ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 9 novembre 2015

Il sofisma ipaziano


8 Novembre 2015.Monsignor Antonio Livi risponde ancora a Padre Cavalcoli.

DIFESA “SCIENTIFICA” DELLA VERITÀ CATTOLICA SUI SACRAMENTI DEL BATTESIMO, DEL MATRIMONIO, DELLA PENITENZA E DELL’EUCARISTIA.
CONTRO QUELLE PROPOSTE DI RIFORMA CHE PRETENDONO DI IMPORSI ALL’OPINIONE PUBBLICA, NON CON ARGOMENTI TEOLOGICICAMENTE FONDATI MA CON SOFISMI E VUOTA RETORICA DELLA VERITA' CATTOLICA SUI SACRAMENTI DEL BATTESIMO SUL MATRIMONIO, DEL BATTESIMO
di Antonio Livi
Come ho spiegato fin dall’inizio nel dare vita all’Unione Apostolica “Fides et ratio”, essa è impegnata in una difesa “scientifica” - e pertanto non ideologica, non retorica, non faziosa - della verità cattolica.  Ora, si può considerare “scientifica” un’argomentazione teologica solo quando parte dal dogma – riconosciuto come verità assoluta - e da lì trae ipotesi di interpretazione che, da un punto di vista rigorosamente logico, siano compatibili con il dogma. 



A Cesare e a Dio

Spendete quel che vi pare ma portatemi in Paradiso
Omelie
Spendete quel che vi pare. Ma portatemi in Paradiso. Avari e faraoni? I preti e i vescovi che ho conosciuto io sono spesso degli spendaccioni che il più delle volte agiscono d'impulso riempiendo le canoniche di cianfrusaglie. Per il solo gusto di non dire di no o di apparire avari, di far sembrare che mancano di qualche attenzione alle loro comunità. Io li conosco questi preti.
Sono stati i preti della mia infanzia, i miei padri nella fede. Avevano sempre la stessa giacca, un po' sciattina, sgualcita e vivevano senza perpetua in stanze fumose mischiate all'odore del ragù abbrustolito. Però quando avevi bisogno aprivano il portafoglio: con una generosità commovente e a volte stupida: fosse per un venditore di fazzoletti magrebino capitato alla porta o per un piazzatore di enciclopedie agiografiche o ammenicoli da sagrestia.

Kasper Games

– il canto della rivoluzione in tiara e piviale     
  

Per un anno intero, dalla prima manche del sinodo sulla famiglia, l’attenzione ha gravitato attorno al cardinal Walter Kasper, presentato come l’elemento chiave del Sinodo e il rappresentante dello schieramento “riformatore”. Il Papa, invece, rimaneva nell’ombra senza esposizioni imprudenti né dichiarazioni chiare sul suo pensiero in merito alla “comunione ai divorziati risposati”. Ora invece Kasper scompare improvvisamente dalla scena e il focus si sposta tutto sul Papa, il “grande perseguitato”.

Dio e Cristo ordinati all’uomo.

Un Dio sminuito, svuotato, tagliato via,
Non è attraente. A Cristo si deve rendere la sua corona
.


AVaticano II sradicatoHo appena riletto Pope John’s Council [Il Concilio di Papa Giovanni] di Michael Davies, scritto nel 1977 e che non necessita di essere aggiornato dopo quasi 40 anni. Certo, Michael Davies fu troppo gentile con il Concilio, ma nel libro ci sono molte verità fondamentali, così che possa essere caldamente raccomandato a chiunque inizi a studiare il Concilio. Particolarmente interessante è l’appendice VI, costituito da un esame del professor Luigi Salleron del libro del 1936 del filosofo francese Jacques Maritain (1882-1973), Umanesimo Integrale, ristampato di recente. Quel libro interessò così tanto un sacerdote italiano, Giovanni Battista Montini, che egli lo tradusse in italiano. Più tardi lo stesso divenne Papa Paolo VI, il principale artefice del Vaticano II. Per tal via, Salleron scopre le radici del Concilio, 26 anni prima che cominciasse.

La chiesa-circo di Jorge&Joao


Di cosa si accusano le Suore Francescane dell'Immacolata?

Di "non essere riuscite ad assimilare adeguatamente e applicare nel contesto della propria vita e missione le ricchezze dell`insegnamento conciliare e del successivo magistero papale sulla vita consacrata".

Ecco gli esempi delle ricchezze dell'insegnamento conciliare:


Sciacallaggio teologico

Sinodo: indissolubilità fa rima con povertà. Matrimonio e patrimonio in Mt 19.

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Nel dibattito che ha attraversato il Sinodo appena concluso, molte volte si è fatto riferimento al testo centrale del capitolo 19 del Vangelo di Matteo. Ma molto spesso, per non dire quasi sempre, il riferimento al testo evangelico è avvenuto mediante la pratica, secolare, dell’isolamento di alcuni versetti dal loro contesto. Mentre, su suggerimento della esperienza del bravo esegeta, non si dovrebbe mai smarrire la coscienza che il senso di un testo accade sempre nel contesto di un libro, e anzitutto di un capitolo. Ora, se si osserva anche sommariamente il capitolo di Mt 19, si possono trovare, in fila, questi 4 temi:

Lo sciacallo e i corvi

Repubblica
(Marco Ansaldo) Una costellazione internazionale contro Papa Francesco. È questo il quadro che emerge, e dai contorni sempre più precisi, mentre gli inquirenti del caso Vatileaks procedono con le loro indagini sui corvi e sui vari filoni dell' inchiesta. Un' idra a più teste. Composta da una cerchia interna al Vaticano, ma attiva pure in Italia, che riunisce pezzi di ecclesiastici di mezzo livello «capaci di prendere la forma dell' acqua » (copyright di un anonimo cardinale), strati di massoneria, ombre di funzionari e faccendieri di vario tipo. E da un vasto gruppo internazionale, fatto di chierici conservatori legati alla dottrina, di confraternite tradizionaliste, di siti agguerritissimi, e di servizi segreti di alcuni importanti Stati.

"Les priants des campagnes",


Dal diario di un laico di campagna. Riflessione postsinodale


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Che l'accesso di tutti alla comunione eucaristica sia un gesto di "routine" di ogni messa è convinzione ampiamente diffusa. E testimonia quanto tale sacramento sia decaduto a puro gesto di amicizia e "condivisione", al quale diventa maleducato sottrarsi o sottrarre qualcuno.
Non c'è alcun dubbio che la battaglia per ammettere alla comunione i divorziati risposati risenta notevolmente di tale opinione.
La riflessione inedita che ci è offerta più sotto suona appunto come una nativa reazione a questo decadimento e come un ritorno alla verità e alla realtà dell'eucaristia, con i comportamenti che ne possono derivare, anche quello qui suggerito, per chi lo voglia adottare in piena libertà.

Abbastanza normale?

"Il Papa sta distruggendo la Chiesa"

Dagli insulti al mondo vescovile alle confidenze con Scalfari: Bergoglio è fuori controllo? Anatomia di una cattolica guerra civile

Papa Francesco (foto LaPresse)
The Spectator, sabato 7 novembre

Domenica 1° novembre, il quotidiano italiano la Repubblica ha pubblicato un editoriale a firma di Eugenio Scalfari, uno dei più celebri giornalisti del Paese, in cui questi sosteneva che il Papa gli avrebbe confidato che «alla fine di percorsi più veloci o più lenti tutti i divorziati che lo chiedono saranno ammessi» al sacramento della comunione. L’opinione pubblica cattolica è rimasta di sasso: il Papa aveva appena terminato di presiedere un sinodo di tre settimane, in cui erano emerse ampie divergenze proprio attorno alla questione dell’ammissione o meno dei divorziati cattolici risposati alla comunione. Sinodo che, alla fine, aveva votato per un nulla di fatto. Lunedì scorso, il portavoce del Papa, padre Federico Lombardi, ha dichiarato che quanto riferito da Scalfari «non è in alcun modo affidabile» e «non può essere considerato il pensiero del Papa».

La compagnia degli ultimi giorni

l’anticristo è un ecclesiastico? Risponde Maria Valtorta

MARIA VALTORTAGrande è l’orrore di ora, diletti miei; ma quanto, quanto, quanto ha ancora da aumentare per essere l’Orrore dei Tempi ultimi!E se veramente pare che assenzio sia mescolato al pane, al vino, al sonno dell’uomo, molto, molto, molto altro assenzio deve ancora gocciare nelle vostre acque, sulle vostre tavole, sui vostri giacigli prima che abbiate raggiunto l’amarezza totale che sarà la compagnia degli ultimi giorni di questa razza creata dall’Amore, salvata dall’Amore e che si è venduta all’Odio.

domenica 8 novembre 2015

Scisma al galoppo

Lo scisma e l’eresia (di fatto) sono già tra noi?

Cave Papam?


Chi tocca il papa muore

Se l’opinione pubblica è rimasta scandalizzata a motivo delle persone all’interno del Vaticano che sembra abbiano “trafugato” documenti riservati con danno per l’immagine di Papa Bergoglio e dei suoi collaboratori, quanto più non dovremmo sentirci scandalizzati noi cattolici davanti al progressivo picconamento della Chiesa da parte dello stesso Bergoglio? Il quale, da quando è salito al soglio pontificio non ha fatto altro che “trafugare” la vera dottrina, cioè Gesù Cristo e la Sua Parola, consegnandola nelle mani dei nemici della Chiesa, vedi Scalfari e Repubblica, perché la frantumassero e la calpestassero a forza di menzogne mai smentite da Bergoglio, anzi spesso confermate dalla sala stampa vaticana.

Di tifo si muore ancora

tifoseria papista



Che fine hanno fatto le tifoserie papiste che pensano di essere cattoliche nella misura in cui fanno il tifo per il Papa?



Cominciamo subito col rinfrescare la memoria corta di buona parte dei lettori: questo Papa è stato eletto proprio da quei cardinali che avevano fatto ogni sgambetto possibile al suo dimissionario predecessore, e la sua ascesa al soglio ha coinciso con l'improvviso silenzio dei media sui cosiddetti "scandali" che si abbattevano quotidianamente sulla Chiesa retta da Benedetto XVI ed alle enormi opposizioni e difficoltà subite durante tutto il suo pontificato. Quelle note le trovate elencate qui. Per contro, oggi, registriamo indizi evangelicamente preoccupanti (guai quando tutti parleranno bene di voi!), grazie ai quali viene meglio alla luce un fenomeno curioso: quello della riduzione del cattolicesimo a tifoseria del Papa.

Risvegli, e no

Delitto di Ancona e la chiesa (mass-mediatica) post sinodale e bergogliana senza peccato

Brutto risveglio in questa assolata seconda domenica di novembre.
I GR stanno dando la notizia del "delitto di Ancona" che turba e scuote la tradizionale calma della mia regione anche perchè sembra che l'autore dell'efferrato delitto e del gravissimo ferimento del marito della vittima sia un ragazzo di appena 18 anni mentre  per la  fidanzatina del presunto omicida,  figlia delle vittime, "si profilerebbe anche una responsabilità".
Prendo da ANSA " Tragedia ad Ancona: una donna è stata uccisa a colpi di pistola in un'abitazione, in via Crivelli, mentre il marito è stato ferito gravemente, ed è stato trasportato in ospedale ed ora lotta tra la vita e la morte. A sparare sarebbe stata una persona fuggita poi a bordo di uno scooter. ...

Il prete Bbello


Don Fabio Corazzina: “Sì alle unioni civili gay ed ai matrimoni per i preti”


Intervistato da Brescia Today, don Fabio Corazzina, già coordinatore nazionale di Pax Christi, l’associazione portata alla ribalta soprattutto da don Tonino Bello, apre alle unioni gay ed al matrimonio per i sacerdoti.

Ce l'ha fatta e ce la rifarà!

Bruxelles, niente creatività nella nomina
Da oggi Jozef De Kesel è il nuovo arcivescovo di Bruxelles-Malines, dopo che le dimissioni del predecessore, André Leonard sono state accettate dal papa al compimento dei 75 anni di età con una rapidità certamente inusuale. C’è da chiedersi, così per curiosità, perché la creatività che papa Francesco ha dimostrato a Palermo e Bologna non sia stata esercitata a Bruxelles.
Da oggi Jozef De Kesel è il nuovo arcivescovo di Bruxelles-Malines, dopo che le dimissioni del predecessore, André Leonard sono state accettate dal papa al compimento dei 75 anni di età con una rapidità certamente inusuale. Ma Leonard, aggredito anche fisicamente per la sua difesa della dottrina cattolica, era considerato evidentemente troppo conservatore. In particolare nel panorama della Chiesa belga, o di quello che ne resta.

Dal triregno al tripapa


PIO X E CATTOLICI PROGRESSISTI                                                                                                                                 Per i cattolici progressisti Pio X colpì il modernismo per un meschino calcolo politico. La Chiesa oggi può permettersi il lusso di avere 3 papi: uno costretto alle dimissioni l’altro eletto a furor di vescovi progressisti e Scalfari di F. Lamendola  


Pio X combatté duramente il modernismo soltanto, o principalmente, per un meschino calcolo di natura politica, vale a dire per farsi amica la classe dirigente liberale e fare argine così, grazie ad essa, contro la montante marea socialista, che avrebbe sottratto alla Chiesa la direzione di una larga parte del mondo cattolico, almeno al livello delle classi inferiori?

Devo consegnare l’Isee in Vaticano?

Al direttore - Papa Francesco si scaglia contro i ricchi, esasperando la metafora del cammello e della cruna. Poi afferma che vorrebbe un mondo senza poveri. A questo punto, da credente, esigo di sapere qual è la soglia superata la quale si scende da Paradiso, o Purgatorio, direttamente all’Inferno. Devo consegnare l’Isee in Vaticano?
Jori Cherubini

Ma Gesù è venuto a salvare solo i ricchi?

di Francesco Filipazzi
La distorsione della realtà genera paradossi che risultano simpatici. Prendiamo ad esempio il magistero di Papa Francesco, che quotidianamente invita ad aiutare i poveri, a donare i propri beni. Una valanga di buonismo, da quanto traspare sui giornali travisanti, che induce solo a pensare una cosa: il Vangelo è stato scritto per i ricchi e Gesù parla solo con loro. Chissenefrega dei poveri, loro non sono ricchi che devono donare i loro beni.
E comunque se i ricchi donassero tutto, diventerebbero poveri e dopo si dovrebbe andare dagli ex poveri a chiedere loro di ridare i soldi agli ex ricchi. Dunque cari ricconi da strapazzo, non fateci lo scherzone di spogliarvi davvero dei vostri villoni. Non si sa mai che salti fuori un altro San Francesco, che poi ci tocca stravolgerlo come abbiamo fatto con quello di Assisi inventandoci che era vegano.

Parole sante, parole vere...?

IL PAPA ELOGIA RADIO MARIA
Incontrando in udienza privata i partecipanti al congresso mondiale dell'emittente, Papa Francesco ha elogiato Radio Maria, la creatura di Emanuele Ferrario diretta da padre Livio Fanzaga. Il Pontefice ha detto tra l'altro: "Radio Maria, fin dalla sua nascita, si è proposta l’obiettivo di aiutare la Chiesa nell’opera di evangelizzazione; e di farlo nel modo suo proprio, cioè con la vicinanza alle preoccupazioni e ai drammi della gente, con parole di conforto e di speranza, frutto della fede e dell’impegno di solidarietà. Un obiettivo chiaro e alto, perseguito con determinazione e costanza, che ha saputo guadagnarsi attenzione e seguito non comuni. Nel portare avanti il vostro intento vi siete fidati della Provvidenza, che non vi ha mai fatto mancare i mezzi per le necessità quotidiane: per l’ammodernamento delle tecnologie, in modo da disporre di strumenti al passo con i tempi, e per lo sviluppo della Radio, prima in Italia e poi in tanti Paesi del mondo, con una capillarità e una rapidità sorprendenti. A questo riguardo, la sfida è mantenere lo stile di sobrietà, pur nella ricerca degli strumenti adeguati. Il diffondersi di Radio Maria in tanti ambienti tra loro diversi per cultura, lingua e tradizioni, costituisce una buona notizia per tutti, perché dimostra che, quando si ha il coraggio di proporre contenuti di alto profilo a partire da una chiara appartenenza cristiana, l’iniziativa trova buona accoglienza oltre le migliori previsioni". Parole sante, parole vere.

ECCO LA PIETAS CRISTIANA - DON LIVIO FANZAGA, DIRETTORE DI “RADIO MARIA”, ATTACCA NUZZI E FITTIPALDI: “LI IMPICCHEREI. DEVO FARE FATICA A PREGARE PER LORO PERCHÉ MI FANNO VOMITARE. I LORO LIBRI SONO STERCO” - E POI IL CAPOLAVORO FINALE: “PERÒ SICCOME IL PAPA HA PARLATO DI PERDONO, PERDONIAMOLI” -

I nervi della Curia sono a fior di pelle. Ieri lo stesso Bertone ha annunciato querela nei confronti di Repubblica, per aver pubblicato il contenuto di un' intercettazione in cui il porporato "rideva" per i fondi concessi dal governo proprio all' ospedale Bambin Gesù…

sabato 7 novembre 2015

Bifronte allo specchio *

Sono rimasto sconcertato e scandalizzato da quanto Maurizio Blondet ha scritto in un suo recente articolo, a proposito che parole di Bergoglio ha rivolto ai Frati Francescani dell'Immacolata lo scorso 10 Giugno. 

Blondet ricorda che il discorso che fece è registrato, e sono quindi portato a ritenere, conoscendo l'onestà intellettuale di questo giornalista cattolico, che non abbia motivo di mentire. 

Medjuleaks: il cattivone é Muller!

Paolo Brosio: "Vatileaks, l'obolo di San Pietro: ecco due documenti verità. I nemici della Chiesa e di Medjugorje"
Paolo Brosio: 'Vatileaks, l'obolo di San Pietro: ecco due documenti verità. I nemici della Chiesa e di Medjugorje'
Paolo Brosio commenta per IntelligoNews le vicende che hanno suscitato scalpore e scandalo in seguito alle notizie di Vatileaks. In alcuni casi addirittura, chi ha attaccato il Papa o la Chiesa ha finito poi per puntare l’indice contro Medjugorje. Il giornalista toscano, devoto della Madonna, invita quindi tutti al pellegrinaggio dell’8 dicembre a Medjugorje per la Festa dell’Immacolata e l’apertura dell’Anno Santo dedicato al Perdono e alla Misericordia, pregando per Papa Francesco e l’unità della Chiesa. 

I faraoni di Jorge?

IL PAPA E I FARAONI DELLA CURIA. FRANCESCO CRITICA I VESCOVI CHE SPENDONO.

Ma un trattamento grillino della chiesa è una cattiva idea. Il denaro non serve solo a fare l’elemosina, e il diavolo spesso usa mezzi pauperistici per farsi sentire

L'ombrello ipaziano?

 La lotta in atto e i polli di Renzo ...

Anche gli Angeli in questo momento storico sembrano perplessi..
Alle volte provo a leggere su alcuni blog i commenti su quello che Bergoglio ha fatto o fa e il loro tono mi fa capire che è in atto una guerra  tra cattolici.. e non solo.
Grosso modo la situazione è questa: Bergoglio è circondato dai suoi che lo difendono sempre e comunque, pur arrampicandosi alle volte sugli specchi; poi sono schierati i cosiddetti cattolici  tradizionalisti, nelle cui file credo di trovarmi - se proprio devo mettermi, anche se controvoglia, una etichetta - e che esprimono spesso dubbi, quando non critiche abbastanza palesi, nei confronti dell'operato e delle parole di questo Papa; per finire, dietro di questi, si sono appostati quasi come cecchini, i cattolici tradizionalisti pentiti e risentiti che presi da Papismo compulsivo, da scrupoli basati sul fatto che "il Papa è sempre il Papa" e che "la figura del Papa non si tocca" ecc., si divertono a colpire i  tradizionalisti, rei di non rispettare il Primato petrino. 

Il grillo parlante?

=============================================== Francesco tace, ma un altro gesuita parla per lui

È Antonio Spadaro, direttore de "La Civiltà Cattolica". In un articolo sulla sua rivista ha già scritto che cosa dirà il papa sulla comunione ai divorziati risposati

di Sandro Magister


ROMA, 7 novembre 2015 – Mercoledì scorso, nella settimanale catechesi in piazza San Pietro, dopo aver ricordato che i padri sinodali gli hanno consegnato il testo delle loro conclusioni, papa Francesco si è limitato a dire con linguaggio sibillino:

"Non è questo il momento di esaminare tali conclusioni, sulle quali devo io stesso meditare".

Nell'attesa che si sciolga l'enigma sulle future mosse del papa, non resta che affidarsi a un rivelatore indiretto ma sicuro dei suoi intendimenti: il gesuita Antonio Spadaro con la rivista di cui è direttore, "La Civiltà Cattolica".

Per papa Francesco padre Spadaro è tutto. Consigliere, interprete, confidente, scrivano. Non si contano i libri, gli articoli, i tweet che scrive incessantemente sul papa. Per non dire dei discorsi papali che rivelano l'impronta della sua mano.

Gulag Francesco


Breaking news: le Francescane dell'Immacolata commissariate, per un puro reato di opinione

Ci sono Ordini religiosi i cui vertici organizzano finte perquisizioni della Guardia di Finanza per truccare le elezioni interne (i Camilliani) o il cui Superiore, insieme ai confratelli, frequentava marchettari cui offriva droga (i Carmelitani scalzi), per non parlare di quelli che trovano normale stuprare i dodicenni (i Salesiani olandesi). Nessuna di queste amabili congregazioni è stato oggetto di commissariamento. Trattamento ben più aspro è invece riservato ai Francescani e alle Francescane dell'Immacolata, ancorché non sia ancora saltato fuori alcun fatto 'pruriginoso': né a sfondo sessuale, né economico (le indagini circa presunte distrazioni si sono arenate: i soldi non erano dei frati, ma di benefattori che, giustamente, sono liberi di non approvare il nuovo corso e di non consegnarli ai Commissari del Popolo inviati dal Vaticano).

Livellamento al suolo

 












Casta meretrix

Casta perché continuamente purificata e santificata dalla grazia dello Sposo celeste; meretrice perché composta di peccatori (convertiti dalla Sua parola e rigenerati dal Suo sacrificio) che ancora possono tornare a peccare o sono in via di progressiva correzione (non perché la Legge divina sia un remoto ideale da raggiungere e la sua applicazione graduale o variabile a seconda delle persone, ma perché la condizione soggettiva del peccatore gli impone una lunga lotta con gli effetti dei suoi peccati). Casta perché promessa qual vergine ad un unico Uomo (cf. 2 Cor 11, 2); meretrice perché sempre tentata – nelle sue guide come nei suoi membri – di scendere a patti col mondo, sposandone le idee fasulle e condividendone i nefasti obiettivi. Casta perché conserva incontaminata la sua fede, con cui rigenera i popoli alla vita del cielo; meretrice perché ripetutamente minacciata da errori ed eresie che non avrebbero corso se non fossero accolti da una parte di essa. Casta per i religiosi e le suore che perseguono la santità; meretrice per i sodomiti travestiti da frati e per gli alti prelati che li proteggono, perseguitando in pari tempo i primi sulla base di volgari calunnie.

Fuori controllo!

Bomba dello Spectator contro Bergoglio: “Sta distruggendo il papato”

Il Papa “fuori controllo” e le confidenze con Scalfari
Roma. Domenica scorsa, il quotidiano Repubblica ha pubblicato un articolo di Eugenio Scalfari, uno dei più celebri giornalisti del paese, in cui questi sosteneva che Papa Francesco gli aveva detto che “alla fine di percorsi più o meno lungi, tutti i divorziati che avrebbero chiesto di ricevere la comunione l’avrebbero ottenuta. I cattolici erano sbalorditi”.

Finisce l'ottava?

Septima die infra Octavam Omnium Sanctorum  Ad Matutinum
Ezek 19:1-7
1 Or tu intona un canto di pianto sui principi d'Israele,
2 E dirai: Perché tua madre, come, una lionessa, si riposò tra i leoni e in mezzo ai leoncini allevò i suoi parti?
3 E innalzò uno de' suoi leoncini, e divenne leone e imparò a rapire la preda e a divorare gli uomini.
4 E le Genti udirono di lui, e non senza riportarne ferite lo catturarono e lo condussero incatenato nella terra d'Egitto.
5 Ma ella vedendosi allora senza sostegno e che la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi leoncini, e lo pose a far da leone,
6 Che camminava fra i leoni e diventò leone e imparò a rapir la preda e a divorare gli uomini,
7 Imparò a fare delle vedove e render deserte le città, e così la terra co' suoi abitatori fu in desolazione alla voce del suo ruggito.

R. Beato il popolo,
* Che il Signore degli eserciti benedisse, dicendo: Tu sei opera delle mie mani, la mia eredità, o Israele.
V. Beata la nazione, che ha il Signore per suo Dio, il popolo scelto per sua eredità.
R. Che il Signore degli eserciti benedisse, dicendo: Tu sei opera delle mie mani, la mia eredità, o Israele.

venerdì 6 novembre 2015

"Se il mondo vi odia ”

Resistere e perseverare

Dinanzi al manifestarsi in tutta la sua virulenza del disfacimento liturgico e dottrinale nella Chiesa apostolica romana, crediamo siano fondamentali due aspetti che interpellano le coscienze di chiunque si dica cattolico:
- il primo è prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo nella Chiesa “poiché – come scriveva mons. Antonio De Castro Mayer (Carta pastorale, 11 aprile 1971) - lavora nel seno della Chiesa una crisi generalizzata e senza precedenti […], crisi di autodemolizione perché, guidata da membri della Chiesa, [che]scuote in profondità la coscienza dei fedeli, in quanto li confonde in ciò che hanno di più essenziale nella religione”.
Si tratta di un'autentica cospirazione per demolire la Chiesa. Ciò si realizza facendo ricorso all'ambiguità di linguaggio e all'incertezza nell'esposizione della sana Dottrina, tacendo su alcuni misteri fondamentali del cristianesimo e arrivando persino a rimuovere alcune verità di fede.

E la pillola andrà giù?


Dolce come zucchero filato. Un'analisi del nuovo linguaggio della Chiesa


zucchero
La nota che segue è uscita in tedesco su un settimanale svizzero e sull'agenzia on line austriaca Katolische Nachrichten:

> Schöne neue Kirche: Pastorale Zuckerwatte statt Klartext
Ed è qui offerta anche al pubblico italiano. L'autore, Giuseppe Gracia, è il portavoce per i media del vescovo di Coira, Vitus Huonder, ma qui scrive a titolo personale.
Della diocesi di Coira, nel cantone dei Grigioni, i visitatori di Settimo Cielo già conoscono il vicario generale Martin Grichting, di cui hanno potuto leggere il commento critico al rapporto presinodale della conferenza episcopale svizzera:
Qui invece Giuseppe Gracia, da esperto in comunicazione, analizza il linguaggio adottato nella "Relatio finalis" del sinodo dello scorso ottobre.