Solo gli ingenui possono pensare che certi episodi in difesa degli agnelli siano spontanei e disinteressati.

Ma anche quando lo sono si situano all’interno di un’ideologia che nega la stessa realtà naturale. 

Vedendo le immagini di Berlusconi che allatta una pecorella qualcuno potrebbe pensare che la campagna a difesa degli agnelli in prossimità della Pasqua sia una novità di quest’anno mentre invece è solo l’adesione di Berlusconi ad essere una novità. L’argomento è così poco una novità che ne scrissi sulle pagine di CS già quattro anni fa in “L’intolleranza animalista ha bisogno di negare la specificità dell’Uomo“.
Il fatto che Berlusconi abbia deciso di apparire come il salvatore delle giovani pecore non può ingannare che i creduloni e significa una sola cosa, che ha fiutato il vento. Avendo infatti visto l’impressionante macchina organizzativa tesa a imporre l’animalismo, e meglio ancora la sua versione maniacale impersonata dai vegani (che ricordiamo non sono gli abitanti della sistema planetario di Vega ma stanno comunque tentando di invadere il pianeta…), ha deciso di sfruttarne la forza e volgerla loro malgrado a proprio favore.