REAGIRE AL "TRADIMENTO"
La nemesi cattolica. Dobbiamo reagire al tradimento in atto, stiamo vivendo una fase storica di cambio di paradigma: il piano globale per estirpare il cristianesimo e sostituirlo gradualmente con "il culto luciferino dell’uomo"
di Francesco Lamendola
Sappiamo che la storia del pensiero procede per ideazione, costruzione e smantellamento di paradigmi culturali successivi: dove vada, però, se proceda in linea retta, o se con linea sinusoide, o addirittura riavvolgendosi su se stessa, i pareri sono sempre stati discordi. Quel che è certo, essa è caratterizzata dai cambi di paradigma: a un certo punto, una minoranza di intellettuali si ribella al paradigma dominante, ne elabora uno nuovo, lo rende popolare e infine, con il sostegno della opinione pubblica e delle principali istituzioni culturali e scientifiche, lo smantella e lo seppellisce, erigendone uno nuovo, che viene via via rielaborato e definito dalle generazioni successive. Il nuovo paradigma reggerà poco o tanto, ma verrà il tempo in cui la dinamica che lo ha creato incomincerà a distruggerlo: e così avanti, in un ciclo ininterrotto. Ininterrotto, si fa per dire: vi sono anche delle fasi storiche nelle quali il vecchio paradigma langue, moribondo o praticamente morto, anche per un tempo considerevolmente lungo, prima che venga uno nuovo a sostituirlo: così è stato, ad esempio, per il paradigma culturale del paganesimo romano, che ci mise almeno quattro secoli a spirare, prima di essere rimpiazzato dal nuovo paradigma cristiano. Quello che caratterizza i cambi di paradigma è che le persone fisiche degli esponenti del vecchio e del nuovo sono diverse, e non si mescolano: salvo eccezioni, quando muore il vecchio paradigma scompaiono con esso anche gli esponenti della vecchia cultura, della vecchia spiritualità e della vecchia concezione del reale, e vengono sostituiti da nuovi intellettuali, da una nuova classe di scienziati e da una nuova casta sacerdotale. Il cambio di paradigma può richiedere qualche anno, qualche decennio o perfino qualche secolo, ma il risultato è sempre lo stesso: la vecchia cultura, la vecchia scienza, la vecchia arte e la vecchia filosofia scompaiono per mancanza di intellettuali che ne tengano viva la struttura; a maggior ragione ciò avviene per le religioni, con la dissoluzione totale della vecchia religione e, sovente, con la distruzione fisica o con la radicale trasformazione dei suoi edifici sacri, dei suoi testi e libri di culto, e specialmente della sua casta sacerdotale.