ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 19 settembre 2017

Redde rationem villicationis tuae

Verso la profanazione dell’eucarestia? Quali conseguenze per l’umanità?

Verso messe ecumeniche con Valdesi, Ortodossi, Anglicani e Luterani: la profanazione della Santa Messa,in ossequio a Lutero 
di Patrizia Stella 
Verso messe ecumeniche in ossequio a Lutero




  



   
    

 Verso messe ecumeniche                                         
Verona, Roma di Patrizia Stella - Quello che molti di noi speravano non arrivasse mai, si è invece avverato (o almeno così pare – Ndr): Bergoglio con una lettera apostolica in forma di Motu proprio "Magnum Principium", Quibus nonnulla in can.838 Codici Juris Canonici immutantur, 09.09.2017”, sulla base del lavoro di una commissione di Vescovi ed “esperti” da lui istituita,
                                      ha modificato detto Canone
  riguardante la pubblicazione dei testi liturgici e la loro futura applicazione,
              allo scopo di favorire la partecipazione di tutti alla liturgia.
In pratica si tratta delle già annunziate "Messe ecumeniche" da celebrare insieme a Valdesi, Ortodossi, Anglicani e Luterani dove, in nome di una falsa unità,
                                   vengono cambiati i testi liturgici
        e "modificate" le Parole di Gesù al momento della Consacrazione,
          "conditio sine qua non" perchè si realizzi la Transustanziazione
cioè il Sacramento del Corpo e del Sangue di nostro Signore Gesù Cristo presente sull’altare sotto le Specie del pane e del vino. Miracolo di cui Gesù ha anche fornito più volte delle prove inconfutabili e tuttora visibili, come a Bolsena, a Chieti, a Buenos Aires, a Siena e in molti altri posti del mondo. E tutto questo nel silenzio più assoluto di Cardinali, Vescovi e della Chiesa intera, escluso il Card. Sarah che, assieme al Papa emerito Benedetto XVI, hanno cercato più volte di far sentire la loro voce sull’argomento, con dichiarazioni boicottate e con la pubblicazione di due libri importanti. (1)
(1) Robert Sarah, Dio o niente (Ed. Cantagalli, Siena 2016) e La forza del silenzio (Ed. Cantagalli, Siena 2017).
 In ossequio a Lutero                                                  
L'annuncio è stato dato, quasi in sordina, come una notizia tra le altre durante il viaggio in Colombia e riportato sull'Osservatore Romano, ma già da tempo era vissuto in qualche diocesi, ad esempio a Torino da un sacerdote, don Fredo Oliviero con l’approvazione del Vescovo mons. Nosiglia, stravolgendo il canone della Messa in ossequio a Lutero. In pratica la nuova prassi, visto che non si vuole toccare la dottrina ma in realtà si cambia tutto, afferma che
                               per vivere insieme questo “evento liturgico”
            non viene richiesta l'adesione ad un pensiero unico sull'Eucaristia,
                           ma il rispetto di tutti per il pensiero di ognuno.
Come a dire che ognuno fa la sua celebrazione “liturgica” a modo suo, con parole e intenzioni sue, credendo a questo o a quello, al mago Merlino, o alla fata Turchina! Se tali ministri di Dio preposti da Cristo a fare luce in un mondo di oscurità non fossero più “luce del mondo e sale della terra” … “a nient’altro servirebbero che ad esser gettati nel fuoco della Geenna e calpestati dagli uomini” (Mt 5,13-14). Il Vicario di Cristo, poi, non è padrone assoluto dell’insegnamento di Cristo, ma fedele custode e servo della Parola Divina trasmessa per mezzo della Tradizione Apostolica.
 La profanazione della Santa Messa                         
La notizia è di una gravità inaudita, peggio di una bomba atomica, perchè non si tratta solo di vanificare la Santa Messa con tutto il suo valore immenso di intercessione e di riparazione per il mondo intero, (già grave di per sé) ma di profanarla rendendola sacrilega, oltretutto da parte dei più alti vertici della chiesa.
                                       Pertanto chi celebra o partecipa
    a quelle false messe ecumeniche li', commette sacrilegio e si gioca l'anima.  
                       oltre a recare danno gravissimo a tutta l’umanita’.
Non esiste nulla di più solenne sulla faccia della terra che il maestoso momento della Consacrazione, perché la Messa non è né una preghiera, né un inno, né qualcosa di umano composto di sole parole. Si tratta di un atto di origine divina con il quale noi entriamo in contatto per volere di Gesù.(2) Ma appunto perché è “momento maestoso e sublime”, deve essere rispettato il volere di Gesù e le Sue precise parole,condizione indispensabile per la validità della Consacrazione e della Messa. Un conto sono gli incontri interreligiosi o ecumenici tra i diversi rappresentanti in sale pubbliche a forma di dialogo, come è stato fatto in precedenza, ben altra cosa è la celebrazione sacra in una chiesa cattolica di una ipotetica “Messa comune” che non può assolutamente esistere. È urgente approfondire lo studio dei Vangeli su questo argomento e il Catechismo della Chiesa Cattolica, quello di Pio X e di Giovanni Paolo II. Molto interessante e di sicura dottrina anche il libro del Card. Siri “Dogma e liturgia"(3).
(2) Fulton J. Sheen, Vivere la Messa, (San Paolo ed.) (3) Giuseppe Siri, Dogma e liturgia, a cura del prof. Mons. Antonio Livi (Casa editrice Leonardo da Vinci, Roma 2015),
 La riconsegna del mondo a Satana                
In questo breve contesto, noi vorremmo esporre in forma semplice e popolare questo concetto fondamentale: la Messa Cattolica non è solo un rito sacro per i cattolici, ma riguarda il mondo intero, perché è preghiera e immolazione di Cristo per tutta l’umanità, baluardo contro le forze delle tenebre e del male dell’intero pianeta. Senza la Messa Cattolica nel mondo, o peggio ancora con messe ecumeniche non volute da Cristo, e perciò sacrileghe,
                 l’umanità è come se consegnasse di nuovo il mondo,
                                  che è stato redento da Cristo,
                                          nelle mani di Satana
il quale scatenerà tutta la sua furia, il suo odio contro l’uomo, immagine di Dio, e contro la terra, redenta da Cristo, con terremoti, inondazioni e calamità varie. Si fa presto a liquidare un argomento così importante come quello del male nel mondo e dei cataclismi disastrosi con risposte superficiali come quelle che spesso sentiamo: “Se gli uomini non si rendono conto dei cambiamenti climatici, vuol dire che hanno la testa dura”. Ma che vuol dire? Quale autorità di questo mondo ha il potere di comandare ai venti, alla tempesta e ai pianeti? Ma se anche si potesse fare con le nuove tecnologie scientifiche, sicuramente sarebbe solo allo scopo di sconvolgere l’ordine prestabilito da Dio per interessi egoistici se non criminali. In tutti i casi, che cosa possiamo fare noi se non pregare Dio, Creatore e Signore del cielo e della terra, perchè ci salvi? Ai tempi del terribile terremoto in Giappone, lo stesso Imperatore è sceso dal suo “divin soglio” per invocare assieme alla popolazione l’aiuto di Dio. Solo qui nella Santa Chiesa Cattolica italiana pare che nessuna voce né di Vescovi, ancor meno del Papa si sia levata per supplicare il Signore Gesù davanti alle ripetute calamità. Come se Dio non centrasse affatto ma tutto fosse frutto della nostra ignoranza o cattiva conduzione. Dovremmo invece umilmente inginocchiarci davanti alla maestà di Dio che ha creato il mondo con tanta perfezione e chiedere il suo aiuto perché diamo per scontato che il sole sorga e tramonti, che le stagioni siano perfette si da programmare al massimo del divertimento le nostre vacanze, senza mai un pensiero a Dio, un ringraziamento per il buon raccolto e per la bellezza di certi tramonti, senza una supplica perché ci liberi dalla fame e dalla guerra, dalla tempesta e dai terremoti, come dicevano i nostri nonni pregando in processione “A fulgure et tempestate, libera nos, Domine!
 Colui che ha creato e regge il mondo                  
Scusate la digressione ma ritengo comunque pertinente ricordare brevemente certe lezioni del mio professore di fisica che ci mostrava con dati scientifici l’equilibrio perfetto ma anche instabile della terra nell’universo la quale si trova ad una ben precisa distanza dal Sole. Se fosse il 5% più vicina gli oceani bollirebbero, se solo l’1% più lontana, essi ghiaccerebbero. E l’aria che respiriamo? Una miscela sofisticata e costante di ossigeno, idrogeno, elio, azoto… in parti perfette che avvolge tutta la stratosfera terrestre e che ci permette di respirare. Se si alterasse qualche minima parte di queste composizioni moriremmo tutti avvelenati e soffocati. E la meraviglia del corpo umano la scordiamo? Se nella nostra Galassia troviamo circa 600 miliardi di stelle, il corpo di un uomo contiene ben 600mila miliardi di celluleE’ il cosiddetto “Principio Antropico” secondo il quale la nostra vita sulla terra è consentita da una combinazione di innumerevoli, diciamo “coincidenze” tutte fondamentali e volte a permettere la vita dell’uomo solo ed esclusivamente sul Pianeta “Terra”, perché è sul pianeta “Terra” che Dio ha creato l’uomo ed è sempre sulla Terra che Gesù, il Figlio di Dio si è incarnato e fatto uomo. Per questo motivo è di opinione diffusa anche tra gli scienziati che Dio Creatore non solo ha dato inizio a tutto l’universo con il cosiddetto “big-bang”, ma accompagna costantemente il mondo e l’uomo all’interno di un preciso disegno che ha un inizio e avrà una fine, la fine del mondo”(4). Molto interessante in merito è la lezione dello scienziato italiano antonino Zichichi, sintetizzata mirabilmente nel video "Perchè credo in colui che ha fatto il mondo – Prof A Zichichi" .
(4) Vedasi le opere dello scienziato francese Fernand Crombette, fondatore dell’associazione internazionale “CESHE” che vuole dimostrare il perfetto collegamento fra scienza e Bibbia. Vedasi pure le opere molto interessanti di un suo discepolo: Guido Landolina nel sito www.ilcatecumeno.net
 Lo scopo dell'Incarnazione di Gesù Cristo         
Questo disegno di Dio sull’uomo non termina con la sua morte ma con la sua chiamata alla“Comunione con Dio”, alla “Vita Eterna” e infine alla Risurrezione della Carne. Sono le cosiddette “Verità di fede” che recitiamo nel Credo ogni domenica.
                Per raggiungere questo scopo lo stesso Dio Padre
       ha inviato nel mondo suo Figlio Gesù, vero Dio e vero uomo,
per salvare l’uomo dalla perdizione eterna dovuta al peccato originale
(non sto qui a spiegare questo dibattuto argomento che comunque è verità della nostra fede che ciascuno può approfondire col catechismo menzionato). Gesù si è lasciato crocifiggere per amore e poi è risorto; per amore ha istituito i “Sette Sacramenti”, che sono interventi divini durante tutto il corso della nostra vita, allo scopo di sostenerci nelle difficoltà qui sulla terra e farci partecipi della sua Vita divina nell’eternità. (5) Parole che a molti suonano come fantascienza ma sono le Verità della nostra bellissima Fede Cattolica, Apostolica e Romana che ormai non ci vengono più ricordate nemmeno dai nostri sacerdoti o da pochi, intenti come sono a proclamare solo la giustizia sociale che senza Dio non ci sarà mai. Ci si può fare un baffo di tutto questo ma poi dovremo vedercela con Dio quando ci chiederà: “Rendimi conto del tuo operato!”.
(5) Ferdinando Rancan, Il senso del vivere. Uomo, tempo, eternità (Edizioni Ares, Milano 2003).
 Eucaristia – Il sacramento più sacro                     
Fra i sette Sacramenti, quello sublime per eccellenza è la Santa Eucaristia che ci permette di avere sempre Gesù con noi, “Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” ci ha promesso Gesù, e lo ha realizzato proprio attraverso laConsacrazione nella Santa Messa solo ed esclusivamente ad opera di un suo Ministro consacrato, il Sacerdote, che ha ricevuto a sua volta un Sacramento ben preciso: l’Ordine Sacro. Crediamo che lo stesso Dio che ha creato il mondo e il nostro corpo così perfetto non possa fare anche questo prodigio per amore delle sue creature?
     Ma questi Sacramenti non esistono affatto nelle altre confessioni religiose,
                             anche se si gloriano del nome di “cristiani”,
               né i Valdesi, né i Luterani, né gli Anglicani, né i Pentecostali,
                 né altri gruppi cosiddetti “cristiani” hanno conservato
                                        il vero Sacerdozio Ministeriale
perché sono solamente “Pastori” e pertanto non possono celebrare i Sacramenti cattolici.Come possono celebrare un “Sacramento comune” nel quale essi per primi non credono, se non come commemorazione?
 I nemici di Cristo vogliono eliminare l'Eucaristia 
Eppure i nemici di Cristo, consapevoli dell’importanza della Santa Eucaristia (o Santa Messa) la vogliono eliminare perché, eliminata la Messa, viene eliminata la presenza viva e vera di Gesù tra di noi e restiamo così in balia di Satana, quel Lucifero che molti di loro adorano come dio. Ma a Dio non la si fa e con Lucifero si sta decisamente molto male, perché trasmette a ciascuno dei suoi adepti il suo odio contro Dio, contro l’uomo e contro tutto il creato. Anche l’esistenza degli Angeli ribelli, i diavoli, è verità di fede cattolica e lo vediamo attorno a noi quanta cattiveria e odio sta sprigionando l’uomo che ha rinnegato il suo vero Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
 Tre fondamentali raccomandazioni                          
Visti i tempi apocalittici che stanno avanzando e anche di apostasia, come contemplato perfino nel Catechismo della Chiesa Cattolica n. 675/76/77, gli esperti raccomandano tre cose: 1) Costituire in ogni città dei "piccoli gruppi" di laici con quei pastori fedeli che non vogliono far parte dell'abominio della desolazione annunziato dal profeta Daniele, ma vogliono seguire Gesù con eroismo, come ai tempi delle persecuzioni dei primi cristiani, al limite anche clandestinamente; 2)Conservare gelosamente anche nascosti, tutti i testi liturgici, messali, breviari, catechismi, ecc.  anche nel caso che venga imposto di eliminarli per fare spazio ai nuovi testi; 3) Si raccomanda inoltre, qualora non ci fosse la possibilità di partecipare alla vera Messa, sia quella antica come quella recente di Paolo VI, di non andare affatto a quelle ecumeniche, cercando invece di supplire con la recita di più Rosari durante il giorno e con Comunioni Spirituali. Il Signore che legge nei cuori, ne terrà conto. Tutto questo passerà ma a noi sarà chiesto l’eroismo nella prova della fede. E come ai tempi della battaglia di Lepanto è stato il Rosario a salvare i cristiani dalla devastazione del nemico, così adesso sarà la recita di molti Rosari a salvare tutti noi dalla devastazione delle anime. Poi verrà l’Era di pace e di grazia promessa dal Cuore Immacolato di Maria a Fatima. Coraggio! Christus vincit! Christus regnat! Passa parola.
                 "Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno
                           e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia,
                                       finché si realizzino le parole di Dio."
                                                      Apocalisse, 17,17

Patrizia Stella (Copyright © 2017 Qui Europa)
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Il Santo Sacrificio della Messa, a 10 anni dal Summorum Pontificum


di Daniele Barale


Giovedì 14 settembre si è ricordato l'anniversario dell'entrata in vigore del Summorum Pontificum, frutto del Motu Proprio di Benedetto XVI, del 2007, a favore della "Messa di sempre". Azione che servì per dare forza a e ribadire quanto affermato durante il pontificato del Santo Padre Giovanni Paolo II attraverso l'indulto del 1984 Quattuor abhinc annos, l'indulto Ecclesia Dei adflicta del 1988. Nel 2011 è stato necessario, in risposta a sterili polemiche, realizzare in sede di Pontificia Commissione Ecclesia Dei l'istruzione Universae Ecclesiae.

La riflessione che seguirà si colloca proprio sulla via indicata dalla Tradizione bimillenaria della Chiesa Cattolica a cui gli stessi documenti citati si riferiscono. E si spera torni utile, dato che di questi tempi se ne vedono di tutti i colori, come le divisioni nel mondo cattolico. Le difficoltà nel trovare unità in campo dottrinale teologico liturgico sono causate dallo smarrimento del senso, del fine di ogni cosa, in primis della Santa Messa: la quale non è l'occasione per celebrare l'uomo, bensì assistere al Sacrificio di Cristo per la salvezza degli uomini e del mondo. Il capirlo riporta l'unità tanto agognata, che sarà tanto longeva quanto più la vita di ciascun cattolico sarà incentrata sull'Eucarestia, santissimo viatico, che ci dona l'amore forte e potente della Pasqua del Signore, vittorioso su ogni male e sulla morte.

San Francesco ricordava "L'uomo deve tremare, il mondo deve fremere, il cielo intero deve essere commosso, quando sull'altare, tra le mani del sacerdote, appare il figlio di Dio".

Dopo tali premesse, l'approfondimento. L'Antico Testamento ricorda alla storia e a tutti noi che l'uomo ha sempre ritenuto opportuno (essendo homo religiosus-viator) offrire a Dio dei sacrifici, per riconoscerlo Creatore e Signore di tutte le cose. Ma questi sacrifici erano soltanto un simbolo ed una figurazione dell'unico vero Sacrificio, quello di Gesù sulla croce. Ad essi mancava la forza per riaprire le porte del Paradiso, chiuse dal peccato di Adamo: il peccato di un uomo, creatura finita, nei confronti di Dio, il Creatore infinito, è in certo qual modo una colpa infinita, che, come tale, l'uomo da solo non potrà mai cancellare. Solo il sacrificio di Dio stesso, fattosi uomo, poteva e può attuare la redenzione. Solo l'agnello-Cristo cancella quindi tutti gli altri sacrifici, si sostituisce ad essi perché è l'unico perfetto: il sacerdote è Cristo stesso, la vittima immolata è sempre Cristo.

Ecco, così si comprende subito che durante la Messa noi "popolo cattolico" non dobbiamo fare altro che unirci in Preghiera umile e silente all'azione sacrificale - actio Christi - di Cristo-Dio sull'altare. Non a caso Pio XII definisce così, nella sua enciclica Mediator Dei, la Messa: "Culto integrale del Corpo mistico di Gesù Cristo, cioè del Capo e delle sue membra". In questo modo nella Messa possiamo capire ancora di più il Suo santo invito: "Venite a me voi che siete affaticati e oppressi e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo su di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore e avrete serenità nelle vostre anime" (Mt. 11,25-30).

Perciò, la liturgia della Chiesa Cattolica ha valore e senso soltanto se è diretta verso l'Alto, verso Dio. Allo stesso tempo, ha valore e senso solo se è considerata come un esercizio dell'ufficio sacerdotale di Nostro Signore Gesù Cristo, ufficio che, qui sulla terra, non è terminato con la sua ascesa al Cielo. Gesù ha voluto che il Suo sacrificio sul Calvario continuasse tutti i giorni sull'altare, fino alla fine del mondo. Per questo Egli ha dato ai Suoi apostoli e dà ai sacerdoti, diretti successori di questi, la facoltà di celebrare la Messa, e dunque di attuare realmente la "rinnovazione del Sacrificio della Croce", reso presente sull'altare in maniera incruenta, cioè senza spargimento di sangue. Sul Calvario il sacerdote era Gesù che offriva se stesso all'eterno Padre; sull'altare il vero sacerdote è Gesù che offre se stesso, hostia, per mezzo del prete altro-Cristo. Nostro Signore stesso è il vero Sommo Sacerdote di ogni Messa: il sacerdote all'altare agisce soltanto come suo strumento.
Il volere quanto descritto, ossia la Messa di sempre, come l'ha accolta, protetta e donata il Messale di San Pio V, non è la fissa di qualche fantomatica fazione intransigente nella Chiesa Cattolica; non è nemmeno una questione linguistica: certo, il latino è la lingua più appropriata per il sacro, tuttavia si può utilizzare anche l'italiano, purché il senso di quanto detto sia rispettato e il sacerdote creda alla presenza reale di Dio nella Santissima Eucarestia; ma lo scrigno contenente il tesoro a Lei più prezioso: Cristo stesso, appunto, che Ella deve dare a ogni uomo.

Ora, sarebbe meraviglioso se il contenuto di questo articolo potesse diventare il contributo di un ragazzo al prossimo sinodo per i giovani. Perché i più giovani (adulti non esclusi) hanno bisogno non di "edulcorati surrogati", ma di proposte impegnative e ricche di senso, che sappiano dare un orizzonte di valori e principi entro il e per il quale vivere e morire. E la Messa di sempre non delude in proposito, giacché assieme al latino e, di conseguenza, al canto gregoriano è realmente strumento adatto allo scopo soprannaturale della Chiesa. Lo dimostrano i tanti che sono diventati santi e che hanno compiuto opere spirituali e materiali straordinarie. Come confermano libri quali le agiografie del padre Sicari e "Fisionomie dei santi" di Hello Ernest. Inoltre, volere la Santa Messa di sempre dai e chiederlo ai sacerdoti, nel pieno rispetto del canone 212 paragrafo 3, è far valere il proprio diritto di figlio della Chiesa Cattolica Romana.

https://labaionetta.blogspot.it/2017/09/giovedi-14-settembre-si-e-ricordato.html
http://www.campariedemaistre.com/2017/09/il-santo-sacrificio-della-messa-10-anni.html

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