ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 21 gennaio 2018

12 articoli imponenti e 12 impotenti

Hit parade dei nuovi 12 articoli del Credo della neo chiesa (2)


Cari Amici, come vi avevamo anticipato qui per la prima parte, eccoci alla seconda di questa hit-parade della neo chiesa. Bisognava occuparsi prima dei Dieci Comandamenti, che sono alla base del nostro Credo autentico, per occuparci ora dei dodici Articoli che sono le fondamenta di tutta la Dottrina Cattolica, il famoso “Depositum Fidei” di cui parla già san Paolo in quel…. Fidei Depositum: «O Timoteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta gnosi, professando la quale taluni hanno deviato dalla fede» (1Tm.6, 20). Per comprendere come la Chiesa  abbia sempre difeso la vera Fede, cliccare qui per leggere l’esempio di san Francesco di Sales.

I Comandamenti e il Credo, infatti, non vanno mai disgiunti e neppure separati, fanno parte di un unico insegnamento che ci viene dalla Parola di Dio, incontestabile la quale, affidata alla Chiesa di Cristo (2Pt.3,15-18), è stata messa al sicuro da ogni travisamento per sempre sotto forma di “dogmi e dottrine” dei quali, il Credo, è appunto uno di questi “sigilli” che nessuno può modificare. A nessuno è consentito, come diceva un sacerdote qui, di modificare questa Fede, san Paolo aveva già ammonito che chiunque avesse “predicato un vangelo diverso dal nostro, sia anatema…” (Gal.1,6-10). Forse anche per questo, fin dai primi secoli, era stato conservato e mantenuto il “Simbolo Atanasiano”, leggi qui, eliminato con la riforma liturgica dell’ultimo concilio…
Così si apre, il Catechismo della Chiesa Cattolica, alla voce “Credo”: 199 “Io credo in Dio”: questa prima affermazione della professione di fede è anche la più importante, quella fondamentale. Tutto il Simbolo parla di Dio, e, se parla anche dell’uomo e del mondo, lo fa in rapporto a Dio. Gli articoli del Credo dipendono tutti dal primo, così come i Comandamenti sono l’esplicitazione del primo. Gli altri articoli ci fanno meglio conoscere Dio, quale si è rivelato progressivamente agli uomini. “Giustamente quindi i cristiani affermano per prima cosa di credere in Dio”[Catechismo Romano, 1, 2, 2].
In forma più semplice così insegna il Catechismo Maggiore detto “san Pio X”, vedi qui:
  1. Qual’è la prima parte della dottrina cristiana?
La prima parte della dottrina cristiana è il simbolo degli Apostoli, detto volgarmente il Credo.
  1. Perché chiamate voi il Credo: Simbolo degli Apostoli?
Il Credo si chiama simbolo degli Apostoli, perché è un compendio delle verità della fede insegnate dagli Apostoli.
  1. Quanti articoli sono nel Credo?
Nel Credo vi sono dodici articoli.
  1. Recitateli
1 – Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.
2 – Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro.
3 – Il quale fu concepito di Spirito Santo: nacque da Maria Vergine.
4 – Patì sotto Ponzio Pilato: fu crocifisso, morto e seppellito.
5 – Discese agli inferi: il terzo dì risuscitò da morte.
6 – Salì al cielo: siede alla destra di Dio Padre onnipotente.
7 – Di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.
8 – Credo nello Spirito Santo.
9 – La santa Chiesa cattolica; la comunione dei santi.
10 – La remissione dei peccati.
11 – La risurrezione della carne.
12 – La vita eterna. Amen.
Sono dodici articoli imponenti e provengono dal cosiddetto “Credo apostolico” perché sono formule tratte dalle Lettere apostoliche inserite nel Nuovo Testamento e per questo sono immodificabili sia nella forma, sia nei contenuti, qui c’è la sua storia. Questa forma del Credo apostolico è detto di forma “breve” mentre, quello conosciuto anche come “Credo niceno-costantinopolitano” non è un’altra cosa, non è diverso e non ha cambiato nulla. Al contrario è stato arricchito, composto originariamente dalla formulazione approvata al Primo concilio di Nicea (325) a cui vennero aggiunti ampliamenti, relativamente allo Spirito Santo, nel primo concilio di Costantinopoli, da cui prende appunto il nome. Esso fu redatto a seguito delle dispute che attraversavano la chiesa del IV secolo, soprattutto a causa delle teorie (eretiche) cristologiche di Ario, prete di Alessandria d’Egitto, vedi qui.
Vediamo ora questa “nuova” hit-parade delle novità pastorali inflitte dalla neo-chiesa di oggi, al nuovo credo…. espresse da esegeti, teologi, qualche sacerdote, persino qualche vescovo, sempre tenendo ben a mente come stanno modificando, nella pastorale ovviamente, non nella dottrina (così dicono, sic!), i Comandamenti qui trattati.
1 – “Noi chiesa” crediamo in Dio Padre, il Misericordioso che non giudica nessuno di coloro che non si convertiranno al Cristianesimo; non giudica i peccatori ma li accoglie così come essi sono. Non crediamo in un “Dio cattolico”, bensì nel Dio ambientalista, vegano, materialista che ha a cuore i cambiamenti antropologici dei tempi, consapevole di creare gli uomini con le loro patologie e malattie. (Modernismo e rahnerismo, con alcuni aspetti protestanti)
2 – e crediamo certamente in Gesù Cristo storico, suo Figlio, fratello di tutti e compagno di viaggio, che mangiava, beveva e rideva come tutti, faceva anche “un po’ lo scemo… no, il finto tonto”, “Figlio dei fiori“, vedi qui. (Modernismo e rahnerismo)
3 – Il quale è stato concepito ad opera dello Spirito Santo e nato – primogenito – da una Vergine di nome Maria, che ebbe poi altri figli con lo sposo Giuseppe perché, Maria e Giuseppe, sono solo un modello di famiglia fra i tanti, una vale l’altra, siamo tutti uguali. (protestantesimo, Modernismo e rahnerismo)
4 – Questo Gesù Cristo, vissuto storicamente, ha patito sotto Ponzio Pilato, fu crocefisso, morì e venne sepolto. (protestantesimo, Modernismo e rahnerismo tolgono ai fatti il trascendente, fermandosi solo al Gesù storico, rimettendo in discussione quella dimensione mistica dalla quale, dal colpo della lancia al costato scaturirono sangue ed acqua, i segni sacramentali della Chiesa e la Chiesa stessa. Altri mettono in dubbio che morì realmente e che venne sepolto, altri ancora affermano che è sicuramente morto, ma non ci sono prove che sia realmente risorto, ma che furono gli Apostoli e le prime comunità cristiani a raccontare della sua risurrezione e di sue presunte apparizioni post-mortem).
5 – Scendendo all’inferno, prima di risorgere, Gesù chiuse l’inferno, lo svuotò e noi crediamo che esso sia vuoto, o che si svuoterà al suo ritorno glorioso. E comunque lo speriamo, si legga qui.(Modernismo e rahnerismo, giocando sul termine “inferi”, mettono in dubbio l’esistenza dell’inferno, o comunque ne manipolano la dottrina e altri dubitano persino della Sua risurrezione, senza che il Papa corregga tali eresie).
6 – È salito al Cielo, ma non sta “seduto” alla destra del Padre. Ha il dono dell’ubiquità ed è presente ovunque i cristiani, radunati nel suo nome, lo invochino. (Modernismo, rahnerismo e tradizione protestante, tanto per mettere in discussione la Presenza Reale di Gesù nell’Eucaristia)
7 – Di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti. (questo lo mantengono un po’ tutti)
8 – Crediamo nello Spirito Santo, una “buona onda…” per quelli che non credonocliccare qui perscoprire chi parla cosìUna forma di “Spirito” che per amore dell’uomo si adegua ai suoi temperamenti ed alle sue istanze; una forma “energetica” per una “nuova Pentecoste” della nuova chiesa, insita a forgiare e a riunire tutti i popoli in una grande religione mondiale. (Modernismo, Teilhard de Chardin con K. Rahner e il gesuitismo modernista, spunti anche della deriva protestante moderna)
9 – Crediamo nella Chiesa di Cristo “povera per i poveri“, un po’ meno che sia quella “cattolica” perché deve ancora “adeguarsi”, una chiesa di tutti, dei peccatori orgogliosi e fieri della loro situazione, la chiesa dove tutti possono trovare un appoggio e ricevere i Sacramenti senza per questo dover rinunciare alle loro proprie fedi, nessuno è santo, anche i santi erano peccatori “misericordiati”, queste categorie non ci appartengono… siamo tutti uguali. (Modernismo, protestantesimo, rahnerismo)
10 – Crediamo che Gesù Cristo solo ha il potere di rimettere i peccati, anche a coloro che non riescono a smettere di peccare. Nessuno può giudicare come vive il proprio fratello: chi sono io per giudicare? Crediamo che tutti devono essere misericordiati, indipendentemente dalla loro conversione, perché è Gesù a piegarsi, non gli uomini peccatori. (Modernismo, protestantesimo, rahnerismo)
11 – Crediamo che tutti, un giorno, ritorneremo alla vita, non importa come e dove, tutte le religioni possiedono un pezzo di questa verità, ognuno a modo proprio crede in qualcosa che è giusto credere. (Modernismo, rahnerismo)
12 – Crediamo che esista “qualcosa” dopo la morte, Gesù però non ha mai specificato in cosa consiste e all’epoca “non c’erano registratori”, vedi qui. Del resto se «la presenza di Dio oggi si chiama anche Rohingya. Ognuno ha la sua risposta»vedi qui, l’importante è l’amore, volersi bene cercare di ricreare un paradiso terrestre dal quale eliminare ogni sofferenza, ogni malattia… L’importante è ricreare una terra abitabile per tutti, nella quale Dio potrà soddisfare ogni desiderio di eternità degli uomini di ogni tempo. (Modernismo, rahnerismo, gesuitismo modernista alla Antony de Mello)
Così è! E intendiamoci bene, questa non è una nostra caricatura, ché così fosse sarebbe per noi blasfemia il solo pensarlo, purtroppo è ciò che sentiamo dire quasi ogni giorno ripetutamente, non solo da qualche esegeta o teologhello di poco conto, no! Purtroppo lo sentiamo dire dalla “pastorale” dei vescovi, dalle omelie riportate in rete con tanto di video. Mentre udiamo queste follie mentali, pochi sono coloro che tentano di portare correzioni, e se lo fanno vengono investiti di epiteti e calunnie, perseguitati e posti a tacere. E i Vescovi tacciono, con grave dolo per loro e delle povere anime (Ez.3,16-21).
Ricordiamoci che…. quando l’eresia ariana venne sottovalutata, giunti ad una gravissima apostasia generalizzata che investì tutta la Chiesa, passò alla storia il commento patristico: “e la Chiesa si risvegliò ariana…” secondo la celebre frase di san Girolamo, ma restava ancora in piedi un grande lottatore, Atanasio. Non commettiamo lo stesso errore, oggi la chiesa è Modernista e san Pio X ci aveva messi in guardia.
Laudetur Jesus Christus

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