ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 30 novembre 2015

Attualità di sant'Atanasio

Il diavolo si traveste anche da monaco per ingannare i credenti

Attualità di sant'Atanasio: oggi come allora è in pericolo l'ortodossia della fede



LA GRANDE CRISI DELLA ORTODOSSIA
L'epoca in cui visse sant'Atanasio fu di grande crisi della ortodossia, cioè della dottrina autentica. Siamo intorno al 360. In quel periodo (così come oggi) la verità cattolica rischiava di scomparire. Celebre è la frase di San Girolamo che descriveva quei tempi: "E il mondo, sgomento, si ritrovò ariano."
In tale contesto, sant'Atanasio non si piegò. Egli era un giovane vescovo di Alessandria d'Egitto. Rimase talmente solo a difendere la purezza della dottrina che per quasi mezzo secolo la sopravvivenza della fede autentica in Gesù Cristo si trasformò in una diatriba tra chi era per e chi non per Atanasio.

Cambia, che ti passa..!


Mons. Grech e il Sinodo: necessità di un cambiamento della teologia morale


grechIl vescovo Mario Grech è interventuo in seminario a Malta e ha espresso alcune valutazioni in merito ai lavori del recente sinodo. In particolare si è soffermato su tre punti principali.
Il primo è una questione di ecclesiologia. L’atmosfera nell’Aula del sinodo, ha detto, era quella simile alla battaglia tra due chiese: la prima – “l’ospedale da campo” – è quella che non teme di guarire le ferite dell’umanità, mentre la seconda è una chiesa “autoreferenziale, difensiva e interessata al potere, soprattutto il potere sulla coscienza delle persone.” Il vescovo Grech, noto per le sue posizioni favorevoli ad un nuovo approccio pastorale, ritiene che se si abbraccia una ecclesiologia lontana dal mondo, il rischio è quello di non avere alcun dialogo con il mondo.

Tu esci dalle stalle?

Fonte Nuova, via Gesù dentro i migranti: l'ideologia "violenta" il presepe

30 novembre 2015 ore 11:33, Americo Mascarucci
Fonte Nuova, via Gesù dentro i migranti: l'ideologia 'violenta' il presepe






Dopo il "caso Rozzano", con la decisione del dirigente scolastico che ha rinviato il concerto di Natale di un mese trasformandolo in un generico "concerto d'inverno" ed escludendo dal repertorio i canti della tradizione natalizia per rispetto degli alunni delle altre fedi, adesso si scopre che a Fonte Nuova, piccolo comune vicino Roma, nella locale scuola materna, si è deciso di allestire un presepe sui generis; non ci sarà Gesù Bambino e i magi avranno le sembianze di tre migranti. 

Pannoloni per i corvi?


CORVI CHE CHIACCHIERANO TROPPO - I PM DI ROMA INDAGANO FRANCESCA CHAOUQUI E IL MARITO SULLA BASE DELLE INTERCETTAZIONI DELLA PROCURA DI TERNI - RIVELATA DAL ''CORRIERE'' UN MESE FA, L'INCHIESTA È UN FILONE DI QUELLA (ARENATA) SULLE COMPRAVENDITE DEL COMUNE DI NARNI E SU MONSIGNOR PAGLIA (ARCHIVIATO)

I due sono indagati per estorsione e intrusione informatica: atto dovuto dopo che dall'inchiesta di Terni era nata questa ''costola'' e il fascicolo era stato inviato per competenza alla Procura di Roma - Secondo la pm di Terni, i due ricattavano al telefono e entravano in computer del Vaticano...

Blues brothers?

Cristiani e musulmani sono fratelli? 

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Se ci atteniamo con rigore alla dottrina cattolica, musulmani e cristiani non sono fratelli. Per il semplice motivo, tanto evidente e da sempre insegnato fino a una cinquantina di anni fa, che i musulmani non sono battezzati e perciò non sono figli di Dio ma solo sue creature, sebbene chiamate a diventare suoi figli per vie misteriose che solo Dio conosce oppure tramite il battesimo.

Frecciarossa o nera?

Mi chiedono un commento su Negri...

La notizia non è che "Negri (il miglior vescovo italiano) si augura che Bergoglio faccia la fine di Luciani".

No.

La notizia è il contorno:
Monsignor Negri, il 28 ottobre 2015, sul Frecciarossa partito da Roma-Termini (testimoni oculari hanno riferito l’accaduto), ha dato libero sfogo ai suoi pensieri a voce alta, come pare sia sua abitudine, incurante dei pochi presenti nella carrozza di prima classe, con il suo segretario, un giovane pretino dal look della curia che conta, doppio telefonino, pronto a filtrare le telefonate dell’arcivescovo.
E cos'è che farebbe infuriare il Negri? Veder Bergoglio calpestare la dottrina cattolica? Vederlo perseguitare i Francescani dell'Immacolata? Vederlo devastare quotidianamente il munus petrinus?

La prassi del "fatto compiuto"

L’ “intercomunione” coi Luterani


Negli scorsi articoli abbiamo cercato di indicare la gravità delle teorie che predicano un accesso indiscriminato all’Eucarestia, teorie che spesso sottendono una nozione di Chiesa cattolica - ma anche di Eucarestia - che a ben vedere non è più cattolica. L’intima connessione dei due dogmi fa sì che tali attacchi coinvolgano inevitabilmente l’una e l’altra verità. Nello stesso terreno dottrinale nasce la possibilità di ammettere la cosiddetta “intercomunione” coi Luterani. Su questo argomento pubblichiamo la risposta di Mons. Brunero Gherardini, il quale per anni ha tenuto la cattedra di Ecclesiologia ed Ecumenismo alla Pontificia Università Lateranense, scrivendo numerosi saggi sull’argomento ed offrendo spesso la sua consulenza su tale materia ai Dicasteri romani. Dalle sintetiche espressioni del teologo emerge quanto preoccupante sia - specialmente sul piano ecclesiologico - il diffondersi di certe tesi e della prassi del "fatto compiuto.                  

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Cosa s’intende per “intercomunione”?

“Per rispondere in maniera adeguata analizzando anche i documenti più recenti ci vorrebbe non un articolo, non più articoli, ma un’intera monografia. Si rilevi anzitutto l’improprietà del termine, non solo perché l’idea d’intercomunione già di per sé contiene un chiaro riferimento all’idea di partecipazione e non ha quindi bisogno di sottolinearla con il prefisso inter, ma anche perché il suo ambito semantico s’estende, secondo la tradizione cristiana più antica, dal sacramento eucaristico alle singole chiese, colorandosi d’una tonalità ecclesiologica. Il termine insomma indica non solo la consumazione delle offerte sacramentali, ma anche un rapporto tra chiesa e chiesa o tra confessione e confessione”. 


Cosa comporta tale teoria e cosa vuol significare?

“Dirò subito che per intercomunione deve intendersi la traduzione sintetica anche se non onnicomprensiva dell’espressione classica communicatio in sacris. Coloro che son separati dall’unità visibile della Chiesa o per scisma o per eresia, son per ciò stesso impediti, o tagliati fuori dalla comunione ecclesiale, e di conseguenza anche dalla comunione eucaristica; come tali né posson partecipare alla liturgia dei cattolici, né posson comunicarsi alla loro mensa eucaristica, così come i cattolici sono impediti di partecipare ai culti di scismatici ed eretici. A fronte di tale dottrina e relativa prassi, sta la situazione odierna, fiorita in ambienti ecumenici e tendenzialmente avversa ai limiti dellacommunicatio in sacris. La tendenza non raramente scioglie le briglie della “scapigliatura” ecumenica e l’intercomunione con scandalo negli uni e negli altri, diventa cosa fatta: quasi il segno dell’auspicata ed in tal modo iniziata unità”.   

E’ possibile l’intercomunione coi Luterani?

“In merito alla comunione fra i cattolici e i fratelli separati come eredi della Riforma o di chiese ad essa ispirate, il loro rifiuto dei sacramenti e della teologia della transustanziazione e quindi delle presenza sostanziale rende illecita ed insulsa ognicommunicatio in sacris coi cattolici”. 

Il sentimento prende forse il posto della dottrina?

“In materia tanto delicata, la pressione emotiva non è buona consigliera. Apprezzo Von Allmen quando, sottraendosi all’emozione, vuol trattarne “una buona volta per tutte senza sotterfugi e mezze parole”. Anche a costo di una chiarezza brutale. Ecumenicamente parlando, proprio questa sembra mancare ai protagonisti del dialogo interconfessionale. So bene anch’io che la testimonianza di cristiani, divisi sui fondamenti della loro stessa fede, è meno credibile, oltre che meno efficace. Ma non sarà un’intercomunione “ad ogni costo” il motivo d’una loro maggiore credibilità ed efficacia”.

Riflessioni di Mons. Gherardini

26 novembre 2015, San Silvestro Abate


La Redazione di Disputationes Theologicae

I protagonisti sono sempre gli stessi

Lo scorso 25 Novembre padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto un'omelia durante la celebrazione liturgica di inizio del Sinodo della Chiesa d'Inghilterra. Ne dà notizia il sito ufficiale della Comunione Anglicana, riportando il testo integrale dell'intervento. Questa presenza ad un rito acattolico presso l'Abbazia di Westminster a Londra segue di pochi giorni la visita di Bergoglio al tempio luterano di Roma e precede di poche ore la visita al tempio anglicano di Namugongo in Uganda (che La Nuova Bussola Quotidiana, zelantissimo defensor Pontificis, non manca di elogiare). 

domenica 29 novembre 2015

La polverizzazione del soprannaturale

IL FUMO DI SATANA
Non abbiamo la pretesa di illustrare il valore incomparabile delle verità cristiane trasmesse ai battezzati dall’orientamento conciliare. Vogliamo solo sottolineare lo sconcerto ma anche la recriminazione del più eccellente tra i santi fautori della devastazione il quale ne sintetizzò gli effetti con l’unico termine confacente al problema. L’autodemolizione della Chiesa, infatti, era la parola chiave della sentenza emessa da Montini. Le conseguenze, amplificate dal degrado liturgico e dottrinale, sarebbero state completate nel tempo dall’opera nefasta dei banchieri e dall’oscura gestione di attività finanziarie e commerciali. Eppure la costruzione di miti e disquisizioni eretiche che aveva suscitato l’allarmismo (collaudato da prove) di Montini non è oggi confrontabile con l’ateismo da cui è pervaso il raziocinio di buona parte del clero alto e basso.

3 P

Papa, papato e papismo

La Santa Chiesa fondata da Gesù Cristo è una società visibile e “gerarchicamente ordinata” (LG 20). Tale costituzione centralistica ebbe in origine il suo vertice nella persona di Pietro, al quale il Signore aveva dato il supremo potere di governo. Dopo la morte dell’Apostolo, la perpetuità della sua carica fu assicurata man mano da un altro “Pietro vivente”, ossia dai Vescovi di Roma suoi successori. In tal modo la Chiesa è governata in ogni istante mediante un potere di trasmissione che parte da Pietro e si perpetua nei secoli.

Vescovi di tutto il mondo unitevi! A che??^

L’appello del Vaticano ai vescovi: “Tutti in marcia contro il climate change”

Il papa in Kenya: “Basta con i combustibili fossili"

Il cardinale Peter Turkson il giorno della presentazione dell'enciclica Laudato si' (LaPresse)
Roma. Vescovi di tutto il mondo unitevi e marciate per sostenere la battaglia sul clima. E’ più o meno questo il senso della lettera inviata dal cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio consiglio Giustizia e pace, a tutte le diocesi del globo terracqueo in vista dei grandi appuntamenti cittadini a corredo del summit parigino che dovrebbe occuparsi di ridurre le emissioni nocive nell’atmosfera, chiudere qualche miniera di carbone e controllare lo stato dello scioglimento dei ghiacciai in Artide e Antartide.

La tinozza laicista

Il Natale oscurato segno della nostra disgregazione
L'ingresso denell’istituto Garofani di Rozzano (Milano) dove il preside ha proibito i canti di Natale
Se passate dall’aeroporto di Fiumicino alcuni negozi hanno addobbato le vetrine e gli interni con sagome di abeti in cui campeggia la scritta “Season Greetings” che letteralmente significa “Auguri di stagione”. Questi auguri “stagionati” vogliono sostituire gli auguri natalizi. Già Babbo Natale aveva avuto gran parte nello sfrattare dall’immaginario collettivo, soprattutto infantile, il Bambin Gesù. Ora si sono messi pure catene commerciali ed enti pubblici in giro per il mondo a svuotare ancor più dall’interno il significato cristiano del Natale, sostituendolo con un Natale laico, che è un vero e proprio ossimoro, o con una Festa d’Inverno dal sapore tanto celtico.

La polizia del pensiero

Carron, Negri e le pulsioni in Comunione e liberazione


Forse il dolore più grande a monsignor Luigi Negri, più che la prima pagina del Fatto Quotidiano e la ridda di ricostruzioni giornalistiche, l’ha dato il comunicato di Comunione e Liberazione, quella che per decenni è stata la sua casa. Alberto Savorana (biografo tra l’altro di don Giussani) non ha usato mezze parole per dire quel che il movimento pensa a proposito delle presunte frasi che Negri avrebbe pronunciato sul Papa regnante e prontamente riprese dal giornale di Travaglio: “Speriamo che con Bergoglio la Madonna faccia il miracolo come ha fatto come aveva fatto con l’altro”.

Bingo Bongo

È questa la nova pastorale?


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Vescovi durante la visita die Papa Francesco in Kenia.

Quel che passa il convento..


Lettera di un fedele cattolico spaesato


Chi scrive non ha nessun intento polemico, e si vuole limitare a portare la sua esperienza personale riguardo lo spaesamento che a vario titolo è stato ingenerato nella sua vita, ma non nella sua fede.
Occorre avere ben chiara questa distinzione: la Fede cattolica che professo non è minimamente scossa; ed è proprio in base a questo solido fondamento – la Roccia su cui è edificata la Chiesa cattolica, corpo mistico di Cristo – che mi permetto di esporre le mie perplessità riguardanti la vita concreta della Chiesa, portando la mia esperienza di semplice fedele immerso nella quotidianità del mondo.

Un uomo fra i tanti


Chiamatemi Francesco. Il romanzo della vita di Bergoglio – di Giorgio Grignaffini  –  un libro da cui si evince che la santificazione viene non dall’esplicazione dell’eroicità delle virtù teologali e cardinali, bensì dalla capacità di Francesco di «trasmettere emozioni» ai credenti come ai laici. Tutto il testo è basato sull’azione sociale di un uomo impegnato non tanto come sacerdote, curato di anime, pronto a correggere errori e peccati, quanto un protagonista della strada, interprete delle ingiustizie politiche…
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zzzzgnffChiamatemi Francesco. Il romanzo della vita di Bergoglio è il libro romanzesco di Giorgio Grignaffini, già vicedirettore della Fiction Mediaset e dal 2012 direttore editoriale della TaoDue Film, e che oggi ha curato come story editor lo sviluppo del film Chiamatemi Francesco, il Papa della gente, diretto da Daniele Luchetti, che sarà proiettato nelle sale cinematografiche il 3 dicembre prossimo, a pochi giorni dall’inizio del Giubileo. Il libro ha per copertina la stessa immagine che riporta la locandina del film: un abbraccio appassionato con una persona non identificabile. Nulla di pontificale in questa fotografia, nessun elemento che riconduca alla sacralità e a Cristo o alla Chiesa, tutto sentimentalmente ed emozionalmente umano.
Su libro e film del Pontefice, già “canonizzato” secondo i parametri umani, con questa operazione editoriale e cinematografica si fa conto di incassare parecchio; per certo si sa che il lungometraggio è stato venduto in 40 paesi del mondo sia nella vestizione cinematografica, sia in quella televisiva, realizzata, quest’ultima, in quattro ore da 50 minuti, e che si vedrà fra un anno e mezzo su Canale 5. Prodotto da TaoDue e distribuito da Medusa, il film ha contato su un budget di 15 milioni di dollari.

Un delirio di autodistruzione

Persecuzione dei cristiani
Lontani dal dimostrare una determinazione irremovibile nella difesa dei principi morali e spirituali su cui si è fondata la propria civilità, il putridume europeo proclama in modo fatuo che non esistono principi di validità universale ma piuttosto valori particolari che non devono essere paragonati con i valori provenienti da altre culture (relativismo). Il voler rivendicare i propri valori morali si trasforma automaticamente in un esercizio di prepotenza intellettuale e di fondamentalismo religioso; qualsiasi tentativo di difendere questi valori si considera una imposizione inaccettabile, visto che tutte le culture ed i modi di vita debbono essere considerati legittimi e rispettabili.

sabato 28 novembre 2015

Est modus in rebus..

E monsignor Balda lanciò l'allarme: "La Chaouqui sa troppi segreti" 
 La Repubblica 
(Marco Ansaldo) «Con il passare dei mesi, cominciai a notare nella signora Chaouqui atteggiamenti e valutazioni non sempre congrui. Trattandosi di persona in possesso di notizie di rilevante importanza per la Sede Apostolica e con frequentazioni di rilievo in ogni ambito, ho tentato di moderare ed orientare positivamente attenzioni e attività».
Così scriveva, appena nel luglio scorso, monsignor Lucio Angel Vallejo Balda al numero due del Vaticano, il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. È una lunga, dettagliata lettera, piena di osservazioni e informazioni che il segretario della Cosea, la Commissione sulle finanze della Santa Sede, aveva inviato al braccio destro del Papa. Nelle due pagine il monsignore spagnolo informa il capo del governo vaticano della «situazione spiacevole». Repubblica presenta qui il documento in esclusiva.

Il Malleus Maleficarum

                Il Malleus Catholicorum di Bergoglio

http://opportuneimportune.blogspot.com/2015/11/il-malleus-catholicorum-di-bergoglio.html

Non distruggete l’opera di Dio


suoreGeneraleContinua il flusso di testi scritti da persone che avvertono la necessità di prendere carta e penna e lasciare la loro testimonianza. Questa volta a scriverci e Giuseppe Chicca, cognato di una suora.
Mi chiamo Giuseppe Chicca, nato a Revello il 22/11/1969, residente in  Alassio, in provincia di Savona. Scrivo questa lettera per testimoniare la mia esperienza riguardo la mia conoscenza delle suore e dei frati francescani dell’Immacolata. La mia prima esperienza fu quando andai a fare degli interventi di manutenzione e adattamento nel convento delle Suore Francescane dell’Immacolata di Alassio, circa 13 anni fa, per preparare il monastero all’ingresso delle suore di clausura.

Pig Lodge?

Bergoglio in ginocchio, Cantalamessa in piedi.

In queste settimane vanno intensificandosi i rapporti della setta conciliare con le altre denominazioni del composito panorama ecumenico: oggi Chiesa e postconcilio ci dà notizia dell'intervento di padre Cantalamessa all'apertura del sinodo della setta anglicana che si tiene in questi giorni presso l'Abbazia di Westminster a Londra, poco dopo la visita di Bergoglio al tempio luterano di Roma ed in concomitanza con la successiva visita al tempio anglicano di Namugongo in Uganda (che il sito pseudocattolico La Nuova Bussola Quotidiana non manca di elogiare)

La piccola Loggia

Repubblica benedice la nuova religione 

Corrado Augias dixit. Dialogo e pluralismo in salsa laicista, con umanità spirituale che non necessita di educazione religiosa. Sembra solo un guazzabuglio, in realtà è molto peggio.

di Paolo Deotto
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  zzzzggrgNella rubrica “Lettere, Commenti & Idee”, su Repubblica di ieri, Augias risponde alle lettere di due lettori che esprimono la loro laica e civile soddisfazione perché i funerali della giovane uccisa a Parigi hanno visto la partecipazione di “tre religioni”. Così, con l’occasione, un lettore propone anche che a scuola si introduca l’insegnamento di queste “tre religioni” (nuova frase magica), smettendola con l’insegnamento della sola religione cattolica. “Un corso laico, storico-critico”.
Ora, a prescindere dal fatto che il lettore che si duole per l’insegnamento della religione cattolica probabilmente non sa che ormai nell’ora di religione si parla di sociologia, ecologia, pluralismo, sessualità eccetera e solo in qualche raro caso di religione cattolica, a prescindere da ciò, dicevo, Corrado Augias prende la palla al balzo e ci spiega che una educazione religiosa “in senso confessionale” non è indispensabile per diventare ottimi cittadini dotati di un “senso profondo di umanità che non esito a definire spirituale”.

The Grand Lodge

CURD JUERGENS: L'INFERNO ESISTE

L’inferno esiste parola di Curd Jürgens. Sono numerose le testimonianze di mistici e di persone comuni i quali trovandosi in circostanze estreme hanno avuto la visione dell’Inferno come anche quella del Paradiso di Francesco Lamendola  



Esiste, l’Inferno? Secondo i teologi buonisti, progressisti e modernisti – d’accordo, in questo, con gli anti-teisti più intransigenti e combattivi – la risposta negativa è ormai quasi scontata: come potrebbe esistere, dal momento che Dio è Amore?

Il Katechon perduto

L’Occidente senza katechon . E i suoi boia.


Qualche giorno fa’ quattro ex piloti di droni per conto dell’Air Force hanno scritto una lettera aperta al presidente Obama per dire tutto l’orrore di esecutori del programma di assassini mirati dal cielo, dal presidente comandati. Ne hanno descritto la crudeltà e la bassezza. Dal loro schermo in Virginia, uccidono persone in Afghanistan, Pakistan Irak, migliaia di chilometri di distanza. Uccidono soprattutto civili, secondo liste preordinate basate su informazioni di intelligence approssimative; spesso quelli che uccidono sono palesemente innocenti che nulla hanno a che fare col terrorismo islamico.

Levate capita vestra



A testa alta per umiltà
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina (Lc 21, 28).

Non è un’ossessione di chi parla, ma la convinzione di un autorevole prelato che ha pagato cara la sua parrhesía: stiamo attraversando una prova apocalittica. Più e più volte, nella storia cristiana, cataclismi naturali e pubblici sconvolgimenti sono stati interpretati come segni della fine imminente; ma l’uomo non era ancora in grado di provocare terremoti e maremoti bombardando la ionosfera con radiazioni ad altissima intensità che, riflesse verso il suolo, sviluppassero una potenza devastante, né di fabbricare armi nucleari, chimiche e batteriologiche che, messe in mano a fanatici indemoniati, diventassero un incubo per i popoli del mondo. Più e più volte il dilagare della peste aveva decimato interi Paesi, ma non virus militari creati in laboratorio. Più e più volte conflitti sanguinosi avevano falciato le nuove generazioni, ma mai questo era successo, in una non dichiarata guerra planetaria, negli ospedali pubblici e a spese dei cittadini. Più e più volte i cristiani hanno subìto persecuzioni spaventose, ma i massacri indiscriminati e l’odio pubblico contro la loro fede non avevano raggiunto gli inauditi livelli di oggi.