai ribelli indiscriminatamente sulle aree abitate dai civili. Se invece vivi in un quartiere controllato da una delle diciotto milizie ribelli (appartenenti ogni sfumatura possibile della galassia jihadista), sulla testa ti piovono le «barrel bomb», i barili di combustibile riempiti di esplosivo e frammenti metallici, sganciati da aerei ed elicotteri dell’esercito siriano.
È la fotografia di Aleppo contenuta nel nuovo rapporto di Amnesty International diffuso ieri.Morte ovunque: crimini di guerra e altre violazioni dei diritti umani ad Aleppo, il titolo eloquente del documento, che parla anche di tortura, arresti arbitrari e rapimenti, anche questi diffusi da una parte come dall’altra della barricata.
“SARÀ RISPETTATA LA LIBERTÀ DI COSCIENZA?”
11:59 - IRLANDA: REFERENDUM MATRIMONIO GAY. MONS. MARTIN, “SARÀ RISPETTATA LA LIBERTÀ DI COSCIENZA?”
“È importante ricordare che la libertà religiosa significa molto di più che garantire semplicemente la libertà di culto. La libertà di religione è legata strettamente alla libertà di coscienza e la libertà di esprimere pubblicamente i nostri valori e ciò in cui crediamo nella vita quotidiana”. Ha puntato dritto sul diritto alla libertà di coscienza l’arcivescovo Eamon Martin, primate d’Irlanda, prendendo ancora una volta la parola sul Referendum del 22 maggio a cui il popolo irlandese è chiamato per modificare la Costituzione d’Irlanda introducendo la possibilità del matrimonio omosessuale.
Sulle donne: 0-1
A proposito del Papa e dei salari delle
donne
A riprova che l’Occidente è a tutti gli effetti una zattera alla deriva, senza più alcuna guida sicura ed autorevole, si possono prendere anche le recenti parole del Papa, che ha definito “uno scandalo” il fatto che, a parità di lavoro e per la stessa mansione, le donne vengano pagate di meno.
Un consenso plebiscitario, naturalmente, per “Papa Francesco”, tanto è buono e comprensivo verso “le donne” (e verso “i gay”, “i migranti” ecc.).
E vada pure, se queste affermazioni vanno contro la furberia di chi pensa di fare la cresta assumendo delle donne al posto degli uomini.
Ma il problema non sta nella disparità di retribuzione, come ha fatto notare il Papa.
Dante non era Benigni!?
Dante contro gli immigrati: "La mescolanza delle genti è causa dei mali delle città"
Nel XVI canto del Paradiso Dante, tramite il suo avo Cacciaguida, lancia un'invettiva contro gli stranieri che hanno invaso Firenze e contro la Chiesa, complice dell'invasione
Nel XVI canto del Paradiso Dante, tramite il suo avo Cacciaguida, lancia un'invettiva contro gli stranieri che hanno invaso Firenze e contro la Chiesa, complice dell'invasione
Esiste un Dante Alighieri che Benigni non vuole o non può vedere. Un Dante reazionario.
Reazionarissimo. Un Dante che sarà poi ripreso dal "cattolico belva" Domenico Giuliotti e da Ezra Pound.
Questo Dante, il vero Dante, ha scritto parole durissime contro l'immigrazione e contro la Chiesa che si rende complice di questa tratta di uomini.
A domanda, risponde ?
Ecco cosa chiedono le diocesi al Sinodo sulla famiglia
Il Sinodo ordinario sulla famiglia è ormai alle porte, e il dibattito a livello di conferenze episcopali è già entrato nel vivo. Le risposte delle comunità di fedeli al secondo questionario inviato nei mesi scorsi, al termine dell’appuntamento straordinario del novembre 2014, stanno giungendo a Roma dopo essere state raccolte dalle diocesi. Entro un paio di mesi, sarà pubblicato l’Instrumentum laboris, la traccia che guiderà la discussione nell’Aula Nuova.
Chi è Lui per giudicare!?
Dio: giustizia, non solo misericordia
Ci siamo dimenticati la Giustizia. Quella divina. Sì, ce la siamo dimenticati.
Tutti a dirmi “eh, ma Dio è misericordioso, mica un dittatore pronto a condannarti per qualsiasi cosa”; tutti a parlarmi di carità, senza però ricordarsi/sapere che la Carità non è semplice compassione umana, non è risolvibile nella sola solidarietà, ma è innanzitutto l’amare Dio, senza il quale amore non si può realmente essere caritatevoli con il prossimo (la carità «fa tendere e aderire a Dio come al bene assoluto in sé», Dizionario di Teologia Dommatica, Piolanti-Parente-Garofalo, Ed. Studium, Roma, 1952). Soprattutto, in questi giorni, tutti a parlare di misericordia, come se fosse arrivata finalmente l’epoca della Chiesa che ha capito tutto, come se la Chiesa non avesse mai avuto misericordia fino ad oggi.
A causa della falsa idea di misericordia dominante, di questo «“misericordismo” (che è ben altro dall’autentica misericordia)» (Prof. C. Gnerre, Sosta aprile 2015, Il Cammino dei Tre Sentieri) credo sia normale trovare poi molte persone che pensano che Dio perdona tutti, che non credono più nell’Inferno (e come dargli torto, se non si sente più parlare di peccato e Novissimi?), fino agli estremi del “non ho bisogno della Chiesa, con Dio me la vedrò io” e affini protestantizzanti.
“Il culto della spontaneità ”
Dalla Germania si levano nuovi dubbi (non solo teologici) sul Papa
L’invettiva di Spaemann e l’inchiesta di Cicero
Il filosofo Robert Spaemann
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lunedì 4 maggio 2015
Pregare ieri
La S. Messa e la rivoluzione liturgica
Se vi è una
caratteristica che possa definire per eccellenza la vita del nostro
fondatore è senz’altro il desiderio di instaurare il regno di Cristo
nelle anime e nella società. Per questo Mons. Marcel Lefebvre si
inserisce pienamente sulle orme di san Pio X che fece dell’«Instaurare
omnia in Christo» tutto il programma del suo pontificato.
Contra spem in spe credidit?
E IO MOLLO - CON LE RIFORME IN VATICANO CHE FATICANO A DECOLLARE, BERGOGLIO FA DI NUOVO VENTILARE L’IPOTESI DI DIMISSIONI PER MOTIVI DI SALUTE: “PREGATE PER ME ANZIANO E MALATO MA NON TROPPO”
Ciò che preoccupa i medici sarebbe piuttosto lo stile di vita del Papa e, insieme, le sue abitudini alimentari che andrebbero modificate soprattutto in ragione della necessità di contrastare quell’aumento di peso che incide negativamente su un fastidio di cui soffre da tempo, la sciatica…
Figli, di quale madre?
Bergoglio riceve la «cara sorella» arcivescovo luterano di Svezia
È Antje Jackelen, primate svedese. La comune testimonianza dei cristiani perseguitati, l’accoglienza ai sudamericani in fuga dalle dittature, i rifugiati e il clima
«Stimata Signora Jackelén, stimata sorella, cari amici!». Papa Francesco si è rivolto così ad Antje Jackelén, arcivescovo di Uppsala e primate dei luterani svedesi, ricevuta stamane in Vaticano assieme a una delegazione della Chiesa evangelica-luterana di Svezia. L’occasione per toccare temi come la testimonianza dei cristiani perseguitati nel mondo, che unisce le diverse confessioni, le divisioni da evitare su tematiche come vita e famiglia, la prossima celebrazione del cinquecentenario della «Riforma» di Lutero nel 2017, nonché questioni più specifiche, come il riconoscimento dell’accoglienza data dai luterani svedesi ai sudamericani in fuga dalle dittature.
Sinodo: la battaglia delle firme
Un comunicato stampa ci avverte che è stata già firmata da 215.000 persone di diverse nazioni la “Supplica filiale” rivolta a Papa Francesco in vista del prossimo Sinodo sulla Famiglia. Sarebbero migliaia le firme dalla Germania. Gli organizzatori rilevano che invece in alcune diocesi tedesche è esiguo il numero dei laici che hanno risposto al questionario ufficiale.
domenica 3 maggio 2015
Buon senso sulla Sede vacante
Ma è Cristo a deporli, perché la Chiesa viva.
Buon senso sulla Sede vacante - II sacerdoti domenicani di Avrillé, Francia, hanno fatto a tutti noi un grande favore ripubblicando le considerazioni sulla Sede vacante di Roma, scritte circa 400 anni fa da un famoso teologo tomista della Spagna, Giovanni di San Tommaso (1589–1644). Essendo un successore fedele di San Tommaso d’Aquino, egli beneficiava di quella saggezza più alta del Medioevo, quando i teologi potevano ancora misurare gli uomini sulla base di Dio, invece di dovere misurare Dio sulla base degli uomini, una tendenza questa che ebbe inizio per necessità (se le anime non potevano più prendere la penicillina medievale, dovevano prendere una medicina più debole), ma che culminò nel Vaticano II. Qui di seguito, molto abbreviate, vi sono le principali idee di Giovanni di San Tommaso sulla deposizione di un Papa:—
Stoltezza
Solo lo stolto può negare Dio
Il “riconoscere l’esistenza di Dio è un elemento distintivo dell’essere umano”, in quanto essere intelligente, capace di cogliere il senso della realtà, è infatti stoltezza il negare l’esistenza di Dio: sarebbe negare l’evidenza che ogni cosa creata rimanda necessariamente ad una causa.
Dice il Salmo 14: «Lo stolto ha detto nel suo cuore: non c’è Dio». Ma cosa s’intende per stolto? Colui che non ce la fa? Che non può capire? No. Qui s’intende colui che non vuol capire, che ottunde la propria intelligenza per non riconoscere ciò che è evidente. Lo stolto come insipiente. Si può cogliere un elemento interessante rileggendo le parole del Salmo: lo stolto deve affermare nel suo cuore che Dio non esiste, cioè in silenzio, sottovoce, di nascosto. Il significato è chiaro. È talmente insensata un’affermazione di questo tipo che, per non essere presi per pazzi, bisogna pronunciarla sottovoce. Dalle mie parti si direbbe: “Nella camicia”.
Ssst,la Chiesa new age non alzi la voce..
Assonanze spirituali & cattolicesimo 'new age'
«Gli studenti devono ricordare che la devozione al Maestro o al Sentiero non bastano. I Grandi Esseri cercano dei collaboratori e lavoratori intelligenti, non la dedizione alla loro personalità, e possono fare maggiore affidamento su uno studente che cammina indipendentemente alla luce della sua anima, che non sul devoto fanatico.
Teologia in ginocchio (non kasperiana)
Maggio. Tempo di Rosari
Mese di maggio: mese mariano; mese di piccoli fioretti profumati di virtù da offrire a questa celeste Madre; mese soprattutto da dedicare più particolarmente alla recita del Santo Rosario, il “Salterio di Maria”, a Lei tanto caro e tanto potente.
Il Santo Rosario: scuola di amore e di contemplazione
Il santo Luigi M. Grignion de Montfort (1673-1716) è fermamente convinto che il miglior maestro della vita cristiana sia sua Madre Maria. Come afferma più volte nella sua opera sulla vera devozione a Gesù attraverso Maria, nota nella tradizione popolare come Il libro d’Oro, Ella è la «via breve, sicura e facile per giungere all’unione con Gesù Cristo Signore, e che possono percorrere tutti coloro che vogliono diventare amici di Dio». La sua scuola, nella quale la Madre ci mostra il Figlio, è il Rosario: chi lo recita, studia la Teologia in ginocchio.
Il santo Luigi M. Grignion de Montfort (1673-1716) è fermamente convinto che il miglior maestro della vita cristiana sia sua Madre Maria. Come afferma più volte nella sua opera sulla vera devozione a Gesù attraverso Maria, nota nella tradizione popolare come Il libro d’Oro, Ella è la «via breve, sicura e facile per giungere all’unione con Gesù Cristo Signore, e che possono percorrere tutti coloro che vogliono diventare amici di Dio». La sua scuola, nella quale la Madre ci mostra il Figlio, è il Rosario: chi lo recita, studia la Teologia in ginocchio.
Ecumenismo politico?
Papa Francesco, le strategie politiche. Senza partito ma da entrambe le parti: la nuova egemonia dei cattolici
In attesa del certificato di nascita della Terza Repubblica, fa “fede” quello di battesimo. Aspettando il Godot dell’Italicum, ancora una volta il discorso di un pontefice anticipa sul filo del traguardo e sancisce un cambio di stagione. In questo caso addirittura di era geologica. L’invito a impegnarsi politicamente, accompagnato dalla postilla che non c’è alcun bisogno di un partito DOC, sta alla storia d’Italia come la lettera di Giovanni Paolo II ai vescovi del Belpaese, del 6 gennaio 1994, anch’essa epifania e manifesto di un passaggio epocale. Ma in direzione divaricata.
Dio salvi il Papa?
L'apostolo di Nostradamus: "Dio salvi Papa Francesco"
"Lo vedo in pericolo. Ho scritto con largo anticipo che avrebbe indetto il Giubileo Ma questo 2015 è come il 1605 e il 1978, gli anni dei tre pontefici: ha 49 lunazioni"
"Lo vedo in pericolo. Ho scritto con largo anticipo che avrebbe indetto il Giubileo Ma questo 2015 è come il 1605 e il 1978, gli anni dei tre pontefici: ha 49 lunazioni"
Dalla casa-biblioteca-studio-tempio di Renucio Boscolo, sulla collina di Pecetto che domina Torino, si esce barcollando. Non tanto per gli effluvi d'incenso respirati in tre ore d'intervista con l'uomo universalmente riconosciuto come il più titolato esegeta di Nostradamus, quanto per il viluppo di presagi, sciarade dall'ebraico al sanscrito, triangolazioni numeriche, disquisizioni storiche. E soprattutto per il cazzotto finale: «Nella quartina 2.9 delle Centurie si fa riferimento a un pontefice tué par un beaucoup plus debonnaire.
Ucciso da qualcuno per un colpo di fortuna. Una persona che lo segue da vicino. Bonne aire. Buenos Aires. Ed è citata la soif sanguinaire, la sete di sangue dei potenti che lo odiano e che gli vogliono stringere il cappio intorno al collo».
Ma Boscolo va oltre i pronostici di Michel de Nostredame, il medico, farmacista e filosofo nato a Saint-Rémy nel 1503 e morto a Salon nel 1566. Li sposa alle profezie di Sigismondo Fanti, matematico vissuto ai tempi dell'Ariosto: «Nostradamus e Fanti si raccordano. Negli scritti dell'italiano, ogni quadrante di ogni quartina reca una posizione astronomica e una figura. Qui c'è un uomo inginocchiato che prega. Si parla di un gran Pietro che “mi apre le porte nel suo punto di morte”: l'apertura della Porta santa. Si parla di opere di misericordia: “Quando cominceranno le opere di misericordia”. E quello del 2016 è stato proclamato il Giubileo della misericordia. Apre il Giubileo ma... Vedo Francesco in pericolo. Però “da questo me ne verrà un gran bene”. Il Natale mi preoccupa. Un mare di gente che arriva a Roma per l'Anno santo. Dio salvi il Papa!».
sabato 2 maggio 2015
In periferia o nel cuore?
Si insiste molto ultimamente, nei nuovi generi letterari del “magistero mediatico” (interviste, chiacchierate, discorsi a braccio…), su una certa idea di misericordia e su quelle che, con icastica concisione, sono state battezzate periferie esistenziali, le quali risultano destinatarie privilegiate di quella (quasi) universale misericordia che, dopo due millenni di predicazione cristiana, è stata scoperta soltanto l’altro ieri. Come mai nessuno ci avesse pensato prima né – a quanto pare – avesse mai fatto caso a quelle turbe di infelici costrette ai margini della storia dall’egoismo dei cattolici (non certo dei calvinisti che hanno inventato il capitalismo né dei massoni che lo hanno imposto a livello planetario)… resta un indecifrabile mistero; ma – come per tutti i misteri – bisogna crederci e basta, soprattutto se è parola del nuovo messia. Se un altro pretendesse la stessa acquiescenza stolida e cieca, sarebbe immediatamente denunciato come manipolatore di coscienze o bieco integralista; ma lui no, anzi…
Dalla terra al Cielo.
Scriptorium
Recensioni – rubrica del sabato di Cristina Siccardi
.
Il trattato sulla Santa Messa di Giuliotti è un canto, un inno poetico alla Maestà del Santo Sacrificio, opera dello Spirito Santo, di Cristo, della Chiesa. La Santa Messa è il «ponte», in terra, da cui si può spiccare il volo verso la Patria celeste. L’autore di questo saggio comprese il vero significato della Santa Messa, ma non solo, egli la respirava, la amava, la viveva.
.
Il contrappeso..
Müller: dottrina non è teoria
In un’intervista al giornale francese « La Vie » il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Gerhard Ludwig Müller: "Non è possibile adattare la dottrina della Chiesa ai nostri Paesi secolarizzati, a meno di accettare un cristianesimo superficiale".
In un’intervista al giornale francese "La Vie" il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Gerhard Ludwig Müller ha risposto ad alcune domande relative al Sinodo sulla Famiglia, e alla proposta del card. Kasper.
Aspirazioni alla salute*
Il papa telefona a Emma Bonino: «Tieni duro»
L'ex ministro ai microfoni di Radio Radicale: «Si è informato della mia salute, gli sono molto grata».
«Si è informato della mia salute» - ha aggiunto ai microfoni di Radio Radicale - «incoraggiandomi a tenere duro, cosa che sto facendo con tutte le mie forze. Mi ha rinnovato l'impegno a tenere duro perché poi l'erba cattiva non muore mai, ma mia mamma diceva che sono un'erba resistente, cattiva no».
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