ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 13 aprile 2016

Avanti c'é posto..state sani, se potete!

Papa Francesco a Lesbo: "Porterò sostegno ai profughi"

Sabato la storica visita di Bergoglio sull'isola invasa dai migranti. Salvini all'attacco: "Avanti così e saremo noi i profughi a casa nostra"

Sabato prossimo papa Francesco andrà nell'isola di Lesbo.







Parlando ai 30mila fedeli accorsi in piazza San Pietro per l'udienza generale, ha annunciato l'imminente viaggio tra gli immigrati sbarcati sulle coste greche. Al suo fianco ci saranno anche il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e l'arcivescovo di Atene Hieronymos. L'intento, ha scandito il Santo Padre, è esprimere "vicinanza e solidarietà ai profughi e a tutto il popolo greco tanto generoso nell'accoglienza". Il viaggio ha un forte significato simbolico nel momento in cui l'Europa annaspa di fronte all'emergenza immigrazione."Avanti così - ha commentato il leader della Lega Nord Matteo Salvini - e saremo noi i profughi a casa nostra".

L’alleanza blasfema

L’alleanza blasfema – la Cristianità e il Nuovo Ordine Mondiale

Bilderbergs, Trilateral Commission, Council of Foreign Relations, Central Intelligence Agency
Molti hanno sentito parlare di questi gruppi, e qualcuno sulle teorie cospirative che le riguardano, in relazione allo sviluppo del “Nuovo Ordine Mondiale”. Adesso immaginate per un momento che vi sia qualcosa del genere (e che appaia con le dovute documentazioni materiali che convalidino queste teorie). Ciò potrebbe significare quasi tutti i posti più importanti del governo e dell’economia, nel mondo, uomini e donne si sono infiltrati, e sono divenuti i controllori delle amministrazioni e che lavorino per un effettivo controllo su ogni aspetto della vita del singolo “cittadino”. Un aspetto di ciò, che non è stato appropriatamente analizzato è l’aspetto religioso. Certamente, parecchie persone nel mondo sono religiose, e nell’odierno regno della superpotenza USA, prevalentemente “cristiana” può avere solo un senso, che queste organizzazioni si siano infiltrate nelle chiese stesse e si adoperano attivamente a guidarle nel Nuovo Ordine Mondiale. Hanno, i cristiani evangelici, dei legami con queste organizzazioni? Si li hanno, e questa ne è la documentazione.

Exterminavit eam aper de silva et ...(Psalm 79:14 )

Questa “rivoluzione vaticana” mi ricorda tanto la “rivoluzione italiana” di Tangentopoli

Aprile 12, 2016 Renato Farina
Allora c’era la debolezza della politica, oggi è la Chiesa a essere indebolita. Tutto quadra, sia pure in piccolo e senza popolo dei fax, sostituito da quello di Twitter


Come se fosse un cinghialone. Dove aveva già visto Boris qualcosa di simile a questa caccia al cardinale un tempo potente ma decaduto? Ma certo. Quello che oggi sta accadendo oltre Tevere al cardinal Tarcisio Bertone, già segretario di Stato, già camerlengo di Santa Romana Chiesa (le due cariche più importanti nella Santa Sede dopo quella di papa) ricalca quanto accaduto a Bettino Craxi all’epoca di Tangentopoli in Italia, ventitré anni fa. E chissà se Mattia Feltri, ormai canuto e stanco, dedicherà tra vent’anni un volumetto intitolato Sedici, l’anno del terrore francescano dopo il fortunato Novantatré, l’anno del terrore di Mani pulite.

Dall' 11 Ottobre all'11 Settembre..

I PROFETI DI SVENTURA

Forse tutto è cominciato l’11 ottobre 1962 con la deplorazione dei profeti di sventura. Anche Gesù Cristo deve essere annoverato fra i profeti di sventura? Qual è la missione di un profeta: rassicurare la gente o metterla in guardia 
di F. Lamendola


L’11 ottobre 1962 si apre il Concilio Vaticano II, in un clima di aspettative esagerate, sobillato dalla pressione dei media.
Vi assistono 85 ambasciatori straordinari di Stati e organizzazioni mondiali, come la F.A.O. e l’U.N.E.S.C.O, e anche gli inviati di quegli Stati che non intrattengono regolari rapporti diplomatici con il Vaticano, come gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia. Il discorso di apertura viene tenuto dal pontefice, Giovanni XXIII, in persona: intitolato Gaudet Mater Ecclesia, risuona nella Basilica di San Pietro, nel corso di una cerimonia quanto mai solenne. E in quel discorso c’è già l’indirizzo che il Concilio poi assumerà: una dichiarata volontà di rinnovamento, di dialogo, di apertura verso il “mondo”. Come se la Chiesa, da secoli, sia rimasta ferma a rovistare fra le sue memorie; come se abbia disimparato a dialogare e abbia bisogno di riprendere il filo interrotto di un discorso rivolto agli uomini, sia dentro che fuori di sé.

Eccolo!


Dopo la promulgazione dell'Esortazione postsinodale Amoris laetitia, S.E. il Card. Burke ha dichiarato che il documento papale non è un atto del Magistero. Il vaticanista Andrea Tornielli, sul suo blog Sacri Palazzi, scrive:

Dire che un’esortazione apostolica firmata dal Papa al termine di due Sinodi ai quali hanno preso parte vescovi provenienti da tutto il mondo rappresenti null’altro che l’opinione personale del Pontefice, una semplice raccolta di suoi pensieri, è un’affermazione destinata a far discutere. 
Se infatti finisce per essere magistero solo quello «infallibile», cioè definito ex cathedra, se quello che viene considerato magistero ordinario in realtà non è più magistero (e chiunque può decidere se lo sia o no), bisogna allora concludere che neanche l’enciclica «Humanae vitae» è magistero, e che non lo è neppure la «Familiaris consortio» di san Giovanni Paolo II. Tutti testi da leggere con un certo qual rispetto, sicuramente, ma nulla più: tutti punti di vista che i Papi hanno presentato, senza volerli «imporre» a nessuno.

Sarebbe interessante poi rispondere anche alla domanda su chi ha titolo per «interpretare» correttamente i documenti che secondo il cardinale Burke sarebbero «non magisteriali».

Eppure Tornielli dovrebbe sapere che, tra i requisiti richiesti perché un documento sia certamente magisteriale ed infallibile, vi è la chiara intenzione del Papa di parlare come Pastore supremo della Chiesa, in materia di Fede e Morale, e con l'esplicita volontà di impartire un insegnamento da tenersi da tutti i fedeli.

I buoni credono sempre nelle fiabe

Mercoledì 13 aprile 2016


I buoni credono sempre nelle fiabe: è un bene ed è una consolazione perché, per la parte che spetta agli uomini, è proprio questa fiducia bambina nel soprannaturale che salverà il mondo. Credono in quella che Tolkien chiamava eucatastrofe, il repentino e misterioso mutamento in bene di una situazione che pareva perduta. Vedono la storia attraverso autentici veli apocalittici, i soli attraverso i quali, del resto, abbia un senso guardare anche il più piccolo accadimento umano. Altro che segni dei tempi.

« Voi siete i tralci »

CRISTIANO, ALTER CHRISTUS

    Io sono la vite voi i tralci significa che il cristiano è già in Cristo e Cristo in lui. Non è unito a Cristo colui che si abbandona alle passioni vergognose che commette azioni turpi che inverte l’ordine della natura 
di Francesco Lamendola  


«Io sono la vera vite, voi siete i tralci, e il Padre mio è il vignaiolo»: con questa similitudine, splendente di bellezza e sorprendente per evidenza plastica e chiarezza concettuale, Gesù espone uno dei grandi misteri del Vangelo: che il cristiano, allorché si mette a disposizione di Cristo, diviene tutt’uno con Lui, ed Egli, a sua volta, diventa una cosa sola con il cristiano: come la vite e i tralci, appunto, che sono una cosa sola, viva e portatrice di frutti.
Le parole adoperate da Gesù nel corso dell’Ultima cena, e riferite nel Vangelo di Giovanni (15, 1-13), sono di una potenza e di un lirismo ineguagliabili:

Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.

Hasta la revolucion siempre!?

La breccia in Amoris laetitia che fa sognare la revolución sulla famiglia

I punti ambigui nell'esortazione apostolica post sinodale che fanno parlare di svolta. Ma di esplicito non c'è nulla

Amoris laetitia è stata presentata venerdì scorso in Vaticano
Roma. Che l’esortazione post sinodale firmata dal Papa, Amoris laetitia, avrebbe diviso il campo cattolico come si trattasse del clásico spagnolo, era scontato. Due anni di dibattito acceso, colpi bassi tra cardinali, offese reciproche e delibere assembleari decise per uno o due voti, non potevano che consegnare tale esito. Che vi sarebbe stata un’apertura era altrettanto certo, visto che Francesco non per nulla ha convocato due sinodi a distanza di un anno l’uno dall’altro.

Le oggettive difficoltà interpretative..?

Tante affermazioni che vanno chiarite
Esortazione Apostolica
Un documento come l’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia, per la sua lunghezza e per il particolare momento della storia della Chiesa nel quale è stato redatto e promulgato, richiede un commento quanto mai responsabile e prudente, che io qui faccio avvalendomi della mia competenza specifica nel campo dell’ermeneutica teologica e della mia lunga esperienza di direzione spirituale di sacerdoti, religiosi e laici. 
1. Debbo premettere, per render meglio comprensibile quanto sto per dire, che gli atti del Romano Pontefice hanno un valore e una portata diversi, a seconda della materia della quale trattano e della forma prescelta per rivolgersi al popolo cristiano. Gli atti del Romano Pontefice (registrati come tali negliActa Apostolicae Sedis) possono essere:
1) veri propri insegnamenti circa la fede e la morale della Chiesa cattolica, nel qual caso il Papa si limita a interpretare autorevolmente i dogmi già formulati dal Magistero precedente (magistero universale ordinario), a meno che, parlando ex cathedra, non enuncia novi dogmi (caso che nella storia si è verificato pochissime volte);

martedì 12 aprile 2016

Capo-mammana

E comincia la persecuzione dei cristiani. Dai medici.


I medici saranno obbligati a procurare aborti.  Sarà cancellato il diritto all’obiezione di coscienza.  E quelli che non vorranno uccidere, saranno espulsi dal Servizio Sanitario Nazionale, ossia perderanno il lavoro. E’ questo a cui mira la “pronuncia” del Consiglio d’Europa, che ha dato ragione ad un ripetuto ricorso – ebbene sì – della CGIL.  L’ex sindacato comunista “dei lavoratori”, avendo  abbandonato allo sfruttamento ipercapitalistico questi ultimi,  si ricicla come Mammana  Collettiva.  “Una sentenza importante”, ha plaudito la capo-mammana Camusso. La madama, a nome del suo sindacato, ha denunciato  l’Italia perché, dato l’alto numero di “medici obiettori”,  alle “donne” viene negato “il diritto all’interruzione di gravidanza – e questa è una “violazione della legge 194”  e del  loro “diritto alla salute” sancito dalla Carta Sociale europea (Art.11, diritto alla salute).

Le tenebre del buco nero

Amoris Laetitia. E luce non fu

Ci siamo! La ridda delle interpretazioni si è scatenata. L’esortazione post-sinodale di papa Francesco sulla famiglia ‘Amoris Laetitia’ fa parlare di sé. E’ stata spalancata una porta si dice e credo sia vero, però sono anche convinta che, invece di una se ne siano addirittura spalancate due, in due mondi diversi, forse paralleli, forse equidistanti ma sicuramente molto vicini. I

Homokentag

Un Katholikentag molto Homo
Il Katholikentag è un evento organizzato ogni due anni dal Comitato Centrale dei cattolici tedeschi (Zentralkomitee der Deutschen Katholiken – ZdK), un’organizzazione laica strettamente collegata alla Conferenza episcopale tedesca.


Il Katholikentag è un evento organizzato ogni due anni dal Comitato Centrale dei cattolici tedeschi (Zentralkomitee der Deutschen Katholiken – ZdK), un’organizzazione laica strettamente collegata alla Conferenza episcopale tedesca.  

“Vergine della Rivelazione”


Il veggente delle Tre Fontane vide un papa… eretico


di Antonio Socci (12-04-2016)
Pochi conoscono, fra le apparizioni della Madonna a Roma, quella avvenuta il 12 aprile del 1947 (oggi è l’anniversario), alle Tre Fontane, sulla strada per l’Eur, proprio dove nel 67 d.C. fu martirizzato san Paolo.
Il protagonista è Bruno Cornacchiola, che a quel tempo aveva 34 anni. La storia di questo “ragazzo di vita” sembra uscire da un film neorealista ed è ambientata in quelle misere borgate romane, fatte di baracche, poi raccontate da Pasolini. La sua era stata fino a quel momento, a tutti gli effetti, “una vita violenta”.

Il Piave mormorò?

"Amoris lætitia" non è magistero. La linea di resistenza del cardinale Burke

burke
"Resisterò", promise un anno fa il cardinale Raymond L. Burke a chi gli chiedeva che cosa avrebbe fatto se il papa avesse permesso la comunione ai divorziati risposati.
E ora che Francesco si è pronunciato, il cardinale spiega come intende resistere. Lo ha fatto in un testo di 2400 parole pubblicato in esclusiva l'11 aprile in inglese dal National Catholic Register e rilanciato il giorno dopo in italiano da La Nuova Bussola Quotidiana.

Una telefonata tra amici

Una strana telefonata a papa Francesco (esclusiva)

papa
Un po’ smarrito per quanto accade nella Chiesa, ho immaginato un dialogo tra un personaggio del passato e Francesco I. Il dialogo può apparire irriverente, ma è terribilmente serio. Dante Alighieri e Iacopone da Todi con Bonifacio VIII, Erasmo da Rotterdam con Giulio II, si permisero ben altra libertà, senza scandalizzare i cattolici del loro tempo.
Pronto santità, sono Enrico?
Enrico chi?
Enrico VIII, il re d’ Inghilterra.
Oh, quale onore. Metta giù, la richiamo io. Ho l’abbonamento.
Va bene Santità… ha circa 500 anni di ritardo…

Kattosutra..




“Amoris laetitia” ed erotismo. Fatelo strano…

Papa Bergoglio strizza l’occhio al kamasutra.


Ci permettiamo di consigliare a papa Francesco la (ri)lettura dell’enciclica Deus caritas est sull’amore cristiano, scritta dal suo immediato e vivente predecessore, Benedetto XVI, in cui viene spiegato il vero significato di “eros” e di “agape”.
“Eros” si traduce con amore, ma è un amore di possesso, squisitamente passionale, che deve essere educato, per essere trasfigurato in “agape” (carità), diventando donazione, sacrificio per il bene dell’amato: questa è la vocazione dell’unione coniugale, sorretta e sostenuta dalla grazia del sacramento del matrimonio.
L’erotismo è una deformazione dell’eros, perché rimanda e potenzia il paganesimo del dio greco Eros (Cupido per i latini).

La verità è relativa?

Spadaro: Amoris Laetitia, la dottrina è radicalmente pastorale

Pubblichiamo l'intervista rilasciata da Padre Antonio Spadaro, Direttore de La Civiltà Cattolica e noto confidente e ispiratore di Papa Francesco, a Radio Vaticana, il 9 aprile 2016.
É evidente che questa intervista è una prima risposta alle critiche mosse copiose all'Esortazione Apostolica del Papa, alla cui redazione, si dice, abbia partecipato lo stesso Spadaro.

Da parte nostra continueremo a pubblicare quanto possiamo su questa Esortazione, compresi alcuni interventi favorevoli, come il presente, perché si possa comprendere lo spirito che anima quella parte degli uomini di Chiesa che oggi ne sono alla testa e che sono convinti di dover condurre la Chiesa di Cristo in braccio agli uomini e alle loro pretese esclusivamente umane e materiali.Sappiamo che “non prevalebunt”, ma intanto il Signore permette che questo avvenga e ci sembra di capire che con questo Egli voglia mettere alla prova i suoi veri fedeli, soprattutto permettendo che la spinta alla demolizione venga direttamente da chi sta oggi seduto sul Soglio di Pietro.
Se così fosse, come crediamo che sia, la prova è tremenda, perché pone i cattolici fedeli di fronte al dovere di difendere Nostro Signore e di rifiutare lor signori, ad ogni costo.

Con l'aiuto di Dio, cercheremo di non venir meno a questo nostro dovere.


I neretti sono della redazione di Radio Vaticana





Papa Francesco a colloquio con Padre Spadaro

Nell'ultimo numero della rivista La Civiltà Cattolica, il direttore, il padre gesuita Antonio Spadaro, illustra il significato e la struttura dell'Esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, pubblicata ieri come frutto di due Sinodi sulla famiglia. Il documento è descritto come aderente all'esperienza quotidiana e capace di superare visoni astratte della famiglia. Ascoltiamo padre Spadaro al microfono di Fabio Colagrande:

Sorprendente?

Amoris laetita e la citazione inesatta di Gaudium et spes





Amoris laetitia ha già fatto versare fiumi d’inchiostro, tanto appaiono sorprendenti certe sue affermazioni. Noi la diciamo tenendo conto che il testo non vuole essere magistrale, come ha giustamente sottolineato Don Barthe. Questo aspetto dev’essere tenuto in conto ed eviterà tutti gli equivoci. Evidentemente sono possibili le critiche – rispettose. Esse tendono ad essere anche necessarie.

Una delle affermazioni suscita una vera perplessità. Il paragrafo 298 dell’esortazione tratta delle diverse situazioni dei divorziati detti risposati. Noi facciamo riferimento al commento di Voice of the Family, tradotto da Jeanne Smits. Il paragrafo 298 cita anche il caso dell’uomo e della donna che non possono più essere in grado di separarsi, in particolare in ragione dei figli. Il testo rinvia al paragrafo 84 di Familiaris Consortio, omettendo il seguito della frase dello stesso paragrafo che indica chiaramente che l’uomo e la donna «assumono l’impegno di vivere in piena continenza, cioè di astenersi dagli atti propri dei coniugi». La frase omessa è tuttavia importante, se si vuole comprendere in quale misura l’impossibilità della separazione potrebbe essere giustificata. Ma questo non è l’essenziale della nostra riflessione.

lunedì 11 aprile 2016

Il colpo di grazia che ha da venire e che arriverà.

Chiesa cattolica. E' ufficiale: l'apostasia ha infettato la maggior parte del clero. Cosa fare per rimanere cattolici?

 "Discorsi o idee intelligenti si possono esporre soltanto a una società intelligente; nella comune invece, riescono odiosi poiché per piacere a questa è assolutamente necessario essere superficiali e di cervello limitato". Queste le parole del noto filosofo Arthur Schopenhauer, parole che risuonano oggi quantomai attuali. Nel vedere come va il mondo, nel costatare cosa sia diventata la società che viviamo, nel prendere atto di cosa si è costretti ad udire persino da uomini di Chiesa... ebbene, si sente forte il desiderio di tacere, consapevoli che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire; e magari cercare un angolino sulla faccia della terra per estraniarsi da un mondo in rovina, pregando che il Buon Dio ritardi il colpo di grazia che ha da venire e che arriverà. Tuttavia sappiamo anche che chi si professa cattolico non abbia che un solo modo possibile di vivere: e cioè testimoniare la Verità. È il suo dovere, il suo compito, costi quel che costi.

Scattolicizzare il mondo

Le conseguenze della filosofia massonica nella società moderna


-Di Don Curzio Nitoglia-
Cos’è la massoneria? qual è la natura della massoneria? Bisogna distinguere tra i concetti filosofici o pubblici (conosciuti da tutti) della massoneria (e Giuliano di Bernardo ha scritto un libro edito dalla Marsilio di Venezia: La Filosofia della Massoneria, come dire: la massoneria è una società segreta, ma ha una filosofia pubblica che è conosciuta da tutti); poi ci sono anche dei concetti segreti o iniziatici i quali sono conosciuti soltanto dagli iniziati, da coloro che entrano nella massoneria: non solo vi aderiscono, ma fanno tutti i passi che occorre fare per arrivare sino alla cima della massoneria.

Schifo, quello sì!

Che pena il Grillo blasfemoL'orrenda sceneggiata del comico che ha dato da mangiare grilli rinsecchiti ai suoi adepti storpiando la frase eucaristica: «E' il corpo di Grillo». La parabola artistica di un ricco ex comico e la tristezza dei candidati 5 Stelle proni nel piacere al capo. C'è più dignità nei leccapiedi del megadirettore di Fantozzi.
La sceneggiata di Torino
Ridere non faceva ridere. Schifo, quello sì, ma per via degli insetti ingurgitati per compiacere il capo. Lo show (?) blasfemo di Beppe Grillo a Torino rivela in tutta la sua chiarezza la povertà di inventiva di un comico che, evidentemente in crisi di ispirazione, ha pensato di buttarla sull’irriverenza per cercare di attirare l’attenzione su di sé. Infatti c’è riuscito. Il Corriere ne ha parlato subito, il Pd addirittura si è infervorato manco fosse il custode della dottrina e almeno per un po’ si è potuto parlare di uno spettacolo che diversamente non avrebbe occupato neanche una riga di cronaca. 

" L' intercessione della Madonna da sola non può bastare"...

Chi prega, trova? Medjugorje, 240 euro e il single "rimorchia"

Non solo in cerca di guarigioni: tra i "miracoli" anche quello di imbattersi nell' anima gemella. "Ma se non la incontro ho buttato i soldi... " - Furbetti - Le regole: niente "impegnati" né divorziati "Mi sono iscritta quando ero fidanzata, però mi sono lasciata 3 giorni prima di partire, dunque...



" Centinaia di fedeli al culto della Regina della Pace (Kraljica Mira) di Medjugorje, sventolano al cielo fazzoletti bianchi ed inamidati. Stanno salutando la Vergine Maria, appena apparsa ad una delle sei veggenti della località spirituale balcanica, Mirijana Dragicevic, sfiancata dall' ennesimo dialogo in esclusiva appena concluso. I credenti chiedono la grazia alla Madonna, 'invisibile' a occhio umano, affinché risolva i loro problemi, a volte immani: gravi malattie, lutti freschi, il lavoro appena perso. La settimana scorsa si è aggiunto un motivo in più, la ricerca dell' anima gemella.

Horroris laetitia

Amoris Laetitia - paragrafi 304 e 305

ovvero:
Come giustificare la perfida vanificazione di ogni legge

strumentalizzando (e censurando)
San Tommaso di Aquino



Prima di un breve commento ai paragrafi 304 e 305 della “Amoris Laetitia” ne riportiamo il testo (le note presenti a pie’ pagina nell’originale sono qui fra parentesi quadre e in carattere più piccolo):




http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-
francesco_esortazione-ap_20160319_amoris-laetitia.html

LE NORME E IL DISCERNIMENTO

304. È meschino soffermarsi a considerare solo se l’agire di una persona risponda o meno a una legge o a una norma generale, perché questo non basta a discernere e ad assicurare una piena fedeltà a Dio nell’esistenza concreta di un essere umano.
 Prego caldamente che ricordiamo sempre ciò che insegna san Tommaso d’Aquino e che impariamo ad assimilarlo nel discernimento pastorale:
 «Sebbene nelle cose generali vi sia una certa necessità, quanto più si scende alle cose particolari, tanto più si trova indeterminazione. […] 
In campo pratico non è uguale per tutti la verità o norma pratica rispetto al particolare, ma soltanto rispetto a ciò che è generale; e anche presso quelli che accettano nei casi particolari una stessa norma pratica, questa non è ugualmente conosciuta da tutti. […] 
E tanto più aumenta l’indeterminazione quanto più si scende nel particolare».
 [Summa Theologiae I-II, q. 94, art. 4. ]
 È vero che le norme generali presentano un bene che non si deve mai disattendere né trascurare, ma nella loro formulazione non possono abbracciare assolutamente tutte le situazioni particolari.
 Nello stesso tempo occorre dire che, proprio per questa ragione, ciò che fa parte di un discernimento pratico davanti ad una situazione particolare non può essere elevato al livello di una norma.
 Questo non solo darebbe luogo a una casuistica insopportabile, ma metterebbe a rischio i valori che si devono custodire con speciale attenzione. 
[Riferendosi alla conoscenza generale della norma e alla conoscenza particolare del discernimento pratico, san Tommaso arriva a dire che «se non vi è che una sola delle due conoscenze, è preferibile che questa sia la conoscenza della realtà particolare, che si avvicina maggiormente all’agire» (Sententia libri Ethicorum, VI, 6 [ed. Leonina, t. XLVII, 354]).]

305. Pertanto, un Pastore non può sentirsi soddisfatto solo applicando leggi morali a coloro che vivono in situazioni “irregolari”, come se fossero pietre che si lanciano contro la vita delle persone. È il caso dei cuori chiusi, che spesso si nascondono perfino dietro gli insegnamenti della Chiesa «per sedersi sulla cattedra di Mosè e giudicare, qualche volta con superiorità e superficialità, i casi difficili e le famiglie ferite» [Discorso a conclusione della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (24 ottobre 2015) : L’Osservatore Romano, 26-27 ottobre 2015, p. 13] 
In questa medesima linea si è pronunciata la Commissione Teologica Internazionale: «La legge naturale non può dunque essere presentata come un insieme già costituito di regole che si impongono a priori al soggetto morale, ma è una fonte di ispirazione oggettiva per il suo processo, eminentemente personale, di presa di decisione». [In cerca di un’etica universale: nuovo sguardo sulla legge naturale (2009), 59.]
 A causa dei condizionamenti o dei fattori attenuanti, è possibile che, entro una situazione oggettiva di peccato – che non sia soggettivamente colpevole o che non lo sia in modo pieno – si possa vivere in grazia di Dio, si possa amare, e si possa anche crescere nella vita di grazia e di carità, ricevendo a tale scopo l’aiuto della Chiesa. 
[In certi casi, potrebbe essere anche l’aiuto dei Sacramenti. Per questo, «ai sacerdoti ricordo che il confessionale non dev’essere una sala di tortura bensì il luogo della misericordia del Signore» (Esort. ap. Evangelii gaudium [24 novembre 2013], 44: AAS 105 [2013], 1038). Ugualmente segnalo che l’Eucaristia «non è un premio per i perfetti, ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli» (ibid., 47: 1039).] 
Il discernimento deve aiutare a trovare le strade possibili di risposta a Dio e di crescita attraverso i limiti. Credendo che tutto sia bianco o nero, a volte chiudiamo la via della grazia e della crescita e scoraggiamo percorsi di santificazione che danno gloria a Dio. Ricordiamo che «un piccolo passo, in mezzo a grandi limiti umani, può essere più gradito a Dio della vita esteriormente corretta di chi trascorre i suoi giorni senza fronteggiare importanti difficoltà». [Esort. ap. Evangelii gaudium (24 novembre 2013), 44: AAS 105 (2013), 1038-1039.] 
La pastorale concreta dei ministri e delle comunità non può mancare di fare propria questa realtà.



A causa dei nostri peccati

Amoris laetitia. Perle Sacerdotali : "sono fedele a Cristo!"

Non ci piacciono troppo i copia-incolla su internet sulle analisi dell'Esortazione Apostolica Amoris laetitia
Per questa particolarissima occasione, "storica" secondo qualcuno, preferiamo pubblicare le opinioni dei diretti interessati: i Sacerdoti che dovrebbero sorbire nella propria persona lo stile pastorale che il recente documento di Papa Francesco ha intronizzzato.
"Parleranno" dunque  dei giovani Sacerdoti che ci hanno scritto e la cui identità abbiamo ovviamente secretato.


L'idea di Chiesa ?

L’IDEA DI CHIESA DI BERGOGLIO

    L’idea di Chiesa di Bergoglio è la stessa di Gesù Cristo e degli Apostoli? bisogna ammettere che la stesura della Amoris laetitia è stata molto abile nell’evitare pronunciamenti troppo netti in ambito teologico navigando nell’ambiguità 
di F.Lamendola  



Quale sia l’idea di Chiesa che ha papa Bergoglio, è presto detto: una comunità che accoglie tutti, perdona tutti e non respinge alcuno. Perfino chi è in peccato grave e notorio, continua a farne parte e può partecipare all’assemblea, e, sembra di capire, anche accostarsi ai sacramenti; quello che non può fare è solamente predicare o fare catechesi, perché c’è “qualcosa” (ma questo “qualcosa” non sembra poi tanto tragico) che lo separa dalla comunità, ma solo fino a un certo punto, infatti nessuno deve essere condannato per sempre. Queste idee sono ribadite, fra l’altro, nella esortazione apostolica Amoris laetita, pubblicata l’8 aprile 2016 e che raccoglie le riflessioni del Pontefice dopo i due sinodi sulla Famiglia, tenuti nel 2014 e nel 2015. Al capitolo 8, § 297, si dice testualmente:
Se, però, prendiamo in mano la Sacra Scrittura, i concetti che troviamo espressi non sono esattamente questi, anche se bisogna ammettere che la stesura della Amoris laetitia (così come tutta una serie di omelie di papa Begoglio), è stata molto abile nell’evitare pronunciamenti troppo netti in ambito teologico e che, sui punti più scottanti, si è servita di una genericità che si presta a diverse letture, navigando volutamente nell’ambiguità. 

Il trionfo delle parole sui fatti

La Chiesa dell’Ammore



Parliamoci chiaro: l’esortazione postsinodale non la leggerà nessuno e non servirà come al solito a nulla. L’essenziale sono i titoli dei giornali, le tre quattro frasi apostatizzanti, le rivoluzioni silenziose prontamente recepite dai media. Il vero punto è un altro: i sinodi hanno fallito! Queste inutili verbose assemblee di vescovi che spesso non sanno neppure di cosa parlano (leggi la famiglia, l’amore, il sesso) sono l’espressione di esigenze vecchie, di ansie rinnovatrici e aperturiste elaborate nella prima metà del ‘900 e poi esitate in questa inutile istituzione di palese cazzeggio ecclesiastico (mi si perdoni l’eufemismo).

domenica 10 aprile 2016

Ya Rabb!

Frans, dì al giovane uomo vestito di bianco accanto a te… Siria – Testimonianza in occasione del 2° anniversario dell' assassinio del padre gesuita Frans van der Lugt a Homs

Testimonianza di  padre Nouras Sammour, a cura di Fiorenza Redazione Qui Europa / Redazione Ora Pro Siria
Padre gesuita Frans van der Lugt
 Frans… Dì al giovane uomo vestito di bianco accanto a te…                    
Homs, Siria   Testimonianza di  padre Nouras Sammour  Tu sei il vero testimone della Risurrezione! Questa è la tua PASQUA! Con pazienza … tu hai rotolato la pietra… Con la tua umanità hai rotolato la pietra .. Con la tua fede hai rotolato la pietra.. Sei testimonianza alla Verità. Tu ci dici oggi e domani: "Non abbiate paura voi che state cercando Gesù di Nazareth .. , di Homs, di Siria, del mondo intero, il Crocifisso, perché egli è risorto, Egli è accanto a me, un giovane uomo vestito di bianco che vi ama … ". Sì, per favore, Frans: dì al giovane uomo vestito di bianco accanto a te:i siriani e le persone di tutto il mondo, di ogni razza e colore hanno bisogno di lui per la pace. Amen! I due terzi di Homs sono ridotti così (vedi foto copertina). Davanti ai mozziconi di palazzi testimoni verso il Cielo di mesi e mesi di bombardamenti incrociati, atti terroristici e sofferenze immani, non trovo che questa parola, delle dieci che ho imparato: Ya Rabb! (mio Dio!).