ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 31 agosto 2017

E' Dio a guidare il corso della storia!


Fatima 100 anni dopo: un appello mariano alla Chiesa intera

(P. Serafino M. Lanzetta) Quest’anno la Chiesa è particolarmente benedetta per la celebrazione del Centenario delle apparizioni di Fatima. La “Bianca Signora” venne a parlare – da maggio a ottobre 1917, il tredici di ogni mese – a tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta. Gli ultimi due sono stati canonizzati da Papa Francesco lo scorso 13 maggio, mentre è in corso il processo di beatificazione di Lucia. Tra tutte le apparizioni private approvate dalla Chiesa, Fatima riveste un significato particolare per la sua visione teologica della storia. Nostra Signora non solo rivelò un messaggio soprannaturale – un invito alla preghiera e alla penitenza per salvare i peccatori dalla perdizione eterna – ma predisse pure ciò che sarebbe successo se il suo appello fosse stato inascoltato. In quanto messaggio celeste, Fatima non appartiene al passato, ma è una profezia che si staglia all’orizzonte della Chiesa. 

“Ma come è possibile questo?”

La Casa di Loreto, “mistico grembo di Maria”: il Santuario più importante del mondo



Potrebbe sembrare eccessiva una tale affermazione, eppure non appare infondata se si pensa al motivo per cui questa piccola “casetta” – con annesso santuario – può a ragione avere la precedenza ed il primato su tutti gli altri luoghi di culto mariani del mondo. 
La ragione è indicata dalla incisiva frase che si trova sullo stipite della casetta, ben visibile a tutti i pellegrini che vi entrano: “HIC VERBUM CARO FACTUM EST”.
Ebbene si, tra quelle anguste e povere mura si è compiuto, oltre duemila anni fa, l’evento più importante della storia che l’ha cambiata una volta per sempre: lì il Verbo di Dio si è fatto carne, ha preso la nostra natura per salvarci.
Queste mistiche mura che giacciono nel grembo dell’amata terra marchigiana. Ma qualcuno che non conosce ciò di cui sto parando potrebbe domandarsi, riecheggiando le parole stesse dell’Ancella del Signore: “Ma come è possibile questo?”come può trovarsi in Italia quell’umile abitazione che al momento dell’evento dell’Incarnazione si trovava nella Terrasanta insieme con tutti i suoi protagonisti?
Ed è da qui che prende le mosse questa mini-serie alla scoperta di quello che potremmo definire il “mistico grembo di Maria”…

E venne il giorno del demonio

Friedkin, il regista dell'"Esorcista" filma gli indemoniati salvati da padre Amorth

Sconvolgente documentario del maestro dell'horror a 45 anni dal suo capolavoro

E venne il giorno del demonio. Nella Serenissima Venezia, poche centinaia di metri dalla parrocchia di Sant'Antonio, al Lido, si è materializzato il lato diabolico del cinema.
Sala Giardino. Sedetevi comodi sulle poltroncine rosso vermiglio: sgombrate la mente dai preconcetti e lo spirito dalle incertezze. La Mostra d'arte cinematografica proietta titoli di testa, voce off: Pater noster, qui es in cælis... - The Devil and Father Amorth, inquietante documentario fuori concorso di William Friedkin, regista di culto a-cattolico dell'impressionante L'esorcista, anno di scarsissima grazia 1973. In sala, strapiena, ci sono cinefili, amanti dell'horrorifico, credenti dubbiosi, scientisti scettici, curiosi, e persino la coppia Palombelli-Rutelli. Repelle Domine...

La confusione tra carità e dottrina


Diego Fusaro: “Prima la comunità e i beni comuni. Con Tommaso d’Aquino”


UNA CONFUSIONE VOLUTA

Stanno sovvertendo la fede cattolica con una voluta confusione di piani tra carità e dottrina. Le variabili del cristianesimo; per sapere se siamo ancora al suo interno, o se ne siamo usciti, magari senza rendercene ben conto 
di Francesco Lamendola  


Fede e carità; fede e dottrina; dottrina e carità: sono queste le variabili del cristianesimo; per sapere se siamo ancora al suo interno, o se ne siamo usciti, magari senza rendercene ben conto, bisogna vedere se la loro reciproca relazione è rimasta impostata nei termini corretti.
Si consideri quest’affermazione di Giovanni XXIII nel discorso d’apertura del Concilio Vaticano II:
Nell’indire questa grandiosa assemblea, il più recente e umile Successore del Principe degli Apostoli, che vi parla, si è proposto di riaffermare ancora una volta il Magistero Ecclesiastico, che non viene mai meno e perdura sino alla fine dei tempi; Magistero che con questo Concilio si presenta in modo straordinario a tutti gli uomini che sono nel mondo, tenendo conto delle deviazioni, delle esigenze, delle opportunità dell’età contemporanea (2, 2). […]
Per intavolare soltanto simili discussioni non era necessario indire un Concilio Ecumenico. Al presente bisogna invece che in questi nostri tempi l’intero insegnamento cristiano sia sottoposto da tutti a nuovo esame, con animo sereno e pacato, senza nulla togliervi, in quella maniera accurata di pensare e di formulare le parole che risalta soprattutto negli atti dei Concili di Trento e Vaticano I; occorre che la stessa dottrina sia esaminata più largamente e più a fondo e gli animi ne siano più pienamente imbevuti e informati, come auspicano ardentemente tutti i sinceri fautori della verità cristiana, cattolica, apostolica; occorre che questa dottrina certa ed immutabile, alla quale si deve prestare un assenso fedele, sia approfondita ed esposta secondo quanto è richiesto dai nostri tempi. Altro è infatti il deposito della Fede, cioè le verità che sono contenute nella nostra veneranda dottrina, altro è il modo con il quale esse sono annunziate, sempre però nello stesso senso e nella stessa accezione. Va data grande importanza a questo metodo e, se è necessario, applicato con pazienza; si dovrà cioè adottare quella forma di esposizione che più corrisponda al magistero, la cui indole è prevalentemente pastorale (6, 5).

NOM coincidono nella sigla e nei tempi di attuazione


Papa Francesco, Ratzinger e il problema della liturgia della messa


L’attuale Pontefice (Francesco) ha recentemente affermato di considerare la riforma liturgica, avviata dal Concilio Vaticano II, “irreversibile”. Detta irreversibilità suona come una sfida, se non una censura, al precedente Pontefice (Benedetto XVI) che aveva autorizzato la celebrazione della messa preconciliare, con il motu proprio “Summorum Pontificum”. In questi giorni proprio il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, il Card. Sarah, ha proposto (in una intervista al mensile La Nef) una riconciliazione liturgica orientata ad accorpare il rito liturgico preconciliare con quello conciliare.
Bene, dirà il lettore di Formiche.net, ma a noi perché dovrebbero importare questi “conflitti clericali”? Con tutti i problemi che ci sono perché dovremmo occuparci di liturgia? Stiamo assistendo impotenti al crollo di una civiltà, di una cultura e di valori morali e ci fan perder tempo con discussioni sulla liturgia? Ma se fosse la liturgia della messa un elemento chiave di spiegazione di tutto? NOM (Nuovo Ordine Mondiale) e NOM (Novus Ordo Missae) coincidono nella sigla e nei tempi di attuazione. È bene riflettere su questa disputa, che non è sulla forma, bensì sulla sostanza (della liturgia), che non è affatto la stessa nei due casi sopra citati e la a posto in gioco è sugli effetti conseguenti, sul comportamento (anche economico) del fedele, che interessano l’intera società, non solo i cattolici.

Il papa emerito e il papa demerito…



Bergoglio: l’ anti-Benedetto?


Non siamo più abituati, da tempo, agli antipapi. Eppure nella Chiesa sono esistiti. Ci sono stati anche momenti in cui dei papi hanno scomunicato dei santi, come sant’Atanasio, portando la Chiesa sul limite del baratro. In altri momenti abbiamo avuto tre papi contemporaneamente.


E oggi?

Abbiamo un papa e un papa emerito. Evidentemente all’opposto, su tutto. Non solo nel metodo (teologico, riservato, colto, il primo, Benedetto; politico, mediatico, per nulla versato in teologia, il secondo), o nell’arte del governo, ma anche nella sostanza.


L’ultimo discorso di Bergoglio sulla liturgia lo dimostra chiaramente e senza più ombra di dubbio.
Ma prima di affrontarlo, vediamo qualche aspetto di questa discontinuità assoluta.

Gl’inganni che vanno denunciati


LE TAVOLE DELLA NEOCHIESA

Gl’inganni che vanno denunciati e i trucchi che devono esser smascherati. Costoro non sono in buona fede: se lo fossero si renderebbero conto delle enormità che stanno dicendo e quanto sono lontane dall’insegnamento di Cristo 
di Francesco Lamendola  

  
Ecco come si può riassumere ed esporre, nelle tavole della nuovissima legge, il vangelo neomodernista insegnato da molti esponenti della neochiesa:

  1. NON AVRAI ALTRO DIO CHE L’UOMO, IL QUALE È TERMINE DI PARAGONE A SE STESSO ED UNICO GIUDICE DEL PROPRIO OPERATO; EVITA DI PARLARE DELL’ABORTO, PERCHÉ COMPROMETTERESTI IL DIALOGO COL MONDO E METTERESTI IN DUBBIO IL DIRITTO DELL’UOMO A DECIDERE DI CIÒ CHE LO RIGUARDA.

  1. NEL CASO DI UN DUBBIO DI COSCIENZA, LASCIA PERDERE LA DOTTRINA, CHE È FATTA PER LE PERSONE RIGIDE E FANATICHE; INTERROGA LE TUE EMOZIONI E VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE.

  1. RISPETTA LE CREDENZE DI TUTTI, PRENDI PER BUONA QUALSIASI FEDE RELIGIOSA, O ANCHE LA MANCANZA DI FEDE: DIO È GRANDE E MISERICORDIOSO E ACCETTA QUALUNQUE SCELTA DA PARTE DELL’UOMO.

Chi non sa fare i conti con se stesso

Immigrazione e islam, l'Europa si è già arresa E parte della Chiesa è già pronta alla sottomissione
Il timore di essere bollati come islamofobi o razzisti impedisce il rispetto della legalità e copre i responsabili delle violenze sessuali, In Italia come in Inghilterra e in Germania. Ma c'è anche un processo culturale di islamizzazione - con la attiva complicità di cattolici - che passa attraverso l'accettazione di concetti e luoghi comuni che demonizzano la civiltà occidentale e vagheggiano un islam 'ideale' come soluzione
A Londra ci voleva un giudice musulmano, Khatun Sapnara, per rovesciare la decisione del municipio che aveva affidato una bambina cristiana di 5 anni in sequenza a due famiglie musulmane radicali. Ora la bambina è stata affidata ai nonni ma resta lo sconcerto per decisioni che sono espressione di una resa culturale a una identità forte quale quella costituita dalla presenza islamica.

Idolatria in chiesa

BESTIARIO ECCLESIALE
Ideologia del dialogo: divinità indù venerata in chiesa
Ideologia del dialogo: divinità indù venerata in chiesa
Domenica scorsa la cattedrale di Ceuta (Spagna) ha aperto le porte per onorare il dio indù Ganesh. Il vescovo è intervenuto addolorato contro l'atto che "ha danneggiato, scandalizzato e confuso i fedeli", rendendo note le dimissioni del vicario della chiesa. Gli induisti ora chiedono a papa Francesco di restituire l'incarico al sacerdote.


Se avessi meno anni, più energia e più neuroni mi divertirei forse a scrivere un bestiario ecclesiale, elencando alcune – tutte è impossibile – delle scemenze commesse in buona fede da quelli che dovrebbero essere le guide del povero gregge che siamo. A cominciare dal parroco iper-progressista Biancalani che parla di “nemici” (fascisti e razzisti) in un post. Un prete che parla di “nemici” e non di persone da convertire? Ma che prete è? E che vescovo è quello che non lo corregge? Per non parlare del vicario di Ceuta e parroco della cattedrale della città spagnola.

mercoledì 30 agosto 2017

Fece messa in nero?

http://www.frammentidipace.it/wp-content/uploads/2017/05/Canonizzazione-Fatima.jpg

http://www.interris.it/wp-content/uploads/2017/05/cq5dam.web_.800.800-1-1.jpeg

Finché ha potuto disporre di uomini così..


SAN PIETRO E L'INQUISIZIONE                 
San Pietro Martire e alcune leggende a proposito della santa Inquisizione. Si dicono molte cose sbagliate sull’Inquisizione medievale (altra cosa fu quella spagnola) basta pronunciarne il nome che tutti si acciglino 
di Francesco Lamendola   

  
Si dicono e si pensano molte cose sbagliate sull’Inquisizione medievale (altra cosa fu l’Inquisizione spagnola nel XVI e XVII secolo): basta pronunciare quel nome perché tutti assumano un aspetto accigliato e compreso, e pensino fra sé: Eh, già, l’Inquisizione: che tremendo capitolo della storia passata!, più o meno come si farebbe se venisse nominato il nazismo. Ma la verità è che la maggior parte delle persone non ne sa quasi nulla, e quel poco deriva da romanzi o da film come Il nome della rosa, e poco altro, o poco di meglio. Basta fare una ricerca in rete, per esempio scegliendo Immagini da Google: verrà fuori una galleria degli orrori, strumenti di tortura, sadici frati che interrogano sventurate donne sottoposte ai più tremendi supplizi, meglio se queste sono di aspetto piacente e seminude. Come nel caso della leggenda nera riguardo alla conquista dell’America centro-meridionale da parte degli Spagnoli, la propaganda protestante ha vinto e stravinto e neppure a distanza di secoli è ancora possibile orientare l’opinione pubblica in una diversa direzione o, quanto meno, suggerirle altre possibili interpretazioni del fenomeno “Inquisizione”. 

De minimis non curat praetor…?


MESSA ECUMENICA, LAVORI IN CORSO? LA CONSACRAZIONE IMBARAZZA I RIFORMATI. L’ESCAMOTAGE DEL SILENZIO…

Sono solo voci, e quindi bisogna tenerne conto con un grano e anche due o tre di sale. Ma già il fatto che circolino è un segnale; e le antenne di coloro che me ne hanno parlato sono in genere buone.
Allora, scriviamo tutto al condizionale. Una commissione mista di cattolici, luterani e anglicani legata al segreto sarebbe al lavoro, per mettere a punto una forma di messa a cui possano partecipare i fedeli di tutte e tre le confessioni cristiane. Non si parla di ortodossi. Non sembra che ci sia un qualche documento scritto; saremmo a livello di appunti verbali.

Le chiese, Francisco regnante, si svuotano?


http://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/don-biancalani-1.3357416
SULLA MESSA-COMIZIO DI DON BIANCALANI A VICOFARO/PISTOIA

Qualche annotazione su quanto successo domenica 27 agosto a Vicofaro/Pistoia a margine della Messa domenicale. Il Turiferario Guastalamessa, inviato da ‘Avvenire’ per seguire gli eventi, accantona provvisoriamente il turibolo e ridiventa per un paio di giorni Luciano Moia grazie a due cronache assai interessanti. Dà spazio alla fine anche a una grande paura...

Chi oserà ancora cianciare di chiese che, Francisco regnante, si svuotano? Solo, per dirla con il direttor Tarquinio, alcuni cattivisti incalliti e irrecuperabili nella loro miopia. Sarebbe meglio che anch’essi constatassero ad esempio quant’era affollata il 26 luglio la chiesa di San Defendente a Ronco di Cossato (Biella), dove il parroco don Mario Marchiori aveva invitato la “grande italiana” (Franciscus dixit) Emma Bonino a propagandare l’iniziativa radicale per l’ampliamento dei diritti gli immigrati. E che dire (esempio fresco fresco) del ‘tutto esaurito’ di domenica 27 agosto nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro/Pistoia per la messa parrocchiale delle undici di don Massimo Biancalano. In questo caso addirittura un gruppone occupava in parte la piazza antistante. Vedete, cattivisti, come la cronaca, la pura e nuda cronaca, smentisca le vostre allucinazioni?
Ma… c’è un piccolo ma… Riandiamo brevemente da don Marchiori a Ronco di Cossato: chi affollava la chiesa? Certo una parte dei parrocchiani (quelli catto-fluidi), ma rimpolpata sostanziosamente da simpatizzanti radicali e sinistri della zona. Del resto (vedi anche in questo stesso sito, rubrica Italia: “Senso del pudore, Marco Tarquinio, don Mario Marchiori”) larga parte dei presenti si è distinta sia per le ovazioni a Emma Bonino che per aver impedito - con improperi di ogni genere e cori di Fuori, fuori Buffoni, buffoni – ai pochi rappresentanti dei movimenti per la vita di argomentare il loro motivatissimo dissenso dalle tesi della “grande italiana”.
chi c’era domenica scorsa dentro e fuori la chiesa (edificio nuovo, inaugurato nel 1973. accanto a quello antico) di Santa Maria Maggiore a Vicofaro/Pistoia?

Pastorale o pecorile?

Padre Perrella. Medjugorje, perché il Papa non crede alla «Madonna postina». «È una cosa non vera, i veggenti non vedono niente».IL VESCOVO ESORCISTA ANDREA GEMMA :Adesso lo ha fatto capire anche il Santo Padre..«Prima di arrivare a Papa Francesco io metto la sottolineatura che i vescovi del luogo per 5 o 6 volte si sono pronunciati contro. E secondo il diritto canonico tocca ai vescovi locali decidere sulla veridicità di questi fenomeni preternaturali. Poi la gente dice che lì si vede, ma il primo vescovo di Mostar che ne parlò disse queste parole precise: “È diabolico scambiare la Vergina Santa con il Demonio”». MA A QUANTO PARE FRANCESCO SI STA RIMANGIANDO LE PAROLE …???? E QUELLO CHE DISSE IL 18 MAGGIO 2017??? ” IL PAPA NON CREDE ALLA MADONNA POSTINA” Padre Perrella .



Un’intervista rilasciata dall’arcivescovo di Varsavia mons. Henryk Hoser all’agenzia polacca Kai riaccende i riflettori su Medjugorje. L’inviato del Papa esprime un giudizio sostanzialmente positivo su quanto sta accadendo in Bosnia. Molti hanno interpretato le sue parole come un riconoscimento delle apparizioni mariane. In realtà, l’arcivescovo si è limitato a dire che da una parte anche i più scettici hanno ammesso la soprannaturalità delle prime apparizioni; dall’altra pensa che una decisione della Congregazione per la Dottrina della fede potrebbe arrivare entro l’anno e potrebbe essere favorevole al culto mariano. Su una cosa il prelato polacco è stato molto chiaro: il suo giudizio è positivo sul piano pastorale. E in fondo era l’incarico che gli aveva affidato Papa Francesco: verificare cosa è più opportuno fare di fronte a un fenomeno planetario. Gli aspetti pastorali, secondo monsignor Hoser, sono quelli più importanti. 

L’era della contraffazione e della blasfemia


L'ODIO DEL MONDO               

Il mondo odia quelli che non riconosce come suoi. Gesù:"Il mondo vi odierà per causa mia" non c’è niente da fare è questo lo spartiacque fra il mondo e i cristiani l’odio che il primo riserva ai secondi. Il caso di una suora 
di Francesco Lamendola   

 
  
Nel grande discorso d’addio, durante l’Ultima Cena, Gesù ha messo in guardia i suoi discepoli e li ha ammoniti: Il mondo vi odierà per causa mia. Non c’è niente da fare: è questo lo spartiacque fra il mondo e i cristiani: l’odio che il primo riserva ai secondi, perché non li riconosce come suoi. È una cosa che si annusa di primo acchito, la si “sente”: il cristiano non appartiene al mondo, non pensa, non parla, non agisce come il mondo; neppure si veste, o piuttosto si sveste, come usa far nel mondo: la sua anima è rivolta a ben altre cose. E questo non piace; questo dà fastidio; questo suscita antipatia, inimicizia, odio. Se l’odio del mondo fosse una semplice avversione ideologica, allora esso sarebbe diretto verso quei cristiani che attivamente, intenzionalmente, attraversano i suoi disegni, verso quei cristiani che prendono la parola per denunciare ciò che va contro la morale insegnata da Gesù; un esempio per tutti: la denuncia dell’aborto come un peccato gravissimo. Ma l’odio del mondo è un sentimento molto più ampio, molto più diffuso, molto più capillare e anche più profondo, più istintivo, più irriducibile: è un odio viscerale, che si origina nel vedere che vi sono delle persone le quali non si uniformano allo stile di vita del mondo, non si inchinano davanti a ciò che piace al mondo, davanti ai suoi idoli perversi; non lo applaudono, e, pur restando in silenzio, con il loro silenzio lo disapprovano implicitamente. 

Siamo noi quelli strani?

Chiesa belga: dopo l'islam dilaga l'omosessualismo
L'organizzazione dei genitori dell'insegnamento cattolico, partner del Segretariato generale dell'Insegnamento Cattolico, è (forse) un ex gesuita che parla della sodomia come un dono, contrastando le direttive di Ratzinger e di Bergoglio. Come può un eretico rappresentare le istanze delle famiglie credenti?

Dal Belgio, Paese che in attesa di essere definitivamente assoggettato a quella forma primitiva di cristianesimo ereticale che va sotto il nome di islam, sta attraversando un momento di grande sbandamento: giungono sempre notizie sorprendenti e vi rendiamo partecipi dell’ultima che abbiamo ricevuto. Non è freschissima e se l’avessimo saputo prima ne avremmo scritto, ma tant’è, l’abbiamo saputo solo ora. 



martedì 29 agosto 2017

La coerenza bergogliana in tutta la faccenda


È cambiato il clima anche in Vaticano
Agosto 28, 2017 Giuliano Ferrara
Dietro sta la tentazione, che a me laico sembra umana troppo umana, in specie per una Chiesa cattolica, di accettare il fatto compiuto del controllo delle nascite via aborto


Il primo novembre si terrà in Vaticano uno strano convegno sul mutamento climatico. Lo ha convocato l’Accademia Pontificia delle Scienze, guidata da Sua Eccellenza Marcelo Sanchez Sorondo. Secondo l’agenzia Katholische Nachrichten tra i relatori sono invitati alcuni dei più ferventi sostenitori di aggressive campagne per l’aborto e per il controllo delle nascite: John Schellnhuber è un climatologo che vorrebbe ridurre il numero degli umani, ma c’è Partha Dasgupta, economista che sostiene il controllo pianificato delle nascite e difende le politiche demografiche antinataliste della Cina, c’è Jeffrey Sachs, che considera l’aborto un mezzo legittimo per ridurre la popolazione del pianeta, un rischio minore, un mezzo meno costoso di altri, e ci sono dall’America Scott Peters, Kevin de León e Jerry Brown, tutti adepti della famosa organizzazione antinatalista internazionale Planned Parenthood. Complimenti, eccellenza Sorondo.

Ma pur sempre un ministro..

Corifeo, maggiordomo e clavigero

La liturgia della XXI domenica per annum (anno A) offre un’occasione preziosa per riflettere sul ruolo di Pietro e dei suoi successori nella Chiesa. Vorrei riprendere e approfondire alcuni punti da me solo accennati — come è giusto che sia in un’omelia — durante la Messa di ieri. Sulla base dei testi biblici ripresi dalla liturgia, si potrebbe compendiare il ministero petrino in tre aspetti: corifèo,maggiordomo e clavígero. Senza voler in alcun modo mettere in discussione i tradizionali attributi del Papa (Vicario di Cristo, Successore di Pietro, Sommo Pontefice della Chiesa universale, ecc.), penso che un approccio diverso, fondato sulle Scritture, oltre ad aiutarci a comprendere meglio il ruolo di Pietro, potrebbe avere anche una qualche utilità ecumenica.



I tempi sono cambiati


Dare anime a Dio. La lezione di padre Domenico Barberi

    Il 27 agosto, oltre a santa Monica, la mamma di sant’Agostino, la Chiesa cattolica ha ricordato Domenico Della Madre di Dio, al secolo Domenico Barberi, il passionista italiano che accolse nella fede cattolica John Henry Newman.
Morto a Reading nel 1849 e beatificato da Paolo VI nel 1963, Barberi non è molto noto, eppure la sua figura merita di essere conosciuta per più aspetti.
«Ogni santo – scrive sul “Catholic Herald” don Alexander Lucie-Smith – ha qualcosa da insegnarci, e il beato Domenico non fa eccezione». Newman lo definì un meraviglioso missionario e un predicatore pieno di zelo, un religioso che portò alla conversione innumerevoli anime.

Gesto grottescamente ciellinapocalittico.

Che resta, a futura memoria, del Meeting di Cl dell’anno 2017? Un tragicomico video.

Confronto Giorgio Vittadini – Don Giussani, con interventi postumi di Giorgio Gaber Qui
http://www.lamadredellachiesa.it/che-resta-a-futura-memoria-del-meeting-di-cl-dellanno-2017-un-tragicomico-video/

CL: hegelismo al capolinea


Il 23 agosto scorso ho avuto modo di partecipare al Meeting dei Popoli a Rimini. Un'occasione interessante, anche per l'opportunità di toccare con mano l'inarrestabile declino di CL o almeno delle sue gerarchie.
Parlo da persona esterna al movimento eppur interessata alla proposta di fede e cultura da esso incarnata.
Già l'anno scorso mi aveva profondamente stupito il discorso di don Carron, specialmente per la nonchalance con cui andava strumentalizzando frasi del fondatore, Giussani, allo scopo di imporre un new deal scandito dai mantra retorici dei muri da abbattere e dei ponti da costruire. Praticamente un Anti-Giussani di gusto grottescamente ciellinapocalittico.

Puellae saltanti, et puero*


 Il Battista, difendere la verità senza compromessi
San Giovanni diede la sua vita per Cristo, anche se non gli fu ingiunto di rinnegare Gesù Cristo. Infatti, a lui fu ingiunto solo di tacere la verità. «Proprio per l’amore alla verità», proseguì Benedetto XVI, «non scese a compromessi e non ebbe timore di rivolgere parole forti a chi aveva smarrito la strada di Dio»


Il 29 agosto la Chiesa festeggia il Martirio di San Giovanni Battista, l’unico santo del quale si celebra, nel Calendario romano, sia la nascita, il 24 giugno, sia la morte, avvenuta per decapitazione su ordine di Erode. Questa singolare circostanza attesta come quel santo, che la tradizione greca chiama il Precursore (ο Πρόδρομος), rappresenti una delle figure più alte dell'intera storia della salvezza, del vecchio e del nuovo testamento. Non a caso fu definito da nostro Signore Gesù Cristo come «maior inter natos mulierum» (Lc 7, 28).
Il Battista è il primo martire ucciso per aver proclamato la Verità circa l’indissolubilità del matrimonio. 

Un rito romano unificato ?


Liturgia. La controrelazione del cardinale Sarah       



Chiaramente non è farina del suo sacco il discorso che papa Francesco ha letto il 25 agosto ai partecipanti alla settimana annuale del Centro di Azione Liturgica italiano. Un discorso ricco di riferimenti storici, di citazioni dotte con le rispettive note, su una materia che egli non ha mai padroneggiato.
In esso però è facile cogliere dei silenzi e delle parole che riflettono molto bene il suo pensiero.
Ciò che più ha fatto notizia è stata questa sua dichiarazione solenne, a proposito della riforma liturgica avviata dal Concilio Vaticano II:
"Possiamo affermare con sicurezza e con autorità magisteriale che la riforma liturgica è irreversibile".
La dichiarazione è stata interpretata dai più come un altolà intimato da papa Francesco alla presunta retromarcia avviata da Benedetto XVI col motu proprio "Summorum pontificum" del 2007, che restituiva piena cittadinanza anche alla forma preconciliare della messa in rito romano, consentendone la libera celebrazione, come seconda forma "extraordinaria" del medesimo rito.