ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 4 settembre 2016

«Coraggio, il meglio è passato».


                                                              COLONI E SODALIZI

          Vogliamo iniziare sottolineando la sapiente lungimiranza dei tre Grandi i quali, riuniti qualche giorno fa a Ventotene, hanno avuto l’insolito merito di trasmettere ai posteri un patrimonio politico e sociale d’inestimabile valore. Tra gli argomenti trattati non sono mancati riferimenti sulla solidarietà e la sicurezza, mentre tra le deduzioni più rilevanti – scaturite dall’incontro – vi è stata quella riguardante l’approccio con i migranti, al cui rafforzamento contribuisce il fattore ideologico e religioso. Anche la valchiria bionda, autentica detentrice del potere assunto con il dominio sull’Unione, ha mostrato una certa accondiscendenza nel regolare l’estesa fase migratoria con i flussi ininterrotti verso l’Occidente. Non è mancato il carattere astrale dell’anfitrione ospitante, fattosi promotore vassallatico d’una iniziativa riguardante la necessità, dopo la Brexit, di scrivere il futuro. La fenice, dicono i mitologi, non rinuncia mai alle sue pretese perché volando si profuma le ali con aromi sempre nuovi. Stando ai brillanti risultati conseguiti dall’Asse Roma-Berlino-Parigi viene spontaneo associarci all’esaltante umorismo del nostro conterraneo (Ennio Flaiano): «Coraggio, il meglio è passato». 
       

La coscienza cerca la verità

SIMBOLI DEL DIVINO E DELL'INFERNO

Se scompaiono i simboli del divino a sostituirli sono quelli dell’Inferno. Il grande pericolo è che la modernità produca una vera e propria mutazione antropologica: che essa forgi ispirata dal Diavolo un nuovo tipo umano 
di Francesco Lamendola  



Fin dalla notte dei tempi – che non è quella del Pitecantropo o di qualche altro preteso ominide scimmiesco, ma quella di opere grandiose, come i dolmen e i menhir disseminati per l’Europa e per il mondo – l’umanità si è circondata di simboli: simboli del sacro, simboli del divino; scolpiti, dipinti, incisi, graffiti, cesellati, miniati, affrescati, intessuti: sulle rocce, sugli alberi, sui templi, sulle case, sulle tombe, sulle navi, sui vestiti, sulle monete, sul corpo.
I simboli assolvono svariate funzioni, ma quella più importante è di indirizzare l’anima, traverso la foresta delle cose accidentali ed effimere, verso ciò che è essenziale, vale a dire la verità; e poiché ciò che è essenziale è Dio, la verità è Dio, e l’uomo che non lo afferra, che non lo comprende, o, almeno, che non lo intuisce, è come cieco, sordo e spento in mezzi ai clamori del mondo, è come un turacciolo di sughero portato qua e là dalla marea, avanti e indietro, incessantemente, senza mai nulla imparare, senza evolvere, senza progredire, mai, con stolida monotonia, sempre uguale a se stesso, sempre tenacemente attaccato al suo ego, all’infinito…

Gospavirus?

Trevignano, una madonnina piange sangue

MADONNINA PIANGE SANGUE TREVIGNANOUn evento straordinario scuote il paese: la gente grida al miracolo. Il vescovo Rossi ha tenuto la statuetta tra le mani: martedì scorso ha anche recitato un rosario insieme ai fedeli


TREVIGNANO ROMANO - Dopo Civitavecchia tocca a Trevignano: dal Cantone dell’Erzegovina-Narenta, sarebbe arrivata una madonnina che piange. Un evento straordinario, che naturalmente ha spiazzato tutti nel piccolo centro laziale, dividendo gli abitanti tra scettici e convinti che il fenomeno rappresenti un vero e proprio prodigio.  Si tratterebbe di una statua alta circa 20 centimetri che lacrima sangue in volto. I proprietari di questa statuina avrebbero notato i primi segnali da marzo scorso: la madonnina è stata comprata a Medjugorje e messa nella propria abitazione trevignanese, dove ci sarebbe anche un quadro che raffigura Gesù e che sarebbe anch’esso macchiato.

E alla fine ha colpito


Bruxelles, golpe estivo dell'arcivescovo
E alla fine l’arcivescovo di Bruxelles-Malines, Jozef De Kesel, ha colpito. Con un decreto del 15 luglio la Fraternità dei Santi Apostoli è stata dissolta. Alla fine di giugno era sembrato che ci fossero le condizioni per un accordo; De Kesel aveva affermato che la chiesa di Santa Caterina sarebbe rimasta aperta, e affidata ai sacerdoti della Fraternità, che avrebbero potuto continuare a vivere insieme.

Benvenuti nella Chiesa Cattolica S.p.A.

nuova stangata burocratica sulla rimozione dei vescovi

Notizia 1: il lugubre e ambiguo Müller ha dichiarato che la Fraternità San Pio X per poter rientrare formalmente nella Chiesa Cattolica deve riconoscere senza riserva e pubblicamente l'obbligo dell'ecumenismo:

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1533_Pentin_Muller_si_aspetta_dalla_FSSPX.html

Bisogna essere un po' tonti per illudersi che il Papa dichiaratamente persecutore dei Francescani dell'Immacolata faccia rientrare la FSSPX senza trabocchetti, insidie e trappole, "unilateralmente", lasciandola libera di agire.

Lo stratagemma, farlocco..

MORALITA' IGIENICA DEI CATTOLICI

    La moralità igienica dei cattolici tiepidi “indignarsi ma non agire”. L’espediente più in voga nel mondo dei credenti è l’utilizzo del “non giudicate per non essere giudicati” uno stratagemma per mettersi in pace la coscienza 
di Agostino Nobile  



 L’espediente più in voga nel mondo dei credenti cristiani, che a quanto indifferenza alcuni hanno raggiunto la maestria dei laicisti, è l’utilizzo del “non giudicate, per non essere giudicati”. Con questo stratagemma, farlocco, si mettono la coscienza in pace lavandosi le mani di tutto quello che accade.

Canonizza oggi,canonizza domani..

Quella chiesa che incensa Lutero

La Chiesa di sempre ha condannato Lutero (e il protestantesimo) indicendo il Concilio di Trento (dogmatico); la chiesa postconciliare, quella nata dal Concilio Vaticano II (pastorale, non dogmatico) lo eleva a modello anche per i fedeli cattolici. Evidentemente ci deve essere qualcosa che non quadra, considerando il fatto che il nero non può essere allo stesso tempo bianco, né l'errore allo stesso tempo verità, né il male allo steso tempo bene. Eppure è curioso costatare che in questi tempi "di aggiornamento" (forzato) viene derubricato ciò che è sempre stato condannato.
Così accade che la casa editrice EDB (Le Edizioni Dehoniane Bologna) inserisce e pubblica nella collana “Grandi mistici” anche Martin Lutero descrivendolo con queste parole: “Gli accenti ascetici del monaco agostiniano e le sue idee sulla comunione con Cristo portano l’impronta della sua personale e specifica esperienza interiore, che non conduce nella direzione dell’esperienza estatica, ma in quella di una religiosità che culmina nell’unione con il divino”.
Unione con il divino”, è scritto proprio così!

C'era una volta..

[SPECIALE MADRE TERESA] 
Indagine sull’ortodossia di Madre Teresa

Traduzione a cura della redazione. [RS]
La cura tradizionalmente posta dalla Chiesa Cattolica nel proclamare santi e beati è rinomata e ammirevole. Le inchieste condotte per provare la completa ortodossia dei servi di Dio, la pratica delle virtù al grado eroico, la vita esemplare, sono accurate, ed è inoltre necessario almeno un miracolo per la beatificazione ed un altro per la canonizzazione. Ogni scritto, ogni dichiarazione del candidato dev’essere strettamente aderente al Magistero e alla Tradizione della Chiesa. Anche solo un lieve dubbio sull’ortodossia di una dichiarazione è sufficiente per bloccare il processo di beatificazione: è famoso il caso di Anne Catherine Emmerich, la cui beatificazione fu sospesa per ordine di Papa Clemente XIV per via delle discutibili interpretazioni che il segretario Clemens Bretano fece delle sue visioni – non si sa se con l’approvazione della Emmerich, o meno. Ciò bastò a impedirle di essere beata e, ufficialmente, di essere un pubblico modello per i cattolici.

“…Non fare domande!”

La Confessione? È solo una figura retorica  

A Firenze trionfa la “nuova chiesa” di Don Marco Zanobini e compagni

di Pucci Cipriani

z.cnfssnlRitorno indietro, a ritroso, nel tempo: domenica 3 aprile 2016, alle ore 18, meno qualche minuto, entro nella chiesa di San Zanobi e Santi Fiorentini, a tre passi dallo Stadio, dove don Marco Zanobini il prete – rabbino di Firenze celebra i Purim, pardon la Messa, se proprio si vuol chiamar Messa, secondo il nuovo rito postconciliare sincretistico.
Da questa parrocchia partono le battaglie degli “spretati”, tipo lo spretato don Curtaz, in favore dell’abolizione del celibato sacerdotale (clicca qui per leggere il mio articolo dello scorso anno), visto che, ormai, addirittura le convivenze di sacerdoti con donne (e non solo con donne) sono pane quotidiano; in questa parrocchia si tiene alta la bandiera dell’eresia dell’ecumenismo sincretistico. Dico subito che, a onor del vero, ci sono almeno due cose con le quali concordo con don Zanobini: l’abolizione dei canti melensi e idioti, vera manna per microcefali, che si cantano oggi nelle chiese e l’abolizione della preghiera dei fedeli, durante la quale vengono proclamata, da donnine con pruriti sapienziali che si avvicendano al microfono, tante di quelle castronerie da far venire la pelle d’oca e il voltastomaco…

sabato 3 settembre 2016

Ma quale Vangelo annunciate?

CRISTIANESIMO E PECCATO

Il cristianesimo comincia a spegnersi quando si smette di parlare del peccato. Del timor di Dio oggi non si parla quasi più. Dio non è un "amicone" e non ci si può aspettare che ci perdoni senza il nostro sincero pentimento 
di Francesco Lamendola  



Il cristianesimo è amore, la dottrina dell’amore, la pratica dell’amore: verissimo e benissimo. Questa definizione, però, è incompleta: mostra solo una faccia della medaglia. La medaglia, infatti, ha due facce: una è l’amore, l’altra il timor di Dio. Di questa seconda faccia, oggi non si parla quasi più, se non da qualche vecchio prete di campagna, da qualche frate un po’ isolato; ma il clero, nel suo complesso, per non parlare dei teologi, dai quali è partita l’infezione, non ne parlano nemmeno: fanno finta che non ci sia, che non sia mai esistita.
Il timor di Dio è l’altro aspetto dell’amore per Lui: perché Egli non è un amicone che sta al nostro livello; è il Padre, certamente, ma un Padre con la “p” maiuscola: è l’Altissimo, il Creatore; e non è solo il Padre, ma anche il Figlio e lo Spirito Santo: è il mistero della Santissima Trinità, un unico Dio in tre distinte persone.

Uccello di rovo “sa bene come vanno le cose…”

Quattrini da Putin? Magari!… 

Massimo Introvigne, che, ce lo dice lui stesso, conversa con gli uccelli, ci fa sapere che quelli che “inneggiano” a Putin ricevono il soldino del Cremlino. Magari.
di Paolo Deotto

z.Piovono-Soldi-Dal-Cielo

Non voglio aggiungere nulla a quanto già pubblicato dalla nostra bravissima Patrizia Fermani. E se non avete ancora letto il suo ottimo articolo, vi invito a farlo subito. Ma consentitemi qui di togliermi qualche sassolino dalle scarpe, o qualche macigno dallo stomaco.

“Chi parla viene fatto fuori ”?


Monsignor Silvano Tomasi

«Immigrati, accoglienza non significa tutti dentro. E i cattolici ricordino il dovere di evangelizzare»
Monsignor Tomasi, già nunzio apostolico all'ONU di Ginevra: «Guerre e violenze sono la principale causa delle attuali migrazioni che rischiano di destabilizzare l'Europa, la comunità internazionale deve fare di tutto per riportare la pace e prevenire guerre. L'accoglienza è importante ma per chi ha diritto di restare fondmentale è l'integrazione, un processo che richiede tempo e pazienza, ma anche regole chiare per chi arriva».

«La situazione degli arrivi che continua ininterrotta indica che i problemi nei paesi da cui vengono questi immigrati, richiedenti asilo, non cambiano affatto. Bisogna allora farsi la domanda: come mai dopo anni di emergenza la comunità internazionale non riesce a gestire e governare un fenomeno che sì è parte della storia e parte del cammino della comunità umana lungo i millenni, però in questo momento assume una intensità tale da mettere in crisi altre regioni del mondo come l’Europa?».

L’uomo sintetico è tra noi

22 settembre: “Fertility Day” o “Provetta Day”? 


Col sostegno incondizionato di sedicenti pro-life e di diversamente cattolici, va in scena il grande evento che prepara il nostro futuro di gioiosi utenti di sessualità ludica e di produzione di esseri umani on demand con la fecondazione artificiale.
di Elisabetta Frezza
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z.logo-fertility-dayIl 22 settembre prossimo “si celebrerà” il primo Fertility Day, parente stretto del Family Day e di tutti i days che seguiranno a beffare un popolo stordito; un popolo capace ancora di illudersi che i lacchè del regime – incardinati o free lance, in scena o dietro le quinte – guardino al bene dei suoi figli. Un popolo ormai incapace di resistere alle lusinghe del pifferaio che lo chiama verso il precipizio senza più nemmeno il bisogno di schermirsi.
Ne avevamo scritto con largo anticipo, di questo evento, quando i rulli dei tamburi e gli squilli di tromba risuonavano di lontano ad annunciarlo (clicca qui). Avevamo parlato di festival della provetta e di diabolici intrecci. Se si vuole comprendere la magnitudine dell’operazione in corso, quel quadro va assimilato, e da lì bisogna riprendere il filo.

Pezzi del nuovo vangelo e breviario

Per Madre Teresa. Racconto di Natale fuori stagione

Quando Giuseppe e Maria arrivarono davanti a piazza San Pietro rimasero senza fiato. Non avevano mai visto un tale spettacolo. Proprio al centro della piazza c’era una grande capanna e dentro la capanna erano state poste alcune statue imponenti che raffiguravano una famiglia. Si vedeva un papà con la barba, poi c’era una mamma in preghiera e anche un bambino nato da poco, adagiato su una culla di fortuna. C’erano poi alcune altre figure: sembravano pastori o qualcosa del genere. Accanto alla capanna c’era un albero altissimo, tutto decorato. Le luci erano così sfavillanti che quell’albero sembrava quasi vivo, anche se si vedeva benissimo che, poverino, era stato tagliato e portato lì chissà da dove.
Giuseppe e Maria non capivano perché tanta gente si affollasse davanti alla capanna e attorno all’albero.

Francisco 13° o Jorge1.2?(come si cerca e si perde la fede)

Mostra del cinema di Venezia 2016,
il Papa provocatorio di Sorrentino

Tradizionalista e compulsivo, tra sigarette e manie da rockstar, il Papa Pio XIII interpretato da Jude Law arriva su Sky a ottobre. E oggi, in prima mondiale al Lido


Un applauso buono ma tutto sommato tiepido dopo la prima proiezione, quella per la stampa, ha accolto il Papa di Paolo Sorrentino. Papa che fuma in maniera compulsiva, che per colazione sorseggia una Coca-Cola Zero alla ciliegia: c’è da fidarsi? Ma sono altri i «peccati» di questa serie tv. Ecco Jude Law, il Papa spiazzante di Paolo Sorrentino, uno degli eventi più attesi alla Mostra del cinema che ha ospitato le prime due delle dieci puntate della serie che Sky Atlantic manderà in onda dal 21 ottobre. Un film sorrentiniano doc, visionario, onirico, con un cast di primo piano: accanto a Jude Law ci sono Diane Keaton (unica assente al Lido) segretaria particolare del Pontefice, Silvio Orlando segretario di Stato che pensa solo ai giocatori del Napoli e al potere, Cécile de France responsabile del marketing del Vaticano…

I due moschettieri

Nuovi show del Papa gradito a Soros

Francesco-Soros
Proprio nelle stesse ore in cui il Viminale dava notizia di una nuova ondata migratoria all’assalto dell’Italia (oltre 13 mila in soli quattro giorni: siamo già arrivati a 145 mila migranti ospitati, quando in tutto il 2015 erano stati 103 mila), proprio nelle stesse ore – dicevo – papa Bergoglio ha varato un nuovo dicastero sociale prendendo lui stesso – in persona – la responsabilità della “sezione migranti” per potenziare al massimo le sue pressioni per l’abbattimento delle frontiere d’Europa.
Ormai quello dell’emigrazione, per lui, è qualcosa più di un’ossessione: è un dogma ideologico con cui sta sostituendo i bimillenari pilastri della Chiesa Cattolica.

E' tutto previsto e tutto ha un fine


Pandemonio


Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi (Mt 7, 6).


Nel linguaggio giudaico del I secolo, cui il Verbo incarnato si adattò, i cani designavano i pagani e i porci gli ebrei rinnegati. Il duro monito del Salvatore, così offensivo per le nostre delicate orecchie, progredite e tolleranti, proibisce di dare i santi Sacramenti a chi non professi la vera fede e non sia spiritualmente rinato nel Battesimo, mettendo al tempo stesso in guardia dal cercar di persuadere con le gemme della verità evangelica chi, pur essendo membro della Chiesa Cattolica, disprezza l’inestimabile grazia ricevuta e vive peggio di un pagano. Ecco i risultati di una pastorale che dà tutto senza condizioni e accontenta sempre i capricci del primo venuto: dopo aver calpestato le cose sante e le perle preziose, dotazione indispensabile per ottenere la vita eterna, per acquistare le quali val bene la pena rinunciare al resto, i “fedeli” di oggi si rivoltano contro gli araldi di Cristo, pronti a sbranarli con una rabbia che ha qualcosa di demoniaco.



venerdì 2 settembre 2016

L' untuoso del signore

Appoggi Putin? Sei un mercenario! E se lo dice Introvigne…  

L’ex conducator di Alleanza Cattolica lancia su Facebook formidabili notizie. Però si incarta. Un esempio di come si possono perdere ottime occasioni per stare zitti.

di Patrizia Fermani
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z.labirintiIl professor Introvigne , autorevole e rassicurante come sempre, ci informa su Facebook che in Francia e in Italia  i giudici sono all’opera per  scovare i nomi dei  pro family, pro life e anti islam che prendono il soldino da Putin. E questa accorta  indagine  giudiziaria viene presentata come un corollario  della inchiesta  promossa della Stampa per smascherare una funesta  campagna di disinformazione ordita in funzione antioccidentale sempre dallo stesso Putin. Di tale “indagine” gli avrebbe dato notizia “un uccellino”. In calce riportiamo l’estratto dalla pagina Facebook.

A parte gli interventi ornitologici,  il professore  rivela   anzitutto il proprio  impegno personale nella guerra scatenata contro lo “zar” dall’occidente democratico, illuminato finora dall’astro obamiano.

“Una casa comune”

Il compleanno della Laudato Si’: frutti e prospettive 

Non importa la visione che si ha del creato, se è cattolica o protestante, ortodossa od atea, ciò che conta è un imponente ritorno al paganesimo, dove tutti ballano la stessa danza rituale per adorare la dea natura.

di Cristiano Lugli
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z.ptcnfssnNon è una novità che nella nostra Penisola ci si dia appuntamento per ricordare la Giornata mondiale per la custodia del creato, in quanto quest’ultima è già da tempo inserita nell’agenda pastorale della Chiesa italiana.
Qualcosa di nuovo però ha luogo da due anni, ed è una sorta di compleanno della Laudato Si’.
Per l’occasione il messaggio di Bergoglio è casualmente intessuto di “misericordia”, tanto che il titolo è proprio “Usiamo misericordia verso la nostra casa comune”.
Il creato è diventato infatti “una casa comune”, appellativo con un taglio più che mai marxista, dove vengono ricordati i vecchi pollai russi in cui veniva catalogata la gente come in una sorta di grande comunità, negando di lì in poi il diritto ad avere una proprietà privata.

An-amoris laetitia?

GESU' E LA SAMARITANA

    Hai detto bene: Non ho marito… L’episodio di Gesù e della Samaritana è uno dei più belli, dei più struggenti, dei più intensamente veri e, allo stesso tempo, poetici di tutte le Sacre Scritture 
di Francesco Lamendola  



L’episodio di Gesù e della Samaritana è uno dei più belli, dei più struggenti, dei più intensamente veri e, allo stesso tempo, poetici di tutte le Sacre Scritture. Ed è anche scritto con arte somma: come, del resto, lo è tutto il quarto Vangelo, il Vangelo di Giovanni, che è una vera e propria perla letteraria, oltre che uno scrigno di sublime sapienza teologica. Colui che lo ha scritto non voleva essere un artista, non voleva fare della poesia: eppure esso ha un tale sapore di verità, di freschezza, di profondità, quale raramente è dato incontrare in un’opera scritta e quale, perfino, di rado si esperimenta nel proprio percorso di vita. Leggerlo è come trovarsi a tu per tu con l’Assoluto; e l’Assoluto emerge, d’improvviso, dai toni modesti, non appariscenti, della vita quotidiana. È un prodigio, semplicemente: qualcosa che lascia a bocca aperta.


Il religioso e il sacro si annacquano in una versione new age

Il banalismo anti crescita dei vescovi visto da un’omelia a Nuoro

“Siamo malati di egoismo e individualismo esasperati. La nostra cultura ci ha abituati alla competizione: la lotta per i primi posti, la ricerca del profitto”. E questa è la cultura cattolica in una regione che ha bisogno di impresa e capitali? E di grazia come si costruisce il futuro senza profitto?


Foto LaPresse
La Chiesa di Francesco e dei suoi vescovi ha l’ambizione di essere un ospedale da campo, ma i suoi esiti sulle cose terrene assumono sembianze sempre più bizzarre. Il dogma è un’opinione, la predica un’occasione, l’omelia una chance. Il prete si trasforma in sociologo turibolante, archeologo di ideologie d’occasione. Il religioso e il sacro si annacquano in una versione new age dispensata nelle piazze durante le feste e i funerali. Si va dalla negazione dell’evidenza scientifica, al determinismo ottenuto per via primitivista. Il Monsignore di Rieti che solennemente afferma le virtù del terremoto buono e i mali dell’uomo creatore di opere è solo uno degli ormai tracimanti esempi di riflessione escatologica senza capo né coda. La teologia à la carte della Chiesa di Bergoglio emerge tra le macerie di Amatrice, ma il disastro naturale è solo uno dei tanti teatri dove fa la sua comparsa.


I profeti della nuova ecoreligione

Wwf: da Papa Francesco parole straordinarie, quasi un undicesimo comandamento

I monaci di Bose: «Animali, alberi e fiori sono maestri»
[2 settembre 2016]
papa francesco natura animali
Oggi L’Osservatore Romano titola “L’ottava opera di misericordia”, l’articolo con il quale riassume ilmessaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato e spiega: «Alle tradizionali opere di misericordia corporali e spirituali, Papa Francesco ne ha aggiunta un’altra: “la cura della casa comune”. Lo ha fatto nel messaggio per la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, celebrata il 1° settembre. Raccogliendo i punti fondamentali dell’enciclica Laudato si’, il Pontefice ha rivolto un pressante invito a “ogni persona che abita questo pianeta”, sollecitando tutti ad ascoltare “tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri” e a fare un serio esame di coscienza riguardo al nostro modo di vivere il mondo che abitiamo».

L’unica cosa che rimane in piedi

La Madonna rimasta intatta nel terremoto di Pescara del TrontoCosa dicono quelle Madonne “sopravvissute”
Lo spaventoso tsunami che nel 2004 devastò le coste asiatiche arrivò a lambire le coste dell’India coinvolgendo anche il grande santuario cattolico di Vailankanni, dedicato alla Madonna e frequentato pure da indù e musulmani alla ricerca di grazie. Il mare raggiunse l’edificio e lo oltrepassò per oltre cinquecento metri. Ma neanche una goccia d’acqua vi entrò, lasciando indenni –e stupefatti- tutti quelli che vi si erano rifugiati.

Apriti cielo..!?


Una delle cartoline sotto accusa del Fertility Day

Il Fertility Day nella rete dei censori anti life Natalità parola tabù: Renzi smentito da se stesso 

Che l’Italia, come del resto l'Europa, sia in debito cronico di nuovi nati per pareggiare e superare il conto dei decessi è cosa nota. Se Stati come la Danimarca hanno fatto campagne promozionali per invitare i concittadini “a fare l’amore” significa che il tema demografico e della denatalità inizia a diventare materia non solo per sociologi bigotti, ma anche dei governi. In Italia però non c’è ancora la maturità per poterne parlare serenamente e soprattutto fattivamente. Lo dimostra il corto circuito mediatico sul Fertility Day che si svolgerà il 22 settembre in molti comuni italiani. L’iniziativa, voluta dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin è stata fatta in accordo con l’Anci, l’unione dei comuni italiani ed è volta a dare una corretta informazione tanto sulle tecniche di cura dell’infertilità, maschile e femminile, quanto sulla necessità di ascoltare l’orologio biologico della donna, che non aspetta.

giovedì 1 settembre 2016

La via della semplicità

IL SEGRETO DI TERESA DI LISIEUX

Il segreto di Teresa di Lisieux: farsi piccoli come bambini. santa Teresa di Lisieux suora carmelitana a 15 anni e morta di tubercolosi a soli 24: una meteora luminosissima che ha rischiarato la nostra notte
di Francesco Lamendola  



Eppure Gesù Cristo lo ha affermato con la massima chiarezza e in forma solenne: In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me (Matteo, 18, 3-5). Le Sue parole non si prestano a equivoci: SE NON DIVENTERETE COME BAMBINI, NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI.
Ce ne siamo scordati o non vi abbiamo riflettuto a sufficienza. Ma non se n’era dimenticata santa Teresa di Lisieux (1873-1897), suora carmelitana a quindici anni e morta di tubercolosi a soli ventiquattro: una meteora luminosissima, che ha rischiarato la nostra notte di una luce commovente e quasi incomprensibile per la sua estrema semplicità di vita, mostrando a tutti la sua “piccola via” per giungere a Dio: non quella delle grandi azioni eroiche, ma dei gesti e dei pensieri quotidiani, apparentemente umili e quasi banali, i quali divengono, però, puri e preziosi se vissuti nel costante e indefettibile amor di Dio.

Che brutta cosa, i figli, vero?



I nuovi gnostici contro la Lorenzin


Lo sapete già: il Ministero della Salute ha lanciato una campagna a sostegno della natalità. E conoscete anche la reazione dei soliti noti: hanno cominciato a schiumare di rabbia.
Ora, si possono dire tante cose: ad esempio, che alcuni particolari della campagna sono francamente infelici, che per sostenere la natalità sarebbe più utile alleggerire il fardello fiscale imposto alle famiglie, che non ha senso fare le unioni civili per far sposare Carlo e Ubaldo e poi aspettarsi la crescita della natalità, et cetera.

Non si può dare la colpa al mondo

Un festival satanista con il patrocinio del Comune.. chi cerca il consenso del mondo, anche a fin di bene, finisce per non avere altro orizzonte che il mondo e a trovare nel mondo, e non Altrove, ciò a cui rendere gloria e tributare il culto. Ma di tutto questo non si può dare la colpa al mondo. La responsabilità è di una Chiesa che ha scelto di abbracciarlo e farsi convertire invece che fargli guerra e convertirlo.

Giovedì 1° settembre 2016
È pervenuta in Redazione:

Caro dottor Gnocchi,
A proposito di progressiva familiarizzazione col satanismo, somministrato a tutti in via omeopatica e in salsa benefica, apprendo con non poco sconcerto di una iniziativa in programma sulle colline bolognesi. Vicinissimo a un luogo a me particolarmente caro, per la devozione ai martiri bambini Rolando Rivi e Josè del Rio, cui è stata dedicata la Piana di Monte Venere. Ebbene, a un tiro di schioppo da questi posti intrisi di fede eroica, sabato 3 settembre viene organizzato, patrocinato dalle istituzioni locali, un festival di magia, denominato “Arwen Festival”, zeppo di esoterismo mascherato (ma nemmeno tanto), il cui ricavato – si annuncia – sarà devoluto alle popolazioni terremotate! (Vedi volantinohttp://www.energiearmoniche.it/arwen-festival/). Mi chiedo, e le chiedo: ormai ovunque ci sia un germe di fede si cerca di propagare un antidoto. Si spargono dosi massicce di male mascherato, e lo si fa addirittura strumentalizzando l’ondata emotiva provocata da drammi immani. Sarebbe da sentire cosa pensa di ciò monsignor d’Ercole, il vescovo di Ascoli che scava tra le macerie dei paesi martoriati e con le sue parole si è speso per ricondurre la tragedia del terremoto a una prospettiva di fede cristiana e di cristiana speranza, aliena dai sociologismi che abitualmente ci affliggono e non consolano nessuno. Come possiamo proteggerci da tutti questi attacchi?
La ringrazio per l’attenzione,
Cristina Gilberti

Il Dio che ti pare

[SPECIALE MADRE TERESA] Otto imbarazzanti citazioni della futura ‘santa’



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Un florilegio di citazioni di Madre Teresa di Calcutta, tratti da siti turbo-ecumenisti che vedono – non a torto – nella religiosa albanese una corposa fonte d’ispirazione. Leggere e riflettere sulla futura “canonizzazione”. [RS]


Non constat de supernaturalitate (...si tibi videtur?*)

DA FATIMA A CIVITAVECCHIA 


La Madonna piange sangue in casa Gregori 

Il 2 febbraio 1995, festa della Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, a Civitavecchia (località Pantano, ove sorge la chiesa di S. Agostino (1)), una bambina di cinque anni, Jessica Gregori, chiama suo padre Fabio e gli dice di guardare bene la statuetta della Madonna, che si trova nel giardino di casa, la quale sembra piangere sangue: un rigagnolo rosso cola dai suoi occhi … (2)

La statuetta era stata regalata alla famiglia Gregori dal loro parroco don Pablo Martin Sanguaio, il quale la sera del 2 febbraio viene sùbito chiamato dal capo famiglia e il giorno dopo (3 febbraio 1995) don Pablo, come era suo dovere, si reca dal Vescovo del luogo (mons. Girolamo Grillo) e gli rilascia una relazione scritta del fatto. Si noti che il modo di procedere a Civitavecchia è radicalmente contrario a quello che si è tenuto a Medjugorje. Nel primo caso la statuetta della Madonna è stata mostrata al parroco, il quale l’ha portata al Vescovo e questi alla Congregazione per la Dottrina della Fede e al Papa, a Medjugorje si è proceduto senza alcun rispetto della gerarchia ecclesiastica locale e romana.