BERGOGLIO MEGLIO DEL PROZAC
Bergoglio è meglio del Prozac. Contro il logorio della vita moderna: volete un consiglio per vivere sereni e da buoni cristiani? Adottate un po’ di sano menefreghismo: parola di papa. Di papa Bergoglio, naturalmente
di Francesco Lamendola
Volete un consiglio per vivere sereni e da buoni cristiani? Adottate un po’ di sano menefreghismo: parola di papa. Di papa Bergoglio, naturalmente. Niente penitenza, né preghiera, né meditazione, né digiuno, e neppure opere buone: roba d’altri tempi, di altre ere geologiche, visto che implica il soccorso divino, oppure da praticare solo in dosi omeopatiche; in compenso, l’arte, esclusivamente umana, di fregarsene un po’ delle cose. Magari anche più di un po’, a giudicare dallo stile abituale di colui che distribuisce queste pillole di saggezza.
Non è certo la prima volta che il papa regnante ci somministra i suoi consigli contro il logorio della vita moderna (come recitava lo slogan pubblicitario di un Carosello di tanti anni fa, quello del liquore Cynar); invece di parlare di Dio, di Gesù Cristo, dell’anima immortale, della Grazia e del peccato, del pentimento e del giudizio, della vita eterna, dell’inferno e del paradiso, tutte cose d’altri tempi e che non interessano più a nessuno, tanto meno a lui, che ha ben altro di cui occuparsi, ci ammannisce consigli su come tenere a bada lo stress, il grande nemico della nostra pace interiore. Perché il nemico della pace del cristiano è lo stress, come sanno tutti; non certo il fatto di tenersi lontani da Dio; non la tentazione, non il peccato, non il rimorso, non la mancata espiazione del male commesso, non la consapevolezza della propria fragilità, non l’eredità dei nostri progenitori Adamo ed Eva, e neppure la presenza del diavolo, che, simile a un leone ruggente, se ne va in giro cercando anime da divorare: no di certo. Tutti questi pensieri e sentimenti amareggiavano la vita dei cristiani di molti secoli fa, e sono proprio quelli che hanno reso così triste e opprimente l’atmosfera sociale del Medioevo, come ben sanno tutte le persone colte che, del Medioevo, conoscono Il nome della rosa di Umberto Eco e, forse, qualche puntata di Superquark della premiata ditta Piero & Alberto Angela. Il vero nemico della pace, per un cristiano, è lo stress: l’affaticamento per il troppo lavoro, per la supercompetizione in ufficio, per l’eccesso di traffico urbano, per l’inquinamento acustico, per le cattive abitudini alimentari, e così via. Comunque, ecco i quattro aurei consigli di papa Francesco per combattere questo pericolosissimo avversario della nostra pace e del nostro benessere: essi sono, nell’ordine: 1) un po’ di relativismo “all’italiana”; 2) rivolgersi a san Giuseppe; 3) per chi ha la strana abitudine di praticare l’ascesi, farlo solo nelle giuste dosi, cioè senza strafare; 4) non essere attaccati ai soldi.