ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 22 settembre 2017

Dopo che la giustizia di Dio sarà stata soddisfatta

07_Trionfo del Cuore Immacolato: letteratura profetica (quinta parte)



Quelli riportati nei precedenti articoli sono vaticini solo di una esigua porzione di testimoni rispetto al numero eccezionalmente elevato di profeti, anche di grande spessore morale, dottrinale e spirituale che hanno parlato di questo tempo glorioso che ci attende. Per questo si peccherebbe di imprudenza più a scartare che a credere alle loro profezie, la cui concordanza diventa una prova sufficientemente valida per dar credito ad esse. Sono proprio i preannunci profetici di queste anime elette che ci permettono di gettare luce sulla realtà del Trionfo, sulle sue note caratteristiche, e su tanti altri aspetti più o meno marginali che, considerati in modo cumulativo, ci danno un quadro preciso e uniforme di quello che sarà questa èra di Maria e il tempo che lo precederà.  

La croce non fa per loro:


LA CROCE E GLI APPLAUSI          
     
Il cristiano non si attende gli applausi ma la croce. C’è troppa aria di festa intorno alla figura di Bergoglio da parte dei suoi ammiratori e specialmente dei non cattolici o degli anticattolici che in lui vedono l’uomo giusto 
di Francesco Lamendola   
  
C’è un po’ troppa aria di festa intorno alla figura e al pontificato di papa Bergoglio, da parte dei suoi numerosi ammiratori e specialmente da parte dei non cattolici, o degli anticattolici, che in lui vedono, chissà perché, l’uomo giusto arrivato al momento giusto per le loro aspettative e per i loro progetti. C’è un po’ troppo trionfalismo e un po’ troppa aria di complicità; e la complicità è sempre un’intesa che si stabilisce, magari tacitamente, fra qualcuno e che è diretta contro qualcun altro. Contro chi è diretta la magnifica intesa e la manifesta complicità che regnano fra Bergoglio, con la sua neochiesa progressista e modernista, e i massoni e i radicali, gli Scalfari e le Bonino? Non sarà diretta, per caso, non diciamo contro i veri cattolici, cioè quelli che essi chiamano, con disprezzo e fastidio, “tradizionalisti”, quasi fossero di una razza sub-umana scampata per avventura all’ultima glaciazione, ma, quel che conta davvero, contro il Vangelo di Gesù Cristo, il solo, l’unico autentico Vangelo, dato che non esiste un vangelo, come pure paiono credere costoro, di don Lorenzo Milani, o un altro di Enzo Bianchi, o un altro ancora di Walter Kasper, per non parlare del vangelo del cardinale Carlo Maria Martini, o di quello del medesimo Bergoglio. E non esiste un vangelo di padre Sosa Abascal (non potrebbe esistere, visto che padre Sosa sostiene l’impossibilità, per noi, di sapere esattamente quel che disse Gesù Cristo, non essendovi allora dei registratori per catturarne la viva voce), né un vangelo di padre Martin, né uno di monsignor Paglia o di monsignor Galantino. 

Do not disturb?

Papa Francesco cita il tribunale contro santa Giovanna d’Arco ma dimentica quello contro Padre Stefano Manelli

Non è la prima volta che Papa Francesco usa la storia distorcendola, usa la storia per accusare la Chiesa del passato e i cattolici conservatori di oggi, distorce i fatti (che si tratti di un certo disturbo della personalità? cliccare qui e qui) e cambia le carte in tavola: si legga qui la disinformazione di Bergoglio sulla schiavitù; cliccare qui per il fondamentalismo papal-popolare a riguardo della storia.
È il caso dell’omelia dal quartier generale santa Marta del 21.9.2017, clicca qui il testo ufficiale, nella quale ha ricordato la conversione di San Matteo e sul finale, ovviamente, non poteva mancare la solita frecciatina contro i “cattolici quando vedevano opere di misericordia” e si chiedevano “Come mai?”. «uno scandalo incomincia sempre con questa frase: “Ma come mai?”». Perciò, ha aggiunto Bergoglio, «quando voi sentite questa frase, puzza: dietro viene lo scandalo, si strappano le vesti»… (..).. sono persone che ripetono che «la legge dice, la dottrina dice…: questi sapevano bene la dottrina, la sapevano benissimo, sapevano come si doveva andare sulla strada del regno di Dio, conoscevano meglio di tutti come si doveva fare». Ma, ha fatto notare il Papa, «avevano dimenticato il primo comandamento dell’amore e sono stati chiusi in questa gabbia dei sacrifici (…)».

L'unoteologia:la fece(o la farà) dopo il rumine?


"Magnum principium" all'opera. L'incredibile "Credo" del professor Melloni  
            

Sta facendo discutere il motu proprio "Magnum principium" con cui pochi giorni fa papa Francesco ha ridefinito le competenze dei vescovi e delle conferenze episcopali nelle traduzioni dei testi liturgici.
Intanto però c'è chi fa di testa sua, senza nemmeno essere vescovo. Come il professor Alberto Melloni, che il 13 settembre ha offerto in pompa magna al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo – in visita a Bologna alla fondazione creata da Giuseppe Dossetti e Giuseppe Alberigo di cui appunto Melloni è oggi il capitano – una sua nuovissima traduzione italiana del "Credo" niceno-costantinopolitano, quello che si recita o canta nella messa.

Motus infinitus

Riforme e controriforme


L’altro giorno Edward Pentin, riferendo sul nuovo motu proprio Summa familiae cura (National Catholic Register, 19 settembre 2017), terminava il suo articolo con le seguenti parole:
Il Register è venuto a sapere, da fonte affidabile, che membri dell’episcopato tedesco sarebbero rimasti delusi dall’andatura della riforma di Francesco, e avrebbero esercitato pressioni sul Papa per accelerarla. Di qui il motu proprio odierno [Summa familiae cura] e Magnum principium, [il motu proprio] sulle traduzioni liturgiche pubblicato la settimana scorsa. Aspetto importante, si dice che siano preoccupati che le riforme non verranno revocate da un papa futuro, e perciò vorrebbero che esse siano, per quanto possibile, scolpite nella pietra (set in stone), magari per mezzo di una Costituzione apostolica.

A parte la rivelazione delle pressioni esercitate dall’episcopato tedesco sul Papa (cosa che, sinceramente, non meraviglia piú di tanto; si veda in proposito l’editoriale odierno di Riccardo Cascioli su La Nuova Bussola Quotidiana), trovo particolarmente interessante questa insistenza sull’irreversibilità delle riforme. Se ricordate, ne avevamo parlato nel post del 29 maggio scorso, dove facevamo riferimento a una confidenza fatta da Enzo Bianchi durante una conferenza di qualche giorno prima a Cagliari:

Santa Marta legenda/meditanda/căchinnanda


LA LEGGENDA DI GIORGIO MARIO. IL RITROVAMENTO DI UN INEDITA BALLATA ANTICLERICALE IN STILE CARDUCCIANO.

Cari Stilumcuriali, una delle cose che più mi rendono lieve la fatica diuturna di curare questo blog e i suoi non sempre tranquilli abitanti è il fatto che di tanto in tanto qualcuno di essi ci rende partecipi di creazioni e scoperte. È accaduto proprio ieri di ricevere una mail da un professore straniero, Justin Case, ordinario di lingua e letteratura Klingon presso la P.L.U.G. (Pontifical Liberal University of Georgia).
Che cosa abbia trovato l’accademico lo vedete qui sotto: e credo che si tratti di un reperimento davvero interessante, che da buon professore qual’è Justin Case ha voluto dotare di un minimo di apparato critico alla fine. Buona lettura!

Le tavole della neochiesa.


CATTOLICI DI SINISTRA DIVISIVI?

Ma i cattolici di sinistra loro non sono divisivi? Non sono mai neanche sfiorati dall’idea di poter essere proprio loro elementi di divisione e cosa li rende così arroganti e presuntuosi? L'esempio dell'aborto e il caso Léonard di Francesco Lamendola  


 

Si direbbe che il peccato mortale in cui può incorrere un cattolico, secondo la neochiesa di Bergoglio e la sua neomorale cattolica, non sia più, o non sia affatto, il divorzio, l’aborto, il peccato contro natura e, forse, nemmeno la rapina e l’omicidio; si direbbe che il vero peccato capitale, quello al quale non può rimediare neppure la tanto sbandierata misericordia a senso unico del Padre celeste, cioè una misericordia senza giustizia, sia l’essere “divisivo”. Se crea divisioni, allora il cattolico è peccatore; non è un buon cattolico; non è un degno seguace del Vangelo di Gesù Cristo. Nella sua omelia del 29 maggio 2017, dalla Casa Santa Marta, il papa ha sostenuto che la fede non va bene se crea divisioni, perché in tal caso diventa ideologia, mentre è cosa buona se favorisce l‘unione.Ma l’unione di chi, con chi? E a quale prezzo? Anche a prezzo di travisare, capovolgere e rinnegarla Verità di Cristo? Infatti, a una lettura pur attenta del Vangelo, non risulta che Gesù abbia fissato mai un simile precetto; non risulta che abbia mai ammonito contro il fatto di creare divisioni; al contrario, risulta che abbia detto (Mt., 10, 34): Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Più chiaro di così…

Niente é per caso

La guerra a Giovanni Paolo II dei vescovi tedeschi



«L’Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul Matrimonio e la Famiglia era noto come la roccaforte della resistenza contro il programma di misericordia di Francesco. Adesso il papa l’ha sciolto e ne ha fondato uno nuovo». Non si potrebbe essere più chiari di così, e l’autore di questa “sentenza” è Thomas Jansen, direttore di Katholisch.de, il sito internet ufficiale della Conferenza episcopale tedesca, che lo scrive in un articolo titolato “Un thinktank per Amoris Laetitia. Tanto per capire, vuol dire che la sola esortazione post-sinodale «non è sufficiente per cambiare il paradigma teologico-morale della Chiesa cattolica». Un Istituto su Matrimonio e Famiglia “rifondato” (per usare l’espressione usata da Vatican Insider) provvederà le armi teologiche per portare a compimento la rivoluzione.

giovedì 21 settembre 2017

Il cammino della felicità


Conclusesi ormai le apparizioni e i messaggi trasmessi nel 1917 alla Cova da Iria, il 10 dicembre 1925 la Vergine apparve di nuovo a Lucia mentre era postulante presso le religiose Dorotee a Pontevedra (Spagna). Nell’apparizione di luglio, infatti, aveva preannunciato: « Verrò a chiedere […] la Comunione riparatrice nei primi sabati ». Ed è in questa occasione che venne a presentare la sua richiesta. 

La serra dove nascono nuovi fiori accanto ai vecchi.


"Nova et vetera". Il sentiero della buona musica liturgica  
          

Ricevo e pubblico. L'autore è illustre compositore e musicologo, esperto di liturgia, direttore della rivista internazionale "Altare Dei" edita a Macao e Hong Kong, Un brano della sua "Missa Summorum Pontificum" può essere ascoltato qui. Di lui Settimo Cielo ha pubblicato lo scorso marzo una drammatica "dichiarazione" sulla situazione attuale della musica sacra.
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VERI E FALSI AMICI DELLA TRADIZIONE
di Aurelio Porfiri
A metà settembre si è svolto a Roma il pellegrinaggio dei fedeli legati alla forma straordinaria del rito romano per celebrare la loro fedeltà alla Chiesa – una, santa, cattolica, apostolica e romana – e per ricordare il decimo anniversario del motu proprio "Summorum Pontificum" con cui si concedeva un uso più ampio del Messale precedente al Vaticano II.
Per questa occasione mi è stata commissionata una messa, che ho chiamato "Missa Summorum Pontificum" che è stata eseguita nella Basilica di San Pietro il 16 settembre, durante il solenne pontificale celebrato dall'arcivescovo Guido Pozzo.

‘L’ultimo pregiudizio accettabile’ ?

Arriva in Italia il bus della libertà che Soros detesta


“I bambini sono maschi, le bambine sono femmine. La natura non si sceglie. Stop gender nelle scuole”. È la scritta a lettere cubitali che campeggia sul Bus della Libertà di CitizenGo, una delle più grandi piattaforme web di cittadini attivi in tutto il mondo, impegnati per la promozione del Bene Comune, la famiglia e la vita.

Il Pullman in questi giorni sta scaldando i motori in vista del tour che da sabato 23 settembre a sabato 30 toccherà sette città italiane. Il giro parte da Roma per poi arrivare a Firenze il giorno successivo; il 25 farà tappa a Milano; il 26 si sposterà a Brescia dove, tra le altre cose, saluterà presidente del Family day Massimo Gandolfini; il 27 sarà la volta di Bologna; il 28 di Bari, poi ancora il 29 a Napoli e a chiudere il 30 di nuovo Roma dove si terrà una manifestazione.

Un certo cattolico piuttosto noto

Come rispondere quando dicono ‘Chi sono io per giudicare?’


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 Originale: “How to Respond When People Say, ‘Who Am I to Judge?’” by MSGR Charles Pope, 12/09/2017 http://www.ncregister.com/blog/msgr-pope/how-to-respond-when-people-say-who-am-i-to-judge
Traduzione di Marco Manfredini 
Qualche anno fa un certo cattolico piuttosto noto pose la seguente domanda retorica: “Chi sono io per giudicare?”. Fu una domanda raccolta in giro per il mondo, e sebbene venne presa fuori dal contesto (stava parlando di una persona con tendenze peccaminose e disordinate che cercava di vivere rettamente), al mondo non importò. Per un mondo indolente e immerso nel peccato, udire un pastore dire “Chi sono io per giudicare?” fu una vittoria catartica. “Sì!” acclamò il mondo giubilante e consumato; “La Chiesa meschina, odiosa e giudicante è stata addomesticata. Bene! Tutto è ora opinione, nessuno ha il diritto di giudicarmi!”. Non importava che proprio coloro che ci dicevano di non giudicare stessero dettando una legge morale nello stesso atto di bandire la legge morale; stavano emettendo un giudizio proprio nell’atto di proibire il giudizio. Coerenza logica e razionalità non sembrano più essere necessarie in tempi come questi.

Colonnato Santa Marta?

IRONIA DEL DESTINO. VIA I BARBONI DAL COLONNATO DEL BERNINI, MENTRE IL PAPA ESORTA AD AVVICINARE CHI PUZZA…
   


Da Infovaticana abbiamo saputo che ieri la gendarmeria del Vaticano, nelle prime ore della mattina di ieri, intorno alle, 6 ha liberato il colonnato della Basilica di San Pietro dai clochard che da mesi si erano accampati fra le colonne del Bernini.
Bisogna dire che ormai da anni le zone vicine al Vaticano sono diventate il luogo preferito dei barboni, non solo il colonnato del Bernini, ma anche i portici, i “Propilei” che segnano l’ingresso di via della Conciliazione nella piazza; e altri punti della zona circostante.

Il partito delle «aperture»

             I tanti errori delle «aperture»      
  

In casa cattolica continua, se ho capito bene, il tempo delle «aperture». Dopo quello delle persone con tendenze omosessuali, dei conviventi e dei divorziati risposati, il prossimo turno potrebbe infatti interessare – si mormora – quanti fanno uso di contraccettivi i quali, mediante una «rilettura» dell’Humanae Vitae di Paolo VI, potrebbero finire anch’essi nel caldo abbraccio del nuovo corso pastorale; in teoria, una «svolta del discernimento» che non tange la dottrina; in pratica, una teologizzazione del volemose bene.

I "guardiani della rivoluzione"

Ecco tutti gli uomini di papa Bergoglio

Bergoglio ha i suoi "guardiani della rivoluzione". Ecco tutti i nomi della contrapposizione tra "progressiti" e "conservatori" in Vaticano
Papa Bergoglio, com'è naturale che sia, ha i suoi fedelissimi. I pontificati generano entusiasmi e critiche e così, anche Francesco, deve fare i conti con le anime presenti all'interno del cattolicesimo. Joseph Ratzinger, dicono i ben informati, aveva abituato le sacre stanze ad una serie di passaggi dialettici con le varie espressioni "correntizie"
Soprattutto con l'area progressista che ne contestava la visione del mondo. Bergoglio, invece, sembrerebbe molto più diretto e meno propenso al dialogo interno. Specie riguardo alle nomine. Ed è da questo quadro, insomma, che verrebbe fuori un insieme, quello dei "guardiani della rivoluzione":bergogliani di ferro chiamati alla difesa delle svolte dottrinali di Papa Francesco. Ma chi sono gli uomini del Papa"? Su chi Francesco fa pieno affidamento?

Non a caso

Omoeresia, Gesuiti Usa allo sbando e con Martin



                                                           James Martin

Il gesuita americano James Martin, autore del libro “Building a Bridge”, e noto per le sue posizioni a favore dei gruppi LGBT ha visto annullati alcuni incontri pubblici che avrebbe dovuto tenere negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, in istituzioni ecclesiastiche, a causa dell’ondata di reazioni negative che semplici cattolici hanno manifestato. Nei giorni scorsi ha ricevuto la solidarietà della Compagnia in America: “Tutti i libri di padre Martin – scrive un comunicato – sono scritti con il pieno consenso dei suoi superiori religiosi e in conformità con le linee guida di pubblicazione della Chiesa cattolica”. È opportuno ricordare che oltre al libro, sono stati criticati alcuni atteggiamenti pubblici del gesuita, fra cui gli auguri agli amici LGBT per un felice Gay pride; una manifestazione che certamente non riceve l’approvazione della Chiesa, e in cui spesso la Chiesa, e le sue figure religiose principali, come Gesù e la Madonna, sono fatte oggetto di vilipendio.

mercoledì 20 settembre 2017

Le anime dei fedeli, lasciate senza guida







UNA BUSTA ED UN ALLEGATO_Fatima ed il mistero del Terzo Segreto (parte quinta)                
Alla luce di ulteriori e recenti apporti degli studiosi di Fatima, sembra non vi siano più dubbi ormai sull’esistenza di due buste differenti fatte inviare da suor Lucia in Vaticano relative al Terzo Segreto. Questo allegato sembra possa contenere delle parole di suor Lucia ed altre attribuite alla Vergine SS., come alcune testimonianze di testimoni fidati porterebbero a concludere.

Fare il possibile

La nuova messa e la Messa cattolica

Il 3 aprile 1969 il Papa Paolo VI pubblicava la Costituzione apostolica Missale Romanum che promulgava due documenti importanti relativi alla riforma del rituale della Messa: la Institutio generalis ed il Novus ordo missae.
Si trattava di un cambiamento radicale del rito della S.Messa eseguito in spirito ecumenico cioè per rendere accettabile il rito liturgico della Messa Cattolica anche alle altre confessioni cristiane.
Il grande artefice della riforma fu Mons.Bugnini ma ad essa parteciparono attivamente sei pastori protestanti, uno dei quali dichiarò senza mezzi termini: “Uno dei frutti del nuovo Ordo sarà forse che le comunità non cattoliche potranno celebrare la santa cena con le stesse preghiere della Chiesa cattolica. Teologicamente è possibile” (Max Thurian della comunità protestante di Taizé. La Croix, 30-05-1969).
Si era infatti eliminato dalla S.Messa tutto ciò che vi era di specificamente cattolico; in modo particolare ciò che ricordava che la S.Messa è un vero sacrificio propiziatorio cioè offerto a Dio in espiazione dei nostri peccati, e la dottrina relativa della Presenza Reale di Gesù nell'Eucarestia, vera vittima di espiazione. Concetti questi inaccettabili per i protestanti, secondo i quali la Messa non è altro che una cena, il ricordo dell'ultima cena di Gesù che ne rende presente la memoria.

Vedrà* la motu che non si ferma più!(finché sbatte?)

Matrimonio e famiglia, motu proprio del Papa: risposta ai dubia?

Ancora un altro Motu proprio, il quarto dall’inizio dell’anno e il ventiduesimo dall’inizio del pontificato: così papa Francesco sta cambiando la Chiesa. L’ultimo in ordine di tempo (per chi avesse avuto ancora qualche dubbio a riguardo) va a demolire progressivamente il Pontificio Istituto per la Famiglia voluto da Giovanni Paolo II in quello che sembra ormai un lontano 1981. Anche in questo caso, come già successo con altri documenti, la modifica sembra sibillina, di poco conto, un semplice adeguamento al mondo che cambia. Se si va a leggere il testo (relativamente breve) si scorge un passaggio discutibile, nel quale si afferma che la Chiesa deve si salvaguardare l’idea del matrimonio alla luce degli insegnamenti di Cristo e della Sua Chiesa, ma che non può fermarsi a questo.

Il loro “portavoce dell’umiltà”


Lucis Trust, ovvero il mondo visto da Lucifero


di Paolo Carcano
Politica e dottrine esoteriche sono da ormai molti secoli strettamente intrecciate e interdipendenti. E’ stato ormai dimostrato da eminenti storici come Giorgio Galli che, come l’illuminismo affonda le sue radici nella filosofia massonica, così il nazismo le affonda nel pensiero teosofico e magico ampiamente diffuso in Europa agli inizi del ‘900. Persino il comunismo sovietico, per quanto ateo e materialista, si è nutrito del pensiero cosmista russo di Nikolaj Fedorov. Non sorprende dunque scoprire che anche l’odierno mondialismo come dottrina politica è radicato in una dottrina esoterica, che è precisamente quella della teosofa britannica Alice Bailey (1880-1945). Nei suoi scritti esoterici la Bailey ha sostanzialmente ripreso la dottrina teosofica di Madame Blavatskij, l’ha reinterpretata entro una forma di cristianesimo gnostico e -cosa più importante- l’ha trasdotta sul piano politico e pratico. Nel 1920 infatti fonda a New York una casa editrice di nome Lucifer Publishing Company, o Lucifer Trust, con lo scopo di divulgare presso le masse le sue opere ed “iniziarle” alla sua dottrina. Successivamente da semplice casa editrice la Lucifer Trust diventa una vera e propria organizzazione, triarticolata nella Scuola Arcana, che è il centro speculativo dedito all’ammaestramento spirituale dei discepoli, nei Triangoli, che sono le cellule di discepoli sparse per il mondo e dedite all’ “apostolato” dell’associazione, e infine nella Buona Volontà Mondiale, che è il contenitore di tutte le iniziative, relazioni e studi di carattere politico-sociale. La dottrina teosofica della Lucifer Trust, la cui traduzione essoterica o pubblica ha dato origine al pensiero New Age, non è nient’altro che la riproposizione delle antiche gnosi sotto un mascheramento cristiano e al contempo “scientifico”, di cui le opere della Bailey costituiscono il magistero originario: si tratta in sintesi di favorire l’opera di autodivinizzazione dell’uomo e dell’umanità nel suo complesso, la quale con l’avvento della cosiddetta “Era dell’Acquario” (antico concetto astrologico) non avrà più bisogno di dogmi o di norme morali e si scoprirà essere essa stessa dio grazie alla luce liberatrice di Lucifero. Egli è il vero dio adorato dalla teosofia e dagli adepti di questa setta, ed è identificato all’atto pratico con la più profonda volontà istintuale dell’uomo. Si sente sibilare attraverso tale teoria gnostica la promessa truffaldina del serpente antico, “sarete come dio”.

Lui sì che se ne intende..?


"MEDJUGORJE E' L'INFERNO SULLA TERRA": parola di Satana! Don Ambrogio Villa avrebbe testimoniato di una frase detta, dice lui, da Satana durante un recente esorcismo. Intimato di rispondere alle domande del sacerdote, Satana ha dichiarato: "Per noi (demoni) Medjugorje è il nostro inferno sulla terra".

La “Chiesa rahneriana”

Avvenire per Ius Soli, Gotti Tedeschi: "Con linea Galantino due rischi per il Papa"

Avvenire pubblica una pagina a sostegno dello Ius Soli e alcuni parroci si rifiutano di distribuirlo in chiesa, perché dicono "non è materia che riguarda la dottrina della Chiesa e sulla quale non si può imporre ai cattolici una posizione obbligata". La cosa ha fatto molto scalpore, anche perché il direttore di Avvenire Marco Tarquinio in un'intervista a Repubblica ha anche lanciato un appello a Forza Italia e Area Popolare perché rivedano il loro No. Che sta succedendo? Nella Chiesa è rivolta contro una Cei che sembra disinteressata sempre di più sui temi etici e sempre più attiva su vicende politiche del tutto estranee alla dottrina? Intelligonews ha chiesto al banchiere Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dello Ior, anche un parere su questo dopo averlo sentito sul futuro dei cattolici in politica.

I lungimiranti


Famiglia, attacco all'eredità di Giovanni Paolo II        
 

«Con il presente Motu proprio istituisco il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, che, legato alla Pontificia Università Lateranense, succede, sostituendolo, al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia (…) il quale pertanto, viene a cessare». L’articolo 1 del Motu Proprio Summa Familiae Cura, pubblicato ieri, sancisce così un altro atto di rottura con il Magistero di san Giovanni Paolo II che l’Istituto aveva creato nel 1982 con la Costituzione apostolica Magnum Matrimonii Sacramentum. Significativamente il documento porta la data dell’8 settembre, due giorni dopo la morte del cardinale Carlo Caffarra che, su incarico di Giovanni Paolo II, l’Istituto per gli Studi su matrimonio e Famiglia aveva fondato.

Il nuovo parco della Cristianità

   Il Vaticano II e i suoi giardinieri

              


Dal 1962 al 1965 una squadra di architetti del paesaggio progettò i piani e i contorni di un nuovo parco della Cristianità. Essi volevano un parco con degli alberi e degli arbusti dalle essenze piuttosto esotiche; e suggerirono degli esemplari di taglia indifferentemente grande o piccola, purché sempre gradevoli al tatto. Immaginarono, naturalmente, un giardino cosparso di prati scintillanti, arricchiti da massicci dalle tinte bizzarre cosparsi di sacche di sabbia dalle forme inedite. In più progettarono uno spazio con tanti ruscelli che partendo dagli stagni illuminassero la notte, abbagliando gli occhi del visitatore.


martedì 19 settembre 2017

Fuga dalla verità


Intervista a S. E. Mons. Schneider su: Prof. Seifert, il Cardinale Caffarra e il dovere di resistere


Maike Hickson, 17 settembre 2017, Nota dell’editore: quanto segue è un’intervista al vescovo Athanasius Schneider, condotta dal Dr. Maike Hickson di OnePeterFive.     
Il vescovo Schneider è vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Astana, Kazakistan.
Maike Hickson (MH)Lei ha firmato, insieme al professore Josef Seifert (tra molti altri), l’Appello Filiale che conferma l’insegnamento tradizionale della Chiesa sul matrimonio. Il professor Seifert è stato ora rimosso dal suo arcivescovo spagnolo dalla sua cattedra Dietrich von Hildebrand presso l’Accademia Internazionale di Filosofia di Granada, Spagna – con l’esplicito riferimento avverso alla sua critica su alcune affermazioni contenute in Amoris Laetitia. Possiamo chiederle la sua risposta a una misura così punitiva, giustificata dall’argomentazione che il professor Seifert stava sconvolgendo l’unità della Chiesa cattolica e confondendo i fedeli?
Mons. Athanasius Schneider (BAS): il professor Josef Seifert ha compiuto un atto urgente e meritorio nel formulare domande critiche su alcune affermazioni palesemente ambigue contenute nel documento papale Amoris Laetitia, considerando che queste affermazioni stanno causando un’anarchia morale e disciplinare nella vita della Chiesa, un’anarchia che è sotto gli occhi di tutti e che, nessuno che ancora usi la propria ragione e abbia vera fede e onestà, può negare.

La misura punitiva contro il professor Seifert da parte di una autorità ecclesiastica non è solo ingiusta, ma rappresenta in definitiva una fuga dalla verità, un rifiuto di dibattito oggettivo e di dialogo, mentre, contemporaneamente la cultura del dialogo viene proclamata come un’importante priorità nella vita della Chiesa dei nostri giorni.

Chi spara ai corvi?


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Il documento su Emanuela Orlandi è un attacco a Papa Francesco? Fatti, commenti e ipotesi


Cosa si cela dietro le carte fatte uscire lunedì da Emiliano Fittipaldi sulla vicenda di Emanuela Orlandi? C’è una regia per attaccare Papa Francesco e le riforme in Curia? O è solo un’operazione effimera che, ancora una volta, nessun elemento di chiarezza porterà in una storia dolorosa per la famiglia della ragazza scomparsa nel 1983? La stampa italiana riserva titoli e analisi. Decisamente meno interesse, almeno fino ad oggi, da parte di quella anglosassone. Un dato che non si può non rilevare: non solo perché la vicenda Orlandi è sempre stata raccontata negli anni come uno dei nodi più misteriosi intorno al Vaticano. La madre di tutti i gialli veri e presunti all’ombra di San Pietro, con interconnessioni con le finanze d’Oltretevere e la malavita. Nonostante il luogo del “sequestro” della giovane figlia di un dipendente della Santa Sede sarebbe stato a Londra, dove sarebbero finiti mezzo miliardo di lire della Chiesa per il suo mantenimento, oltre Manica e negli Usa questa ultima pretesa svolta è affrontata al limite dell’indifferenza.